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==Il Caso Regeni==
 
==Il Caso Regeni==
  
'''Giulio Regeni''', un dottorando in commercio e sviluppo internazionale al dipartimento di politica e studi internazionali dell’università di Cambridge, scompare a Il Cairo, dove si trovava per lavorare alla sua tesi, il 25 gennaio 2016 ed è trovato assassinato all'estrema periferia della città. Il cadavere si presenta semi nudo<ref>Amina Ismail, [http://www.reuters.com/article/us-egypt-italian-death-idUSKCN0VD0SS ''Body of Italian student shows signs of torture: Egyptian officials''], "www.reuters.com", 4 febbraio 2016.</ref> e con segni di tortura. Le circostanze della morte, la reticenza delle autorità egiziane nel fornire informazioni agli inquirenti italiani, lo scontro tra Governo italiano e egiziano susseguente all'omicidio e il coinvolgimento (ipotizzato dai commentatori) degli apparati di sicurezza civili e militari e della polizia egiziana nel sequestro del giovane rimandano a una responsabilità diretta dei servizi segreti egiziani nell'omicidio.  
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'''Giulio Regeni''', un dottorando in commercio e sviluppo internazionale al dipartimento di politica e studi internazionali dell’università di Cambridge, scompare a Il Cairo, dove si trovava per lavorare alla sua tesi, il 25 gennaio 2016 ed è trovato assassinato, il 3 febbraio, all'estrema periferia della città. Il cadavere si presenta semi nudo<ref>Amina Ismail, [http://www.reuters.com/article/us-egypt-italian-death-idUSKCN0VD0SS ''Body of Italian student shows signs of torture: Egyptian officials''], "www.reuters.com", 4 febbraio 2016.</ref> e con segni di tortura. Le circostanze della morte, la reticenza delle autorità egiziane nel fornire informazioni agli inquirenti italiani, lo scontro tra Governo italiano e egiziano susseguente all'omicidio e il coinvolgimento (ipotizzato dai commentatori) degli apparati di sicurezza civili e militari e della polizia egiziana nel sequestro del giovane rimandano a una responsabilità diretta dei servizi segreti egiziani nell'omicidio.  
  
Immediatamente dopo la scoperta del cadavere incominciano a circolare voci<ref>Giulia Paci, [http://www.lastampa.it/2016/02/06/esteri/il-racconto-di-un-amico-egiziano-cos-hanno-ammazzato-giulio-7K7EpOR0HkEYvNfh7I59YJ/pagina.html ''“Così hanno ammazzato Giulio”''], "www.lastampa.it", 6 febbraio 2016.</ref> sulla presunta omosessualità di Regeni che lasciano intendere che l'omicidio potrebbe avere un movente sessuale o legato all'omofobia islamica<ref>Anonimo, [http://www.corsera.it/notizia.php?id=8292 '' Stampa la notizia     
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Immediatamente dopo la scoperta del cadavere incominciano a circolare voci<ref>Giulia Paci, [http://www.lastampa.it/2016/02/06/esteri/il-racconto-di-un-amico-egiziano-cos-hanno-ammazzato-giulio-7K7EpOR0HkEYvNfh7I59YJ/pagina.html ''“Così hanno ammazzato Giulio”''], "www.lastampa.it", 6 febbraio 2016.</ref> sulla presunta omosessualità di Regeni che lasciano intendere che l'omicidio potrebbe avere un movente sessuale o legato all'omofobia islamica<ref>Anonimo, [http://www.corsera.it/notizia.php?id=8292 ''Cairo Giulio Regeni Condannato a morte perchè omosessuale?''], "www.corsera.it", s.d. ma 2016.</ref>. Ma non è l'unica spiegazione della morte che cortocircuita sui media: si passa, versione dopo versione,  dall'incidente stradale, all'omicidio a sfondo omosessuale, all'atto criminale fino all'uccisione per mano di spie dei Fratelli Musulmani compiuto per creare imbarazzo al governo di Al Sisi.
Cairo Giulio Regeni Condannato a morte perchè omosessuale?''], "www.corsera.it", s.d. ma 2016.</ref>. Ma non è l'unica spiegazione della morte che cortocircuita sui media: si passa, versione dopo versione,  dall'incidente stradale, all'omicidio a sfondo omosessuale, all'atto criminale fino all'uccisione per mano di spie dei Fratelli Musulmani compiuto per creare imbarazzo al governo di Al Sisi.
 
  
Una fonte anonima, il 6 aprile 2016, rivela al quotidiano "La Repubblica" l'uso dell'omosessualità nel caso Regeni come depistaggio: {{Quote|'' Dopo la sua morte, sempre secondo quello che sostiene l'anonimo, "Giulio viene messo in una cella frigorifera dell'ospedale militare di Kobri al Qubba, sotto stretta sorveglianza e in attesa che si decida che farne". La "decisione viene presa in una riunione tra Al Sisi, il ministro dell'Interno, i capi dei due Servizi segreti, il capo di gabinetto della Presidenza e la consigliera per la sicurezza nazionale Fayza Abu al Naja", nelle stesse ore in cui il ministro Guidi arriva al Cairo chiedendo conto della scomparsa di Regeni. "'''Nella riunione venne deciso di far apparire la questione come un reato a scopo di rapina a sfondo omosessuale e di gettare il corpo sul ciglio di una strada denudandone la parte inferiore'''. Il corpo fu quindi trasferito di notte dall'ospedale militare di Kobri a bordo di un'ambulanza scortata dai Servizi segreti e lasciato lungo la strada Cairo-Alessandria"''<ref>Carlo Bonini, [http://www.repubblica.it/esteri/2016/04/06/news/_ecco_chi_ha_ucciso_giulio_l_accusa_anonima_ai_vertici_che_svela_tre_dettagli_segreti-136996781/?ref=HREA-1 ''"Ecco chi ha ucciso Giulio": l'accusa anonima ai vertici con tre dettagli segreti sul caso Regeni''], "La Repubblica", 6 aprile 2016, p. 3.</ref>.}}
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Una fonte anonima, il 6 aprile 2016, rivela al quotidiano "La Repubblica" l'uso strumentale dell'omosessualità nel caso Regeni come depistaggio: {{Quote|'' Dopo la sua morte, sempre secondo quello che sostiene l'anonimo, "Giulio viene messo in una cella frigorifera dell'ospedale militare di Kobri al Qubba, sotto stretta sorveglianza e in attesa che si decida che farne". La "decisione viene presa in una riunione tra Al Sisi, il ministro dell'Interno, i capi dei due Servizi segreti, il capo di gabinetto della Presidenza e la consigliera per la sicurezza nazionale Fayza Abu al Naja", nelle stesse ore in cui il ministro Guidi arriva al Cairo chiedendo conto della scomparsa di Regeni. "'''Nella riunione venne deciso di far apparire la questione come un reato a scopo di rapina a sfondo omosessuale e di gettare il corpo sul ciglio di una strada denudandone la parte inferiore'''. Il corpo fu quindi trasferito di notte dall'ospedale militare di Kobri a bordo di un'ambulanza scortata dai Servizi segreti e lasciato lungo la strada Cairo-Alessandria"''<ref>Carlo Bonini, [http://www.repubblica.it/esteri/2016/04/06/news/_ecco_chi_ha_ucciso_giulio_l_accusa_anonima_ai_vertici_che_svela_tre_dettagli_segreti-136996781/?ref=HREA-1 ''"Ecco chi ha ucciso Giulio": l'accusa anonima ai vertici con tre dettagli segreti sul caso Regeni''], "La Repubblica", 6 aprile 2016, p. 3.</ref>.}}
  
 
==Note==
 
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Versione delle 05:29, 6 apr 2016

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Il Caso Regeni

Giulio Regeni, un dottorando in commercio e sviluppo internazionale al dipartimento di politica e studi internazionali dell’università di Cambridge, scompare a Il Cairo, dove si trovava per lavorare alla sua tesi, il 25 gennaio 2016 ed è trovato assassinato, il 3 febbraio, all'estrema periferia della città. Il cadavere si presenta semi nudo[1] e con segni di tortura. Le circostanze della morte, la reticenza delle autorità egiziane nel fornire informazioni agli inquirenti italiani, lo scontro tra Governo italiano e egiziano susseguente all'omicidio e il coinvolgimento (ipotizzato dai commentatori) degli apparati di sicurezza civili e militari e della polizia egiziana nel sequestro del giovane rimandano a una responsabilità diretta dei servizi segreti egiziani nell'omicidio.

Immediatamente dopo la scoperta del cadavere incominciano a circolare voci[2] sulla presunta omosessualità di Regeni che lasciano intendere che l'omicidio potrebbe avere un movente sessuale o legato all'omofobia islamica[3]. Ma non è l'unica spiegazione della morte che cortocircuita sui media: si passa, versione dopo versione, dall'incidente stradale, all'omicidio a sfondo omosessuale, all'atto criminale fino all'uccisione per mano di spie dei Fratelli Musulmani compiuto per creare imbarazzo al governo di Al Sisi.

Una fonte anonima, il 6 aprile 2016, rivela al quotidiano "La Repubblica" l'uso strumentale dell'omosessualità nel caso Regeni come depistaggio:

«  Dopo la sua morte, sempre secondo quello che sostiene l'anonimo, "Giulio viene messo in una cella frigorifera dell'ospedale militare di Kobri al Qubba, sotto stretta sorveglianza e in attesa che si decida che farne". La "decisione viene presa in una riunione tra Al Sisi, il ministro dell'Interno, i capi dei due Servizi segreti, il capo di gabinetto della Presidenza e la consigliera per la sicurezza nazionale Fayza Abu al Naja", nelle stesse ore in cui il ministro Guidi arriva al Cairo chiedendo conto della scomparsa di Regeni. "Nella riunione venne deciso di far apparire la questione come un reato a scopo di rapina a sfondo omosessuale e di gettare il corpo sul ciglio di una strada denudandone la parte inferiore. Il corpo fu quindi trasferito di notte dall'ospedale militare di Kobri a bordo di un'ambulanza scortata dai Servizi segreti e lasciato lungo la strada Cairo-Alessandria"[4]»

Note

  1. Amina Ismail, Body of Italian student shows signs of torture: Egyptian officials, "www.reuters.com", 4 febbraio 2016.
  2. Giulia Paci, “Così hanno ammazzato Giulio”, "www.lastampa.it", 6 febbraio 2016.
  3. Anonimo, Cairo Giulio Regeni Condannato a morte perchè omosessuale?, "www.corsera.it", s.d. ma 2016.
  4. Carlo Bonini, "Ecco chi ha ucciso Giulio": l'accusa anonima ai vertici con tre dettagli segreti sul caso Regeni, "La Repubblica", 6 aprile 2016, p. 3.


Il disegno di legge introduce le unioni civili fra persone dello stesso sesso, un nuovo istituto giuridico fondato sull’art.2 della Costituzione, che riconosce i diritti sociali oggi riservati alle coppie eterosessuali unite in matrimonio, compresa la pensione di reversibilità. Rimangono precluse le adozioni, con l’unica eccezione della possibilità di adottare il figlio del/la partner. I matrimoni stipulati all’estero, così come i matrimoni nei quali un coniuge abbia cambiato sesso, potranno essere riconosciuti come unioni civili. Numerosi sono i contrasti presenti in seno al parlamento, espressi con migliaia di emendamenti ostruzionisti; inoltre nello stesso partito di maggioranza ci sono idee diverse, in particolare per quanto riguarda le adozioni e la Stepchild.

CASI HIV

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Italia

2012. "Si stima che le persone che in Italia vivono con il virus Hiv siano fra 143 e 165 mila, delle quali 22 mila hanno l¥Aids e almeno 30 mila non sanno di avere l¥infezione. Le donne sono circa il 40 per cento e sono in aumento costante. Ogni due ore avviene un contagio, fino a 4000 nuovi casi ogni anno" [1].


Lombardia

Mantova

2012. " stato infatti stimato che in provincia di Mantova vi siano 1.100 persone colpite dal virus da immunodeficienza acquisita, 400 delle quali non ancora intercettate dai servizi sanitari, che vivono senza sapere di avere contratto l'infezione ed esponendo quindi i partner al contagio. Il nuovo servizio Ë stato presentato ieri all'Asl dal direttore sanitario Maurizio Galavotti, insieme alla dottoressa Fabrizia Zaffanella, che gestir‡ la nuova postazione con l'infettivologa Chiara Stentarelli, e il primario del reparto Malattie Infettive dell'azienda ospedaliera Carlo Poma, Paolo Costa. Ad un anno di distanza dalla proposta di mettere in campo qualcosa di concreto per favorire la prevenzione, adesso si Ë arrivati al termine di un percorso laborioso, offrendo supporto specialistico, integrandosi con l'ospedale qualora si rendesse necessario prendere in cura dei pazienti. ´Una nuova attivit‡ che riveste un ruolo importante per la sanit‡ mantovanaª, hanno commentato Galavotti e Zaffanella, sottolineando che ´non si puÚ pi˘ parlare di categorie a rischio, ma di comportamenti rischiosi che sfociano in rapporti sessuali non protettiª. Nel 60% dei casi a livello nazionale si scopre la malattia dell'Aids senza sapere di essere stati sieropositivi, non potendo pi˘ accedere alle terapie che rallentano l'evolversi della patologia. Dai dati illustrati da Costa, si apprende che nel Mantovano dall'inizio dell'epidemia ad oggi sono stati segnalati 1.178 pazienti, di cui 250 deceduti, mentre le notifiche di Aids sono state 417 e le persone in carico ambulatoriale sono attualmente 750 (580 in terapia, 2/3 uomini con un'et‡ media di 49 anni, 1/3 donne tra i 45 anni). ´Vediamo ogni anno dai 20 ai 30 nuovi casi da infezione Hiv ñ ha spiegato il primario Costa ñ. Nel 2012 sono stati finora 23. La trasmissione al 90% avviene per via sessuale. L'et‡ Ë molto variegataª. Ha poi precisato che quest'anno il 66% delle nuove diagnosi sono state effettuate su persone con infezioni contratte di recente, ´forse comincia a passare il messaggio della precocit‡ di interventoª[2] ".

Friuli Venezia Giulia

Udine

2012. "8 nuovi casi di positivit‡ ogni 100 mila residenti, stando agli ultimi dati forniti dalla Clinica malattie infettive dellíAzienda ospedaliero universitaria Santa Maria della Misericordia, e líincidenza sembra stabile fra gli italiani, ma in aumento fra gli stranieri. Il 72% delle persone che hanno scoperto di essere Hiv positive nel 2011 erano uomini. Nel 2001 il numero di maschi diagnosticati era doppio rispetto a quello delle femmine, nel 2011 Ë diventato il triplo. Líet‡ media Ë di 39 anni per i maschi e di 34 anni per le femmine. In crescita la quota di nuove infezioni attribuibili a rapporti sessuali non protetti, che costituiscono il 97% di tutte le segnalazioni (55% eterosessuali, 33% omosessuali). Pi˘ di una persona su 3 diagnosticate come nuovi casi di Hiv Ë di nazionalit‡ straniera. Líincidenza Ë di 1,9 nuovi casi Hiv per 100 mila italiani residenti e 17 per 100 mila stranieri residenti. La met‡ dei casi segnalati con una nuova diagnosi di Hiv lo scorso anno era gi‡ in fase avanzata di malattia. Il pi˘ delle volte fanno il test dopo aver notato sintomi sospetti, cosÏ il 41% dei nuovi malati in provincia di Udine ha scoperto di aver contratto líinfezione, il 33% lo ha fatto in seguito a rapporti sessuali non protetti [3].


Piemonte

2012. "Dal 1999, circa 4.000 persone che vivono in Piemonte hanno scoperto di aver contratto l'infezione da Hiv. Nel 2011, le nuove diagnosi di infezione da Hiv sono state in totale 262, le diagnosi di malattia (Aids) sono state 68. E' quanto rende noto la Regione in occasione della Giornata mondiale per la lotta contro l'Aids che si celebra ogni anno il 1* dicembre. L'andamento dal 1999 al 2011 appare stabile, mentre in valore assoluto, nel 2011, si registra un calo di 37 casi rispetto all'anno precedente. Nel 2011, continua la nota, le province con piu' elevato tasso di incidenza (per 100.000 abitanti) di infezione da Hiv/Aids sono Novara (7,5), Torino (6,9), Alessandria (5,9) e Verbano-Cusio-Ossola (4,9). Nel 2011, tra i nuovi casi di diagnosi di infezione da Hiv/Aids, i maschi rappresentano circa il 74% del totale. Le donne sono piu' presenti nelle classi di eta' giovani-adulte (19-34 anni) mentre i maschi sono piu' numerosi delle donne dai 35 anni in avanti. Negli ultimi cinque anni (2007-2011), la fascia di eta' piu' frequente tra le nuove diagnosi di infezione da Hiv e' quella che va dai 34 ai 44 anni. Nel 2011 tra i nuovi casi di diagnosi di infezione da Hiv/Aids gli stranieri rappresentano il 34%. L'infezione da Hiv in Piemonte cosi' come a livello nazionale ed europeo, si trasmette per via sessuale in 3 casi su 4. Dal 2008 si registra una crescita dei rapporti omo e bisessuali non protetti tra le modalita' di trasmissione. Negli ultimi tre anni, tra gli uomini, questa modalita' risulta la piu' frequente (48%). Sono in costante calo dal 1999 le infezioni attribuibili allo scambio di siringhe non sterili tra consumatori di droghe per via endovenosa (6% dei casi totali del 2011), nel 1999 questa modalita' rappresentava il 22% delle diagnosi dell'anno. " [4] .

Sicilia

2012. "Secondo i dati del triennio 2009-2011 provenienti da tutti i centri siciliani di diagnosi e cura dell'HIV, raccolti ed elaborati dall'Osservatorio Epidemiologico dell'assessorato, in Sicilia ogni anno si osservano circa 160 nuove infezioni, soprattutto fra i maschi (che sono il 73% del totale) di eta' fra 20 e 49 anni e fra gli stranieri, in particolare donne; gli stranieri costituiscono circa il 30% dei nuovi casi, e provengono in massima parte dall'Africa. I rapporti eterosessuali sono la causa principale della trasmissione dell'infezione (52%), seguiti dai rapporti omosessuali (40%)"[5].

Note

  1. Irene Panighetti, Aids, Ë sempre emergenza E la Loggia si colora di rosso, "Bresciaoggi", 1 dicembre 2012, p. 13.
  2. Graziella Scavazza, Pi˘ di mille malati di Aids E 400 sono sconosciuti, "La Gazzetta di Mantova", 1 dicembre 2012, p. 15.
  3. a.c., Aids, sieropositivi in aumento fra i maschi, "Il Messaggero Veneto", 18 dicembre 2012, p. 26.
  4. Anonimo, Piemonte: Aids, lo scorso anno 262 nuove diagnosi infezione, "Asca", 1 dicembre 2012.
  5. Anonimo, Aids: Borsellino, al via test per monitoraggio infezione Hiv , ASCA, 1 dicembre 2012.

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