Differenze tra le versioni di "Adam (rivista)"

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Pubblicato per la prima volta nel maggio 1994 ed edito da Tattilo Editore è diretto da Alessandro Malatesta uno pseudonimo che nasconde una direzione collegiale come Alessandro Clericuzio.
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Pubblicato per la prima volta nel maggio 1994 ed edito da Tattilo Editore è diretto da Alessandro Malatesta (uno pseudonimo). Tra i redettori Alessandro Clericuzio, un collaboratore dell'editore.
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Il mensile patinato si propone come alternativa a [[Babilonia]] con un tono più leggero (e frivolo) e servizi fotografici erotici (nudo non integrale) insieme a approfondimenti sull'attualità e sul costume.  
 
Il mensile patinato si propone come alternativa a [[Babilonia]] con un tono più leggero (e frivolo) e servizi fotografici erotici (nudo non integrale) insieme a approfondimenti sull'attualità e sul costume.  
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Tra le rubriche il fermoposta e "perfido humor" uno scritto che alludeva all'omosessualità di persone note al grande pubblico senza farne il nome ma offrendo sufficienti indizi per identificarle.
 
Tra le rubriche il fermoposta e "perfido humor" uno scritto che alludeva all'omosessualità di persone note al grande pubblico senza farne il nome ma offrendo sufficienti indizi per identificarle.
 
Tra gli italiani ritratti nei servizi fotografici prioposti dalla rivista anche Rossano Rubicondi, Gabriel Garco (sulla copertina del numero 4) e Stefano Dionisi.
 
Tra gli italiani ritratti nei servizi fotografici prioposti dalla rivista anche Rossano Rubicondi, Gabriel Garco (sulla copertina del numero 4) e Stefano Dionisi.

Versione delle 10:03, 11 mag 2017

Una copertina del mensile "Adam"

Adam è stato un mensile di "cultura, spettacolo e tendenza" rivolto al pubblico omosessuale e venduto nelle edicole dal maggio 1994 al febbraio-marzo 1999.

Storia

Pubblicato per la prima volta nel maggio 1994 ed edito da Tattilo Editore è diretto da Alessandro Malatesta (uno pseudonimo). Tra i redettori Alessandro Clericuzio, un collaboratore dell'editore.

Il mensile patinato si propone come alternativa a Babilonia con un tono più leggero (e frivolo) e servizi fotografici erotici (nudo non integrale) insieme a approfondimenti sull'attualità e sul costume.

Tra le rubriche il fermoposta e "perfido humor" uno scritto che alludeva all'omosessualità di persone note al grande pubblico senza farne il nome ma offrendo sufficienti indizi per identificarle. Tra gli italiani ritratti nei servizi fotografici prioposti dalla rivista anche Rossano Rubicondi, Gabriel Garco (sulla copertina del numero 4) e Stefano Dionisi.

Voci correlate