Differenze tra le versioni di "Riviste pre-omofile"

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File:1908 - Réclame pour Akademos, à paraitre le 15 janvier 1909.jpg|Annuncio di prossima pubblicazione, 1908.
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File:Akademos 1909.jpg|Copertina (1909).
 
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File:Der Eigene 1929 vol 12.jpg|''Der Eigene'', vol. 12 (1929), no. 5. Cinque numeri.
 
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File:Der Eigene 1930-32 vol 13.jpg|''Der Eigene'', vol. 13 (1930-32), no. 1. Nove numeri.
 
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===[[Die Aufklärung]] - Monatschrift für sexual- und lebensreform===
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Periodico fondato da [[Magnus Hirschfeld]], dedicato ad articoli sui temi della sessualità, in tutte le sue forme.
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File:1929 09 - Die Aufklärung - Monatschrift für sexual- und lebensreform, September 1929.jpg|Numero 8, settembre 1929.
 
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File:Die Freundschaft, Dezember 1926.jpg|Dicembre 1926.
 
File:Die Freundschaft, Dezember 1926.jpg|Dicembre 1926.
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File:Die freundschaft, Februar 1929.jpg|Februar 1929.
 
File:DiefreundschaftJanuar1933.jpg|Gennaio 1933.
 
File:DiefreundschaftJanuar1933.jpg|Gennaio 1933.
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===Die Insel===
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File:Jahrbuch fuer sexuelle zwischenstuefen, IX jahrgang.jpg|IX Jahrgang.
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File:Jahrbuch für sexuelle Zwischenstufen - 1914.jpg|1914.
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===[[Liebende Frauen]] (1899-1923)===
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Uno dei periodici tedeschi rivolti ad un lettorato lesbico, pubblicati prima dell'avvento del nazionalsocialismo. Tra di essi, i più importanti furono “Die Freundin” (che dal 1928 al 1929 operò sotto il nome di “Ledige Frauen”), “Frauenliebe”, “Frauen”, “Liebe und Leben”, “Garconne” e “BIF-Blätter Idealer Frauenfreundschaft”.
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File:1930 - Liebende Frauen, V 19, 1930.jpg|Numero V 19, 1930.
 
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File:1896 - Archivio delle psicopatie sessuali.jpg|1896.
 
File:1896 - Archivio delle psicopatie sessuali.jpg|1896.
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File:1896 - Indice del pubblicato nell'Archivio delle psicopatie sessuali.pdf|Indice dell'annata.
 
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File:Rassegna di studi sessuali, anno I, n. 1, 1922.jpg|Numero 1, 1922.
 
File:Frontespizio della Rassegna studi sessuali, 1928.jpg|1928.
 
File:Frontespizio della Rassegna studi sessuali, 1928.jpg|1928.
 
File:"Rassegna di studi sessuali", numero 4, dicembre 1928.jpg|Numero 4, dicembre 1928.
 
File:"Rassegna di studi sessuali", numero 4, dicembre 1928.jpg|Numero 4, dicembre 1928.
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==Bibliografia==
 
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* Stefano Bertelli, ''Sociabilità omosessuale tra editoria e riviste in Europa. 1870-1909'', Università degli studi di Milano, 2019-2020.
  
 
==Link esterni==
 
==Link esterni==

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Le origini (1870-1914)[modifica]

Nell'epoca della Rete è facile sottovalutare il ruolo dei periodici per una minoranza sparpagliata e invisibile come quella omosessuale.
Fin da quando le persone omosessuali hanno iniziato a riconoscersi come “gruppo umano”, hanno manifestato il bisogno di capire meglio la realtà di cui avevano scoperto di far parte, cercando risposte a domande a cui la società rispondeva solo col disprezzo o la condanna (anche con la pena di morte o col carcere). Non a caso il primo “militante” omosessuale della storia, Karl Heinrich Ulrichs (1825-1895), pubblicò anche il primo periodico omosessuale della storia, “Uranus”, di cui uscì un unico numero, nel gennaio 1870. E sempre non a caso il primo gruppo omosessuale della storia, il “Comitato scientifico-umanitario” tedesco (WHK, fondato nel 1897) provvide immediatamente a dotarsi d'un “Annuario per i tipi sessuali intermedi” (Jahrbuch für sexuelle Zwischenstufen), di rigorosa serietà scientifica. Nel 1899 anche la rivista anarchica “Lo speciale” (Der Eigene) si sarebbe trasformata in un periodico di cultura a tematica omosessuale, durando fino al 1933.

Lo sviluppo del primo dopoguerra (1919-1947)[modifica]

Nel mondo di lingua tedesca (Germania, Austria, Svizzera) questi esempi, rivolti a una élite, nel primo dopoguerra aprirono la strada alla fioritura di testate rivolte al grande pubblico, a carattere soprattutto gay ma in misura minore anche lesbico, addirittura con testate riservate ai “Transvestiten”.
La reazione sociale contro questi periodici (accusati di corrompere i giovani) fu energica in tutto il mondo occidentale, tanto che fino al secondo conflitto mondiale la pubblicistica omosessuale fu disponibile quasi esclusivamente in lingua tedesca. Nella stessa Germania il clima si fece più restrittivo a partire dal 1928 (quando la “Legge per la protezione della gioventù” costrinse alla chiusura molti periodici), fino a che il nazismo nel 1933 annientò in pochi mesi l'intera editoria omosessuale.
Essa rinacque nei primissimi anni Cinquanta, per diffondersi in tutto il mondo assieme al movimento “omofilo”. A dominare il dibattito sarebbero stati ormai i periodici in lingua inglese e francese.

Non tutti i periodici che trattavano l'”enigma dell'inversione sessuale” nacquero dai diretti interessati. Ad esempio quello che potrebbe legittimamente essere il primo periodico al mondo a trattare seriamente l'argomento, l'italiano “Archivio delle psicopatie sessuali”, fu fondato da un brillante docente d'antropologia criminale napoletano, Pasquale Penta (1859-1904). Ne uscì un'unica annata, nel 1896, ma in questo breve tempo riuscì ad attirare le firme dei più importanti studiosi e dei militanti omosessuali di tutta Europa.
Simile per l'approccio “indiretto” fu la “Rassegna di studi sessuali”, lanciata nel 1921 da Aldo Mieli (1879-1950) con l'intenzione di farne il nucleo di partenza per la nascita d'un movimento di liberazione sessuale, ed omosessuale, anche in Italia. Il fascismo stroncò però tale progetto entro il 1928 e Mieli espatriò.
Simile nell'approccio elitario e non direttamente legato all'omosessualità anche “Akadémos”, rivista letteraria francese voluta nel 1909 dall'eccentrico barone francese Jacques d'Adelswärd-Fersen (1880-1923). Ne uscì una sola annata.

Nella fase iniziale, che va dalla nascita al secondo conflitto mondiale, la pubblicistica omosessuale rivelò quali sarebbero state le due aree su cui si sarebbe sviluppata da allora in poi: da un lato lo studio del “fenomeno omosessuale”, con un taglio scientifico o storico-filosofico o politico, dall'altro l'informazione corrente e soprattutto l'offerta di modi per incontrare persone dello stesso orientamento.
Comprensibilmente, questo secondo aspetto ha sempre incontrato i maggiori consensi di pubblico, tanto da facilitare la diffusione di queste riviste in àmbiti non interessati alla discussione culturale o politica.
Fra le testate rivolte al grande pubblico la più celebre fra le due guerre fu probabilmente “Die Freundschaft” (“L'amicizia”, 1919-1933), la prima rivista ad essere venduta regolarmente in edicola anziché per abbonamento, che si stima sia arrivata a tirare fino a 50.000 copie a numero. Ad essa si affiancò nel 1924-1933 “Die Freundin” (“L'amica”), rivolta al mondo lesbico.
Il tentativo di ripetere questo successo al di fuori dei confini tedeschi fu però in quasi tutti i casi stroncato dalla censura. Per esempio, nel novembre e dicembre 1924 uscì in Francia “Inversions” (“Inversioni”), che immediatamente messo sotto inchiesta per “oltraggio al pudore”, chiuse per lasciar posto a “L'amitié” (“L'amicizia”). Con questo titolo uscì però un solo numero nell'aprile 1925; nel marzo 1926 i responsabili furono condannati a tre anni di carcere.
Non diversa la sorte di “Friendship and freedom” (“Amicizia e libertà”), bollettino edito a Chicago nel 1924/1925 da un immigrante tedesco, Henry Gerber (1892-1972). Al secondo numero la polizia intervenne in modo tanto deciso che non ne è sopravvissuta neppure una copia.
Anche un tentativo di lanciare un periodico in lingua olandese, nel 1940, fu stroncato al primo numero dall'invasione nazista.

Occorre attendere il dopoguerra per vedere la rinascita dell'editoria omosessuale, sotto forma delle riviste omofile. Template:Vedi anche

Riviste pre-omofile in Francia[modifica]

Akademos (1909)[modifica]

"Akademos" fu il primo periodico omosessuale mai uscito in Francia, e fu fondato nel 1909 dal barone Jacques d'Adelswärd-Fersen. Il primo numero è online qui, i numeri 7-12 sono online qui.

Bibliografia[modifica]

  • Mirande Lucien, Les deux premières revues homosexuelles de langue française: Akademos et Inversions/L'Amitié, "La Revue des revues" n° 51, Paris, Ent'revues, mars 2014, pp. 65-73.
  • Mirande Lucien, Akademos, Jacques d'Adelswärd-Fersen et «la cause homosexuelle», Cahiers GKC, Lille 2000. Riedito nel 2012 come: Ainsi chantait Marsyas - Dossier Akademos, ISBN 978-2-908050-78-3.
  • Patrick Cardon (cur.), Dossier Jacques d'Adelswärd-Fersen, Cahiers GKC, Lille 1991.

Galleria[modifica]

Inversions / L'amitié (1924-1925)[modifica]

"Inversions" fu il secondo periodico omosessuale mai uscito in Francia, dopo "Akademos", fondato nel 1909 dal barone Jacques d'Adelswärd-Fersen.
Il nome completo era "Inversions... dans l'art, la littérature, l'histoire, la philosophie et la science", e venne fondato da Gustave-Léon Beyria, Gaston-Ernest Lestrade e Adolphe Zahnd.
Il primo numero uscì il 15 novembre 1924, mentre a partire dall'aprile del 1925 il nome fu cambiato in "L'Amitié".
In realtà la scelta di cambiare il nome derivava dal tentativo di salvare il periodico da un'inchiesta per "oltraggio al pudore" in cui era coinvolto. Purtroppo uscì solo un numero con questo nome; il 20 marzo 1926 Beyria e Lestrade furono condannati, per "oltraggio al pudore" e "propaganda di metodi anticoncezionali", a una pena di tre mesi di prigione ciascuno.

Bibliografia[modifica]

  • Michel Carassou, "Inversions", in: Bibliographie des revues et journaux littéraires des XIXe et XXe siècles, Tomo III, Éditions de la Chronique des Lettres françaises, 1977.
  • Mirande Lucien, Inversions 1924-1925. L'Amitié 1925. Deux revues homosexuelles françaises, GKC, Lille 2006, collana «Cahiers GKC» (n. 58). ISBN 2-908050-62-5.
  • Mirande Lucien, Les deux premières revues homosexuelles de langue française: "Akademos" et "Inversions/L'Amitié", "La Revue des revues" n° 51, Paris, Ent'revues, mars 2014, pp. 65-73.

Galleria[modifica]

Dopo la chiusura d'Inversions fu progettata "Urania"; che uscì infine nel 1925 per un unico numero col nome "L'amitié".

Riviste pre-omofile in Germania[modifica]

Der Eigene (1896-1932)[modifica]

Der Eigene (in italiano: Lo speciale oppure L'unico) è stata una delle prime due riviste omosessuali pubblicate con regolarità nel mondo. Fu fondata in Germania nell'anno 1896 da Adolf Brand e pubblicata, seppur irregolarmente, fino all'anno 1931 incluso. Nel 1933 fu costretta alla chiusura da continui sequestri operati dai nazisti. Non si sa che distribuzione avesse, anche se le stime arrivano fino a 1500 abbonati. Template:Vedi anche

Galleria[modifica]

Die Aufklärung - Monatschrift für sexual- und lebensreform[modifica]

Periodico fondato da Magnus Hirschfeld, dedicato ad articoli sui temi della sessualità, in tutte le sue forme.

Die Freundin / Ledige Frauen[modifica]

"Die Freundin" ("L'amica"), fu un settimanale lesbico tedesco pubblicato dal 1924 al 1933, anno in cui fu chiuso dai nazisti. Nel 1928-1929 uscì col titolo "Ledige Frauen" ("Signore sole") dopo che il governo aveva usato una legge sulla protezione della gioventù per chiuderlo. [1]

Die Freundschaft[modifica]

Rivista tedesca dell'epoca fra le due guerre mondiali, pubblicata dal 1919 al 1933. Fu la prima rivista lgbt ad essere venduta in edicola, anziché per abbonamento. Nacque come bollettino settimanale, poi ridotto a mensile. Verso la fine, rima della chiusura, si era ridotto a un semestrale, dopo essere entrato nel mirino della censura a partire dal 1928.

Galleria[modifica]

Die Insel[modifica]

Jahrbuch für sexuelle Zwischenstufen (1899-1923)[modifica]

Template:Vedi anche

Galleria[modifica]

Liebende Frauen (1899-1923)[modifica]

Uno dei periodici tedeschi rivolti ad un lettorato lesbico, pubblicati prima dell'avvento del nazionalsocialismo. Tra di essi, i più importanti furono “Die Freundin” (che dal 1928 al 1929 operò sotto il nome di “Ledige Frauen”), “Frauenliebe”, “Frauen”, “Liebe und Leben”, “Garconne” e “BIF-Blätter Idealer Frauenfreundschaft”.

Galleria[modifica]

Uranus[modifica]

"Uranus", edita da Karl Heinrich Ulrichs nel 1870, fu il primo periodico omosessuale al mondo. Ne uscì un unico numero, nel gennaio 1870.

Galleria[modifica]

Riviste pre-omofile in Gran Bretagna[modifica]

The Spirit lamp (1892-1893)[modifica]

"The Spirit lamp" (nome completo "The Spirit lamp; an Oxford magazine without news", in seguito "The Spirit lamp; an aesthetic, literary and critical magazine") fu una rivista letteraria pubblicata tra il maggio del 1892 e il giugno del 1893, dal libraio-editore James Thornton, con sede ad Oxford. Inizialmente venne diretta da J.S. Phillimore e Sandys Wason, mentre per i suoi ultimi sei numeri ebbe come direttore Alfred Douglas, compagno di Oscar Wilde, in quegli anni attivo anche come poeta uraniano. Fu soprattutto durante la direzione di Douglas che vennero pubblicati componimenti di poeti uraniani, assieme a contributi di autori come lo stesso Wilde, Pierre Louÿs e John Addington Symonds, tra gli altri. L'estetismo, il decadentismo, ma soprattutto il velato omoerotismo, caratterizzanti alcuni contributi per "The Spirit lamp", ne fanno un caso piuttosto a sé nel panorama dei periodici britannici dell'epoca vittoriana. Nel 1894 sarebbe apparso "The Chameleon", un periodico di brevissima durata pubblicato sempre ad Oxford, avente come modello "The Spirit lamp".

Galleria[modifica]

Riviste pre-omofile in Italia[modifica]

Template:Vedi anche

Archivio delle psicopatie sessuali (1896)[modifica]

L'"Archivio delle psicopatie sessuali", "rivista quindicinale", fu primo periodico al mondo nato con lo scopo di "aiutare" gli "anomali sessuali" a vivere meglio, facendo piazza pulita dei pregiudizi attraverso una migliore comprensione scientifica della loro condizione. Fu fondato nel 1896 dal criminologo napoletano Pasquale Penta, che in questa iniziativa precedette anche il celeberrimo "Jahrbuch für sexuelle Zwischenstufen" di Magnus Hirschfeld, che sarebbe nato solo nel 1899. Template:Vedi anche

Galleria[modifica]

Rassegna di studi sessuali[modifica]

Galleria[modifica]

Riviste pre-omofile in Olanda[modifica]

Levensrecht[modifica]

Galleria[modifica]

Riviste pre-omofile in Svizzera[modifica]

Schweizerisches Freundschaftsbanner (1932-1937) / Menschenrecht (1937-1942)[modifica]

Questa rivista omofila bimensile venne fondata in Svizzera nel 1932, cambiando nome in "Menschenrecht" nel 1937, e in "Der Kreis" nel 1942. Nello stesso anno venne aggiunta una sezione in francese, mentre dal 1954 fu pubblicata una sezione in inglese.
Template:Vedi anche

Galleria[modifica]

Riviste pre-omofile negli USA[modifica]

Friendship and freedom (1924-1925)[modifica]

Friendship and freedom ("Amicizia e libertà") fu un bollettino dattiloscritto edito a Chicago da un immigrato tedesco, Henry Gerber (1892-1972). Ne uscì un numero nel 1924 ed uno nel 1925; la polizia a questo punto intervenne con un sequestro tanto accurato che non è sopravvissuta fino ai giorni nostri neppure una copia.

Note[modifica]

  1. Su questa rivista si veda il saggio di Angeles Espinaco-Virseda, “I feel that I belong to you”: subculture, Die Freundin and lesbian identities in Weimar Germany, "Spaces of identity", IV 2004 (1). Molto dettagliata è anche la voce sulla Wikipedia in tedesco.

Bibliografia[modifica]

  • Stefano Bertelli, Sociabilità omosessuale tra editoria e riviste in Europa. 1870-1909, Università degli studi di Milano, 2019-2020.

Link esterni[modifica]

Voci correlate[modifica]