Differenze tra le versioni di "Sergio Mattarella"

Da Wikipink - L'Enciclopedia LGBT+ italiana.
Jump to navigation Jump to search
 
Riga 2: Riga 2:
 
'''Sergio Mattarella''' (Palermo, 23 luglio 1941) è un politico italiano, dodicesimo presidente della Repubblica Italiana dal 3 febbraio 2015.
 
'''Sergio Mattarella''' (Palermo, 23 luglio 1941) è un politico italiano, dodicesimo presidente della Repubblica Italiana dal 3 febbraio 2015.
  
==Dichiarazioni su diritti, omo-transfobia e unioni civili==
+
==Dichiarazioni su diritti e unioni civili==
  
 
Sergio Mattarella, del partito "La Margherita", nel corso del dibattito sulle [[unioni civili]] del 2006, difenderà le posizioni assunte da [[Rosi Bindi]], Ministro per la famiglia in una intervista<ref>Aldo Cazzullo, [http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/05_Maggio/21/bindi.shtml ''«Diritti alle coppie di fatto, anche pubblici»''], "www.corriere.it", 21 maggio 2006.</ref> al "Correre della Sera". Per la Bindi, interpellata direttamente sui [[Pacs]]: "''Nel programma dell’Unione questa parola non c’è. Si parla di unioni civili, e di diritti da garantire''" e, alla domanda se le unioni civili potranno avere un riconoscimento pubblico "''A me pare che non sia possibile né giusto separare rigidamente le due sfere, quando si parla di diritti delle persone. Dov’è il confine tra privato e pubblico? Se c’è una norma che si applica a due persone, anche i terzi sono tenuti a rispettarla. Vedremo. Ne discuteremo. Dovremo evitare uno scontro ideologico''".
 
Sergio Mattarella, del partito "La Margherita", nel corso del dibattito sulle [[unioni civili]] del 2006, difenderà le posizioni assunte da [[Rosi Bindi]], Ministro per la famiglia in una intervista<ref>Aldo Cazzullo, [http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/05_Maggio/21/bindi.shtml ''«Diritti alle coppie di fatto, anche pubblici»''], "www.corriere.it", 21 maggio 2006.</ref> al "Correre della Sera". Per la Bindi, interpellata direttamente sui [[Pacs]]: "''Nel programma dell’Unione questa parola non c’è. Si parla di unioni civili, e di diritti da garantire''" e, alla domanda se le unioni civili potranno avere un riconoscimento pubblico "''A me pare che non sia possibile né giusto separare rigidamente le due sfere, quando si parla di diritti delle persone. Dov’è il confine tra privato e pubblico? Se c’è una norma che si applica a due persone, anche i terzi sono tenuti a rispettarla. Vedremo. Ne discuteremo. Dovremo evitare uno scontro ideologico''".
Riga 12: Riga 12:
 
Nel discorso di insediamento, il 3 febbraio 2015, il neo Presidente della Republlica Sergio Mattarella insiste molto sulla necessità di garantire diritti e libertà: {{Quote|''La garanzia più forte della nostra Costituzione consiste, peraltro, nella sua applicazione. Nel viverla giorno per giorno. Garantire la Costituzione significa garantire il diritto allo studio dei nostri ragazzi in una scuola moderna in ambienti sicuri, garantire il loro diritto al futuro. Significa riconoscere e rendere effettivo il diritto al lavoro. [...] Significa libertà. Libertà come '''pieno sviluppo dei diritti civili'''', nella sfera sociale come in quella economica, '''nella sfera personale e affettiva'''''<ref>Anonimo, [http://www.corriere.it/politica/speciali/2015/elezioni-presidente-repubblica/notizie/mattarella-discorso-integrale-insediamento-presidente-65db81a6-ab8c-11e4-864d-5557babae2e2.shtml ''Mattarella, ecco il discorso integrale di insediamento del presidente''], "Corriere.it", 3 febbraio 2015.</ref>.}}
 
Nel discorso di insediamento, il 3 febbraio 2015, il neo Presidente della Republlica Sergio Mattarella insiste molto sulla necessità di garantire diritti e libertà: {{Quote|''La garanzia più forte della nostra Costituzione consiste, peraltro, nella sua applicazione. Nel viverla giorno per giorno. Garantire la Costituzione significa garantire il diritto allo studio dei nostri ragazzi in una scuola moderna in ambienti sicuri, garantire il loro diritto al futuro. Significa riconoscere e rendere effettivo il diritto al lavoro. [...] Significa libertà. Libertà come '''pieno sviluppo dei diritti civili'''', nella sfera sociale come in quella economica, '''nella sfera personale e affettiva'''''<ref>Anonimo, [http://www.corriere.it/politica/speciali/2015/elezioni-presidente-repubblica/notizie/mattarella-discorso-integrale-insediamento-presidente-65db81a6-ab8c-11e4-864d-5557babae2e2.shtml ''Mattarella, ecco il discorso integrale di insediamento del presidente''], "Corriere.it", 3 febbraio 2015.</ref>.}}
  
Il 17 maggio 2016, [[Giornata internazionale contro l'omofobia]], Sergio Mattarella, dichiara: {{Quote|''La Giornata mondiale contro l'omofobia e la transfobia offre l'occasione di riflettere sulla centralità della dignità umana e sul diritto di ogni persona di percorrere la vita senza subire discriminazioni. La piena realizzazione di questa libertà, che deve appartenere a tutti, indipendentemente dall'orientamento sessuale delle persone, è essenziale per la costruzione di un ordinamento che garantisca il pieno rispetto dei diritti fondamentali e costituisca un pilastro della convivenza civile, in applicazione del principio di uguaglianza sancito dall'art. 3 della Costituzione. Sulla capacità di respingere ogni forma di intolleranza si misura la maturità della nostra società. L'intolleranza affonda infatti le sue radici nel pregiudizio e deve essere contrastata attraverso l'informazione, la conoscenza, il dialogo, il rispetto. La non accettazione delle diversità genera violenza e per questo va contrastata con determinazione. È inaccettabile che l'orientamento sessuale delle persone costituisca il pretesto per offese e aggressioni. Così come è inaccettabile che ciò determini discriminazioni sul lavoro e nelle attività economiche e sociali. Dietro queste forme di degenerazione del vivere civile vi è il rifiuto di conoscere e accettare le peculiarità di ciascuno. La Costituzione richiede, all'articolo 2, di garantire il pieno rispetto dei diritti fondamentali di ognuno, non solo come singolo ma anche nelle formazioni sociali in cui si realizza la sua personalità. E la Corte costituzionale ci ha ricordato che la realizzazione di questi diritti, non può essere condizionata dall'orientamento sessuale, perché tra i compiti della Repubblica vi è quello di garantire il libero sviluppo della persona nella vita di relazione»''<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Notizia&key=36197 ''Mattarella: la Giornata mondiale contro l'omofobia e la transfobia «occasione di riflettere sulla centralità della dignità umana e sul diritto di ogni persona di percorrere la vita senza subire discriminazioni»'']</ref>.}} E' questa la sua prima dichiarazione complessiva del politico su temi legati all'orientamento sessuale e il richiamo al libero sviluppo della vita di relazione è strettamente legato all'approvazione definitiva del Parlamento della legge sulle [[unioni civili]] dell'11 maggio 2016.
+
==L'attività da Presidente della Repubblica==
 +
 
 +
Il 17 maggio 2015, in occasione della [[Giornata internazionale contro l'omofobia]], Mattarella diffonde un messaggio: {{Quote|''In occasione della nona Giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia, istituita per iniziativa del Parlamento Europeo nel 2007, desidero incoraggiare quanti in questi anni si sono battuti e continuano a battersi contro ogni forma di discriminazione basata sull'orientamento sessuale delle persone. Il principio di uguaglianza, sancito dalla nostra Costituzione e affermato nella Carta dei Diritti fondamentali dell'Unione europea, non è soltanto un asse portante del nostro ordinamento e della nostra civiltà. Esso costituisce un impegno incessante per le istituzioni e per ciascuno di noi. Rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della personalità umana è una responsabilità primaria, dalla quale discende la qualità del vivere civile e della stessa democrazia. Le discriminazioni, le violenze morali e fisiche, non sono solo una grave ferita ai singoli ma offendono la libertà di tutti, insidiano la coesione sociale, limitano la crescita civile. Dobbiamo promuovere il rispetto delle differenze laddove invece la diversità scatena reazioni intolleranti. E dobbiamo parlarne con i giovani, perché purtroppo continuano a registrarsi atti di bullismo contro ragazze e ragazzi, che talvolta spingono alla disperazione. Si tratta di espressioni di disumanità insopportabili che vanno contrastate con un'azione educativa ispirata alla bellezza di una società aperta, solidale e ricca di valori. Contro l'inciviltà delle discriminazioni e delle violenze molta strada è stata fatta, eppure il cammino è ancora lungo. E' il cammino di una libertà come pieno sviluppo dei diritti civili, nella sfera sociale come in quella economica, nelle sfera personale come in quella affettiva. Libertà anche come responsabilità. E' compito della società nel suo insieme abbattere i pregiudizi dell'intolleranza. E costruire al loro posto una cultura che assuma l'inclusione come obiettivo sociale, che applichi il principio di eguaglianza alle minoranze, che contrasti l'omofobia e la transfobia, perché la piena affermazione di ogni persona è una ricchezza inestimabile per l'intera comunità''<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Comunicato&key=409 ''Messaggio del Presidente Mattarella in occasione della IX Giornata internazionale contro l'omofobia''], 17 maggio 2015.</ref>.}} E' questa la prima espressione complessiva del politico su temi legati all'orientamento sessuale
 +
 
 +
Il 17 maggio 2016, [[Giornata internazionale contro l'omofobia]], Mattarella dichiara: {{Quote|''La Giornata mondiale contro l'omofobia e la transfobia offre l'occasione di riflettere sulla centralità della dignità umana e sul diritto di ogni persona di percorrere la vita senza subire discriminazioni. La piena realizzazione di questa libertà, che deve appartenere a tutti, indipendentemente dall'orientamento sessuale delle persone, è essenziale per la costruzione di un ordinamento che garantisca il pieno rispetto dei diritti fondamentali e costituisca un pilastro della convivenza civile, in applicazione del principio di uguaglianza sancito dall'art. 3 della Costituzione. Sulla capacità di respingere ogni forma di intolleranza si misura la maturità della nostra società. L'intolleranza affonda infatti le sue radici nel pregiudizio e deve essere contrastata attraverso l'informazione, la conoscenza, il dialogo, il rispetto. La non accettazione delle diversità genera violenza e per questo va contrastata con determinazione. È inaccettabile che l'orientamento sessuale delle persone costituisca il pretesto per offese e aggressioni. Così come è inaccettabile che ciò determini discriminazioni sul lavoro e nelle attività economiche e sociali. Dietro queste forme di degenerazione del vivere civile vi è il rifiuto di conoscere e accettare le peculiarità di ciascuno. La Costituzione richiede, all'articolo 2, di garantire il pieno rispetto dei diritti fondamentali di ognuno, non solo come singolo ma anche nelle formazioni sociali in cui si realizza la sua personalità. E la Corte costituzionale ci ha ricordato che la realizzazione di questi diritti, non può essere condizionata dall'orientamento sessuale, perché tra i compiti della Repubblica vi è quello di garantire il libero sviluppo della persona nella vita di relazione»''<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Notizia&key=36197 ''Mattarella: la Giornata mondiale contro l'omofobia e la transfobia «occasione di riflettere sulla centralità della dignità umana e sul diritto di ogni persona di percorrere la vita senza subire discriminazioni»''], 17 maggio 2016.</ref>.}} Il richiamo al libero sviluppo della vita di relazione è strettamente legato all'approvazione definitiva del Parlamento della legge sulle [[unioni civili]] dell'11 maggio 2016.
  
 
==Bibliografia==
 
==Bibliografia==

Versione attuale delle 07:10, 17 mag 2016

Sergio Mattarella.

Sergio Mattarella (Palermo, 23 luglio 1941) è un politico italiano, dodicesimo presidente della Repubblica Italiana dal 3 febbraio 2015.

Dichiarazioni su diritti e unioni civili[modifica]

Sergio Mattarella, del partito "La Margherita", nel corso del dibattito sulle unioni civili del 2006, difenderà le posizioni assunte da Rosi Bindi, Ministro per la famiglia in una intervista[1] al "Correre della Sera". Per la Bindi, interpellata direttamente sui Pacs: "Nel programma dell’Unione questa parola non c’è. Si parla di unioni civili, e di diritti da garantire" e, alla domanda se le unioni civili potranno avere un riconoscimento pubblico "A me pare che non sia possibile né giusto separare rigidamente le due sfere, quando si parla di diritti delle persone. Dov’è il confine tra privato e pubblico? Se c’è una norma che si applica a due persone, anche i terzi sono tenuti a rispettarla. Vedremo. Ne discuteremo. Dovremo evitare uno scontro ideologico".

Alle polemiche seguite alla pubblicazione dell'intervista Mattarella dichiara: "E' sconfortante che sui temi della bioetica e della famiglia non si esca dalla strumentalizzazione di parte[2]".

Per il politico i titoli che appellano Rosi Bindi "Ministro dei Pacs" sono "forzature" tanto che "è sconcertante che di fronte ad un'intervista ineccepibile e equilibrata dal punto di vista della coerenza con i principi della cultura politica cristianamente ispirata, siano scattate strumentalizzazioni di parte[3]".

Nel discorso di insediamento, il 3 febbraio 2015, il neo Presidente della Republlica Sergio Mattarella insiste molto sulla necessità di garantire diritti e libertà:

« La garanzia più forte della nostra Costituzione consiste, peraltro, nella sua applicazione. Nel viverla giorno per giorno. Garantire la Costituzione significa garantire il diritto allo studio dei nostri ragazzi in una scuola moderna in ambienti sicuri, garantire il loro diritto al futuro. Significa riconoscere e rendere effettivo il diritto al lavoro. [...] Significa libertà. Libertà come pieno sviluppo dei diritti civili', nella sfera sociale come in quella economica, nella sfera personale e affettiva[4]»

L'attività da Presidente della Repubblica[modifica]

Il 17 maggio 2015, in occasione della Giornata internazionale contro l'omofobia, Mattarella diffonde un messaggio:

« In occasione della nona Giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia, istituita per iniziativa del Parlamento Europeo nel 2007, desidero incoraggiare quanti in questi anni si sono battuti e continuano a battersi contro ogni forma di discriminazione basata sull'orientamento sessuale delle persone. Il principio di uguaglianza, sancito dalla nostra Costituzione e affermato nella Carta dei Diritti fondamentali dell'Unione europea, non è soltanto un asse portante del nostro ordinamento e della nostra civiltà. Esso costituisce un impegno incessante per le istituzioni e per ciascuno di noi. Rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della personalità umana è una responsabilità primaria, dalla quale discende la qualità del vivere civile e della stessa democrazia. Le discriminazioni, le violenze morali e fisiche, non sono solo una grave ferita ai singoli ma offendono la libertà di tutti, insidiano la coesione sociale, limitano la crescita civile. Dobbiamo promuovere il rispetto delle differenze laddove invece la diversità scatena reazioni intolleranti. E dobbiamo parlarne con i giovani, perché purtroppo continuano a registrarsi atti di bullismo contro ragazze e ragazzi, che talvolta spingono alla disperazione. Si tratta di espressioni di disumanità insopportabili che vanno contrastate con un'azione educativa ispirata alla bellezza di una società aperta, solidale e ricca di valori. Contro l'inciviltà delle discriminazioni e delle violenze molta strada è stata fatta, eppure il cammino è ancora lungo. E' il cammino di una libertà come pieno sviluppo dei diritti civili, nella sfera sociale come in quella economica, nelle sfera personale come in quella affettiva. Libertà anche come responsabilità. E' compito della società nel suo insieme abbattere i pregiudizi dell'intolleranza. E costruire al loro posto una cultura che assuma l'inclusione come obiettivo sociale, che applichi il principio di eguaglianza alle minoranze, che contrasti l'omofobia e la transfobia, perché la piena affermazione di ogni persona è una ricchezza inestimabile per l'intera comunità[5]»

E' questa la prima espressione complessiva del politico su temi legati all'orientamento sessuale

Il 17 maggio 2016, Giornata internazionale contro l'omofobia, Mattarella dichiara:

« La Giornata mondiale contro l'omofobia e la transfobia offre l'occasione di riflettere sulla centralità della dignità umana e sul diritto di ogni persona di percorrere la vita senza subire discriminazioni. La piena realizzazione di questa libertà, che deve appartenere a tutti, indipendentemente dall'orientamento sessuale delle persone, è essenziale per la costruzione di un ordinamento che garantisca il pieno rispetto dei diritti fondamentali e costituisca un pilastro della convivenza civile, in applicazione del principio di uguaglianza sancito dall'art. 3 della Costituzione. Sulla capacità di respingere ogni forma di intolleranza si misura la maturità della nostra società. L'intolleranza affonda infatti le sue radici nel pregiudizio e deve essere contrastata attraverso l'informazione, la conoscenza, il dialogo, il rispetto. La non accettazione delle diversità genera violenza e per questo va contrastata con determinazione. È inaccettabile che l'orientamento sessuale delle persone costituisca il pretesto per offese e aggressioni. Così come è inaccettabile che ciò determini discriminazioni sul lavoro e nelle attività economiche e sociali. Dietro queste forme di degenerazione del vivere civile vi è il rifiuto di conoscere e accettare le peculiarità di ciascuno. La Costituzione richiede, all'articolo 2, di garantire il pieno rispetto dei diritti fondamentali di ognuno, non solo come singolo ma anche nelle formazioni sociali in cui si realizza la sua personalità. E la Corte costituzionale ci ha ricordato che la realizzazione di questi diritti, non può essere condizionata dall'orientamento sessuale, perché tra i compiti della Repubblica vi è quello di garantire il libero sviluppo della persona nella vita di relazione»[6]»

Il richiamo al libero sviluppo della vita di relazione è strettamente legato all'approvazione definitiva del Parlamento della legge sulle unioni civili dell'11 maggio 2016.

Bibliografia[modifica]

Note[modifica]