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== Eventi precedenti alla pubblicazione ==
 
== Eventi precedenti alla pubblicazione ==
La persona chiave della ricerca è il suo autore, il sociologo americano Mark Regnerus, professore all’Università del Texas ad Austin. La ricerca, finanziata dalle associazioni conservatrici Whiterspoon Institute e dalla Bradley Foundation, è stata pubblicata sulla rivista Social Science Research, di proprietà dell’azienda Elsevier, nel luglio 2012. Assieme alla ricerca è stato pubblicato anche un articolo di un altro sociologo americano, Loren Marks (stranamente scambiato per una donna da alcuni giornali e siti cattolici)<ref>[http://www.tempi.it/i-figli-delle-coppie-gay-crescono-bene-come-quelli-delle-coppie-etero-lo-dicono-gli-studi-non-e-vero#.VsrycJzhDcc “I figli delle coppie gay crescono bene come quelli delle coppie etero, lo dicono gli studi”. Non è vero], Tempi, 22 febbraio 2013.</ref><ref>Amelia Elia, [http://www.avvenire.it/Cronaca/Pagine/coppie-gay-e-figli-incubo-futuro.aspx Coppie gay e figli l’incubo del futuro], l'Avvenire, 22 febbraio 2013.</ref>. La ricerca di Regnerus è stata commentata da tre diversi autori: Paul Amato, rinomato sociologo, da David Eggebeen e da Cynthia Osborne.  
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La persona chiave della ricerca è il suo autore, il sociologo americano Mark Regnerus, professore all’Università del Texas ad Austin. La ricerca, finanziata dalle associazioni conservatrici Whiterspoon Institute e dalla Bradley Foundation, è stata pubblicata sulla rivista Social Science Research, di proprietà dell’azienda Elsevier, nel luglio 2012. Assieme alla ricerca è stato pubblicato anche un articolo di un altro sociologo americano, Loren Marks (stranamente scambiato per una donna da alcuni giornali e siti cattolici italiani)<ref>[http://www.tempi.it/i-figli-delle-coppie-gay-crescono-bene-come-quelli-delle-coppie-etero-lo-dicono-gli-studi-non-e-vero#.VsrycJzhDcc “I figli delle coppie gay crescono bene come quelli delle coppie etero, lo dicono gli studi”. Non è vero], Tempi, 22 febbraio 2013.</ref><ref>Amelia Elia, [http://www.avvenire.it/Cronaca/Pagine/coppie-gay-e-figli-incubo-futuro.aspx Coppie gay e figli l’incubo del futuro], l'Avvenire, 22 febbraio 2013.</ref>. La ricerca di Regnerus è stata commentata da tre diversi autori: Paul Amato, rinomato sociologo, da David Eggebeen e da Cynthia Osborne.  
  
  

Versione delle 14:53, 16 apr 2016

Voce a cura di Andrea Pizzocaro.

L'affare Regnerus è il nome di una disputa accademica riguardante la pubblicazione e il contenuto della ricerca del sociologo americano Mark Regnerus (da cui il nome) dal titolo "How different are the adult children of parents who have same-sex relationships? Findings from the New Family Structures Study". In seguito alla sua pubblicazione, nel giugno 2012, la ricerca è stata più volte utilizzata dai gruppi conservatori, americani e non, per legittimare l'esclusione delle coppie dello stesso sesso dall'adozione o comunque da qualsiasi altra possibilità di genitorialità non tradizionale.

Nel 2015 due diverse ricerche hanno rianalizzato i dati della ricerca concludendo che la tesi di Regnerus fosse errata.

Eventi precedenti alla pubblicazione

La persona chiave della ricerca è il suo autore, il sociologo americano Mark Regnerus, professore all’Università del Texas ad Austin. La ricerca, finanziata dalle associazioni conservatrici Whiterspoon Institute e dalla Bradley Foundation, è stata pubblicata sulla rivista Social Science Research, di proprietà dell’azienda Elsevier, nel luglio 2012. Assieme alla ricerca è stato pubblicato anche un articolo di un altro sociologo americano, Loren Marks (stranamente scambiato per una donna da alcuni giornali e siti cattolici italiani)[1][2]. La ricerca di Regnerus è stata commentata da tre diversi autori: Paul Amato, rinomato sociologo, da David Eggebeen e da Cynthia Osborne.


Persone ed organizzazioni coinvolte nella ricerca (Mark Regnerus, Loren Marks, Paul Amato, David Eggebeen, Cynthia Osborne, W. Bradford Wilcox, Luis E. Tellez, Robert George, Whiterspoon Institue e Bradley Foundation, National Organization for Marriage)

Il contenuto della ricerca

Secondo lo stesso Regnerus, l'obiettivo della ricerca era quello di confrontare, prendendo di riferimento quaranta variabili sociali, emozionali, relazionali, un certo numero di persone provenienti da otto diverse tipologie famigliari.[3] La ricerca si basa quindi sull'ipotesi della struttura famigliare per cui la differenza di composizione delle famiglie comporterebbe anche una differenza nello sviluppo dei bambini (ad esempio paragonare una coppia sposata e una madre single). Per Regnerus questo dovrebbe essere vero anche se paragonassimo una coppia etero con figli e una coppia omo con figli. Tale ipotesi si contrappone a quella dell'instabilità famigliare per cui se la struttura famigliare subisce dei cambiamenti (divorzio, morte di un genitore, nuovo partner del genitore ecc.) allora anche lo sviluppo dei bambini ne risente.

Metodologia

La ricerca consiste in un sondaggio online rappresentativo della popolazione degli stati Uniti. Servendosi dell'aiuto di Knowledge Networks, Regnerus riesce a contattare 15.058 persone. A queste, successivamente, somministrerà un questionario on-line di più di centoquaranta domande e di questo numero iniziale di persone, solo 2988 persone (cioè circa il 19.9%), tra i 18 e i 39 anni, invieranno le risposte ai quesiti.

Con le prime domande del questionario, Regnerus riesce a creare otto diverse tipologie famigliari. La prima tipologia è quella della famiglie biologiche intatte (IBF, intact biological family), cioè le famiglie eterogenitoriali sposate, la seconda è quella delle madri lesbiche (LM, lesbian mothers), la terza è quella dei padri gay (GF, gay fathers), la quarta è quella dei figli adottati, la quinta è quella delle famiglie divorziate o con bambini in affidamento, la sesta è quella delle famiglie ricomposte (es. dopo un divorzio di uno dei due genitori), la settimana è quella dei genitori single ed infine quella delle famiglie, ad esempio, in cui uno dei genitori è deceduto.

Risultati

Critiche

Eventi successivi alla pubblicazione

Dopo la pubblicazione dell'articolo nel giugno 2012, il contenuto della ricerca e le circostanze che hanno portato Regnerus a lavorare per il NSFF sono state passate sotto la lente d'ingrandimento della comunità scientifica e della comunità LGBT. Critiche sono state sollevate per quanto riguarda la metodologia della ricerca, il processo di pubblicazione dell'articolo ed infine l'utilizzo delle "scoperte" nei processi giudiziari allora in corso per affermare il matrimonio egualitario negli Stati Uniti.

Reazioni della comunità scientifica

Solo qualche settimana più tardi dalla pubblicazione, 200 ricercatori in sociologia e psicologia avevano firmato una lettera contro la decisione di Social Science Research di pubblicare la ricerca.[4] Nello stesso momento Scott Rose, giornalista e attivista LGBT, aveva formalmente chiesto all'Università del Texas, l'Università dove lavorava Regnerus, di investigare sul lavoro del sociologo che avrebbe violato la politica dell'Università contro l'uso della ricerca scientifica come arma contro una minoranza politica.[5] Nell'agosto dello stesso anno, l'Università, chiudendo l'indagine, rigettò le richieste di Rose.[6] Tuttavia nel 2014, il Dipartimento di Sociologia dell'Università, smise di sostenere Mark Regnerus.[7]

Un articolo del 31 marzo 2015 della redazione del The Daily Texan, il giornale dell'University at Austin, Texas, ha rivelato che, tra il 2013 e il 2014, all'interno della commissione universitaria per valutare l'operato di Regnerus, alcuni professori avevano sollevato delle obiezioni, vista la pubblicazione della sua ricerca e le pesanti critiche sollevato dal mondo accademico.[8] Per calmare i dissapori tra i colleghi, il Rettore del College of Liberal Arts, Randy Diehl, chiese al sociologo Marc Musick di riesaminare la ricerca del collega Regnerus e di riportare le sue conclusioni alla commissione. Musick terminò la revisione nel novembre del 2014 concludendo che l'articolo di Regnerus «non ha contribuito a valorizzare la letteratura sull'instabilità nella famiglie e dovrebbe essere per lo più trascurato»; Musick aggiunse poi che Regnerus avrebbe violato molti degli standard etici dell'American Sociological Association e forse anche quelli di cattiva condotta scientifica della sua Università, l'University at Austin[9]. Sebbene il parere contrario di Musick, il 3 marzo 2015, il Rettore ha preferito chiudere l'indagine chiedendo di conivolgere nei futuri lavori del dipartimento anche il prof. Regnerus.[10]

Nell'aprile 2015, sempre per la rivista Science Direct, due ricercatori, Simon Cheng e Brian Powell, hanno pubblicato un articolo,[11] in cui è stata riesaminata la mole di dati raccolta da Regnerus e dai suoi aiutanti, concludendo che lo studio si è basato su inesatte classificazioni, erronee decisioni metodologiche e assurdi riscontri (è il caso del venticinquenne, il cui padre aveva avuto una relazione con un altro uomo, alto 2 metri e 33 cm, 40 kg, sposatosi per otto volte e con otto figli). Secondo Cheng e Powell, un numero significante di rispondenti è stato erroneamente inserito tra le persone cresciute da due persone dello stesso sesso e che le differenze tra queste persone e quelle cresciute da coppie di sesso diverso siano minime (ad esempio delle 236 persone che avrebbero avuto come genitori una coppia dello stesso sesso, 24 non hanno mai vissuto assieme ad entrambi i "genitori", 58 un anno o meno di un anno).[12]

Nel settembre 2015 Micheal Rosenfeld conclude che non è l'orientamento sessuale dei genitori ad aver determinato gli esiti negativi riscontrati da Regnerus, ma l'instabilità delle famiglia d'origine.[13]

Ad inizio 2016 la ricerca di Regnerus è l'articolo scientifico con più download della rivista Social Science Research.[14]

Reazioni della comunità LGBT

Reazioni del mondo conservatore

Nell'autunno del 2013 un parlamentare russo, facendo riferimento alla ricerca, ha proposto di togliere i minori che vivono con le coppie dello stesso sesso [15] Dalle pagine di The Wire, Regnerus ha preso le distanze dal progetto russo.[16]

Reazioni in Italia

Gli esiti della ricerca sono stati difesi da Giuseppe Di Mauro, Presidente della Società Italiana di Pediatria Preventiva & Sociale (Sipps). Di Mauro, nel settembre 2012,[17] attaccò le prese di posizione del Sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, a favore dell'apertura delle adozioni alle coppie dello stesso sesso, perchè rischiavano di «diffondere "informazioni superficiali e fuorvianti"». Inoltre, citando i risultati tratti dalla ricerca di Regnerus e l'articolo di Loren Marks, Di Maurò accusò l'American Psychological Association (APA) di aver «permesso che la correttezza politica trionfasse sulla scienza, sulla conoscenza clinica e sull’integrità professionale». Anche Paolo Gandolfo e Maria Tantaro, dell'Ordine Professionale degli Assistenti Sociali della Sicilia, hanno espresso un giudizio positivo sullo studio di Regnerus e sull'articolo di Marks.[18] Nel 2016 la ricerca è stata difesa anche dallo psichiatra Giovanni Battista Camerini, affermando che il New York Times avrebbe chiesto ad un gruppo di studiosi di verificare la fondatezza della tesi di Regnerus.[19]

Note

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Collegamenti esterni

  1. “I figli delle coppie gay crescono bene come quelli delle coppie etero, lo dicono gli studi”. Non è vero, Tempi, 22 febbraio 2013.
  2. Amelia Elia, Coppie gay e figli l’incubo del futuro, l'Avvenire, 22 febbraio 2013.
  3. Regnerus, M. (2012a). How different are the adult children of parents who have same-sex relationships? Findings from the new family structures study. Social Science Research, 41(4), p. 752.
  4. Philip N. Cohen, 200 researchers respond to Regnerus paper "Family Inequality", 29 giugno 2012.
  5. Scott Rose, Open Letter to University of Texas Regarding Professor Mark Regnerus’ Alleged Unethical Anti-Gay Study, www.thenewcivilrightsmovement.com, 24 giugno 2012.
  6. University of Texas at Austin Completes Inquiry into Allegations of Scientific Misconduct, www.news.utexas.edu, 29 agosto 2012.
  7. Statement from the Chair Regarding Professor Regnerus, www.utexas.edu, 12 aprile 2014.
  8. The Daily Texan Editorial Board,Liberal Arts dean Diehl shouldn't give Regnerus a pass, "The Daily Texan", 31 marzo 2015.
  9. Marc Musick,Marc Musick's report on the New Family Structures Study, 2014, p. 33.
  10. Randy Diehl, Letter from Liberal Arts Dean Randy Diehl to Sociology Department Chair Robert Crosnoe regarding associate sociology professor Mark Regnerus' post-tenure review, 2015.
  11. Cheng S, Powell B. (2015, inedito) Measurement, Methods, and Divergent Patterns: Reassessing the Effects of Same-Sex Parents. Social Science Research.
  12. Philip N. Cohen, How random error and dirty data made Regnerus even wronger than we thought, "Family Inequality", 30 aprile 2015.
  13. Micheal J. Rosenfeld, Revisiting the data from the new family structure study: taking family instability into account, Sociological Science, Settembre 2015.
  14. Top 25 Hottest Articles, www.top25.sciencedirect.com, Social Science Research, Elsevier.
  15. David Badash, Pushing To Remove Children From Gay Parents Cites Disgraced Regnerus Study, "www.thenewcivilrightsmovement.com", 4 ottobre 2013
  16. Mark Regnerus, A Russian Lawmaker Is Misusing My Gay Parenting Study, "www.thewire.com", 16 settembre 2013
  17. Bice Benvenuti, Adozioni ai gay? Figli disturbati, l'Avvenire, 28 settembre 2012.
  18. Paolo Gandolfo, Maria Tantaro, Ordine Professionale degli Assistenti Sociali della Sicilia, Dimensione professionale del servizio sociale, Anno XIV, n.1., Giugno 2014, pp. 31-35.
  19. Paolo Ondarza,Adozioni gay: la celebre bocciatura di una ricerca ideologica, www.it.radiovaticana.va, 18 febbraio 2016.