Differenze tra le versioni di "Massimo Consoli"

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Copertina di Appunti per una rivoluzione morale (1971)
 
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Il 21 febbraio 1976 il "Cidams" cambia una volta ancora nome diventando "Ompo's", chiaramente ispirandosi all'esperienza di "Arcadie" a Parigi, mescolando le caratteristiche di centro culturale e discoteca gay, con sede a Testaccio.
 
Il 21 febbraio 1976 il "Cidams" cambia una volta ancora nome diventando "Ompo's", chiaramente ispirandosi all'esperienza di "Arcadie" a Parigi, mescolando le caratteristiche di centro culturale e discoteca gay, con sede a Testaccio.
 
L'iniziativa, che sarebbe rimasta attiva fino al maggio del 1978 e che avrebbe fatto scuola (il celebre "Muccassassina" ne fu agli inizi una riproposta), non fu benvista in quella parte del movimento gay che si opponeva alla "commercializzazione" della realtà gay, ma ebbe un discreto successo di pubblico, dimostrando così che la realtà romana era pronta a proposte di questo tipo.
 
L'iniziativa, che sarebbe rimasta attiva fino al maggio del 1978 e che avrebbe fatto scuola (il celebre "Muccassassina" ne fu agli inizi una riproposta), non fu benvista in quella parte del movimento gay che si opponeva alla "commercializzazione" della realtà gay, ma ebbe un discreto successo di pubblico, dimostrando così che la realtà romana era pronta a proposte di questo tipo.

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Voce a cura di Giovanni Dall'Orto, liberamente modificabile.

Massimo Consoli nel 2002. Luciano Massimo Consoli, detto Massimo Consoli, (Roma, 12 dicembre 1945 – Roma, 4 novembre 2007), è stato uno scrittore, giornalista, traduttore e militante del movimento di liberazione omosessuale italiano. Indice

Biografia

Consoli è salutato dai suo ammiratori come uno dei fondatori del movimento gay italiano. Autore di una quarantina di volumi, tra testi autografi e traduzioni, si appassionò in particolare di storia dell'omosessualità.

Nel corso della sua pluridecennale attività raccolse un archivio sull'omosessualità che è oggi custodito presso l'Archivio di Stato italiano a Roma. Vi sono contenuti gli originali di articoli, studi, corrispondenze circa le origini del movimento gay raccolti a partire dal 1959, oltre a migliaia di libri. Consoli ha contribuito a far conoscere in Italia, attraverso traduzioni e articoli, personaggi poi definiti "padri fondatori" (così intitolò la collana storica che diresse prima di morire) del movimento di liberazione omosessuale, quali Karl Heinrich Ulrichs, Karl-Maria Kertbeny, John Henry Mackay, Edward Westermarck.

È stato conoscente e amico di artisti e letterati come Dario Bellezza, Pier Paolo Pasolini, Sandro Penna, Mario Mieli e altri, e dell'antropologo francese Alain Daniélou, che lo definì "papa degli omosessuali".

1963-1976

Consoli assieme a Riccardo Peloso nel 1972.

Il suo impegno sociale e politico per i diritti delle persone omosessuali iniziò prestissimo, costituendo a diciotto anni, nel 1963, presso la propria scuola il gruppo semiclandestino "La rivoluzione è verde" (nome scelto dal colore del garofano di Oscar Wilde e dal nome della "Società delle cravatte verdi", gruppo omofilo francese ottocentesco). Nel 1966 l'esperienza "scolastica" si evolve in un gruppo più politicamente impegnato, "Roma-1", di simpatie anarchiche.

Nel luglio 1968 "Roma-1" affitta la propria prima sede, presso la quale animerà il dibattito sul caso di Aldo Braibanti, il filosofo anarchico accusato di plagio.

Militante anarchico e amico di Pietro Valpreda, durante la persecuzione giudiziaria di Valpreda Consoli ritenne più prudente trasferirsi in Olanda[1]. Qui nel 1969 scrisse la Carta di Amsterdam, uno dei primissimi manifesti italiani per i diritti degli omosessuali, che avrebbe pubblicato il 20 novembre 1971 con il titolo Appunti per una rivoluzione morale: l'omosessualità rivoluzionaria, unendo al proprio altri interventi autorevoli, come quello della scrittrice Françoise D'Eaubonne e del giovane poeta italiano Dario Bellezza. Consoli inglobò nell'opuscolo un suo "rapporto sulla situazione della stampa omosessuale in Italia", commissionatogli dall'associazione gay olandese COC. In quel periodo Consoli collaborò (anche con pseudonimi) con periodici omosessuali stranieri come la francese "Arcadie", la danese "Uni"' e le svedesi "Viking" e "Revolt".

Nel gennaio 1972 Consoli è di nuovo in Italia e cambia nome all'associazione "Roma-1": per un breve periodo "Fronte Nazionale di Liberazione Omosessuale", poi "Rivolta Omosessuale". Le riunioni avvenivano a casa di Consoli o nell'abitazione di Dario Bellezza in via dei Pettinari 75, che Consoli aveva condiviso col poeta. Il 1 maggio del 1972 "R.O." partecipa alla prima manifestazione omosessuale mai tenuta a Roma, a Campo de' Fiori, insieme ad altri gruppi appena costituiti. La manifestazione è contestata da esponenti del gruppo di ultrasinistra "Potere Operaio"[2].

Nel 1973 Consoli partecipa al tentativo di lanciare nelle edicole "Noi", periodico che cambia continuamente nome ("Con Noi", "Per Noi", "Noi insieme"...) per sfuggire ai continui sequestri per "oscenità" da parte delle autorità. L'iniziativa, prematura per i tempi, naufraga dopo qualche numero[3].

Nel maggio 1973 Consoli, trasforma una volta di più il suo gruppo in "Cidams" ("Centro Italiano per la Documentazione delle Attività delle Minoranze Sociali"), con maggiori ambizioni di tipo culturale. Da questa gruppo fa gemmare varie altre iniziative, in genere con se stesso come principale attivista: dal "Tipcco" ("Tribunale internazionale permanente per i crimini contro l'omosessualità"), al premio "Triangolo rosa" che dopo l'uccisione di Pier Paolo Pasolini (2 novembre 1975) avrebbe intitolato al nome del poeta. Nell'aprile 1975 fonda infine il bollettino "Ompo" ("Organo del movimento politico degli omosessuali"), la sua iniziativa più duratura, tenuta in vita come testata fino a poco prima della morte. Copertina di Appunti per una rivoluzione morale (1971)

1976-1989

Il 21 febbraio 1976 il "Cidams" cambia una volta ancora nome diventando "Ompo's", chiaramente ispirandosi all'esperienza di "Arcadie" a Parigi, mescolando le caratteristiche di centro culturale e discoteca gay, con sede a Testaccio. L'iniziativa, che sarebbe rimasta attiva fino al maggio del 1978 e che avrebbe fatto scuola (il celebre "Muccassassina" ne fu agli inizi una riproposta), non fu benvista in quella parte del movimento gay che si opponeva alla "commercializzazione" della realtà gay, ma ebbe un discreto successo di pubblico, dimostrando così che la realtà romana era pronta a proposte di questo tipo. Tra le iniziative dell'associazione ci fu la sfida ad aprire il dibattito sulla cosiddetta "questione omosessuale" nel moralistico e omofobico Partito Comunista Italiano, con una manifestazione sotto la sede nazionale, il 30 ottobre 1976, che aprì le celebrazioni commemorative in onore di Pier Paolo Pasolini a un anno dal suo assassinio. Nel dicembre di quello stesso anno il "Tipcco" organizzò un "controprocesso parallelo" a quello ufficiale contro Pino Pelosi, l'assassino di Pasolini.

Il 21 luglio 1978 in una palazzina occupata, sempre a Testaccio, di fronte alla vecchia, nasce la "Gay House Ompo's", che organizza incontri culturali e mette in scena opere teatrali scritte da Consoli (che ne pubblica il testo come supplementi di "Ompo") o da altri autori, come Mario Mieli. Consoli in questo periodo partecipa allo sforzo del movimento gay di tutto il mondo per chiedere conto alla sinistra italiana dell'omofobia di realtà come la "rivoluzione" khomeinista in Iran, o il regime di Fidel Castro a Cuba, organizzando un convegno in materia l'8 maggio 1980 proprio nella sede della Gay House. Grazie a iniziative di questo tipo Consoli riesce a tenere testa al Comune di Roma in una trattativa per l'assegnazione dei locali all'associazione.

L'esperienza della "Gay House" si conclude nel giro di qualche anno; Consoli si trasferisce allora negli Stati Uniti, dove sarebbe rimasto fino a metà anni Ottanta. È a New York il 3 luglio 1981, quando il "New York Times" parla di un "raro cancro osservato in quarantuno omosessuali": si trattava dei primi casi di Aids. Tornato in Italia, Consoli sarebbe stato fra i primi a parlarne; il 29 gennaio 1988 organizzò una mostra presso il circolo Valerio Verbano sul tema: "Aids. Le pesti parallele".

Il 28 agosto 1988 alL'Aquila Consoli visita la tomba (spezzata e in abbandono) di Karl Heinrich Ulrichs, che era stata riscoperta qualche anno prima da Enzo Cucco, e inizia la campagna internazionale per il suo restauro, che contro ogni previsione riesce a realizzare. Non solo: grazie alle sue insistenze ottiene pure che il Comune dell'Aquila dedichi uno spiazzo a Karl Heirich Ulrichs, anche se deve subire il compromesso di vederlo definire unicamente "latinista".

Nel settembre 1989 Consoli lancia il periodico "Rome Gay News", agenzia stampa diretta ai mezzi d'informazione per aggiornarli su quanto accade nel mondo gay romano, dopo che il 20 agosto 1989 il quotidiano "Paese Sera", col quale collaborava da tempo, gli aveva affidato la copertura delle vicende della comunità gay romana.

1990-2000

Il 18 febbraio 1990 Consoli organizza insieme a una ventina di militanti la "Ramazza gay" di fronte al Vicariato romano, mettendosi a spazzare il sagrato della curia capitolina: "Visto che il Vaticano distribuisce spazzatura contro di noi, ci armiamo di ramazza e lo aiutiamo a fare pulizia", è il suo slogan.

La mostra dell'Archivio con il materiale sull'Aids continua intanto a girare l'Italia. Tra il 1990 e il 1991 toccherà, tra le altre città: Massa, Ragusa, Catanzaro, Napoli e due volte Marino, nei castelli romani.

Nel corso del 1992, oltre a iniziative goliardiche come la creazione delle "gay lire" da spendere nei locali gay, iniziò la pratica di "beatificare" i personaggi significativi della comunità. In quello stesso anno, nella notte tra il l'1 e il 2 novembre, anniversario dell'uccisione di Pasolini, lancia l'operazione "Notte buia", invitando tutti i locali gay a spegnere le luci per un minuto, a mezzanotte in puntoErrore nelle note: </ref> di chiusura mancante per il marcatore <ref>.

Note

  1. Comunicazione personale di Consoli all'autore della voce
  2. Andrea Pini, Quando eravamo froci, Il saggiatore, Milano 2011, p. 65.
  3. Su questa esperienza si veda il suo scritto: CON NOI: 1.650.000, "Noi" n. 4, Marzo 1973.

Opere (selezione)

Copertina di Viva l'omosessualità (1975).

  • Appunti per una rivoluzione morale, La fiaccola, Ragusa 1971.
  • Manifesto per la rivoluzione morale, Amsterdam novembre 1971, Roma 1993.
  • Viva l'omosessualità (poesie), Ompo, Roma 1975.
  • Nonostante tutto... viva l'omosessualità (teatro), "Ompo" n. 35, numero speciale, febbraio 1978.
  • Omosessualità e comunismi, (AAVV), Ompo, Roma 1979.
  • La porta del paradiso, (poesie), Ompo, Roma 1980.
  • Homocaust. Il nazismo e la persecuzione degli omosessuali, La fiaccola, Ragusa 1984. Terza edizione, accresciuta e rivista: Kaos, Milano 1991
  • Stonewall. Quando la rivoluzione è gay, Napoleone, Roma 1990. Ristampa: Edizioni Riforma dello Stato, Roma 2000.
  • Alì. Tragedia in due atti, Ompo, Roma 1993 (Numero speciale di "Ompo" n. 162, luglio 1993).
  • Killer Aids. Storia dell'Aids attraverso le sue vittime, Kaos, Milano 1993.
  • Ecce homo. L'omosessualità nella Bibbia, Kaos, Milano 1998.
  • Affetti speciali, Massari, Bolsena 1999.
  • Fabio Croce (a cura di), Bandiera gay. Il movimento gay italiano attraverso l'archivio Massimo Consoli (dal 17 novembre 1969 al 17 novembre 1999), Libreria Croce, Roma 1999.
  • Independence gay. Alle origini del Gay Pride, Massari, Bolsena 2000.
  • Andata & ritorno, Fabio Croce, Roma 2003 (autobiografia).
  • Traduzione di: Edward Westermarck, L'amore omosessuale, Ed. del Giano, Roma 2004.
  • "Storia di Franco", su "Dodici", Edizione del Giano, Roma 2004.
  • Prefazione a: Altri Amori, 26 racconti GLT, Malatempora Edizioni, Roma 2004.
  • Gay day. Grande calendario GLBT, Fabio Croce Editore, Roma 2005.
  • Traduzione di: Karl Heinrich Ulrichs, Vindex, Roma 2000.
  • Traduzione di: Karl Heinrich Ulrichs, Gladius furens, Roma 2002.
  • Prefazione a: Ulrichs, pioniere del moderno movimento gay, di Hubert Kennedy, Massari Editore, Roma 2005.
  • Nasce l'omosessualità - 1868. La Germania dell'800 e gli inizi del movimento glbt. Con una lettera di Kertbeny a Ulrichs, Ed. del Giano, Roma 2005.
  • Traduzione e prefazione di: Anarchico d'amore. La vita segreta di John Henry Mackay, di Hubert Kennedy, La Fiaccola, Ragusa 2006.
  • Manifesto gay, Malatempora, Roma 2006 (ristampa dei primi articoli pubblicati).
  • Diario di un mostro. Omaggio insolito a Dario Bellezza (in collaborazione con e a cura di Daniele Priori), Anemone purpurea, 2006.
  • Prefazione, con Carlo Freccero, al volume Queer TV. Omosessualità e trasgressione nella tv italiana, di Andrea Jelardi e Giordano Bassetti, Croce, Roma 2006.
  • Prefazione e traduzione di: Eduard Bernstein, In difesa dell'omosessualità di Oscar Wilde, Introduzione di Pasquale Quaranta, Ed. del Giano, Roma 2007.

Voci correlate

Collegamenti esterni

   Antologia di scritti.
   "Massimo Consoli" su "Culturagay.it" (comprende anche sui scritti).
   Recensioni dei suoi libri su "Culturagay.it".
   Immagini che Consoli ha donato a WikiCommons
   Fondazione Massimo Consoli.
   Antonio Di Giacomo, Giò Stajano: Massimo Consoli mi scrisse dall'Olanda ed io diffusi, attraverso "Men", il suo manifesto gay, "Comunità gay & friendly", 23 novembre 2013. "Antonio Di Giacomo intervista Giò Stajano presso Frida, un'amica di Roma, il pomeriggio del 16 dicembre 1995", "Rome gay news]], 1995.
   Pasquale Quaranta, Addio, Massimo. Già come intervista su "Cassero magazine", novembre-dicembre 2005, p. 8.
   Hubert Kennedy, Voce "Massimo Consoli" sulla glbtq encyclopedia, 2005 e 2007.
   Anonimo, Morto nella notte Massimo Consoli, padre del movimento gay in Italia, "La repubblica", 4 novembre 2007.
   Elisabetta Povoledo, Writing: A prolific champion of gay rights, "International Herald Tribune", June 22, 2006.
   AA.VV., Ricordando Massimo Consoli, "Fondazione Luciano Massimo Consoli", 2011.
   Diego Amicucci, Roma Pride: fond. Massimo Consoli in corteo con lo striscione dell'archivio di storia lgbt fondato nel 1959, Agenparl, 6 giugno 2014.

Video

  • Ricerca "Massimo Consoli" su "Youtube".
  • Video dell'"Associazione Fondazione Luciano Massimo Consoli" su "Youtube".
  • Anonimo, La prima marcia gay, "Youtube" (1975).
  • "Le bestie parallele", Una mostra sul tema dell'A.I.D.S. a cura di Massimo Consoli, (1991).
  • Stefano Campagna, Massimo Consoli parla di Stonewall, "Le pillole di Ganimede", "Youtube", 28 giugno 1994.
  • Stefano Campagna, Massimo Consoli parla dell'Omocausto, "Le pillole di Ganimede", "Youtube", ca. 1994.
  • Anonimo, Raro tributo di Massimo Consoli all'attore Franco Caracciolo], "Youtube".
  • Gay.it, Massimo Consoli celebra il rito pagano, "Youtube" (2007).
  • Alba Montori, Una targa per Massimo Consoli, "Youtube" (2010).