Pederastia

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Erastes ed eromenos, dettaglio di una delle delle sculture prodotte da François Rude per l'Arco di trionfo a Parigi; 1833

Col termine pederastia, derivante da παίδ-pais-paidos, (che significa "ragazzo") ed ἐραστής-erastès ("amante")[1] si indica una relazione, spesso anche di tipo erotico, stabilita tra una persona adulta e un adolescente, che avviene al di fuori dell'ambito familiare: il suo significato è pertanto del tutto distinto da quello di pedofilia (che è il desiderio sessuale nei confronti di un/a bambino/a impubere) la quale è senza eccezione alcuna perseguita penalmente.

Secondo la legge italiana si parla di pedofilia esclusivamente quando l'attenzione sessuale è rivolta a una persona che non abbia ancora compiuto i 14 anni, atto che se compiuto da un adulto è proibito per legge. Con l'art. 609 quater viene infatti equiparato allo stupro ogni atto sessuale compiuto con una persona che non ha ancora compiuto 14 anni, anche se consenziente; l'età minima a 12 anni riguarda invece esclusivamente i rapporti sessuali tra coetanei, purché non abbiano più di due anni di differenza. L'età può peraltro salire fino a 18 anni quando l'adulto ha una posizione di potere o di autorità sul minore, come nel caso di un insegnante o un sacerdote a cui il minore sia stato affidato dai genitori. (Vedi sotto in sezione "Aspetti normativi").

Nel caso in cui gli atti sessuali avvengano in cambio di denaro o altra utilità economica con un minore di 18 anni si ha il reato di Prostituzione minorile (Art. 600-bis, comma 2 c.p.).

Etimologia e utilizzi del termine

Come detto la parola pederastia deriva dalla combinazione di παίδ- (radice greca per ragazzo, la stessa di "Paideia" indicante l'educazione dei giovani[2] o in senso lato figlio[3]) con ἐραστής erastes-amante (la cui radice etimologica proviene dal termine Eros) e significa pertanto: "amore rivolto verso i ragazzi"[4]. La parola è stata presa in prestito in epoca moderna a partire dal XVI sec direttamente dalla definizione che ne dà Platone nel Simposio e identificata come Amore Greco.

Accanto al suo utilizzo nel senso più classico il termine verrà addirittura utilizzato per un certo periodo di tempo come sinonimo di sesso anale (per imitazione in italiano dell'uso fattone nella lingua francese): in un trattato di sessuologia del XIX sec, la "Psychopathia Sexualis" del medico Richard von Krafft-Ebing, discutendo il fatto che alcuni uomini siano usi ad inserire il pene nell'ano della donna, si definisce la cosa come "pederastia commessa con la propria moglie"[5].

Precedentemente la definizione di pederastia era già stata usata per riferirsi a qualsiasi tipo di attività omosessuale, a prescindere dall'età stessa dei partecipanti (anche avessero avuto entrambi 50 anni venivano lo stesso considerati pederasti): anche il filosofo Jeremy Bentham ha utilizzato il termine in questo senso molto più ampio in un suo saggio risalente al XVIII sec[6].

Il termine assunse poi durante il XIX sec una connotazione sempre più fortemente spregiativa, il che stimolò alla creazione di nuove parole più "neutrali" per definire l'omosessualità[7].

Nel XX secolo, con il diffondersi di termini alternativi come per l'appunto "omosessualità" o "uranismo", la parola "pederastia" si riavvicinò in qualche modo al significato originario e contemporaneamente differenziandosi dall'attrazione verso bambine e bambini d'età precedente la pubertà mediante il nuovo termine medico "pedofilia".

Le definizioni più comunemente accettate sono quelle che fanno riferimento ad un accoppiamento tra giovani maschi e uomini più anziani: l'Oxford English Dictionary dice "relazione omosessuale di tipo anale tra un uomo e un ragazzo, solitamente con il più giovane che assume un ruolo passivo"[8]; o più concisamente "rapporto sessuale tra un uomo e un ragazzo"[9]. Infine l'edizione online del Merriam-Webster si concentra esclusivamente sulla meccanica fisica dell'atto: "colui che pratica sesso anale, in particolare con un ragazzo"[10]; mentre altri dizionari offrono definizioni variamente più generiche, come ad esempio "relazioni omosessuali tra uomini e ragazzi"[11], oppure "rapporti omosessuali, in particolare tra un uomo adulto e un giovane maschio"[12].

La limitazione della pederastia alla sola sessualità (in specifico anale) compiuta da un uomo adulto su un adolescente è posta però in discussione da diversi autorevoli sessuologi di lingua inglese: Francoeur la considera "comune, ma errata"[13], mentre Haeberle la descrive come "un uso moderno, risultante da un fraintendimento del termine originale e dall'ignoranza nei riguardi delle sue più profonde implicazioni storiche"[14].

Altre fonti e studi sociali contemporanei propongono definizioni più ampie del termine, l'Enciclopedia della cultura LGBT e Queer ad esempio definisce la pederastia come "il rapporto di genere erotico tra un maschio adulto e un giovane, di norma tra i 12/13 e i 17/18 anni, in cui vi sia una forte attrazione affettiva del più vecchio nei confronti del più giovane"[15]; mentre l'Enciclopedia dell'omosessualità aggiunge "...in cui vi sia un palese contatto sessuale"[16].

La definizione utilizzata da Wikimedia Commons è la seguente: "In senso classico e accademico, pederastia si riferisce alla relazione erotica tra un maschio adulto e un ragazzo adolescente. Tali rapporti possono essere sessualmente espressi o no, consensuali o meno, sentimentali o commerciali, e la loro legalità varia in base alla locale età del consenso e alle leggi e divieti riguardanti l'omosessualità vigenti nei singoli stati. Il termine può essere impiegato anche per indicare l'attrazione di un uomo per il ragazzo, anche se non ricambiato".

Distinguo e necessarie precisazioni: pederastia o pedofilia?

Nonostante si tenda spesse volte ancora oggi a confondere un po' troppo facilmente i due termini, questi non sono in alcun modo confrontabili né paragonabili, in quanto il primo indica uno status socialmente non solo accettato ma anzi addirittura favorito all'interno del contesto storico in cui è nato e si è venuto a sviluppare maggiormente; il secondo è invece una coniazione moderna indicante quello ch'è considerato un crimine nella stragrande maggioranza dei paesi del mondo nonché un disturbo psicologico[17], una grave forma di ossessione e mania sessuale (l'attrazione morbosa di un adulto nei confronti di un individuo non ancora sessualmente sviluppato)[18]

Excurcus storico

Un uomo si protende ad accarezzare un ragazzo. VI sec a.C.

La definizione di pederastia deriva soprattutto dalla cultura greca ma ha avuto diversi sviluppi, e spesso alquanto tumultuosi, nei vari secoli: Erodoto afferma che i popoli asiatici, i Persiani in primis, avessero imparato ad intrattener rapporti sessuali coi ragazzi proprio seguendo l'esempio greco[19]. Il padre degli storici utilizza qui il termine παισὶ μίσγονται, riducendo così la pratica persiana ad una forma corrotta di pederastia, deprivata totalmente della sua originaria connotazione educativa: ciò che John Addington Symonds descrive come la "forma viziosa" di pederastia[20] in contrapposizione a quella più sobria e colta idealizzata dai Greci.

Plutarco inoltre sottolinea infine il fatto che i sovrani persiani avessero l'usanza di castrare alcuni ragazzi schiavi per renderli così eunuchi e farli diventare propri amanti personali; questo molto prima di essere esposti ai costumi ellenici[21].

Una certa opposizione agli aspetti più fisico/carnali della pederastia esisteva anche in concomitanza con la sua pratica effettiva, sia all'interno che all'esterno delle culture in cui ne è stata trovata la forma più istituzionale e ritualizzata. Tra gli stessi Greci in alcune polis veniva proibita mentre in altre, come a Sparta, si dice fosse permessa solamente l'espressione ed il modo più casto della pederastia[22].

Allo stesso modo gli scritti di Platone cominciano a svalutare ed infine a condannare i rapporti sessuali con i ragazzi amati, valorizzano invece l'autodisciplina dell'amante che si è astenuto dal consumare il rapporto; quello che in futuro verrà definito Amore platonico)[23].

Molto ben conosciuta e praticata ampiamente era anche nella Spagna sotto il dominio musulmano[24] e in Toscana durante il Rinascimento (lo stesso Leonardo da Vinci in gioventù subì un processo per pederastia/sodomia)[25][26] nonché nell'Impero russo sotto il dominio degli zar[27].

Il mondo antico

Un uomo bacia un ragazzo: vaso databile al 510-470 a.C.

Nell'antichità la pederastia era intesa come una forma istituzionalizzata di pedagogia atta ad insegnare i forti valori etico-culturali necessari al futuro cittadino[28], nonché un'espressione erotico-amorosa entrata nella storia fin dal periodo più arcaico dell'Antica Grecia: qui il termine indicava l'attrazione o il rapporto fra un maschio adulto e un maschio adolescente, indicativamente dalla pubertà (12-13 anni) sino allo spuntare della prima barba (19-21 anni)[29].

Poiché la Grecia classica sviluppò una serie di convenzioni sociali e addirittura di riti per regolare tale rapporto, lo si considera generalmente un fenomeno storico e sociale a sé.

I Greci

Mentre la maggior parte degli uomini greci era di fatto bisessuale, potendosi cioè tranquillamente impegnare in rapporti amorosi sia con le donne sia con gli adolescenti, erano conosciute già allora eccezioni a questa regola ufficiale, alcuni evitando i rapporti con le donne e altri rifiutando invece quelli con con i ragazzi[30]. Template:Vedi anche Una forte ritualizzazione pederastica era presente a Creta ancor prima del suo avvento in Grecia, il che riflette la formalizzazione della pratica all'interno della Civiltà Minoica già attorno al 1650 a.C.[31]. Template:Vedi anche In accordo con quanto afferma Platone nel suo dialogo filosofico intitolato Fedro la pederastia era tra i Greci un rapporto sentimentale, uno strettissimo legame emotivo che poteva essere sia sessuale sia vissuto in castità, (l'amore platonico), tra un ragazzo e un uomo adulto esterno al proprio gruppo familiare d'origine.

Il grande filosofo ateniese si dimostra critico nei confronti dei rapporti sessuali all'interno di una relazione pederastica, proponendo invece che l'amore degli uomini per i ragazzi eviti ogni espressione carnale per passare invece all'ammirazione reciproca delle specifiche virtù interiori (che portano poi all'amore per la virtù stessa nel suo senso più astratto e generale); mentre il mero atto sessuale con i ragazzi è stato spesso criticato e considerato troppo brutale e finanche vergognoso[32]. Altri aspetti del rapporto sono stati invece considerati positivi, come indicato anche nel proverbio: "Un amante è il miglior amico che un ragazzo potrà mai avere"[33].

I Romani

Template:Vedi anche

Busto di Antinoo (metà II sec), amante adolescente dell'imperatore Adriano e da questi divinizzato dopo che il ragazzo morì

Nell'Antica Roma le relazioni tra un uomo adulto e un maschio adolescente hanno preso una strada più informale e molto meno "socialmente ritualizzata" rispetto ai Greci, in quanto l'uomo poteva approfittare della posizione sociale dominante che aveva per richiedere favori sessuali a giovani suoi sottoposti inferiori nello status sociale d'appartenenza, o anche esercitando relazioni illecite (di prostituzione) con ragazzi nati liberi, cioè cittadini romani non schiavi[34].

Fin dai primi tempi della repubblica era perfettamente comune per un uomo poter desiderare, oltre alle donne, anche un ragazzo[35]; tuttavia, risultando illegale commettere l'atto della penetrazione su giovani nati liberi, i soli che erano legalmente autorizzati ad assumere il ruolo di partner sessuale passivo erano gli schiavi e gli ex-schiavi (i liberti), ma anche in questo caso solo con i loro padroni o ex-padroni. Per gli schiavi adolescenti e finanche bambini non vi era alcuna protezione legale, neppure in caso di palese violenza sessuale[36].

L'accettazione delle relazioni pederastiche ha subito alti e bassi anche notevoli nel corso dei secoli, Tacito ad esempio attacca i costumi dei Greci fatti di "gymnasia et otia et turpes amores" (palestre, ozi ed amori inconfessabili)[37].

Per molti tra gli imperatori romani in ogni caso l'amore per i bei ragazzi fu sempre preferito a quello per le donne: Edward Gibbon nella sua ponderosa opera storica intitolata "Declino e caduta dell'impero romano" afferma che, dei primi quindici imperatori romani l'unico perfettamente eterosessuale ("il cui gusto in amore era del tutto corretto") è stato Claudio, "l'unico a non avere mai avuto dei ragazzi come amanti"[38]: Giulio Cesare ed Augusto sarebbero invece stati bisessuali, Tiberio pederasta, Caligola un omosessuale passivo, mentre Nerone si era voluto sposare con due uomini di cui uno, Sporo, era eunuco.

L'imperatore Adriano conobbe Antinoo quando questi non aveva ancora compiuto 15 anni, e vissero un'intensa e appassionata relazione pederastica fino a quando il giovane oramai diciannovenne non annegò, non si sa bene quanto incidentalmente, nelle acque del Nilo. Infine anche Eliogabalo, giovanissimo imperatore del II sec, è conosciuto per esser stato transessuale[39]

Il poeta Marziale racconta che, dopo essere stato scoperto dalla moglie "all'interno di un ragazzo", ella gli offrì "la stessa cosa": lui però rispose elencando tutta una serie di personaggi mitologici i quali nonostante il fatto si fossero sposati con una donna, hanno sempre continuato ad avere anche giovani amanti di sesso maschile[40].

I Celti e i Persiani

Template:Vedi anche La pederastia nei tempi antichi non era un dominio esclusivo di Greci e Romani: relazioni di tipo erotico pederastico sono state individuate anche tra altri popoli antichi, come gli abitanti dellaTracia[41] e i Celti; secondo Plutarco e Sesto Empirico nell 'Impero persiano la pratica era raccomandata nonché da lungo tempo messa in atto[42].

Ateneo nel suo Deipnosophists afferma che il popolo dei Celti, nonostante l'estrema bellezza delle loro donne, preferiscano di gran lunga i ragazzi: alcuni dormivano regolarmente sulle loro brande fatte di pelli di animali con un amante adolescente alla loro destra ed un altro sul lato sinistro; ma alcuni lo interpretano invece con "avevano un bel ragazzo da un lato e una donna dall'altro"[43]. Anche altri autori attestano la pederastia celtica, tra cui Aristotele[44], Strabone (IV, 199) e Diodoro Siculo (v. 32).

L'origine della pederastia tra i Persiani è stata oggetto di dibattito fin dai tempi antichi ed Erodoto afferma ch'essi l'hanno imparata dai Greci[45]; Plutarco tuttavia afferma d'altro canto che i persiani utilizzavano ragazzi resi eunuchi per farne loro amanti ben prima dell'effettivo contatto reciproco tra le due culture[46].

Gli Oracoli Sibillini ci fanno capire che molto probabilmente soltanto gli ebrei fossero del tutto liberi da una tale impurità: "Gli Ebrei sono consapevoli del sacro vincolo matrimoniale, non s'impegnano in empi rapporti coi loro figli maschi, così come fanno invece i Fenici, gli Egizi e i Romani, i Greci, i Persiani e i Galati, che trasgrediscono la legge santa del Dio immortale"[47].

Epoca post-classica e moderna

Europa cristiana medioevale

Con l'avvento del cristianesimo si inizia a condannare fermamente ogni rapporto sessuale considerato illecito: adulterio e fornicazione, onanismo, prostituzione e sempre più si viene ad assimilare la pederastia con la sodomia e l'omosessualità fino a renderli sinonimi: confusione terminologica questa che si trascinerà nel tempo fin quasi ai giorni nostri.

Clemente di Alessandria fu uno dei primi e più autorevoli tra i padri della chiesa ad utilizzare la pederastia divina presente nei miti fondativi dell'antica religione greca come atto d'accusa contro l'intero paganesimo, essa dimostrerebbe difatti l'intima perversione connaturata a quella cultura: "I vostri Dèi non si astengono neppure dall'amare i ragazzi. UnoIla, un altro Giacino, un altro ancora Pelope e Ganimede... Questi sono gli Dèi che le vostre mogli vengono ad adorare al tempio!"[48].

L'imperatore cristiano Teodosio I nel 390 d.C. prescrive che i colpevoli d'un tal abominevole misfatto e crimine contro Dio vengano bruciati vivi sul rogo. La pratica pederastica ha tuttavia continuato ad essere eseguita, seppure non più alla luce del sole bensì di nascosto, dando luogo durante il Medioevo a motti e proverbi come ad esempio questo: "con una buona scorta di vino e dei bei ragazzi attorno, i frati in convento non han bisogno d'altro per difendersi dalle tentazioni del demonio"[49].

Il codice legale del re visigoto Chindasvindo (650 circa) prevede per entrambi i partner scoperti in quest'atto criminoso l'immediata evirazione e di seguito la consegna al vescovo della diocesi in cui è stato commesso il fatto per la loro incarcerazione ed isolamento stretto[50].

Medio Oriente ed Asia centrale

Un giovane conversa con i suoi corteggiatori, miniatura che illustra un'opera di Giami

Per tutto il Medioevo all'interno della civiltà islamica le relazioni pederastiche "erano così prontamente accolte e praticate dalle classi superiori della società che si faceva pochissimo o nessuno sforzo nel tentativo di tenerne celata l'esistenza"[51].

Nel mondo arabo pre-moderno c'è stata una "diffusa convinzione che i giovani imberbi possedessero doti innate di tentatori degli uomini adulti nel loro complesso, non solo quindi per una piccola minoranza di devianti"[52]. In tutta l'Asia centrale è stata a lungo diffusa, rimanendo anche ai giorni d'oggi una parte della cultura sociale (in Afhanistan ad esempio con la pratica detta Baccha bazi-giocare coi ragazzini), come dimostra il proverbio che dice: "Le donne per i figli, i ragazzi per l'amore, i meloni per il puro piacere"[53]. Durante l'Impero ottomano danzatori adolescenti solitamente travestiti in abiti femminili allietavano le corti dei principi: erano chiamati Köçek.

Nella Persia islamica l'arte e la letteratura hanno fatto uso frequente del topos amoroso pederastico: dipinti e disegni di vari artisti, tra cui Reza Abbasi (1565-1635) celebra la bellezza dei ragazzi assieme alla bontà del vino.

Alcuni viaggiatori occidentali riferiscono che alla corte di Abbas, tra il 1627-29 sono stati testimoni di pratiche erotiche pederastiche da parte dei nobili nei confronti di molti ragazzini; esistevano poi vere e proprie case di tolleranza in cui si esercitava la prostituzione maschile chiamate "case dell'imberbe", le quali erano legittimamente riconosciute e regolarmente pagavano le tasse dovute al governo[54].

Un soldato ottomano, tal Osman Agha, cadde prigioniero degli austriaci nel 1688; scrisse nelle sue memorie che una notte un ragazzo austriaco gli si avvicinò furtivamente proponendogli un rapporto sessuale e dicendogli: "Io lo so che tutti i turchi sono pederasti"[55].

Nel 1770 il poeta Âşık Sadık ha scritto in un discorso da rivolgere al sovrano: "sappi, mio re, che i tuoi soldati sono sodomiti"[56].

La via degli Accademici di "Ying Hua Chen Chin" (posizioni variegate della Battaglia dei fiori), Cina, dinastia Ming (1368-1644)

Cina

Template:Vedi anche L'interesse sessuale maschile nei confronti dei ragazzi si riflette in Cina soprattutto nell'ambito della prostituzione, con i giovani prostituti che chiedevano ed ottenevano prezzi generalmente più alti delle loro controparti femminili: all'inizio del XX sec nella città di Tientsin erano attestati almeno 35 bordelli maschili in cui lavoravano circa 800 adolescenti e gli uomini europei venivano sempre molto ben accolti[57].

Giappone

Template:Vedi anche

Xilografia erotica di tipo (Shunga) di Suzuki Harunobu e raffigurante un uomo in compagnia del suo amante adolescente.

In tutto il Giappone pre-moderno la pederastia è stata regolarizzata in modi del tutto simili a quelli originari antico-classico, attraverso la pratica dello Shudo (rapporto d'amore tra maestro ed allievo vigente all'interno del mondo dei samurai e delle arti marziali)[58].

La pratica dello Shudo (letteralmente "la via dei giovani") offre un parallelo di molto simile a quello pederastico europeo: inizialmente riservato alla comunità religiosa shintoista e buddhista, dopo il periodo medioevale crebbe sempre più permeando l'intera società. È caduto in disuso verso la fine del XIX sec in concomitanza con la sempre più crescente influenza europea.

Il suo leggendario iniziatore è Kūkai, fondatore della scuola del Buddhismo Shingon, che si dice abbia portato per la prima volta in Giappone dal continente assieme alle dottrine del Buddha anche l'amore per i ragazzi: i monaci stipulano spesso relazioni amorose con bei ragazzi, registrate poi in opere letterarie conosciute come Chigo monogatari[59].

Corea

Una delle prime menzioni conosciute di attrazione maschile nei confronti dei ragazzi riguarda Re Gongmin (1330-1374) il quale divenne famoso per la facilità con cui s'innamorava dei giovani maschi: dopo la morte della moglie avvenuta nel 1365 trascorse gli anni di vita che gli rimanevano praticando con fervore il Buddhismo e nelle relazioni amorose-sentimentali coi ragazzini[60].

Paul Michaut, un medico francese, scrive nel 1893 che la Corea dov'è da poco giunto è un paese dove "la pederastia è generalizzata, fa parte dei costumi. Viene praticata pubblicamente, per la strada, senza la benché minima riprovazione"[61].

America del Nord

In una relazione occidentale riguardante le tribù Koniagas e Thinkleets dell' isola Kodiak leggiamo che "la più ripugnante di tutte le loro pratiche è quella del concubinato maschile. La madre selezionerà il più bello e disposto caratterialmente tra i suoi figli e comincerà a vestirlo ed allevarlo come fosse una ragazza, insegnandogli solo i doveri domestici e tenendolo costantemente in compagnia delle sole donne, al fine di rendere la sua effeminatezza completa."

Poi continua "giunto all'età della pubertà, tra i 10 e i 15 anni verrà fatto sposare con un uomo ricco, il quale terra il suo nuovo compagno in gran conto e come onorevole conquista. Questi concubini maschi sono chiamati Achnutschik or Schopans. Lo stesso accade nelle isole Aleutine dove i concubini maschi hanno sempre la barba accuratamente rasata ed il viso è tatuato/truccato come quello delle donne. In California i primi missionari ivi giunti hanno trovato la stessa pratica e gli adolescenti interessato vengono qui chiamati Joya"[62].

America centro-meridionale

Template:Vedi anche Per la cultura tradizionale dei Maya l'introduzione della pederastia viene attribuita al dio Chin; era costume non così raro che un uomo cercasse di procurarsi un amante maschio più giovane del proprio figlio quando questi cresciuto lasciava la casa paterna. Il frate domenicano europeo Juan de Torquemada afferma, nelle sue disposizioni inquisitorie che "se il ragazzo più giovane è stato sedotto da uno sconosciuto, la pena da comminare dev'essere equivalente a quella per l'adulterio"; mentre il conquistador Bernal Díaz del Castillo afferma d'aver veduto all'interno dei templi di Capo Catoche in Yucatan statue raffiguranti giovani coppie maschili impegnate in vistosi atti sessuali[63].

Rinascimento

Template:Vedi anche Il Rinascimento fu un periodo che vide in tutta Europa una riscoperta o rinnovato interesse per la filosofia e l'arte del periodo classico; ma contemporaneamente ha visto anche accentuarsi in maniera esponenziale la persecuzione delle espressioni omosessuali e d'attrazione pederastica da parte del potere temporale della Chiesa cattolica romana, espresso in questo caso dal sistema giudiziario della Santa Inquisizione. Ma anche in quest'epoca nella cultura, nell'arte e nella letteratura "l'oggetto più convenzionale di desiderio omoerotico era il giovane adolescente, di solito immaginato come imberbe[64].

Impero Russo

La Russia medioevale era nota per la sua tolleranza benevola nei confronti dell'omosessualità e della sua capillare diffusione all'interno della società, e anche la pederastia era molto comune: il giovane imberbe era veduto come valida alternativa alle donne e il tagliarsi la barba era inteso per gli uomini come richiesta esplicita ad intraprendere una relazione.

I Banyas, tradizionali case da bagno-saune, in particolare, erano i luoghi preferiti in cui gli uomini andavano a fare sesso con i ragazzi adolescenti, soprattutto con quelli che lavoravano al loro interno come inservienti[65].

Età contemporanea

Pur rimanendo per lo più nascosto, l'eros pederastico occidentale ha però rivelato la propria presenza in molte testimonianze dell'epoca: i documenti legali sono quelli più indicativi per aprire una finestra in questo mondo segreto, dal momento che i rapporti pederastici così come tutte le altre forme di relazioni omosessuali erano illegali[66]. L'espressione del desiderio, nella letteratura così come nell'arte, seppur in una maniera alquanto codificata, poteva anche permettersi d'esprimere vagamente gli interessi pederastici dell'autore.

Inghilterra e mondo anglosassone

"Mezzogiorno di calore", dipinto del 1911 di Henry Scott Tuke, strettamente associato al movimento uraniano

In Inghilterra nei collegi pubblici e privati, in un ambiente spesso molto omosociale, poteva venire anche incoraggiata un'atmosfera di omoerotismo tra gli studenti, grazie anche alla focalizzazione data agli studi classici e sopra gli autori antichi in generale.

Lungo tutto il corso del XIX sec vi furono alcuni scandali eclatanti intorno a rapporti di natura sessuale tra insegnanti e allievi adolescenti: William Johnson Cory, educatore e poeta rinomato all'università di Eton fu costretto all'età di 50 anni alle dimissioni forzate nel 1872 per una serie di lettere un po' troppo indiscrete spedite ad uno dei suoi alunni. La sua opera poetica intitolata Ionica sviluppa un stile di pedagogia pederastica che fece scalpore quando apparve ad Oxford nel 1859[67]. Oscar Browning, un altro insegnante di Eton ed ex-allievo di Core, seguì le orme del proprio tutore solo per esser parimenti espulso dall'istituzione nel 1875.

Entrambi sono stati considerati da Walter Pater della massima importanza per lo sviluppo della sua estetica; lo stesso Pater promuove la pederastia come la più vera ed autentica espressione della cultura classica[68].

Sempre in Inghilterra la pederastia era inoltre anche un tema d'ispirazione per diversi autori conosciuti col nome di poeti uraniani: alcuni dei suoi rappresentanti, il già citato Pater nonché Gerard Manley Hopkins e soprattutto Oscar Wilde risultano essere figure di primissimo piano. Hopkins e Wilde sono stati entrambi profondamente influenzati dal lavoro di Pater[69] ed entrambi disseminano di omoerotismo pederastico molte delle loro opere[70]. Hopkins soprattutto in quanto discepolo di Pater è considerato "l'unificatore più importante durante l'epoca vittoriana di eros, pedagogia ed estetica"[71].

Un altro importante scrittore pederasta dell'epoca fu John Addington Symonds, i cui saggi sono state le prime autodifese mai scritte dell'omosessualità in lingua inglese.

Mentre il co-fondatore del comunismo Friedrich Engels nel suo libro del 1884 intitolato L'origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato denuncia l'antichità greca a causa dell'estrema sgradevolezza provocata dal loro amore per i ragazzi[72], solo qualche anno prima (nel 1878) il filosofo tedesco Friedrich Nietzsche, appassionato classicista, nella sua opera Umano, troppo umano. Un libro per spiriti liberi aveva invece trovato parole molto più benevole e di vicinanza spirituale nei confronti della pederastia, giungendo alla conclusione che: i giovani non sono mai stati trattati con più attenzione e amorevolezza come nei secoli VI e V a.C."[73]

XX secolo: reazione e ridimensionamento

File:Il Moro.jpg
Ritratto eseguito a Taormina dal fotografo tedesco di ragazzi, il barone Wilhelm von Gloeden

Alcuni autori nord-europei attribuivano innate tendenze pederastiche alle popolazioni meridionali del continente (italiani, spagnoli, greci): uno dei suoi maggiori teorizzatori fu Richard Francis Burton[74]. Allo stesso modo Wilhelm Kroll nel 1906 afferma che "le radici della pederastia si trovano prima di tutto in un sentimento sessuale contrario alla norma, che è molto più frequente nelle regioni meridionali piuttosto che in paesi con climi più rigidi"[75].

A partire dalla fine dell'800 si è visto un progressivo aumento d'intolleranza sociale nei riguardi della pederastia: uno dei più grandi scandali a sfondo pederastico scoppiati in questo periodo, dopo il processo per sodomia nei riguardi di Oscar Wilde avvenuto nel 1895 (e considerato caso di pederastia), è stato quello che ha coinvolto l'industriale tedesco dell'acciaio Friedrich Alfred Krupp tanto da spingerlo al suicidio nel 1902. Era stato arrestato dalla polizia italiana mentre si trovava in vacanza a Capri, dove godeva della compagnia di una quarantina di ragazzini dell'isola.

Engels,come detto, stretto collaboratore di Karl Marx denunciava senza alcuna scusante gli antichi per la loro "abominevole pratica sodomitica, degradando i loro stessi Dèi e se stessi col mito di Ganimede"[76]. Tale conflitto polemico-ideologico coinvolse anche il movimento giovanile Wandervogel fondato nel 1896, lo stesso anno in cui la rivista Der Eigene andava in stampa per la prima volta.

Pubblicato da Adolf Brand questo periodico uscì ininterrottamente fino al 1931; si occupava di sostenere il ritorno alla pederastia classica come cura per la fiacchezza morale che sembrava oramai aver travolto l'intera gioventù tedesca. Influenzato da Gustav Wyneken anche l'associazione Wandervogel era di propensione piuttosto aperta nei riguardi delle tendenze omoerotiche, anche se indicativamente consigliava che questo tipo di affetto non dovesse arrivare ad esprimersi in maniera esplicitamente sessuale: l'accusa pubblica riguardava il fatto che il movimento alienasse i giovani uomini dalla compagnia delle donne

Fino al 1970 le scuole pubbliche britanniche erano veri e propri conventi murati all'interno dei quali venivano educati ragazzi adolescenti, con una forte concentrazione ed interesse rivolta ai classici greci e latini ed hanno continuato ad essere "focolai di pederastia" per tutta la prima metà del XX sec[77]. C.S. Lewis, collega di J.R.R. Tolkien e come lui autore di saghe fantasy, quando parla della sua vita al Malvern college riconosce che "la pederastia era l'unico contrappeso alle imposizioni e obblighi sociali, autentiche oasi di refrigerio in mezzo al deserto di bruciante ambizione competitiva che permea la società contemporanea"[78].

Almeno fino agli inizi del XX sec l'amore per i ragazzi (pederastia) e l'amore per gli uomini (omosessualtà) hanno proceduto spesso di pari passo; fino alla seconda metà del '900 riviste erotiche a destinazione gay offrivano volentieri immagini di giovani e ragazzi. Uno dei primi precursori riconosciuti delle prime battaglie e rivendicazioni per il riconoscimento dell'omosessualità all'interno della società è stato il pederasta André Gide.

Poco per volta però il movimento di liberazione omosessuale si verrà sempre più a distinguere dalla pederastia; difatti argomento principale per il riconoscimento ad esempio delle unioni gay è il libero arbitrio costitutivo di ognuno dei partner e quindi il diritto alla non ingerenza da parte della società nella sfera privata di due adulti; mentre gli adolescenti vengono raramente considerati come adatti per intrattenere un rapporto egualitario con un adulto.

Interpretazioni moderne

Con la scomparsa di referenti socioculturali, leggi e costumi codificati che erano in grado di farne una modalità relazionale regolata, la pederastia ha assunto oggi una dimensione per lo più irregolare, potendo così dar luogo anche ad abusi, ad esempio in ambito familiare ed istituzionale come quello scolastico ed educativo in genere, ma anche religioso con i casi eclatanti di abusi su minori all'interno di collegi e orfanotrofi gestiti dalla chiesa cattolica.

La censura a lungo applicata a tutto l'amore omosessuale, la stessa storia caotica e confusa della parola pederastia, la dimensione sempre più clandestina assunta dalle relazioni sentimentali e sessuali tra adulti e adolescenti ne fanno un argomento ancora molto poco conosciuto e mal definito, anche se non ha mai cessato di esistere.

Aspetti normativi in materia di pederastia

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Lo status giuridico della pederastia nella maggior parte delle nazioni del mondo è determinato dal fatto o meno che il ragazzo abbia raggiunto l'età del consenso in quel paese, ossia la libera autonomia nella scelta del partner sessuale. Attualmente in Italia, l'età minima del consenso è posta a 14 anni[79], a 13 solo nel caso i partner non abbiano una differenza d'età maggiore di tre anni (quindi, nel caso in cui entrambe siano minorenni e in cui il tredicenne compia quattordici anni prima che il più grande ne compia diciassette).

Secondo le disposizioni di legge vigenti, intrattenere un qualche rapporto di natura intima con un minore di 14 anni da parte di un adulto è sempre e comunque illegale (il fatto rientra pertanto nei casi di "atti sessuali con minorenni" e costituisce reato ai sensi dell'articolo 609-quater c.p.): In Italia, l'età del consenso è genericamente fissata all'età di 14 anni, senza alcun riferimento al genere dei soggetti (ciò contempla, quindi, sia atti di natura eterosessuale, sia omosessuale).

Il consenso è considerato valido a 16 anni quando si tratta del genitore adottivo, o il di lui convivente, il tutore che conviva con il minore, o che gli sia stato affidato per ragioni di cura, educazione, istruzione, vigilanza o custodia: con un eccezione significativa riguardante la "persona d'autorità", se l'adulto ha cioè un qualche potere sopra il ragazzo ( con "abuso di potere relativo alla propria posizione"), ad esempio sia un insegnante od un parente, nel qual caso l'asticella dell'autonomo e libero consenso viene innalzata fino alla maggiore età, 18 anni: il consenso del minore non si considera nel tal caso ancora validamente prestato.

Sono infine considerati aggravanti i rapporti sessuali compiuti con minori di 10 anni, e in questo caso sono sempre perseguibili d'ufficio.

La legge che regola l'età del consenso può variare, anche notevolmente, da paese a paese[80], dai 12 anni della Bolivia ai 13 del Giappone, ai 14 per quanto riguarda i rapporti omosessuali in Italia, ai 16 negli Stati Uniti e fino alla proibizione categorica d'intrattenere rapporti sessuali di qualsiasi tipo prima del legittimo matrimonio nei paesi islamici più tradizionalisti.

Differenza tra le disposizioni legali in Italia e USA

Ad accrescere la confusione contribuisce il fatto che negli Usa, dove l'età del consenso in diversi Stati è assai più alta che in Italia (16 o 18 anni), ma di regola con "Pedofilia" si indica l'attrazione erotica verso minorenni impuberi mentre "pederastia" indica la pratica erotica con minorenni puberi.

In italiano si aggiunge la possibilità di distinguere il rapporto pederastico vero e proprio dalla sola e semplice attrazione di un adulto verso un ragazzo o ragazza pubere. Per descrivere la sola attrazione di persone adulte verso persone puberi ma ancora non maggiorenni è utilizzato, anche se in disuso, il termine "efebofilia". Al contrario "pederastia" è usato per indicare specificatamente il rapporto sessuale tra i due.

È da far notare che gli Usa inoltre hanno a lungo discriminato fra rapporti sessuali eterosessuali e omosessuali, relegando il fenomeno della pedofilia alla sola sfera omosessuale (e giustificando le leggi antiomosessuali col bisogno di proteggere i minorenni dai "pederasti").

In Italia invece, l'età del consenso (di norma 14 anni, ma può salire a 16 o addirittura a 18, oppure scendere a 13 nei casi sopra indicati) non s'identifica con la maggiore età (18 anni); essa inoltre è identica sia per i maschi sia per le femmine e, soprattutto, sia per i rapporti eterosessuali che per quelli omosessuali.

Letteratura

La storia artistica e letteraria in genere della pederastia è particolarmente ricca, a lungo confusa o resa sinonimo di quella omosessuale in genere, tanto che un certo numero di simboli, figure e icone pederastiche sono oramai divenute parte integrante della cultura gay.

Molti artisti come Luciano di Samosata, Benvenuto Cellini, Michelangelo Buonarroti, Caravaggio, Leonardo da Vinci, Paul Verlaine, Andrè Gide, Walt Whitman, Kostantinos Kavafis, Thomas Mann, Henry de Montherlant, Sandro Penna e Pier Paolo Pasolini tra gli altri sono stati ispirati in diversa e varia misura dalla loro intensa attrazione pederastica.

Il primo autorevole studio scritto nel mondo moderno occidentale in cui si tratta esplicitamente di amore pederastico è il Saggio sulla pederastia del 1785 di Jeremy Bentham, filosofo utilitarista e riformatore del diritto inglese. Dopo la morte del suo autore, avvenuta nel 1832, il manoscritto venne conservato all'University College di Londra, assieme ad una vasta collezione di altre carte inedite.

Precede quindi cronologicamente il secondo testo che si conosca in cui si parla di pederastia, il Discorso sui costumi degli antichi Greci confrontati col tema dell'amore scritto nel 1818 (ma pubblicato solo nel 1931) dal poeta inglese Percy Bysshe Shelley.

Il terzo in ordine di tempo è A problem in Greek ethics (Un problema nell'etica greca) scritta nel 1873 da John Addington Symonds.

Il quarto è l'introduzione alla traduzione delle Mille e una notte di Richard Burton nel 1886.

Filmografia

Molte opere cinematografiche hanno trattato il tema dei rapporti pederastici, sia erotico-romantici sia implicanti violenza, tra due persone dello stesso sesso ma separate da una differenza d'età:

Note

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Bibliografia

  • Jean-Claude Féray, Histoire du mot pédérastie et de ses dérivés en langue française, Quintes-feuilles, 2004. ISBN 2951602332.

Voci correlate

Altri progetti

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  1. http://www.websters-online-dictionary.org/definition/pederasty
  2. Marguerite Johnson, Terry RyanSexuality in Greek and Roman Society and Literature: A Sourcebook p.110
  3. Liddell and Scott, 1968 p.585
  4. http://www.websters-online-dictionary.org/definition/pederasty
  5. Psychopathia Sexualis p.397; Arcade, 1998
  6. Bentham, Jeremy. "Delitti contro se stessi", pubblicato per la prima volta nel Journal of Homosexuality, v.3:4(1978), p.389–405; proseguito nel v.4:1(1978)
  7. La parola appare per la prima volta in forma stampata in lingua tedesca (Homosexualität), nel 1869, in un pamphlet di Karl-Maria Kertbeny, poi in lingua inglese (homosexuality) 20 anni più tardi. Halperin, pag. 15.
  8. Oxford English Dictionary, "pederasty".
  9. Definition of pederasty, Oxford Dictionary Online
  10. Definition of Pederasty, Merriam Webster Online Dictionary
  11. Collins English Dictionary, Desktop edition; Harper Collins Publishers, Glasgow 2004
  12. American Heritage Illustrated Encyclopedic Dictionary, Houghton Mifflin, Boston, 1987
  13. Robert T. Francoeur, Ed. The Complete Dictionary of Sexology p.470; Continuum Publishing, NY 1995
  14. Erwin Haeberle, Critical Dictionary of Sexology[1]; accessed 10/12/2008
  15. Pederasty, An Encyclopedia of Gay, Lesbian, Bisexual, Transgender & Queer Culture, Vern L. Bullough
  16. The Encyclopedia of Homosexuality, Warren Johansson
  17. In ambito psichiatrico ilDSM IV definisce pedofile solo quelle persone, aventi più di 16 anni, per le quali i bambini o le bambine pre-adolescenti costituiscono l’oggetto sessuale unico o preferenziale.
  18. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità la pedofilia individua quelle persone che abbiano più di 16 o 17 anni che abbiano una persistente e prevalente attrazione sessuale per bambini pre-adolescenti che siano più giovani di loro di almeno 5 anni
  19. Erodoto, Storie, I.135
  20. J. A. Symonds, A Problem in Greek Ethics; V.
  21. Plutarco, On the Malice of Herodotus;13
  22. Senofonte, La costituzione di Sparta, 2.12-14
  23. Platone, Fedro, passim
  24. Arié, Rachel. España musulmana (Siglos VIII-XV) in Historia de España, ed. Manuel Tuñón de Lara, III. Barcelona: Labor, 1984.
  25. Michael Rocke, Forbidden Friendships: Homosexuality and male Culture in Renaissance Florence, Oxford, 1996
  26. Guido Ruggiero, The Boundaries of Eros: Sex Crime and Sexuality in Renaissance Venice, Oxford, 1985
  27. Urban Gay Histories up to 1600
  28. Template:Cite book
  29. David Menasco, "Pederasty" in the Encyclopedia of Gay Histories and Cultures: Volume 2; p.672
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  39. Cassio Dione Cocceiano, Storia romana Ixxx 13
  40. Marziale, Epigrammi, XI.43
  41. Ovidio, Metamorfosi, 10.67-85
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  44. Politica, II 6,6 Athen XIII 603a...
  45. Erodoto, Storie, I.135
  46. Plutarco, De Malig. Herod. xiii.ll
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  51. Marshall Hodgson, The Venture of Islam, Chicago and London, 1974; 2:146
  52. El-Rouayheb, 2005. Op.cit. p.115
  53. Sir Richard Burton, Kama Sutra: the Hindu art of lovemaking, intro. Proverbio Pathan, riportato in forme simili anche tra gli arabi, in Iran e in Nord Africa.
  54. Janet Afary & Kevin Anderson, Foucault and the Iranian Revolution: Gender and the Seductions of Islamism, (University of Chicago Press, 2005
  55. Temeşvarlı Osman Ağa, Gâvurların Esiri, Istanbul, 1971
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  57. Empire and Sexuality: The British Experience, Ronald Hyam; p.141
  58. T. Watanabe & J. Iwata, The Love of the Samurai: A Thousand Years of Japanese Homosexuality, London: GMP Publishers, 1987
  59. T. Watanabe & J. Iwata, The Love of the Samurai. A Thousand Years of Japanese Homosexuality, pp.31-2
  60. Homosexuality in the Korean Social Context
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  65. Gay Urban Histories since 1600
  66. Michael Rocke, Forbidden Friendships, p.6
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  69. Michael Kaylor, Secreted Desires: The Major Uranians: Hopkins, Pater and Wilde, 2006, pp. 292-295
  70. Brian Reade, 1970, op.cit., p.28
  71. Michael Kaylor, Secreted Desires, 2006, p. 289
  72. Friedrich Engels: Der Ursprung der Familie, des Privateigentums und des Staats. In: Karl Marx/Friedrich Engels - Werke. Band 21, 5. Auflage. (Karl) Dietz Verlag, Berlin/DDR 1975, S. 36–84.
  73. Parte quinta, aforisma 259: Indizi di cultura superiore e inferiore
  74. Richard Burton, Arabian Nights"Terminal Essay"
  75. Wilhelm Kroll, "Knabenliebe" [boy-love or pederasty], article in Pauly-Wissowa, Realencyclopaedie der klassischen Altertumswissenschaft, vol. 11, cols. 897-906
  76. in collaborazione con Karl Marx, Origini della Famiglia, della proprietà privata e dello Stato
  77. H. Montgomery Hyde, The Love That Dared Not Speak Its Name, pp.110-112; Boston: Little, Brown, 1970
  78. C.S. Lewis, Surprised by Joy: The Shape of My Early Life Harvest Books (1966) p.106
  79. La legge italiana persegue legalmente chi ha rapporti con minori di 14 anni perché si considera che questi non possano dare un consenso valido.
  80. La legge svizzera per esempio persegue penalmente chi abbia compiuto i 20 anni di età e abbia rapporti sessuali con una persona di età inferiore ai 16 anni, mentre si esclude il caso dell'atto sessuale tra due minori tra cui vi sia una differenza di età di meno di tre anni[2]