Un neo-sposino eterosessuale chiede diritti anche per le sue due "suocere" al Bologna Pride 2012.
In questa voce sono raccolte le dichiarazioni di personalità italiane a favore del matrimonio tra persone dello stesso sesso. Le dichiarazioni sono ordinate cronologicamente.
« Don Franco Barbero ha celebrato il suo primo matrimonio gay il 4 febbraio 1978: allora l'omosessualità era considerata una malattia, ricorda. A oggi è arrivato a celebrarne, con rito cattolico, quasi 280. Però per la Chiesa non sono validi, gli fanno notare. «Guardi, ciò che conta è che siano validi per Dio», risponde lui.[1]»
« (Domanda)In Spagna stanno per arrivare i matrimoni gay, tu che ne pensi?
(Risposta) Secondo te? Assolutamente favorevole. Meno sull'adozione: mi mancherebbe la figura di mamma, anche se è meglio due papà che nessuno. Ho amici gay che stanno insieme da trent'anni. E' assurdo che uno non possa andare in ospedale a curare la persona che ama oppure un extracomunitario che non ha diritto a tenere con sé la persona a cui è legato. Comunque ai miei spettacoli faccio entrare tutti, a partire dalle due Simone…[3]»
« Personalmente, non avrei nessuna obiezione a che ci sia anche l'accesso all'istituto del matrimonio civile. Ma la mia priorità è un' altra. E anche il modello del Pacs, che pure voterei domattina, mi pare rigido. Vorrei formule più flessibili[4]»
Nel 2007 Emma Bonino, all'epoca ministro della politiche comunitarie del governo di centrosinistra, prende nettamente posizione contro il matrimonio fra persone dello stesso sesso:
«Tutta la parte dei diritti civili è abbastanza nebulosa. E le nozze gay che per esempio hanno visto un bel confronto tra i democrats americani? Io per esempio sono: per coppie sì, matrimonio no. Ma magari non tutto il mio partito condivide...[7]»
La svolta per lei avviene nel 2010, quando durante un faccia-a-faccia con Renata Polverini parlando del matrimonio fra persone dello stesso sesso dichiara:
«Quello che dice la Corte Costituzionale è un vincolo per tutti. Per questo esistono le istituzioni in un paese democratico, dopo di che ognuno farà la sua battaglia culturale, ma le istituzioni rispettano le sentenze.[8]»
Infine in un comunicato stampa di "Certi diritti" del 15 maggio 2012 la svolta è ormai pienamente compiuta, tanto che la posizione "pro-matrimonio" viene presentata come quella tenuta "da tempo" dalla Bonino:
«Ma come ha affermato Emma Bonino «i Radicali si impegnano da tempo per il riconoscimento delle convivenze e dei matrimoni tra omosessuali. Il vero problema è che spesso la politica è più indietro delle società e spesso lo è per ragioni di poteri e di influenze».[9]»
«Ma perché no, perché, ma c'è in tutta Europa, ma quanto ci vorrà affinchè si possano sposare anche i gay? Il problema è la parola matrimonio? E chiamiamolo in un altro modo: patti di unione, unione delle patte! Sarebbe un grande passo per l'umanità: finalmente vedremo un maschio chinato a raccogliere i calzini da terra![10]»
«Le coppie eterosessuali hanno una possibilità di scelta: possono vivere come coppie di fatto, le coppie omosessuali invece la libera scelta non ce l'hanno, quindi questa per me è una grave discriminazione inacettabile. (...) Il matrimonio è un contratto civile e da questo contratto civile è inconcepibile che vengano escluse delle persone, a prescindere dai loro gusti sessuali.[11]»
Giuliano Sangiorgi, cantante dei Negramaro (25 ottobre 2010)[modifica]
«Sì, sono assolutamente favorevole a concedere alle coppie gay il diritto di sposarsi e di adottare figli.[12]»
Virginio Merola (Partito Democratico) (21 giugno 2011)[modifica]
«In Italia manca il riconoscimento legale della coppie di fatto, del diritto al matrimonio delle persone gay, lesbiche e transessuali e io sono favorevole a questo riconoscimento giuridico.[13]»
Merola, che ricopre la carica di sindaco di Bologna, ha ribadito questa sua posizione anche dal palco del Bologna Pride 2012, chiedendo pubblicamente l'approvazione d'una legge per le Unioni civili, e d'una per allargare il matrimonio anche alle coppie dello stesso sesso.
«Io sono favorevole al matrimonio tra omosessuali e anche all’adozione tra gay. Ma avete idea di quanti orfani abbandonati ci sono? Meglio dare un bimbo a una famiglia con due papà o due mamme piuttosto che lasciarlo in condizioni di miseria e abbandono <...> Su questo tema gli elettori del Pdl sono certamente più avanti di molti leader, compreso il segretario. Sono sicuro che la maggioranza la pensa come me. Giovanardi o Romano La Russa hanno idee vecchie di 50 anni, Giovanardi condannerebbe una donna per una scollatura e manderebbe al rogo l'Ultimo Tango a Parigi. Ripeto, sono cose fuori dal mondo.[14]»
«Penso che c'è il Vaticano. Ragazzi, purtroppo lo scoglio è quello lì. Non vedo altro motivo. Se in Italia non ci fosse la Chiesa che continua a osteggiare il matrimonio gay, già esisterebbe. Io sono favorevole al matrimonio gay, assolutamente.[15]»
Laura Pausini - cantante (2 febbraio 2012)[modifica]
Alla domanda "Dei matrimoni omosessuali cosa pensa? Lei li renderebbe legali anche in Italia?", la cantante risponde
«L'amore è l'amore, indipendentemente dal sesso delle persone che lo vivono. Perché non dovrebbero essere tutelate dalla legge sulle questioni relative alla previdenza, alla salute o alla vecchiaia? Viviamo nel 2012 ed è già così in moltissime parti del mondo. Perché nel mio paese dovremmo continuare a vivere in questa ipocrisia?»
«Guardate cosa ha fatto l'Arcigay per San Valentino. Mi ha chiesto l'autorizzazione e l'ho data volentieri»
e pubblicizza il video. Aggiungendo poi:
«Funziona così in molti grandi paesi. È una cosa bella, almeno così mi pare. »
Enrico Brignano (attore comico) (1 aprile 2012)[modifica]
«Perché noi esser umani siamo tutti diversi, uomini e donne. Eppure ci innamoriamo, soffriamo, gioiamo, e arriviamo pure a sposarci. Anzi, dirò di più. Io sono favorevole ai matrimoni omosessuali, e che dobbiamo soffri solo noi? Che soffrano pure loro.
Ma seriamente, Dio ha detto questo: ama il tuo prossimo, ma non ha specificato di che sesso debba essere questo prossimo e nemmeno di che tipo di amore si tratti. Perché l’amore è amore. E non ha mica sesso.[17]»
Tweet di Di Pietro che rivendica la presa di posizione pro matrimonio gay, 17 maggio 2012.
Prendendo rapidamente atto del ribaltamento nei rapporti di forza fra destra e sinistra, evidente dai risultati delle elezioni amministrative del 6-7 maggio 2012, Antonio Di Pietro è stato il primo politico italiano di spicco a trovare il coraggio di rompere il "cartello" grazie al quale, fino a quel momento, gli esponenti di prima fila dei partiti presenti in Parlamento non s'erano mai espresso a favore del matrimonio fra persone dello stesso sesso:
«Da sempre ci battiamo, dentro e fuori il Parlamento, contro ogni forma di discriminazione e d’intolleranza e per il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Per questo, l'Idv ha già presentato alla Camera un progetto di legge per il riconoscimento e la regolamentazione dei rapporti personali e patrimoniali nelle coppie di fatto, anche tra persone dello stesso sesso, attraverso la sottoscrizione di un Patto civile di solidarietà. Siamo, inoltre, il primo partito a essere favorevole all'estensione del matrimonio civile anche alle coppie omosessuali.[18]»
La dichiarazione, che ha circolato ufficiosamente per qualche giorno (probabilmente per saggiare eventuali reazioni negative) prima d'essere formalizzata il 15 maggio 2012, ha incoraggiato altri colleghi di Di Pietro (come Emma Bonino e Paolo Ferrero), a dichiararsi esplicitamente a favore. (Fra costoro non figura Nichi Vendola, che s'è spinto a dirsi "personalmente" favorevole, ribadendo però contemporaneamente che la "piattaforma programmatica" del centrosinistra (decisa da chi? e quando?) non prevede il matrimonio gay).
Dal punto di vista del mondo politico italiano, insomma, il 15 maggio 2012 segna uno spartiacque rispetto alla proposta di legge sui "matrimoni gay".
«I diritti delle persone omosessuali e transessuali vengono costantemente negati. Noi pensiamo che oltre a combattere la discriminazione, oltre a fare battaglie culturali che sono importantissime, occorra un'inversione di tendenza a livello parlamentare: ci vogliono atti concreti, per il riconoscimento delle unioni, dei matrimoni e delle adozioni per tutte le coppie. Mentre Obama e parte del resto del mondo vanno avanti, l'Italia resta al palo, complici le pesanti ingerenze vaticane. Non solo oggi, ma tutti i giorni, noi crediamo che i diritti delle persone LGBTQ vadano rispettati e implementati. Combattendo anche una certa omofobia purtroppo dilagante e sdoganata spesso da esponenti politici del centrodestra.[19]»
«Se non fossi favorevole al matrimonio gay non potrei sposarmi nemmeno io.[20]»
Claudio Marchisio - calciatore (19 giugno 2012)[modifica]
«Sono d'accordo sui matrimoni tra persone dello stesso sesso. Il nostro ambiente è un po' ingessato. Se uno esce dal posto di lavoro per mano al proprio compagno per fortuna non fa più scalpore. Sull'uscita di un campo di allenamento, invece, la scena non si può immaginare. E non è giusto. »
«Trovo istintivamente più indicate le figure tradizionali di un uomo e di una donna. Provo a pensare all'equilibrio necessario ai ragazzi, ma è un tema complicato. Non è che si possa sostenere che una coppia eterosessuale sia per forza in grado di dare più amore a un bambino»
Claudio De Vincenti - sottosegretario allo Sviluppo economico (20 giugno 2012)[modifica]
«Su questi temi dovremmo tornare ad un'antica abitudine della Prima repubblica, quando in tema di diritti civili le maggioranze si formavano in modo trasversale indipendentemente dalle maggioranze di governo.(...)
Se dovessi votare una cosa del genere, indipendentemente dal mio ruolo di governo, credo andrebbe riconosciuto agli omosessuali il diritto di sposarsi, non avrei problemi a riconoscerlo.
Domanda: Ed è favorevole anche alle adozioni da parte di coppie dello stesso sesso? Sicuramente sì, ma vorrei sottolineare che questo è un tema molto impegnativo. In generale, e quindi anche per le coppie omosessuali, il tema delle adozioni coinvolge una terza persona.
E dunque? E quindi io sarei favorevole, però vorrei anche che il tema fosse affrontato nella sua complessità: c'è una responsabilità della coppia, omo o etero, nei confronti del terzo che viene coinvolto.[22]»
«Sul tema dei diritti per le coppie gay noi ci trinceriamo spesso dietro lunghe perifrasi, ma è chiaro che dobbiamo presentarci con una posizione chiara alle prossime elezioni. Per quanto mi riguarda è prioritario che le coppie dello stesso sesso che vogliono creare un nucleo di responsabilità reciproca e di affetti abbiano una tutela giuridica. Per me questo si chiama matrimonio, perché il matrimonio è un contratto: se non lo si vuole chiamare così si può fare, ma è chiaro che la nostra proposta deve andare oltre lo schema dei Dico perché è quello che chiede la società. [23]»
Massimo Zedda (SeL), sindaco di Cagliari (29 giugno 2012)[modifica]
«Matrimoni tra omosessuali? Sì, sì, sono favorevole. È chiaro che c'è una differenza fra le unioni di fatto, le convivenze e la famiglia così come oggi la conosciamo e che ha un ruolo prevalente. Ciò non vuol dire che la politica non debba riconoscere ciò che cambia nella società. E' un messaggio di civiltà per il governo e per le forze politiche a livello nazionale.[24]»
«E’ mai possibile che i progressisti in Italia abbiano fifa di parlare di diritti civili? Perchè la società italiana non dovrebbe essere matura per introdurre nel 2013 il matrimonio e il diritto d’adozione per i gay, così come avverrà nella vicina Francia?[25]»
«Sono contrario alle adozioni riservate alle persone dello stesso sesso. Io parlo da omosessuale ma penso che il bambino abbia bisogno di una figura materna e una paterna. <...> Ritengo sia giusto che due persone dello stesso sesso che si amano possano scegliere di sposarsi nel proprio paese, anche se io non lo farei mai, perchè sono contrario all'istituzione del matrimonio, anche tra un uomo e una donna. <...> Piuttosto che pensare alla legalizzazione delle unioni gay, io mi batterei su quella delle coppie di fatto, che da noi sono totalmente prive di diritti. <...> È questa la vera barbarie e noi siamo davvero ai tempi della preistoria: se non abbiamo conquistato l'abc, non possiamo andare alla zeta.[26]»
Cristina Scaletti, Assessore al Turismo e al Commercio della Regione Toscana (4 luglio 2012)[modifica]
«Ho anche la cittadinanza francese e quando ho votato per Hollande l'ho fatto anche perché promise in campagna elettorale – e ieri ha annunciato che manterrà la promessa - di dire sì ai matrimoni gay e alle adozioni. Anche in Italia tutto il centrosinistra dovrebbe fare dei diritti civili e dei matrimoni gay un punto qualificante delle sue politiche. Invece sento che spesso si assumono posizioni politicamente arretrate. Fare un Pride serve anche a questo, a ricordare a tutti "senza se e senza ma" quanto sia miserevole che in Italia manchi un clima di libertà per l'affettività delle persone.»
Alla domanda: "si candiderebbe per fare la presidente del Consiglio?" la Scaletti risponde:
«Mi piacerebbe, così proporrei subito una legge sui matrimoni gay e maggiori tutele dei diritti civili.[27]»
Stefano Boeri, architetto e politico (5 luglio 2012)[modifica]
«Sono favorevole al matrimonio tra omosessuali. L'adozione di figli? Penso che i Paesi civili si muovano tutti in questa direzione. Le famiglie etero e omosessuali sono diverse, ma devono avere gli stessi diritti. Il registro comunale delle unioni civili? Lo faremo entro il 2012, il sindaco è stato chiarissimo. [28][29]»
Tweet di Beppe Grillo che ribadisce quanto scritto sul suo blog.
«Io sono favorevole al matrimonio tra persone dello stesso sesso, ognuno deve poter amare chi crede e vivere la propria vita con lui o con lei tutelato dalla legge.[31]»
Beppe Grillo ribadisce la sua posizione "personale", in una intervista l'11 gennaio 2013, incalzato con una domanda sulle unioni omosessuali:
«Penseremo quel che c'è da pensare, Deciderà la gente con i referendum propositivi, con la democrazia. La mia opinione, personale, l'ho data: se vogliono sposarsi, si sposino. Le adozioni? Non lo so, non sono un esperto.[32]»
«Sono per il sì ai matrimoni gay perché il Medioevo italiano è durato troppo. Basta frammenti di diritti, vogliamo diritti interi, uguali per tutti. Finalmente crolla il muro dell'ipocrisia e la politica è costretta a fare i conti con questa sacrosanta richiesta. I Pacs turbavano i cardinali e il Centrosinistra inventò i Dico. Fu triste. L'amore ha un nome semplice: matrimoni gay. (...) Il centrosinistra deve avere coraggio: deve finire il tempo della vigliaccheria, impauriti dall'anatema d'Oltretevere. L'antipolitica è figlia anche della vigliaccheria di un centrosinistra che ha rinunciato alle proprie battaglie.[33]»
Nadia Romeo (Partito democratico), capogruppo comune Rovigo (16 luglio 2012)[modifica]
«Siamo nel 2012, capisco che abbiamo il Vaticano, ma non ci vedo niente di strano o disdicevole nel matrimonio tra persone dello stesso sesso. Anzi sono proprio favorevole[34]»
«La mia disinteressata simpatia per la rivendicazione del matrimonio fra due persone adulte è legata al fatto che riconosco, per averle a mia volta conosciute, la bellezza e la serietà di quel loro desideri <...> Non me la sento di considerare una cattiva cosa nuova il coraggio col quale persone che hanno vocazioni e scelte sessuali così differenti dalle mie rivendicano di realizzare desideri così simili ai miei. Non me la sento di ostacolare quei loro desideri. Che si tratti del suggello solenne e allegro del matrimonio, e più ancora di dare a una bambina o a un bambino la vita migliore possibile.[35]»
«Il problema è riuscire a ottenere le riforme, a cominciare da una riforma dell’intero diritto di famiglia che consideri matrimoni gay, le coppie di fatto, la questione delle adozioni. Una disciplina complessiva che si ispiri al concetto di amore civile. C'è un fil rouge che lega tutti questi temi perché sono in gioco la libertà di scelta, una visione moderna della sessualità e delle relazioni affettive. [36]»
Leonardo Pieraccioni, regista (23 luglio 2012)[modifica]
Alla domanda "Celebri sempre l'amore nei tuoi film e si parla molto di matrimoni gay in questo periodo. Cosa ne pensi?" risponde:
«L'Italia politica non è pronta ma noi italiani sì. Le pressioni del Vaticano e certe posizioni 'antiche' della stampa ci mostrano come un Paese retrogrado. Ma non è così[37]. »
Alla domanda "E come stanno le cose?" aggiunge:
«Trovo che ci sia una ipocrisia di fondo micidiale. Ma mi spiegate perché due gay o lesbiche devono andare in Spagna a sposarsi? Queste cose fanno ridere, anche se non dovrebbero far ridere. Ecco, io vorrei un giorno spiegare alla 'mi figliola' tra cinque-sei anni quanta curiosità inutile c'era sui gay in Italia e di quanto sposarsi sia assolutamente una cosa giusta e naturale. »
Infine, incalzato sull'adozione gay ("Sì anche alle adozioni per le coppie omosessuali? ") dichiara:
«Ovviamente! Ma avete visto come sono belli e sereni i bambini di Ricky Martin? Come diceva Giorgio Gaber in 'Non insegnate ai bambini' "Date fiducia all'amore il resto è niente". »
Cochi Ponzoni, attore e cantante (25 luglio 2012)[modifica]
«Sono a favore del registro spiega allora Cochi perché io stesso, dopo 20 anni di convivenza, ho dovuto sposarmi. E l'ho fatto per poter dare diritti a lei e a nostra figlia. Se ci fosse un vero registro delle coppie di fatto non si sarebbe costretti al matrimonio. Penso a quello che è successo al compagno di Dalla, che ha rischiato di rimanere senza nulla dopo anni di onesti sentimenti nei confronti di Lucio. Sono favorevole anche ai matrimoni omosessuali, il dibattito in aula mi è sembrato a tratti scoraggiante e vecchio[38]. »
Pierfrancesco Majorino, politico (25 luglio 2012)[modifica]
«I timori sul fatto che i matrimoni omosessuali possano rientrare dalla finestra sono infondati. Lo dice chi, come me, si augura che presto il parlamento li istituisca[39]»
Marco Doria, sindaco di Genova (11 settembre 2012)[modifica]
«Sono personalmente favorevole ai matrimoni tra gay. [...] Non compete ai Comuni legiferare in questo senso. Noi possiamo istituire il registro delle unioni civili, cosa che a Genova porteremo avanti. Perché se è vero che il matrimonio è fondamentale nella nostra società è anche vero che la convivenza può avere più forme.[40]»
«Il matrimonio è un diritto che la legislazione dovrebbe riconoscere a tutti gli omosessuali. Così come si fa in altri paesi europei non vedo nessuna ragione perché non si debba fare anche in Italia. <...> Io penso che il Pd arriverà anche a lidi e ad approdi che oggi sembrano lontani e che qualcuno, pure autorevoli dirigenti del partito democratico, nega, come nel caso specifico del matrimonio tra omosessuali. Non bisogna avere pazienza, bisogna incalzarli[41]»
Alla domanda di Gay.it[42]: Lei, dunque, sarebbe a favore della possibilità anche per le coppie dello stesso sesso di poter accedere allo stesso matrimonio civlie cui accedono le coppie etero? risponde:
«Sì, dal mio punto di vista proprio questo diventa l’impegno del quale parlavo prima. Un matrimonio a tutti gli effetti: la certificazione della volontà di due persone di amarsi e di procedere insieme in un cammino »
Incalzata con un Ne consegue che condivide quello che si apprestano a fare in Francia, ovvero permettere anche alle coppie dello stesso sesso di potersi sposare? la candidata alle primarie del Partito democratico ribadisce:
«Nel modo più assoluto. Se ho ancora qualche riserva riguarda solo l’aspetto di come procedere per i figli, però per tutto il resto i tempi mi paiono assolutamente maturi. E credo che questa posizione non sia solo un fatto anagrafico o di registrazione amministrativa, e che possa produrre anche effetti positivi nella società »
Gianna Gancia, Presidente Provincia di Cuneo Lega Nord (8 novembre 2012)[modifica]
«Con l'approvazione delle nozze gay la Francia dà una lezione di civiltà finalmente all'altezza della sua migliore storia. »
La decisione francese è
«una conquista civile che va nella stesa direzione del risultato del referendum in Mayne e Maryland. ben vengano i diritti, va da sé insieme ai doveri.[43]»
Marcella Zappaterra, presidente della provincia di Ferrara, e Massimo Maisto, vicesindaco di Ferrara 23/11/2012[modifica]
«chi costringe le «coppie omosessuali a sposarsi all'estero. Qualche tensione va messa in conto ma bisogna tentare, e io sarò al vostro fianco per far salire queste coppie sullo scalone».[44]»
Massimo Maisto ha aggiunto:
«Qui abbiamo istituito" - ha ricordato - "il registro delle coppie di fatto (anche se oggi è solo un simbolo) e il testamento biologico". Maisto ha risposto all'osservazione di Romani sul caso di una coppia di donne, Chiara e Roberta, la cui richiesta di matrimonio è stata rifiutata dal comune estense e che poi si sono sposate a Barcellona. "Sono convinto" - ha ribattuto il vicesindaco - "che anche qualche sindaco italiano potrà fare la stessa cosa in futuro, a Ferrara o in un'altra città".[45]»
Renzo Ulivieri, Presidente dell’Associazione italiana allenatori di calcio 29 gennaio 2013[modifica]
Manifestazione pro matrimonio in Francia.
Alla domanda del settimanale Vanity Fair "è anche a favore dei matrimoni gay?" risponde:
« Si, certo. Sono favorevole a questa apertura, che non tutti ancora posseggono. Il tempo porterà in questa direzione, perché tutto il mondo sta muovendosi in tal senso, e la storia già lo dimostra. La parità di diritti per tutti è una cosa in cui credo molto. E sono sicuro che anche in Italia si arriverà a ottenerla[46]»
Intervistato dal sito Gay.it, alla domanda "Qual è la posizione del suo movimento a proposito di unioni gay e di matrimonio?" dichiara:
« Noi siamo a favore, come abbiamo scritto nel nostro programma, dei matrimoni egualitari, anche in Italia come in Francia, Inghilterra, Spagna. Non vogliamo che si sia costretti a una fuga per i diritti, per accedere al matrimonio o alla fecondazione assistita. Noi pensiamo che la società italiana sia pronta. E ci spiace constatare che non lo sia la politica: dopo anni di compromessi non realizzati (i Dico, i Cus, i Pacs) il Pd, condizionato dalla componente cattolica interna e dalle probabili alleanze catto-centriste, propone una "legge alla tedesca". Noi pensiamo sia tempo di realizzare l’uguaglianza dei diritti, senza se e senza ma. Anche per questa ragione crediamo sia dannosa per l'affermazione dei diritti civili, la campagna sul voto utile che il Pd ha indirizzato contro Rivoluzione Civile. Noi proponiamo a tutti i deputati del Pd di sostenere la nostra proposta di matrimonio egualitario che presenteremo se entreremo in Parlamento. E, in ogni caso, non faremo mancare i nostri voti su qualsiasi proposta che il movimento lgbtqi giudicherà un positivo passo in avanti. Dunque, ci chiediamo quali sono le vere priorità di un Pd che vuole governare con Monti, Fini e Casini e prova ad escluderci dal Parlamento? Pensiamo che la nostra presenza sia utile sia sul terreno dei diritti civili che dei diritti sociali[47]»
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Furio Honsell, sindaco di Udine (10 aprile 2013)[modifica]
« «Il sindaco di Udine è favorevole al matrimonio gay e fa la tessera Arcigay a sostegno delle battaglie per i diritti civili». L’Arcigay plaude al primo cittadino ricandidato a palazzo D’Aronco, Furio Honsell, che ieri, nella libreria Feltrinelli, ha espresso tutto il sostegno al «matrimonio egualitario»[48]. »
Ignazio Marino, sindaco di Roma (15 novembre 2013)[modifica]
« Non mi fa paura la parola matrimonio tra persone dello stesso sesso. Tanti a sinistra invece ce l’hanno. Se due persone si amano si sposano, non vedo dove sia il problema[49]. »
« "Io sono per l'uguaglianza sancita dalla Costituzione della Repubblica che all'articolo 3 che afferma l'uguaglianza dei cittadini davanti alla legge a prescindere dal sesso". [...] "Leggiamolo con attenzione questo articolo 3 della Costituzione, non riempiamoci solo la bocca quando c'è la Festa della Repubblica" [...] "il vero vincolo che regge le unioni è quello dell'amore". [...] "E' un tema che appassiona il dibattito libero e che è stato sancito anche da una sentenza del tribunale di Grosseto. Noi ne abbiamo discusso e in attesa di una legge che vada nell'attuazione della Costituzione, i Comuni possono fare passi importanti e quindi abbiamo deciso di trascrivere matrimoni celebrati all'estero"[50]. »
«In tema di unioni civili a noi piacerebbe puntare in alto, non crediamo che gli italiani, etero o meno che siano, si meritino sempre o il nulla o i contentini, è per questo che abbiamo presentato come proposta il matrimonio egualitario. Quindi il Pd sappia che anche stavolta ha il nostro appoggio per puntare al massimo, così come è stato per la legge contro l’omofobia in cui a un certo punto noi lottavamo più di loro per la loro stessa proposta, dovrà solamente decidere che strada prendere: il meglio con noi o il compromesso con gli altri[52]. »
«"Io sono tradizionalista, tengo molto a festeggiare il Natale e la Pasqua. Anche sui diritti civili, accetto il matrimonio tra gay e spero che Renzi riesca a farlo passare perché la gente ci soffre, ma le adozioni, quelle no. Un bimbo deve crescere con un uomo e una donna. Se un trans diventa donna a tutti gli effetti e cambia i documenti, allora va bene. Altrimenti sono contraria[53]. »
Gian Ettore Gassani, presidente dell’associazione degli Avvocati matrimonialisti italiani (7 ottobre 2014)[modifica]
«"Sul divieto del ministro dell’Interno di trascrizione in Italia delle nozze omosessuali celebrate all’estero, l’Ami non può che prendere atto che l’attuale nostro ordinamento giuridico e diritto di famiglia non ammettono il matrimonio omosessuale [...] al di là della decisione del ministro Alfano resta una questione aperta sulla tutela delle coppie omosessuali, che di fatto manca nel nostro Paese: l’Italia non può più fare finta di non capire che il mondo è cambiato, come è cambiato il comune sentire, come sono diversi i modi di amare. L’augurio è che nell’agenda politica dell’attuale governo vi sia la tutela dei diritti fondamentali di tutte le persone, indipendentemente dall’orientamento sessuale"[54]. »
Enzo Iachetti, attore e comico (24 gennaio 2015)[modifica]
Ospite a Verissimo ha dichiarato:
«"Certo che si sono favorevole ai matrimoni e alle adozioni gay. Conosco tante coppie eterosessuali che maltrattano i figli e tante coppie gay, sia donne che uomini che amano i loro figli”[55]. »
Alessandra Amoroso, cantante (6 marzo 2015)[modifica]
Alla domanda diretta: "Sei favorevole alle nozze gay?" risponde "sì"[56].
Daria Bignardi, giornalista e conduttrice televisiva (10 marzo 2015)[modifica]
Sulle pagine della sua rubrica su Vanity Fair, la conduttrice scrive:
«"La legge sui diritti civili sembrerebbe ora più vicina (stiamo a vedere, l’hanno promessa) ma il matrimonio è ancora un tabù, e lo sarà per un bel pezzo. Perché? Perché una persona omosessuale in Italia non puó nemmeno sognare che un giorno potrà sposarsi? Perché siamo così arretrati? [...] Ogni coppia ha il diritto di sposarsi, se lo desidera. È solo questione di tempo e accadrà, persino da noi, perché è naturale e inevitabile che accada. Poi ci chiederemo – noi magari saremo morti, o rincoglioniti, e se lo chiederanno i nostri figli, e ci faranno dei film – come è stato possibile che un tempo fossero negati diritti tanto elementari, come facciamo se ricordiamo i tempi in cui le donne o i neri non potevano votare"[57]. »
Nel commentare il "sì" referendum iralandese sul matrimonio gay dichiara: {{L’Italia su tante questioni è un Paese arretrato. Quello che si impara dall’Irlanda è che i cittadini devono scegliere. Questo è un Paese in cui il premier Renzi non ti fa più scegliere i deputati,i senatori e mette indagati e inquisiti nel Senato delle autonomie. Dall’Irlanda arriva una lezione: ovvero anche su questioni di diritti civili deve decidere il popolo”.}} E aggiunge:{{Io avrei votato sì[58].}}
Fabrizio Cecchetti, politico della Lega Nord, vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia (27 maggio 2015)[modifica]
Intervistato dal Corriere della Sera, dopo aver votato favorevolmente al patrocinio regionale per il Milano Pride 2015 dichiara:
«Io sono per estendere i diritti a chi ancora non ne ha. E non mi vengano a raccontare balle, certo che ci sono diritti che non sono tutelati per chi non è sposato. Io sono a favore di una legge sulle unioni civili. In Irlanda, e parlo di un paese molto cattolico, fino a vent’anni fa l’omosessualità era reato. Oggi votano sì al matrimonio tra omosessuali. Per me non è un tabù il matrimonio gay, anche se rimango contrario alle adozioni. Di queste cose vogliamo iniziare a discutete anche noi, al di fuori degli estremismi delle due parti?[59]. »
Elena Boschi, deputata per il Partito Democratico e Ministro per le riforme costituzionali (30 luglio 2015)[modifica]
Intervistata da "Sette", il settimanale del Corriere della Sera, dichiara:
«Vengo dall'esperienza delle Giornate mondiali della gioventù, sono cattolica, ma sulle unioni civili ho una posizione diversa rispetto a quella ufficiale della Chiesa. Io sarei favorevole al matrimonio. Il Papa, dicendo «chi sono io per giudicare», ha aperto a una riflessione. Oggi, in questo Parlamento, non è realistico immaginare che si possa ottenere il matrimonio tra omosessuali; quindi, occorre mediare. Vanno evitate le posizioni estreme. Anche perché una sentenza della Corte Costituzionale vieta di equiparare le unioni civili al matrimonio. Le adozioni, poi, dividono in maniera più incisiva. L'ipotesi di ispirarsi al modello tedesco, ovvero un riconoscimento e, quindi, la possibilità di adozione all'interno della coppia per i figli nati da precedenti unioni, credo possa essere un buon punto di partenza. Perché interrompere il legame affettivo di un bambino con un genitore che per anni si è preso cura di lui, che lo va a prendere a scuola, che lo accompagna dal medico o agli allenamenti di calcio[60]. »
Mara Venier, presentatrice televisiva (2 novembre 2015)[modifica]
Nel novembre del 2015, nel corso della trasmissione "Open Space" Mara Venier dichiara[61]:
« Io sono a favore delle unioni gay, dei matrimoni gay ma soprattutto dei diritti civili. Io sono un po' stanca di sentir parlare di gay, etero, lesbiche... sono persone. hanno diritto anche loro di avere quello che vogliono. Biogna capirlo »
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Sull'adozione aggiunge:
« Io sono dell'idea che piuttosto che vedere un bambino dentro un orfanotrofio, se una persona riesca a dare amore, perché no? Non è che dobbiamo darlo a tutto: naturalmente ci dovranno essere delle regole, ci dovranno essere delle valutazioni... ma perché no? »
↑Anonimo, Nozze gay:De Magistris, seguo articolo 3 della Costituzione Sindaco Napoli, forte ruolo Comuni in attesa di legge nazionale, Ansa, 2 giugno 2014.
↑Anonimo, Gay: Della Vedova, avanti fino a matrimonio egalitario, "Ansa", 7 giugno 2014 ore 18:20.