Differenze tra le versioni di "Pride (elenco)"

Da Wikipink - L'Enciclopedia LGBT+ italiana.
Jump to navigation Jump to search
m (una revisione importata)
 
(4 versioni intermedie di uno stesso utente non sono mostrate)
Riga 18: Riga 18:
 
* 1982 - Bologna e Roma. Tre giorni di festeggiamenti, anche in occasione del gay pride, a Bologna per l'inaugurazione del [[Cassero di Porta Saragozza]], il primo centro di cultura e politica omosessuale assegnato in gestione da un'amministrazione pubblica a un gruppo gay. Nella città accorrono rappresentanti dei collettivi italiani e si tiene un corteo da Piazza Maggiore al Cassero e lo spettacolo di [[Ciro Cascina]], teatrante gay. Renzo Imbeni, segretario della federazione del Pci cittadino, commenta su "L'Unità": "''Come comunisti bolognesi abbiamo dato a tutta la vicenda il significato di una battaglia di tolleranza''".  
 
* 1982 - Bologna e Roma. Tre giorni di festeggiamenti, anche in occasione del gay pride, a Bologna per l'inaugurazione del [[Cassero di Porta Saragozza]], il primo centro di cultura e politica omosessuale assegnato in gestione da un'amministrazione pubblica a un gruppo gay. Nella città accorrono rappresentanti dei collettivi italiani e si tiene un corteo da Piazza Maggiore al Cassero e lo spettacolo di [[Ciro Cascina]], teatrante gay. Renzo Imbeni, segretario della federazione del Pci cittadino, commenta su "L'Unità": "''Come comunisti bolognesi abbiamo dato a tutta la vicenda il significato di una battaglia di tolleranza''".  
 
* 1982 [[Giornate dell'orgoglio omosessuale (1982)]]. Tra il 17 e il 19 giugno, Arcigay e [[Cuor]] tengono poi a Roma le "Giornate dell'orgoglio omosessuale" con dibattiti, teatro e cinema. Il 19 giugno i militanti festeggiano il gay pride a Piazza Farnese. La ''kermesse'' si conclude con lo spettacolo delle [[Pumitrozzole]] e di [[Ciro Cascina]] con la sua ''[[La Madonna di Pompei|Madonna di Pompei]]''.
 
* 1982 [[Giornate dell'orgoglio omosessuale (1982)]]. Tra il 17 e il 19 giugno, Arcigay e [[Cuor]] tengono poi a Roma le "Giornate dell'orgoglio omosessuale" con dibattiti, teatro e cinema. Il 19 giugno i militanti festeggiano il gay pride a Piazza Farnese. La ''kermesse'' si conclude con lo spettacolo delle [[Pumitrozzole]] e di [[Ciro Cascina]] con la sua ''[[La Madonna di Pompei|Madonna di Pompei]]''.
 +
 +
* 1988 - Palermo. [[Arcigay Palermo]] organizza, martedì 28 giugno 1988,[http://www.wikipink.org/index.php?title=File:Giornata_orgoglio_gay_-_Palermo_-_1988.jpeg un incontro] per la giornata mondiale per l'orgoglio omosessuale con [[Franco Grillini]] e [[Gino Campanella]].
  
 
* 1993: Venezia, Milano, Palermo: Mentre a Venezia e Milano gli omosessuali scendono in piazza per il Gay pride, si celebra a Palermo, di fronte al municipio, il matrimonio simbolico di una coppia gay convivente da quindici anni, [[Gino Campanella]] e [[Massimo Milani]]. Tra i testimoni l'onorevole Pietro Folena e Giovanni Ferro, presidente di [[Arcigay Palermo]].
 
* 1993: Venezia, Milano, Palermo: Mentre a Venezia e Milano gli omosessuali scendono in piazza per il Gay pride, si celebra a Palermo, di fronte al municipio, il matrimonio simbolico di una coppia gay convivente da quindici anni, [[Gino Campanella]] e [[Massimo Milani]]. Tra i testimoni l'onorevole Pietro Folena e Giovanni Ferro, presidente di [[Arcigay Palermo]].
Riga 23: Riga 25:
 
===1994-1999. Dall'unità agli sbandamenti===
 
===1994-1999. Dall'unità agli sbandamenti===
  
* 1994: [[Primo Gay&Lesbian Pride (Roma)]]. Diecimila omosessuali sfilano a Roma per il primo vero Gay pride nazionale unitario italiano. "''La rabbia mista alla gioia di poter uscire finalmente allo scoperto''" – racconta il quotidiano "La Repubblica", "''di poter manifestare tranquillamente la propria tendenza sessuale, spinge uomini e donne, giovani e anche anziani a soffiare con forza nei fischietti il proprio desiderio di libertà e rispetto''". Sfila anche la parlamentare europea tedesca [[Claudia Roth]] promotrice della risoluzione europea per i diritti degli omosessuali. Francesco Rutelli, sindaco della città si unisce al corteo e dichiara: “Roma è la capitale del riconoscimento per tutte le diversità. Una città di amicizia, di tolleranza e di civiltà”.
+
* 1994: [[Primo Gay&Lesbian Pride (Roma)]]. Diecimila omosessuali sfilano a Roma per il primo vero Gay pride nazionale unitario italiano. "''La rabbia mista alla gioia di poter uscire finalmente allo scoperto''" – racconta il quotidiano "La Repubblica", "''di poter manifestare tranquillamente la propria tendenza sessuale, spinge uomini e donne, giovani e anche anziani a soffiare con forza nei fischietti il proprio desiderio di libertà e rispetto''". Sfila anche la parlamentare europea tedesca [[Claudia Roth]], promotrice della risoluzione europea per i diritti degli omosessuali. [[Francesco Rutelli]], sindaco della città, si unisce al corteo e dichiara: “Roma è la capitale del riconoscimento per tutte le diversità. Una città di amicizia, di tolleranza e di civiltà”.
  
 
* 1995 - [[Secondo Gay&Lesbian Pride (Bologna)]] (2 luglio 1995). Diecimila persone scendono in piazza a Bologna per il Gay pride. Scendono in piazza anche il sindaco della città Walter Vitali e il vicepresidente del Parlamento europeo Renzo Imbeni entrambi favorevoli al riconoscimento di diritti per le coppie gay. Il Cardinale Giacomo Biffi lancia un anatema: "''Dietro la mobilitazione dell'Arcigay non c'è la difesa o la rivendicazione di questo o quel diritto, il progetto è più ambizioso: punta alla distruzione della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio''".
 
* 1995 - [[Secondo Gay&Lesbian Pride (Bologna)]] (2 luglio 1995). Diecimila persone scendono in piazza a Bologna per il Gay pride. Scendono in piazza anche il sindaco della città Walter Vitali e il vicepresidente del Parlamento europeo Renzo Imbeni entrambi favorevoli al riconoscimento di diritti per le coppie gay. Il Cardinale Giacomo Biffi lancia un anatema: "''Dietro la mobilitazione dell'Arcigay non c'è la difesa o la rivendicazione di questo o quel diritto, il progetto è più ambizioso: punta alla distruzione della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio''".
Riga 55: Riga 57:
 
* 2011 - [[Europride Roma 2011|Europride Roma]]. Partecipazione oceanica nonostante le immancabili polemiche per un evento che vede la partecipazione di Lady Gaga e l'espresso appoggio del Segretario di Stato Usa Hillary Clinton. Un imbarazzato silenzio è la sola risposta dei politici italiani.
 
* 2011 - [[Europride Roma 2011|Europride Roma]]. Partecipazione oceanica nonostante le immancabili polemiche per un evento che vede la partecipazione di Lady Gaga e l'espresso appoggio del Segretario di Stato Usa Hillary Clinton. Un imbarazzato silenzio è la sola risposta dei politici italiani.
 
* 2012 - [[Bologna Pride 2012|Bologna]]. Un Pride deliberatamente "sobrio", senza la presenza dei carri, per favorire la raccolta di fondi a favore delle popolazioni colpite dal terremoto in Emilia-Romagna pochi giorni prima. Per la prima volta, dal palco il sindaco di Bologna (Pd) chiede una legge per i [[matrimonio fra persone dello stesso sesso|matrimoni fra persone dello stesso sesso]]
 
* 2012 - [[Bologna Pride 2012|Bologna]]. Un Pride deliberatamente "sobrio", senza la presenza dei carri, per favorire la raccolta di fondi a favore delle popolazioni colpite dal terremoto in Emilia-Romagna pochi giorni prima. Per la prima volta, dal palco il sindaco di Bologna (Pd) chiede una legge per i [[matrimonio fra persone dello stesso sesso|matrimoni fra persone dello stesso sesso]]
 +
* 2013 - [[Palermo Pride 2013]]
  
 
==Altri pride '''non''' nazionali==
 
==Altri pride '''non''' nazionali==
Riga 95: Riga 98:
 
* [[Treviglio Pride 2010]].
 
* [[Treviglio Pride 2010]].
 
* [[Salerno Campania Pride 2012]].
 
* [[Salerno Campania Pride 2012]].
 +
* [[Varese Pride]].
 +
** [[Varese Pride 2016]]
 +
* [[Vicenza Pride 2013]]
  
 
==Bibliografia==
 
==Bibliografia==

Versione attuale delle 07:35, 18 mar 2016

Milano, Pride del 2010.

Elenco dei Pride nazionali in Italia[modifica]

1979-1993. Prima dei Pride nazionali[modifica]

  • 1979 - Pisa Pride 1979. La prima manifestazione mai tenuta in Italia. Vi partecipano alcune centinaia di militanti.
  • 1982 - Bologna e Roma. Tre giorni di festeggiamenti, anche in occasione del gay pride, a Bologna per l'inaugurazione del Cassero di Porta Saragozza, il primo centro di cultura e politica omosessuale assegnato in gestione da un'amministrazione pubblica a un gruppo gay. Nella città accorrono rappresentanti dei collettivi italiani e si tiene un corteo da Piazza Maggiore al Cassero e lo spettacolo di Ciro Cascina, teatrante gay. Renzo Imbeni, segretario della federazione del Pci cittadino, commenta su "L'Unità": "Come comunisti bolognesi abbiamo dato a tutta la vicenda il significato di una battaglia di tolleranza".
  • 1982 Giornate dell'orgoglio omosessuale (1982). Tra il 17 e il 19 giugno, Arcigay e Cuor tengono poi a Roma le "Giornate dell'orgoglio omosessuale" con dibattiti, teatro e cinema. Il 19 giugno i militanti festeggiano il gay pride a Piazza Farnese. La kermesse si conclude con lo spettacolo delle Pumitrozzole e di Ciro Cascina con la sua Madonna di Pompei.
  • 1993: Venezia, Milano, Palermo: Mentre a Venezia e Milano gli omosessuali scendono in piazza per il Gay pride, si celebra a Palermo, di fronte al municipio, il matrimonio simbolico di una coppia gay convivente da quindici anni, Gino Campanella e Massimo Milani. Tra i testimoni l'onorevole Pietro Folena e Giovanni Ferro, presidente di Arcigay Palermo.

1994-1999. Dall'unità agli sbandamenti[modifica]

  • 1994: Primo Gay&Lesbian Pride (Roma). Diecimila omosessuali sfilano a Roma per il primo vero Gay pride nazionale unitario italiano. "La rabbia mista alla gioia di poter uscire finalmente allo scoperto" – racconta il quotidiano "La Repubblica", "di poter manifestare tranquillamente la propria tendenza sessuale, spinge uomini e donne, giovani e anche anziani a soffiare con forza nei fischietti il proprio desiderio di libertà e rispetto". Sfila anche la parlamentare europea tedesca Claudia Roth, promotrice della risoluzione europea per i diritti degli omosessuali. Francesco Rutelli, sindaco della città, si unisce al corteo e dichiara: “Roma è la capitale del riconoscimento per tutte le diversità. Una città di amicizia, di tolleranza e di civiltà”.
  • 1995 - Secondo Gay&Lesbian Pride (Bologna) (2 luglio 1995). Diecimila persone scendono in piazza a Bologna per il Gay pride. Scendono in piazza anche il sindaco della città Walter Vitali e il vicepresidente del Parlamento europeo Renzo Imbeni entrambi favorevoli al riconoscimento di diritti per le coppie gay. Il Cardinale Giacomo Biffi lancia un anatema: "Dietro la mobilitazione dell'Arcigay non c'è la difesa o la rivendicazione di questo o quel diritto, il progetto è più ambizioso: punta alla distruzione della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio".
  • 1995 - Alziamo la testa (Verona), Settembre 1996. Manifestazione nazionale di protesta.
  • 14 giugno 1997 - A seguito di dissensi fra i gruppi, i Pride nazionali sono due, Arcigay sfila a Venezia con il Gay and Lesbian pride, per il riconoscimento delle unioni civili. Almeno duemila gay sfilano per le calli e in Piazza San Marco è deposta una corona in memoria dei sodomiti, almeno 450, bruciati sui roghi dalla Repubblica di Venezia. La location insolita favorisce peraltro un enorme riscontro sui mass-media.
  • 1997 Un'altra manifestazione si tiene a Roma, dove confluiscono tutti i gruppi non Arcigay. Anche questa manifestazione attira poche persone, segnalando il disagio della "base" per le polemiche interne al movimento.
  • 1999 - Manifestazione nazionale per le Unioni civili (Como) (solo Arcigay) e Pride "nazionale" a Roma (solo i gruppi non Arcigay). Entrambe le manifestazioni hanno uno scarso seguito: insieme non riescono a raggiungere neppure il numero di partecipanti del primo Pride unitario del 1994, nonostante la tendenza alla crescita verificatasi nel secondo e terzo Pride unitari. Suona un campanello d'allarme, e in qualche modo si riesce finalmente a garantire che la manifestazione convocata a Roma per il Giubileo, nel 2000, sia l'unica di tutta Italia: Arcigay annuncia infatti che non convocherà un Pride nell'anno successivo. Questa scelta unitaria sarebbe poi stata premiata con una partecipazione incredibile (Imma Battaglia avrebbe dichiarato: un milione di persone), in buona parte eterosessuali.

2000. Il punto di svolta del World Pride[modifica]

  • 8 luglio 2000 - World Pride Roma. Da 300 a 500.000 persone, dopo mesi di polemiche asperrime per il tentativo compiuto dal Vaticano di far proibire la manifestazione.

2001-2010. Riprende l'abitudine dei Pride nazionali[modifica]

  • 2001 - Milano Pride 2001 (9 giugno 2001), "Noi, anche!".
    • Nello stesso anno fu organizzata anche una manifestazione nazionale a Verona.
  • 2002 - Padova (6 giugno 2002).
  • 2003 - Bari (6 giugno 2003).
  • 2004 - Grosseto (19 giugno 2004), anche "Toscana Pride". Nonostante i grossetani avessero lavorato fino allo stremo, si ebbe una partecipazione non esaltante (20/30.000 persone), e un disinteresse totale dei media nazionali, causati dalla posizione decentrata della città prescelta. Quello di Grosseto sarà perciò l'ultimo Pride nazionale tenuto in una realtà non metropolitana.
  • 2005 - Milano (17 giugno 2006)
  • 2006 - Torino
  • 2007 - Roma In risposta al "Family day" cattolico, di nuovo una folla immensa al Pride, superiore a quella del "Family day" stesso.
  • 2008 - Bologna
  • 2009 - Genova
  • 2010 - Napoli

2011-...[modifica]

  • 2011 - Europride Roma. Partecipazione oceanica nonostante le immancabili polemiche per un evento che vede la partecipazione di Lady Gaga e l'espresso appoggio del Segretario di Stato Usa Hillary Clinton. Un imbarazzato silenzio è la sola risposta dei politici italiani.
  • 2012 - Bologna. Un Pride deliberatamente "sobrio", senza la presenza dei carri, per favorire la raccolta di fondi a favore delle popolazioni colpite dal terremoto in Emilia-Romagna pochi giorni prima. Per la prima volta, dal palco il sindaco di Bologna (Pd) chiede una legge per i matrimoni fra persone dello stesso sesso
  • 2013 - Palermo Pride 2013

Altri pride non nazionali[modifica]

Bibliografia[modifica]

Voci correlate[modifica]

Link esterni[modifica]

  • Gruppo La Fenice, Storia dei Pride. Pensierini sparsi e documenti spigolati negli archivi sui Pride anteriori al 2005. Il file è in formato .doc.

Galleria[modifica]

Questa sezione è ancora vuota. Aiutaci a scriverla!