Discussione:Wilhelm von Gloeden

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Cronologia di date note di Gloeden

1820-1856

  • 1820 - Nasce Hermann von Gloeden (1820-1862), padre di Wilhelm.
  • 1824 - Nasce Charlotte Maaßen (1824-1904), madre di Wilhelm.
  • 1848 - 13 agosto - Nasce, dalla futura madre di Wilhelm e dal suo primo marito Johann Magnus Wilhelm Raabe (18..-1848), Sophie Raabe (13/8/1848-11/11/1930), che avrebbe condiviso col fratellastro Wilhelm molti soggiorni a Taormina.
  • 1848 - Muore Johann Magnus Wilhelm Raabe[1].
  • 1853 – 9 febbraio - Nasce a Castelmola Giuseppe Intelisano (morto il 23/11/1938), il futuro parroco di Castelmola, amico di Gloeden nonché proprietario della “Casa bianca” sul Monte Ziretto.

1856-1869

  • 1856 - 16 settembre - Nasce in questa data (a Völkshagen, nel Granducato di Meclemburgo-Schwerin, dove il padre lavorava come guardia forestale), Wilhelm von Gloeden (Leslie, p. 13) da Hermann (Erminio) von Gloeden e da Charlotte Maaßen, vedova Raabe. Hermann appartiene a un ramo cadetto dei Gloeden, e non ha quindi il diritto di fregiarsi del titolo baronale[2].
  • 1856 - 10 ottobre. Wilhelm è battezzato nella chiesa luterana di Blankenhagen[3]. Nello stesso anno Hermann von Gloeden si trasferisce a Dargun col titolo di "ispettore forestale"[4].
  • 1861 - 19 dicembre - Come da atto di nascita e di battesimo, viene al mondo in questa data Giovanni Crupi (sulla cui tomba figura però per errore la data del 1859).
  • 1862 - Muore prematuramente il padre di Wilhelm.
  • 1863 - Primo viaggio del pittore tedesco, conte Ottone Geleng (22/03/1843-22/07/1939) a Taormina (Leslie, p. 24).
  • 1864, 20 gennaio - Charlotte Maaßen, vedova Gloeden, si risposa col barone Wilhelm Joachim von Hammersteinm, nato il 21/2/1838[5].
  • 1864 - Ottone Geleng si stabilisce definitivamente a Taormina (Bolognari, p. 222), la cui bellezza propaganda durante i suoi viaggi in Germania.
  • 1865 - 30 dicembre - Nasce alla sorella di Giovanni Crupi il figlio Francesco Galifi, che sarebbe stato il continuatore dell'azienda dello zio.
  • 1867, 22 marzo - Nasce Frieda von Hammerstein, sorellastra di Gloeden[6].
  • 1869, 22 gennaio - Nasce Magdalene von Hammerstein, sorellastra di Gloeden[7].

1870-1879

  • 1872 - Nasce a Taormina Giovanni Marziani, da famiglia illustre ma impoverita, risalita socialmente solo grazie all'apertura, da parte del padre Rosario Marziani (1842-1911), dell'Hotel Victoria, caratterizzato da bassi prezzi e buona cucina. Giovanni sarebbe stato fotografo, amico di Gloeden, e avrebbe gestito un negozio di fotografia nei locali dell'Hotel Victoria stesso (sul Corso Umberto)[8].
  • 1876/1877 - Gloeden studia pittura presso l'Accademia d'arte di Weimar con Carl Gehrts (Pohlmann 1998, p. 93). Per quanto questa influenza possa essere durata al massimo un anno, Gehrts trasmise durevolmente a Gloeden il gusto (comune all'arte accademica ottocentesca) per le ricostruzioni artistiche dell'antichità classica e medievale, con abbondante uso del nudo, mostrandogli quale fosse allora il limite socialmente accettabile per la nudità nell'arte. Gloeden risultò così il primo, fra i molti che tentarono di farlo, ad avere successo (almeno secondo il giudizio dei suoi contemporanei) nell'utilizzo della fotografia per produrre scene di quel tipo, che fin lì erano state monopolio della pittura e del disegno. Per questo, al loro apparire le sue immagini colpirono come al tempo stesso famigliari e innovative.
  • 1876/1877 - Ricovero di Gloeden in sanatorio a Görbersdorf, per un anno, per tubercolosi. Gloeden interrompe gli studi, per non riprenderli mai più (Pohlmann 1998, p. 93).
  • 1878 - Primo interesse alla fotografia, come dichiara in un articolo del 1910: "Nel 1878 io cominciai ad occuparmi di fissare col mezzo della fotografia scene vere di vita vissuta". La leggenda secondo cui avrebbe imparato a fotografare da Giovanni Crupi non ha base: in quell'anno il futuro amico aveva solo 17 anni. Gloeden indica invece come suo maestro il taorminese Giuseppe Bruno, probabile maestro anche di Crupi. Accanto a Bruno sarebbero stati importanti per la sua formazione fotografica il pittore e fotografo Francesco Paolo Michetti, e il cugino Wilhelm Plüschow.
  • 1878 - Primo viaggio di Gloeden a Taormina, su istigazione di Ottone Geleng (22/03/1843-22/07/1939), conosciuto durante un viaggio di quest'ultimo a Berlino, cercando di e riuscendo a guarire dalla tubercolosi. Almeno fino al 1904 Gloeden vi avrebbe trascorso dei soggiorni durante "la Stagione", muovendosi inizialmente anche su Capri e sull'Abruzzo, nonché su Napoli, per tutto il periodo in cui vi abitò il cugino Plüschow.
  • 1879 - 28 giugno - Nasce a Taormina Pancrazio Buciunì.
  • 1879 - Luglio. Wilhelm Plüschow firma e data da Taormina una foto che lo ritrae (collezione privata Raimondo Biffi).

1880-1889

1880, 1881

  • 1881 - Su una rivista di caccia appare un curioso articolo di Gloeden che descrive l'atteggiamento verso gli uccelli della popolazione del Sud Italia, che l'autore afferma di avere frequentato per quattro anni. Il pezzo è firmato "da Taormina in Sicilia", ma le osservazioni citano espressamente anche Capri e Napoli[10].

1882, 1883

1884

  • 1884 - 1 settembre - Gloeden invia a un amico una foto con dedica, datata, da Francavilla a Mare. Frequenta quindi già in quell'anno il cenacolo artistico, appunto a Francavilla a Mare, di Francesco Paolo Michetti, che lo incoraggia a continuare dopo aver visto le sue prime realizzazioni fotografiche. Tra le foto scattate in Abruzzo figurano già numerosi nudi, di solito con messe in scena macchinose, cariche di oggetti di scena, meno essenziali quindi dello stile degli anni successivi.

1885

  • 1885 - A Taormina, Giovanni Crupi apre un negozio di fotografia[11]. Risale a questo giro d'anni l'amicizia fra Gloeden e Crupi, che per un periodo, di cui purtroppo non sono per ora definibili le date esatte, agiscono di concerto, viaggiando insieme e scattando foto che sono a volte letteralmente riprese da pochi metri di distanza. Crupi non condivide però l'interesse di Gloeden per il nudo, e le foto che scattano assieme sono quasi tutte di paesaggi.
  • 1885/1890 - In questo periodo un giovanissimo Vincenzo Galdi è il modello più fotografato da Wilhelm Plüschow a Napoli. Gloeden usa la casa di Plüschow per scattare foto di nudo a ragazzi napoletani. Condivide con Plüschow anche viaggi a Pompei. Non condivide però quasi mai i modelli col cugino.
  • 1885 - Muore senza figli Falko von Gloeden (1849–1885) (che non era parente di Wilhelm), ultimo detentore legittimo del titolo baronale, che si estingue con lui.

1886, 1887

1888, 1889

1890-1894

1890

1891

  • 1891 - Oscar Wilde è a Taormina, dove alloggia all'Hotel Victoria[12], proprietà della famiglia del fotografo Giovanni Marziani, vicino di casa e amico di Gloeden.

1892

1893

1894

  • 1894 - Pubblicazione di foto di Napoli e Taormina su "The photogram".
  • 1894 - 23-24 aprile. Le foto di Gloeden sono ripetutamente commentate nel convegno pubblico del "Camera Club" di Londra[15].
  • 1894 - 4 maggio. A questa data la ditta "Erdmann & Schanz" è stata nominata distributrice esclusiva delle foto di Gloeden nel Regno Unito[16].
  • 1894 - 11 luglio. Gloeden querela Ottone Geleng, Adolfo Werther Fischer, Angelo Geleng, Pancrazio Siligato per averlo diffamato, diffondendo voci sulla sua omosessualità.
  • 1894 - 31 luglio. Accomodamento (con risarcimento di mille lire) con Geleng.
  • 1894 - Settembre. Gloeden espone a Londra presso la prestigiosa "Royal Photographic Society"[17].
  • 1894 - 1 ottobre-4 novembre - Una foto di Gloeden è esposta al secondo "Photographic Salon" di Londra[18], ed è successivamente scelta per rappresentare l'Italia (assieme a Plueschow, ed altri) nella selezione presentata a novembre allo "Stanley Salon"[19].
  • 1894 - 1 novembre - Una recensione su "Die Kunst für alles" afferma che il catalogo di vendita di foto di Gloeden conta 750 scatti diversi per ciascuno dei due formati allora disponibili (approssimativamente indicati come cm 11x17 e 20x25)[20].
  • 1894 - Entro il 31 dicembre - Essendo stato sfrattato dalla casa presso il Teatro Greco, Gloeden compra la casa con giardino di fronte all'ex convento di San Domenico. Una foto di Giovanni Crupi, datata 31/12/1894[21] mostra Gloeden e Crupi sulla scala esterna della nuova casa.
  • 1894/1895 - Plüschow viaggia (da solo) in Egitto e Grecia. Alcune foto di questo viaggio sono vendute nel marzo 1895 al Kunstarchäologisches Institut di Strasburgo.

1895-1899

1895

  • 1895 - 4 luglio. Ha inizio lo scandalo Hammerstein, che coinvolge il patrigno di Gloeden per tradimento e truffa.
  • 1895 - 27 dicembre. Una commissione d'inchiesta tedesca trova la madre di Gloeden presso il figlio, a Taormina, e il patrigno fuggito (con 200.000 marchi) in Grecia, e ne ottiene l'estradizione.
  • 1895 - Gloeden riceve in dono dal granduca Friedrich Franz III del Meclenburgo la macchina professionale 30x40. Non appena lo scandalo si fu assopito, Friedrich Franz garantì una piccola rendita a Gloeden (Leslie, p. 58).

1896

  • 1896 - Aprile. Si conclude il processo contro Hammerstein. Il suo patrimonio viene confiscato. Gloeden perde il vitalizio che fin lì gli era stato garantito dalla famiglia.
  • 1896 - Dopo anni di abbandono per un contenzioso legale fra lo Stato e una famiglia nobiliare, l'ex convento di San Domenico apre come hotel di lusso. Le foto di Gloeden ambientate in questo convento risalgono quindi a prima di questa data.
  • 1896 - Nel 1897 Robert Cust (1861-1940) racconta di avere incontrato di persona l'anno precedente Gloeden a Taormina e Plüschow a Roma, e di avere conosciuto alcuni dei loro modelli.
  • 1896/97 - Viaggio a Napoli con Pasquale Casillo, che viene fotografato da Plüschow nella "Domus dei Vetti"[22], aperta al pubblico nel 1896. La pubblicazione su rivista, nel marzo 1898, di questa foto, restringe gli anni di questo viaggio al 1896 e 1897. In questa occasione Gloeden scatta la celeberrima "Bella Napoli, terra del Fuoco".

1897

1898

1899

1900-1904

1900

1901

  • 1901 - Gloeden invia sue immagini all'esposizione di Philadelphia[26].
  • 1901 – Il barone Carl von Stempel (1862-1951), viene a Taormina per salvare la madre dal fallimento, ricomprando le proprietà che Giovanni Crupi aveva ristrutturato coi soldi ottenuti da sua madre.
  • Fra il 1901 e il 1903 - Gloeden è a Tunisi, dove fotografa monumenti e persone. (Uno dei monumenti fotografati, la Kubba, era stato aperto al pubblico nel 1901, mentre una delle foto tunisine riporta un timbro di stampa del 1903). Iniziano gli anni del massimo successo, anche economico, di Gloeden, che dureranno fino alla prima guerra mondiale. I contatti con la ditta "Lehnert & Landrock" sono molto probabili, ma finora non provati da alcun documento.

1902

  • 1902 – 1 maggio – 20 ottobre. Gloeden espone a Düsseldorf (probabilmente alla “Deutsch-Nationale Kunst-Ausstellung Düsseldorf 1902”), dove vince la medaglia di bronzo.[27]
  • 1902 – Risale a questa data o a pochi anni prima il celebre “Caino”.

1903

  • 1903 – 1-15 febbraio - Gloeden espone presso il “Palais des Architectes”, al “Primo salone internazionale di fotografia” organizzato dalla "Société de Photographie de Marseille", a Marsiglia, ed è premiato con una targa.[28]
  • 1903 – Marzo - Gloeden espone al “VI Salon” organizzato da "L'artistique de Nice", a Nizza, dedicato al tema del nudo. La partecipazione era esclusivamente su invito.[29].
  • 1903 - La rivista "Die Schönheit" pubblica un cospicuo numero di foto di Gloeden. Sia pure in misura minore, avrebbe continuato a pubblicarne altre negli anni successivi.
  • 1903 - 4 luglio - Un articolo francese descrive lo studio di Gloeden, con Buciunì che lo gestisce in assenza del barone.
  • 1903 - Gloeden partecipa all'esposizione internazionale organizzata al “Salone nazionale” (Nemzeti Szalon) dal "Photo Club" di Budapest, dove è premiato con la targa d'argento.[30]

1904

  • 1904 - 10 febbraio. Giovanni Crupi sposa la 19enne Serafina Glybina, figlia della damigella della baronessa von Stempel.
  • 1904 - 16 marzo. Muore il patrigno Wilhelm Joachim von Hammerstein.
  • 1904 - 25 marzo. "The New York Herald" annuncia che per motivi legati alla salute della madre a Berlino, quest'anno Gloeden avrebbe saltato il suo solito soggiorno a Taormina, per la prima volta da molti anni. La madre sarebbe effettivamente morta nello stesso anno, 1904.
  • 1904 - 24 marzo. Matrimonio di Pancrazio Buciunì. Ne sarebbero nati sei figli e figlie. Sull'atto di matrimonio si qualifica come "maggiordomo".
  • 1904 - 28 aprile. Muore a 14 anni la giovane modella Maria Intelisano, nipote del parroco di Castelmola.
  • 1904 - Muore Giuseppe Bruno.
  • 1904 - 20 novembre - Nasce a Giovanni Crupi il figlio Paolo Erminio (“Erminio” è il nome italianizzato del padre di Gloeden).

1905-1909

1905

  • 1905 - Gloeden espone ancora presso "L'artistique de Nice", e riceve un premio non meglio specificato. (Pohlmann 1998, p. 93).
  • 1905 - Gloeden espone a Riga, in Lettonia (Pohlmann 1998, p. 93). Non è da escludere un'intermediazione di Carl von Stempel, che era appunto lettone.

1906

  • 1906 - 27 febbraio. Il "New York Herald" segnala la partecipazione di Gloeden a un ballo mascherato a Taormina[31].
  • 1906 - 2 marzo. Gloeden partecipa a un altro ballo mascherato[32].
  • 1906 - 1-21 marzo - Gloeden partecipa con otto foto a un'esposizione a Chicago[33]. I prezzi di vendita sono 5 e 7,5 dollari.
  • 1906 - 29 marzo-13 aprile. Tre delle foto di Gloeden sono esposte anche nella selezione esposta a Minneapolis[34].
  • 1906 - Una delegazione italiana partecipa a un congresso mondiale contro la pornografia. Associazioni come la "Lega contro le cattive letture" o la "Lega contro la pornografia" (fondata nel 1894) chiedono leggi più dure contro l'offesa al "comune senso del pudore", ma il boicottaggio da parte dei cattolici della politica dello Stato italiano impedisce loro un'azione efficace. Le leggi liberali attenuavano infatti la censura contro le opere che avessero un valore artistico e culturale. La legge, dopo tentativi infruttuosi nel 1910, 1915 e 1920, sarebbe stata approvata solo dopo l'avvento del fascismo.

1907

  • 1907 - 27 febbraio. Gloeden partecipa al ballo in maschera offerto dal colonnello Shaw-Hellier a Villa San Giorgio a Taormina[35].
  • 1907 - 2 Marzo. Gloeden partecipa a un ricevimento[36].
  • 1907 - 29 Marzo. Gloeden partecipa al ballo in maschera annuale del colonnello Shaw-Hellier[37].
  • 1907 - 27 aprile. Maximilian Harden scatena in Germania lo "Scandalo della Tavola Rotonda", che innesca un'ondata d'isteria anti-omosessuale in tutta Europa. Il processo viene seguito da tutti i principali giornali europei e lancia una nuova parola: "omosessuale".
  • 1907 - 15 maggio. Il cugino Wilhelm von Plueschow, a Roma, viene arrestato e finisce sotto processo (e sarà condannato) con varie accuse, dallo smercio di pornografia al prossenetismo, alla corruzione di minorenni.
  • 1907 - Settembre-ottobre. Gloeden espone a Londra, alla "Royal Photographic Society", 10 foto.[38].
  • 1907 - Una foto di Gloeden, la n. 2643, documenta l'inizio dei lavori di costruzione di Villa San Giorgio (oggi Ashbee Luxury Hotel). Le foto 2674 e la 2675 ritraggono il giardino della villa e il proprietario, che sarebbe morto nel 1910.
  • 1907 - 13 novembre. Un articolo sulla ripresa della "Stagione" turistica 1907-1908 segnala l'opera di Gloeden[39].
  • 1907 - 16 novembre. Gloeden partecipa a un ballo[40].
  • 1907 - Una guida elenca così i fotografi e gli artisti presenti a Taormina: “Fotografie e articoli fotografici. W. v. Gloeden, rimpetto la chiesa S. Domenico; Crupi, Via Teatro Greco; Giov. Marziani, via Umberto I[41].

1908

1909

  • 1909 - Gennaio (inizio). Gloeden è a Messina a fotografare gli effetti del disastroso terremoto del 28 dicembre 1908. Avrebbe contribuito al volume collettaneo: Messina e Reggio avanti e dopo il terremoto, edito nel 1909. Anche Giovanni Crupi pubblica foto del terremoto, quindi per questa data era in patria.
  • 1909 - 8 gennaio. Da un articolo del "Times" si apprende che Gloeden ha inviato a un'esposizione, presso la sede del "British Journal of Photography" di Londra, 60 stampe, per metà ritratti di ragazzi e ragazze[47]. La mostra s'intitola "Scenes and figures of the Coast near Messina" e capitalizza l'interesse per il recente terremoto di Messina[48].
  • 1909 - 21 febbraio - Nasce a Taormina, da Giovanni e Serafina Crupi, Zoe Crupi.
  • 1909 - Sitwell Osbert (1892-1969), diciassettenne, in vacanza a Taormina coi genitori, incontra Gloeden. Nelle sue memorie avrebbe ricordato che egli viveva, con la sorellastra, nel principale albergo di Taormina, "ma ricevendo i visitatori in un ampio studio in città"[49].
  • 1909 - 1 maggio. Gloeden prende parte, assieme a Giovanni Crupi, all'esposizione internazionale di Dresda[50]. Significativamente non partecipa come professionista, ma come dilettante[51], e le tre foto che espone, rappresentanti rovine del terremoto di Messina, sono giudicate "non fra le sue migliori".
  • 1909 - Gloeden prende parte alla "Mostra nazionale fotografica di Milano", dove vince una Medaglia d'oro dal Ministero della Pubblica istruzione per meriti resi al turismo[52]. Gloeden fa dono a Vittorio Emanuele III di un album d'immagini, che il re gradisce[53]. (Pohlmann 1998, p. 94).
  • 1909 - 12 ottobre. Viene rigettato l'ultimo ricorso di Plueschow. La sentenza d'espulsione dall'Italia diventa definitiva.

1910-1919

1910

1911

1911 - 13 maggio. Gloeden riceve la visita del giornalista francese Etienne Michel, che avrebbe pubblicato nel 1932 un vivace ricordo della visita.

  • 1911 - Gloeden prende parte all'Esposizione universale di Roma, dove vince la Medaglia d'argento per la migliore fotografia destinata a promuovere... il turismo.
  • 1911 - 7 novembre - Viene segnalata la presenza a Taormina della sorella di Gloeden, Sophie Raabe.[56].

1912

  • 1912 - 28 gennaio. Gloeden offre un banchetto, in presenza anche della sorellastra Sophie Raabe[57].
  • 1912 - 20 marzo. Sophie Raabe prende parte a un ballo[58].
  • 1912 - 27 marzo. Gloeden offre un ricevimento nel suo giardino[59].
  • 1912 - 22 aprile. Gloeden partecipa al sontuoso ballo in costume offerto da Robert Kitson a Casa Cuseni[60].
  • 1912 - 23 aprile. Gloeden offre un banchetto a casa sua[61].
  • 1912 - 30 novembre. Gloeden è alla riapertura stagionale della sala da tè dell'Hotel Naumachie, di Carlo Siligato, compagno di Robert Kitson[62].
  • 1912 - 6 dicembre. Gloeden offre "un gran banchetto"[63].

1913

  • 1913 - 20 gennaio - Gloeden è invitato a un banchetto[64].
  • 1913 - 28 gennaio - Gloeden offre un ricevimento musicale a numerosi invitati[65].
  • 1913 - Febbraio - Gloeden riceve nella sua casa-studio la visita di Caroline Atwater Mason, che poi avrebbe descritto l'incontro in un libro e dello scrittore Anatole France (Leslie, p. 84). (Pohlmann 1998, p. 93, data però questa visita al 1908).
  • 1913 - 29 marzo - Gloeden e una "signora Hammerstein" partecipano a un concerto mondano[66].
  • 1913 - 10 aprile - Gloeden organizza un ricevimento per la famiglia Kitson[67].
  • 1913 - 13 giugno - Quest'anno la Stagione è stata insolitamente lunga; Gloeden a questa data è ancora a Taormina, dove offre un ricevimento per il cantante Ludwig Wüllner[68].
  • 1913 - 19 maggio - Gloeden è dato in partenza per Berlino, per la fine della "Stagione"[69].
  • 1913 - 30 ottobre - Viene segnalato il ritorno di Gloeden a Taormina[70].
  • 1913 - 26 novembre – Elezioni politiche; viene inaugurata l'alleanza fra conservatori e cattolici detta “Patto Gentiloni”, I cattolici tornano nell'agone politico. Una delle loro richieste politiche sarebbe stata una legge contro le pubblicazioni e le immagini che offendono “il comune senso del pudore” (ossia il loro), che sarebbero riusciti a ottenere solo col Fascismo e il Concordato del 1929. Il nuovo clima catto-fascista avrebbe così messo in pericolo l'opera di Gloeden, sequestrata all'erede Pancrazio Buciunì a due riprese, nel 1933 e 1939, e processata per pornografia, ma miracolosamente assolta nel 1941.

1914

1915

  • 1915 - Gennaio - Il "National Geographic" usa a p. 64 una foto di Gloeden del terremoto di Messina del 1908/9.
  • 1915 - 24 maggio. L'Italia entra in guerra contro Austria e Germania.
  • 1915 - 14 novembre - Muore in guerra il modello prediletto, Giacomo Lanfranchi, nato il 14 gennaio 1893[75].
  • 1915 - 7 dicembre - La "Gazzetta ufficiale" pubblica la notifica di registrazione delle foto, fatta nel 1914.

1915, 1916, 1917, 1918, 1919

  • 1915-1918 - Durante la guerra ovviamente Gloeden rinuncia al viaggio annuale per "la stagione" a Taormina. Durante questa lunga assenza, lo studio e la casa di Taormina vengono sequestrati dalle autorità come proprietà di suddito nemico, ma restano affidati a Pancrazio Buciunì.

Lui e Gloeden comunicano con l'intermediazione dell'albergatore Karl Kochel, che era tornato in Svizzera, Paese neutrale (Leslie, p. 98). Tale corrispondenza viene però intercettata dalla censura militare, e Buciunì è processato con l'accusa d'intelligenza col nemico, rischiando la pena di morte. Fortunatamente il processo si conclude con un'assoluzione.

  • 11 novembre 1918 - La Germania si arrende. Finisce la Prima guerra mondiale.

1920-1931

1920-1927

  • Data imprecisata (1920/1921?) - Gloeden delega la gestione dell'attività a Pancrazio Buciunì. Tuttavia non cede formalmente la ditta, tanto che alla morte del barone Pancrazio dovrà trattarne la formale cessione[76] con l'unica erede, Frieda von Hammerstein.
  • 1922 - A questa data la casa di Gloeden a Taormina risultava ancora sotto sequestro come proprietà d'un suddito nemico durante la Prima guerra mondiale. Non è ancora noto né l'anno in cui il fotografo tornò a Taormina, né le circostanze del suo rientro in possesso della casa. In questo periodo o poco dopo dev'essere inoltre avvenuto un qualche tipo di declino economico della famiglia Gloeden/Hammerstein, ipoteticamente legato al tracollo finanziario tedesco del dopoguerra, come si deduce dal fatto che in data ignota Wilhelm e Sophie adattarono lo studio di piazza San Domenico a loro unica abitazione, fino alla morte.
  • 1922 - 28 ottobre - Marcia su Roma.
  • 1923 - Un annuario elenca i fotografi di Taormina (Crupi, D'Agata, Galifi, Cacopardo) omettendo Gloeden[77].
  • 1926 - 30 giugno. Un rapporto sulle nuove acquisizioni dello "Smithsonian Institute" definisce le foto di Gloeden ormai "molto rare" e "difficili da trovare"[78].
  • 1927 - L'annuario La Trinacria elenca i fotografi di Taormina menzionando solo D'Agata, Galifi-Crupi e Biagio Licari, ma non Gloeden[79].

1928

  • 1928 - Un romanzo inglese descrive una stanza arredata con dozzinali richiami alle "old classical inversions and perversions", nella quale sono appesi anche "the art-studies of the nude, taken by Germanic barons domiciled in Sicily"[80].
  • 1928 - Maggio. Il bollettino turistico taorminese "La Rondine" dedica un pezzo a Gloeden, descritto però fondamentalmente come un glorioso sopravvissuto di tempi ormai andati[81].
  • 1928 - 2 agosto. La giornalista austriaca Else Duhm pubblica un articolo in cui descrive un incontro con Gloeden, evidentemente rientrato in possesso della sua casa, ancora felice di convitare i suoi ospiti, ma ormai limitato a ristampare le foto del passato, e costretto per integrare il bilancio a produrre anche profumo di fiori di mandarino[82].

1929

  • 1929 - 11 febbraio. Il regime fascista e la Chiesa cattolica firmano il Concordato.
  • 1929 - 19 marzo - La "International Herald Tribune" segnala che Gloeden è "l'artistico" anfitrione di vari ospiti statunitensi a Taormina[83].
  • 1929 - Secondo Antonio Aniante, che gli dedica un articolo, Gloeden vive ormai in una "povertà francescana". Questa versione contrasta ovviamente con l'articolo dell'"Herald Tribune" del 19 marzo.
  • ca. 1927/30? - Pancrazio Buciunì coinvolge, come aiutanti, i figli Santo (1909-1979) e Vincenzo (1912-1997) nel negozio di fotografia[84].

1930

  • 1930 - Gloeden vende la nuda proprietà della casa a Salvatore Bambara in cambio d'un vitalizio. Dopo la morte di Gloeden la casa sarebbe stata abitata per tre anni dal barone Carl von Stempel, per essere infine distrutta nel bombardamento Alleato del 9 luglio 1943 (Bolognari, p. 212) che l'incendiò e ne distrusse carte e suppellettili (tranne quelle in possesso di Buciunì).
  • 1930 - 11 novembre. Muore a Taormina la sorellastra Sophie Raabe. Era nata il 13 agosto 1847.

1931

  • 1931 - 16 febbraio - Muore a Taormina Wilhelm von Gloeden. La scomparsa è denunciata il 18 febbraio da Pancrazio Buciunì, che nell'atto di morte indica come professione propria "fotografo" e come professione del defunto: "Artista pittore"[85]. Wilhelm è sepolto nel cimitero acattolico di Taormina, dove la sua tomba e quella della sorella Sophie si trovano ancora. Nel primo dopoguerra Nino Malambrì avrebbe elevato a sue spese, a capo delle tombe nella nuda terra d'entrambi, una semplice ma dignitosa croce in marmo bianco.

Postumo

  • 1931 - La "Italy-America society" organizza (in data per ora ignota) un viaggio a Taormina, e bizzarramente inserisce - evidentemente ignara del sopravvenire della sua morte - "von Gloeden" fra le attrazioni proposte[86]. Gloeden era diventato l'affascinante reperto archeologico vivente d'un mondo ormai scomparso.
  • 1931 - 19 maggio - La recensione d'un romanzo ambientato in Sicilia accenna a Gloeden come se fosse ancora vivo. Evidentemente la sua scomparsa era passata inosservata[87].
  • 1933 - "Primi mesi dell'anno". Il "questore di Messina Comm. Lauricella ordinò e fece eseguire una perquisizione (...) che portò al sequestro di un migliaio di negativi e di oltre duemila foto" nello studio di Pancrazio Buciunì, con l'accusa di oscenità. Il materiale sequestrato non fu più restituito[88].
  • 1938 - 23 novembre. Muore don Giuseppe Intelisano.
  • 1939 - "Metà anno". Nuova perquisizione e nuovo sequestro ai danni di Buciunì.
  • 1939 - Settembre - Pancrazio Buciunì presenta una memoria difensiva in cui chiede il dissequestro delle foto di Gloeden, senza le quali non riesce a provvedere alla famiglia[89].
  • 1940 - 2 gennaio - Il professor Bottari, incaricato d'una perizia sulle foto di Gloeden sequestrato a Buciunì, afferma che si tratta di pornografia[90].
  • 1940 - 17 ottobre - Nonostante la perizia di Bottari, il tribunale di Messina assolve Buciunì dall'accusa di smercio di materiale pornografico. Purtroppo però il Pubblico Ministero fa ricorso contro la decisione[91].
  • 1941 - 30 maggio - Sentenza definitiva d'assoluzione per Buciunì. Il tribunale giudica le foto di Gloeden di cattivo gusto, ma non pornografiche[92]. Buciunì esce comunque rovinato dalla vicenda, tanto che non riapre più il negozio di fotografia (anche a causa della guerra, che priva Taormina della sua clientela).
  • 1943 - 9 luglio. Un bombardamento Alleato distrugge la casa di Gloeden e le carte di Gloeden non asportate da Buciunì. (Bolognari, p. 212).
  • 1949 - Roger Peyrefitte, basandosi sui ricordi di von Stempel e di Buciunì, pubblica un racconto su Gloeden, che ha successo mondiale e inaugura la riscoperta del "barone fotografo". L'immagine di Gloeden che nasce da quest'opera, in parte di pura fantasia, dominerà per tre quarti di secolo tutti gli studi su di lui, nel bene e nel male.
  • 1951 - 21 aprile - Muore Francesco Galifi.

Note

  1. Fonte: Wikipedia in tedesco.
  2. Anche se, secondo Roger Peyrefitte, Eccentrici amori, Longanesi, Milano 1967, p. 143, Hermann ne avrebbe fatto uso a titolo di cortesia, ossia in senso puramente onorifico.
  3. Fonte: Wikipedia in tedesco.
  4. Allgemeine Forst und Jagdzeitung”, XXXIII 1857, pp. 185 e 347.
  5. "Nationalzeitung", XVII 1864, n. 48, 29 Januar, p. 2, e Emil von Hammerstein-Gesmold, Urkunden und Regesten zur Geschichte der Burggrafen und Freiherren von Hammerstein. Hahn'sche, Hamburg 1891, albero genealogico senza numerazione di pagina.
  6. Emil von Hammerstein-Gesmold, Urkunden und Regesten zur Geschichte der Burggrafen und Freiherren von Hammerstein. Hahn'sche, Hamburg 1891, albero genealogico senza numerazione di pagina.
  7. Emil von Hammerstein-Gesmold, Urkunden und Regesten zur Geschichte der Burggrafen und Freiherren von Hammerstein. Hahn'sche, Hamburg 1891, albero genealogico senza numerazione di pagina.
  8. Una dettagliata e simpatetica descrizione delle sorti della famiglia Marziani e del loro albergo è in Douglas Sladen e Norma Lorrimer, Queer things about Sicily, Treherne, London 1905, pp. 181-182. È il documento più lungo che possediamo su questo fotografo altrimenti sconosciuto.
  9. Anonimo, Wilhelm von Gloeden. Taormina, Schirmer / Mosel, Munich 1998, con prefazione di Ulrich Pohlmann, p. 93. Da qui in poi citato come "Pohlmann 1998".
  10. W. v. Glöden zu Taormina in Sicilien, Wie es in Süditalien mit dem Schutze der Vögel aussieht, “Monatsschrift des Deutschen Vereins zum Schutze der Vogelwelt”, VI 1881, August, pp. 176-179.
  11. Bolognari, p. 100. Che tuttavia, a p. 101, nota 25, afferma che potrebbe avere aperto fin dal 1883.
  12. Dino Papale, Taormina segreta. La Belle Epoque 1876-1914, P&M, Messina 1995, p. 71.
  13. Cfr. Exhibitions of the Royal Photographic Society 1870-1915, sub anno, nonché: Anonimo, The photographic society exhibition, "The Times", 25 September 1893, p. 2. Medaglia di bronzo, come da: Anonimo, Photographic congress, "The Times", 11.10.1893, p. 3.
  14. Anonimo, Bristol Photographic International Exhibition, "The British journal of photography", XL 1893, December 22 1893, pp. 812-814, a p. 814.
  15. Anonimo, The Camera Club conference 1894, “Photography”, VI 1894, May 3, pp. 281-285. (Online su Google books). Cfr. a p. 282, gli interventi di Yeames, Lambert e Murrell.
  16. Anonimo, News and notes, “The British journal of photography”, XLI 1894, May 4 1894, pp. 283-284, a p. 283.
  17. Anonimo, The exhibition of the Royal Photographic Society, "The Times", 24.09.1894, p. 6. Cfr: Exhibitions of the Royal Photographic Society 1870-1915, sub anno.
  18. Photographic Salon, 1894 (second year): Dudley Gallery, Piccadilly, W., October 1st to November 4th. Catalogue, s.i.t., London 1894, p. 20, online sul sito del Metropolitan Museum.
  19. Anonimo, The Stanley Show, “Photography”, VI 1894, November 15th, p. 730. Online su Google books.
  20. Anonimo, W. v. Gloeden, "Sizilianische Freilichtstudien". (Leipzig, Hugo Grosser), "Die Kunst für alles", X 1894/95, heft 3, 1 November 1894, p. 47. L'affermazione è confermata da: Ludwig Pietsch (1824-1911), Kunst und Photographie, "Velhagen & Klasings Monatshefte", 1893-94, pp. 385-399. Ekkehard Hieronimus (Wilhelm von Gloeden. Photographie als Beschwörung, Rimbaud presse, Aachen 1982) elenca i distributori commerciali esteri di Gloeden, che compresero il mercante d'arte di Lipsia Hugo Grosser e il mercante di fotografia parigino Olivier (oggi Roger-Viollet).
  21. Mario Bolognari, I ragazzi di von Gloeden, Città del Sole, Reggio Calabria 2012, p. 156
  22. Le foto furono pubblicate in: E. Neville-Rolfe, A Pompeiian gentleman's home-life, "Schribner's magazine", March 1898, pp. 277-290
  23. Anonimo, Louth and district exhibition, "Photography", n. 438, vol. IX, April 1st 1897, pp. 203-205, da p. 204.
  24. Masolino D'Amico (cur.), Vita di Oscar Wilde attraverso le lettere, Einaudi, Torino 1977, pp. 474-475.
  25. cfr. Ausstellung für künstlerische Photographie, Berlin 1899, p. 20, foto nn. 204-211.
  26. A.S., Interesting Statistics of the Philadelphia Salon, “Camera notes”, vol. V-VI 1901-02, p. 215 e Herbert Taylor, Fourth Philadelphia Photo Salon, "Photo era", vol. VI 1901, n. 6, p. 210. Appare anche una stroncatura, probabilmente motivata da puritanesimo inconfessato, che liquida le foto di Gloeden come dilettantesche: "The figures are composed in an amateurish way and while the intention is often seen to involve a good idea, it is pursued without sincerity or conviction, so that the subjects are posy and artificial. (Anonimo, Philadelphia photo salon, “The sun”, November 23 1901, p. 5)."
  27. "Deutscher Photographen Verein". Cfr. Wilhelm von Gloeden. Amore e arte, Malambrì, Taormina 1999, p. 48.
  28. Cfr. Wilhelm von Gloeden. Amore e arte, Malambrì, Taormina 1999, p. 45. Esiste un Catalogue des oeuvres exposées au premier salon international de photographie de la société de photographie de Marseille du 1er au 15 février 1903, Barlatier, Marseille 1903 (non vidi).
  29. Cfr. Henri de Maizières, Salon de l'Artistique de Nice, “Photo-Midi”, février 1903, cinquième année, n. 2, pp. 17-23, a p. 19: “M. von Gloeden, de Berlin, a tout une séries de reconstitutions de scènes antiques ayant l'Etna comme fond de tableau, d'une excessive poésie et d'une éxecution splendide. Una recensione, che menziona il nome di Gloeden, apparve come: Anonimo, Le mond & la ville - Nice, "Le figaro", 13 Mars 1903, p. 2.
  30. Riprodotta in: Wilhelm von Gloeden. Amore e arte, Malambrì, Taormina 1999, p. 45. Cfr Emanuel Mai, Internationale photographische Kunstausstellung in Budapest, “Photographische Correspondenz“, VI 1903, n. 514, pp. 414-419, p. 417.
  31. Anonimo, Taormina's sunshine is tempered with breezes, “The New York Herald”, 27 February 1906, p. 6.
  32. Anonimo, Taormina hotels filled with foreign visitors, The "New York Herald" (Paris), March 2 1906, p. 3.
  33. American federation of photographic societies, Exhibition of pictures consisting of foreign and American work. Ehibit no. 5. Season of 1906, s.i.t., 1906, e inoltre: Sixth Chicago Photographic Salon: second American Photographic Salon of the Federation of Photographic Societies: March 1 to 21, 1906, Chicago Camera Club and Art Institute of Chicago, Chicago 1906, p. 29, online sul sito del Metropolitan Museum
  34. Anonimo, Photographic Salon is event in Artdom, "The Minneapolis journal", March 04 1906, Part I, News Section, p. 7.
  35. Anonimo, Colonel Shaw-Hellier entertains at Taormina, "The New York Herald", February 27 1907, p. 6.
  36. Anonimo, Taormina train service resumes by usual route, "The New York Herald", March 2 1907, p. 7.
  37. Anonimo, Personal intelligence, “The New York Herald”, March 29 1907. p. 4.
  38. Cfr l'Illustrated catalogue of the Royal Photographic Society's exhibition: September to October, 1907, London 1907, cfr. l'indice delle foto esposte a p. 63. Oppure: Exhibitions of the Royal Photographic Society 1870-1915, sub anno. Pohlmann 1998, p. 93, registra invece questa esposizione sub anno 1906.
  39. Anonimo, Visitors now flocking to Taormina for Season, “The New York Herald”, November 13 1907, p. 6.
  40. Anonimo, Tea rooms at Taormina are Anglo-American club, “The New York Herald”, November 16 1907, p. 6.
  41. Associazione siciliana pel bene economico, Il Cicerone per la Sicilia, A. Reber, Palermo 1907, p. XIX.
  42. Anonimo, Hotels at Taormina are crowded with visitors, "The New York Herald", February 21 1908, p. 7.
  43. Anonimo, Colonel Shaw-Hellier gives ball at Taormina, "The New York Herald", March 1 1908, p. 7.
  44. Cfr. Exhibitions of the Royal Photographic Society 1870-1915, sub anno.
  45. Anonimo, Vereinsnachrichten, "Photographische Chronik", XV 1908, pp. 527 e 573. Online sull'Internet Archive.
  46. Cfr. Paul Limbosch, L'exposition Gloeden au cercle artistique, "Association belge de photographie - Bulletin", XXV 1908, pp. 416-419. Testo e traduzione pubblicati su "La Gaya Scienza".
  47. Anonimo, Sicilian photographs, "The Times", January 8 1909, p. 11.
  48. Sulla mostra si veda: Anonimo, Ex cathedra. From Messina to Wellington Street, “The British journal of photography”, LVI 1909, January 20 1909, p. 17.
  49. Sitwell Osbert, Great Morning, MacMillan, London 1948, pp. 85-86. "The Baron himself, a tall, thickly-clad German, with a beard and heavy spectacles, resided in the chief hotel with his sister, but received visitors in a large studio in the town" (p. 86).
  50. Offizieller Katalog der Internationalen Photographischen Ausstellung Dresden 1909, Dresda 1909, pp. 50 e 216. Cfr. "Per quanto la massima parte dei lavori esposti in questa Sezione ufficiale siano opera del Gabinetto fotografico del Ministero dell’Istruzione, ve ne sono alcuni anche di Alinari e Brogi di Firenze, nonché di Crupi e bar. von Gloeden di Taormina; le fotografie di questi ultimi riguardano specialmente vedute di Messina dopo il terremoto". Anonimo, L'inaugurazione dell'Esposizione Fotografica Internazionale di Dresda, “Bullettino della Società fotografica italiana”, XXL 1909, p. 179. Online su "Archive.org".
  51. Cfr. Anonimo, The Dresden exhibition, Part IV, "The British journal of photography", LVI 1909, June 18 1909, pp. 471-475, a p. 473.
  52. Cfr. "Photographische Rundschau und photographisches Zentralblatt", XXIV 1910, p. 7., nonché: Anonimo, Una rassegna della Mostra Fotografica Nazionale di Milano, "Il progresso fotografico", XVI 1909, n. 7, luglio, pp. 217-221, a p. 218. Secondo Pohlmann 1998, pp. 93-94, il riconoscimento sarebbe arrivato nel 1906, e poi nuovamente nel 1909.
  53. Una di queste foto, inserita in un album già di proprietà del re, è oggi al Museo del Risorgimento di Roma, priva di attribuzione
  54. Anonimo, Mondanités. Palerme, derechef, jouit d'un ciel sans nouages, "The New York Herald", December 7 1910, p. 6.
  55. Anonimo, Exposition de Photographie, "La dépêche algérienne", 18 Avril 1911, p. 5 e An., Exposition de photographie, "La dépêche algérienne", 19 avril 1911, p. 5.
  56. Anonimo, Notes from Taormin, "The New York Herald" (Paris), Nov 7 1911, p. 4.
  57. Anonimo, Reopening of Taormina's biggest hotel is timely, "The New York Herald", January 28 1912, p 2.
  58. Anonimo, Society in Taormina enjoys unique event, “The New York Herald”, March 20 1912, p. 2.
  59. Anonimo, Notes from Taormina, "The New York Herald", March 27 1912, p. 2.
  60. Anonimo, Fashionable Taormina meets at costume ball, “The New York Herald”, April 22 1912, p. 3.
  61. Anonimo, Notes from Taormina, “The New York Herald”, April 23 1912, p. 3.
  62. Anonimo, Jottings from Taormina, "The New York Herald", November 30 1912, p. 4.
  63. Anonimo, Jottings from Taormina, “The New York Herald”, December 6 1912, p. 4.
  64. Anonimo, Notes from Taormina, "The New York Herald", January 20 1913, p. 3.
  65. Anonimo, Notes from Taormina, "The New York Herald", January 28 1913, p. 5.
  66. Anonimo, Notes from Taormina, “The New York herald”, March 29 1913, p. 6.
  67. Anonimo, Society news from Taormina, "The New York Herald", April 10 1913, p. 4.
  68. Anonimo, Italy. Jottings from Taormina, “The New York Herald”, June 13 1913, p. 4.
  69. Anonimo, Notes from Taormina, "The New York Herald", May 19 1913, p. 4.
  70. Anonimo, Notes from Taormina, "The New York Herald”, October 30 1913, p. 4.
  71. F. Pravatà (cur.), La Trinacria. Annuario di Sicilia, anno XIV, Pravatà, Palermo 1914, p. 787. Online su Google libri.
  72. Anonimo, Notes from Taormina, “The New York herald”, May 7 1914, p. 6.
  73. ,Vice-John, Seduta inaugurale, “Lacerba”, II 1914, 1 agosto 1914, pp. 238-239, p. 238. Online su Archive.org.
  74. Lettera firmata "Dallari", Archivio centrale dello Stato di Roma, "Polizia giudiziaria", busta 151, fascicolo "Pornografia Italia", anno 1914, provincia di Messina.
  75. Cfr. Caduti nella guerra 1915-1918 Taormina Giardini Castelmola, online qui. Il Museo Centrale del Risorgimento ha messo parzialmente online il fascicolo su Giacomo Lanfranchi. La causa della morte è data come "cancrena gassosa", in ospedale, chiaramente dopo un ferimento. http://www.14-18.it/documento-manoscritto/mcrr_caduti_125_84/1?search=37a6259cc0c1dae299a7866489dff0bd&searchPos=1
  76. Marina Miraglia e Italo Mussa (curr.), Le fotografie di von Gloeden, Longanesi, Milano 1996, p. 46.
  77. Rosario Buciunì, Cronistoria di Taormina (2000 a.C. - 2000 d.C.), Youcanprint, 2021, p. 123.
  78. Report on the Progress and Condition of the United States National Museum 1925-06-30, Government Printing Press, Washington 1925, pp. 104 e 175. Online sull'Internet Archive.
  79. G. Pravatà (cur.), La Trinacria. Annuario di Sicilia, XX 1927-1928, Pravatà, Palermo 1928, p. 857. Online su Google books.
  80. Richard Oke, Frolic wind, Gollancz, London 1929, p. 218. Online sull'"Internet Archive".
  81. Il testo dell'articolo è stato messo online qui.
  82. Else Duhm, Taormina: Landschaft un Menschen, “Die Bühne”, V 1928, n. 195, 2 August 1928, pp. 12-14, a p. 23. Online su "Anno".
  83. Anonimo, Americans in Taormina guests of artistic Baron W. Gloeden, "International Herald Tribune" (The New York herald, Paris edition), March 19 1929, p. 7.
  84. La notizia è contenuta nell'atto di vendita del fondo Buciunì da parte di Vincenzo ad Amelio, oggi alla fondazione Alinari.
  85. Co-denunciante: Francesco Del Popolo, 33 anni, fabbro; testimoni: Giuseppe Panturo, 41 anni, impiegato; Antonino Cicala, 21 anni, impiegato. La causa del decesso non è specificata nell'atto.
  86. FOURTH DAY: A day in Taormina: bathing, the Greek Theatre, von Gloeden, <Castel>Mola, lava fields, “Italy-America society Bulletin”, 1931, p. 53.
  87. Giacomo Etna (pseud. di Vincenzo Musco, 1895-1963), Ultime notti di Taormina, "L'Italie nouvelle", 19 maggio 1931, p. 3.
  88. Citazione dal memoriale fatto stilare da Buciunì nel 1939, online qui.
  89. Il testo della memoria è stato ripubblicato qui.
  90. Il testo della perizia è ripubblicato qui.
  91. Marina Miraglia e Italo Mussa (curr.), Le fotografie di von Gloeden, Longanesi, Milano 1996, pp. 49-50.
  92. Il testo della sentenza è ripubblicato qui.