Liberato Pezzoli

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Liberato Pezzoli (Argenta, 9 gennaio 1898 - ?) è stato giornalista, codirettore de "Lavoro Fascista" e politico.

Le rare notizie biografiche sul suo conto dicono che è stato invalido di guerra, fondatore di associazioni di combattenti e di assistenza nel dopo-guerra nei comuni di Argenta e Ferrara e, nel 1921, segretario del Sindacato Provinciale dei Tecnici agricoli e dei Sindacati dell'Impiego. Nel primo dopoguerra svolse lavoro sindacale e giornalistico[1].

Eletto parlamentare il 24 marzo 1929, giura il 20 aprile 1929 e la sua nomina è convalidata il 2 maggio 1929 ma sopo pochi mesi, il 18 dicembre, rassegna le dimissioni da parlamentare perché incriminato in un processo per pederastia.

Accertamenti della polizia rilevarono che il parlamentare aveva tentato "ripetute volte di avere rapporti pederastici passivi con alcuni giovani"[2].

Note

  1. Giorgio Alberto Chiurco, Storia della rivoluzione fascista, vol. 5, Vallecchi, Firenze 1929, p. 325.
  2. Lorenzo Benadusi, Il nemico del'uomo nuovo. L'omosessualità nell'esperimento totalitario fascista, "Feltrinelli, Milano 2005, p. 269.