Sarah Waters

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Sarah Waters Sarah Ann Waters (Neyland, 21 luglio 1966) è una scrittrice gallese, nota per la sua serie di romanzi storici - finora ambientati nell'età Vittoriana o nella prima metà del Novecento - incentrati su storie d'amore lesbico.

Come ha scritto Rosanna Fiocchetto sul sito Cultura Gay,

« con Jeanette Winterson e Emma Donoghue, [Sarah Waters] ha contribuito al fenomeno britannico delle scrittrici lesbiche "nel mainstream": autrici che, sin dal loro debutto, si sono imposte con autorevolezza sulla scena letteraria internazionale e sul mercato editoriale. Winterson, che pure include costantemente nelle sue tematiche l'amore tra donne e non nasconde il suo lesbismo, ha però sempre invitato i critici a definirla una scrittrice senza aggettivi. Sarah Waters, invece, non teme che l'etichetta di "lesbica" possa soffocare la dimensione di "scrittrice", facendola rientrare in una sorta di sottocategoria svalutata e svalutante: per lei entrambe queste parole sono qualificanti in positivo, e le rivendica nella sua autodefinizione[1]. » Indice 1 Biografia 2 Carriera 2.1 Sinossi dei suoi romanzi 3 Curiosità 4 Collegamenti esterni 5 Note Biografia Nata nella contea gallese di Pembrokeshire, nacque dall'ingegnere Ron - che lavorava nelle raffinerie di petrolio - e dalla casalinga Maria, che oltre lei ebbero un'altra figlia[2]. In seguito avrebbe descritto la sua famiglia come "abbastanza idilliaca, molto sicura e formativa"; in particolare suo padre, "una persona straordinariamente creativa", la incoraggiava a costruire e inventare[3].

In un'intervista ha dichiarato che, da bambina, aveva l'abitudine di giocare con la plastilina, la cartapesta o il Meccano[3]; aveva anche iniziato a scrivere racconti, che lei definisce "terribili pastiche gotici", ma non prevedeva di iniziare una carriera da autrice perchè, pur provando un sincero piacere nello scrivere, non sentiva di aver ricevuto una "chiamata speciale"[4].

« Non so se ci ho pensato molto, davvero. So che, per molto tempo, volevo essere un'archeologa - come un sacco di bambini. E penso di sapere d'essere destinata all'università, anche se nessun altro nella mia famiglia lo era stato. Mi è piaciuto molto l'apprendimento. Mi ricordo che mia madre mi diceva che io un giorno avrei potuto andare all'università e scrivere una tesi, spiegando cos'era quella tesi; e mi sembrava una prospettiva molto eccitante. Ero chiaramente un pò un nerd. » (Sarah Waters[3]) Dopo aver frequentato la Milford Haven School, Waters frequentò l'università e si laureò in letteratura inglese. Conseguì un BA (laurea) presso l'università del Kent, un MA (master) alla Lancaster University e nel 1995 un PhD (dottorato di ricerca) all'ateneo Queen Mary di Londra; in particolare la sua tesi di dottorato, Pelli di lupo e toghe: finzioni storiche gay e lesbiche dal 1870 ad oggi[5], le servì come fonte e ispirazione per i lavori successivi. La ricerca sulla pornografia del XIX secolo le diede l'ispirazione per scegliere il titolo e parte della trama del suo primo romanzo, Tipping the Velvet[6].

Più in generale, le sue influenze letterarie si trovano anche nei classici popolari della letteratura vittoriana, come Charles Dickens, Wilkie Collins e le sorelle Bronte, e nei romanzieri contemporanei che uniscono un vivo interesse per l'età vittoriana a un approccio post-modernista alla narrativa, in particolare A.S. Byatt e John Fowles. Nights at the Circus di Angela Carter ha avuto una grande influenza sul suo romanzo d'esordio (Waters lo loda per la sua prosa letteraria), sui suoi rapporti interpersonali e sul suo impegno femminista[7].

Carriera Prima di scrivere romanzi, Waters ha lavorato come professoressa, conseguendo un dottorato di ricerca e insegnando all'università. Waters passò direttamente dalla sua tesi di dottorato al suo primo romanzo: fu durante la compilazione della sua dissertazione accademica che le venne l'idea di scrivere un libro, su cui iniziò a impegnarsi non appena finì la tesi[3]. Il suo lavoro si basa soprattutto su un'intensa ricerca storica, che a lei piace fare[8]. Waters ha fatto parte per breve tempo del circolo degli scrittori di North London, tra i cui membri si ricordano i romanzieri Charles Palliser e Neil Blackmore.

Sinossi dei suoi romanzi Tipping the Velvet (1998) Noto in Italia col titolo di Carezze di velluto (Ponte delle Grazie, 2008), ebbe una "gestazione" di 18 mesi[9]. É la storia di una ragazza di provincia che viene coinvolta nel mondo dello spettacolo di varietà grazie all'amore verso un'attrice[10].

Affinity (1999) Noto in Italia col titolo di Affinità (Ponte delle Grazie, 2003). Scritto in forma diaristica, narra la storia di Margaret, una donna di classe (tipica upper-class woman dell'epoca vittoriana) che visita le detenute del carcere di Millbank e si innamora di una prigioniera, la quale evade dalla prigione e scappa con la serva di Margaret, sua amante e complice.

Fingersmith (2002, finalista al Booker Prize) Noto in Italia col titolo di Ladra (TEA, 2007), è - finora - l'ultimo romanzo del ciclo vittoriano. Nella Londra del 1862 Susam Trinder, orfana e alle soglie della maggiore età, riceve Richard Rivers la proposta di frodare la giovane e ricca Maud Lilly. Durante la truffa, però, tra Maud e Susan si instaura un'amicizia che poi si sviluppa in attrazione fisica e, per quanto riguarda quest'ultima, in amore.

The Night Watch (2006, finalista al Booker Prize) Noto in Italia col titolo di Turno di notte (TEA, 2009), per scriverlo l'autrice impiegò ben quattro anni[3]. Il romanzo, narrato all'indietro in terza persona, si svolge a Londra durante e dopo la seconda guerra mondiale. Al centro della trama vi sono tre donne lesbiche, una donna eterosessuale e un uomo omosessuale; nonostante le loro diverse esperienze, i loro segreti e i loro scandali li uniranno.

The Little Strangers (2009, finalista al Booker Prize) Noto in Italia col titolo di L'ospite (TEA, 2011), è il primo - e finora unico - romanzo della Waters a tematica non lesbica: si tratta infatti di una storia di fantasmi ambientata in una villa in rovina del Warwickshire negli anni Quaranta.

The Paying Guests (2014) Noto in Italia col titolo di Gli ospiti paganti (Ponte delle Grazie, 2015). La protagonista è la zitella Frances, che nel 1922 vive a Camberwell con la raffinata madre signorile Mrs. Wray e piange la morte dei suoi fratelli nella Grande Guerra. Suo padre è morto lasciando notevoli debiti e le due donne sono obbligate ad affittare parte della loro casa a due inquilini, gli impiegati Lillian e Leonard Barber. Gli ospiti portano con sé vivacità, divertimento e musica, ma suscitano anche desideri pericolosi in Frances[11].

Curiosità Vive all'ultimo piano di un appartamento in stile vittoriano a Kennington (sud-est di Londra)[3][6]. Collegamenti esterni Sito ufficiale