Moti di Stonewall
I moti di Stonewall (Stonewall riots) indicano le sommosse che dal 27 al 30 giugno del 1969 portarono molti omosessuali e transessuali a ribellarsi alle retate e molestie che la polizia di New York conduceva in quel periodo nei confronti della comunità del Greenwich Village. Questa rivolta divenne in breve tempo un evento simbolico nella lotta contro le discriminazioni degli omosessuali e non solo.
L'episodio che scatenò le proteste fu l'incursione nel bar gay "Stonewall Inn", dal quale i moti prendono il nome, la notte del 27 giugno.
Gli eventi
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Le ragioni della protesta
Le proteste che montarono a seguito della retata della polizia allo “Stonewall Inn” furono, secondo l'immagine fornita dallo storico americano Jim Levine, come “il grilletto d'una pistola” comunque già pronta a sparare, tanto che “qualsiasi altra occasione avrebbe fatto partire il colpo”. In altri termini, il contesto culturale e politico era abbastanza maturo affinché la rabbia e la frustrazione della comunità del Greenwich Villagge - e di chi vi gravitava attorno - uscisse allo scoperto, sotto forma di una resistenza non più passiva bensì attiva e, in questo senso, consapevole. L'intervento della polizia, peraltro l'ennesimo di una lunga seria, fu quindi solo l'occasione perché centinaia (decine, migliaia?) di persone scendessero ripetutamente per strada contro le forze dell'ordine rivendicando i propri diritti e la propria dignità.
Le conseguenze
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Il film
Vedi la voce: Stonewall (film)
Note
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Bibliografia
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Link esterni
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Voci correlate
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