Onda Pride

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Con il nome di “Onda Pride” si identifica la manifestazione nazionale del movimento lgbt italiano che, dal giugno 2014 scomparso il Pride nazionale, che riunisce idealmente sotto un’unica regia tutti i cortei del pride, e iniziative stanziali che celebrano l'"orgoglio LGBT".

Onda Pride 2014

Il logo di Onda Pride 2014

La prima edizione di Onda Pride ha visto la contemporanea organizzazione di manifestazioni del Gay Pride in 13 città italiane il 28 giugno 2014: Alghero, Bologna, Catania, Lecce, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Torino, Venezia. E’ coinvolta anche la città di Roma che anticipa la parata al 7 giugno.

La piattaforma politica diffusa dal Coordinamento Onda Pride è ampia e articolata e riassume tutte le richieste di parità e uguaglianza della popolazione omosessuale, lesbica e transesuale denunciando “la dolosa l’inerzia dei partiti”, “l’immobilismo delle istituzioni e del nostro legislatore” incapaci di offrire “risposte adeguate a queste richieste di cambiamenti e di diritti, aumentando la distanza tra una realtà in rapida evoluzione e le leggi e le politiche troppo spesso inadeguate e discriminatorie[1]”.

Nel documento, tra le rivendicazioni del movimento declinato come LGBTQI con la comparsa tra le sigle, per la prima volta, dell’intersessualità, sono ribadite quelle “storiche”, “di piena parità, dignità e libertà declinate in leggi e diritti come il matrimonio egualitario, il riconoscimento delle unioni civili e di fatto, della genitorialità, dell’identità trans, della tutela della salute e del contrasto a discriminazioni omofobe e transofobe”. A questo si affianca come “centrale il tema della formazione in tutti i livelli scolastici” con attenzione al “tema dell’educazione alle affettività”

Di rilievo lo spazio nel documento alle rivendicazioni delle persone transessuali “e queer che a causa della loro visibilità e di inconvenienti legati all’incongruenza tra i documenti di identità e il loro aspetto esteriore troppo spesso sono messi ai margini della vita sociale e lavorativa” e per la denuncia delle difficoltà delle persone sieropositive colpite con la richiesta “che il Sistema Sanitario Nazionale continui a garantire anche per il futuro la gratuità, qualità e adeguatezza delle cure”.

Si aggiungono a queste rivendicazioni anche grandi temi che non riguardano in via esclusiva la popolazione omosesessuale come l’ “autodeteminazione delle scelte, della laicità, della lotta alla schiavitù di mafia e ‘ndrangheta, della liberazione”.

In sintesi “Onda Pride” scende in piazza con più obiettivi. Da una parte a sostegno delle richieste di “promozione dei diritti umani e civili delle persone LGBTQI”, tema specifico della Giornata dell’orgoglio gay. Dall’altra, la conquista dei diritti “va di pari passo ai diritti di tutte le minoranze e le realtà sociali discriminate, marginalizzate e sotto attacco, con le istanze delle donne, del mondo del lavoro, della precarietà, di giovani, disabili, migranti”.

Onda Pride 2015

La seconda edizione di Onda Pride, con lo slogan "It's #Human Pride", registra il coinvolgimento di quindici le città italiane che, tra giugno e luglio del 2015, ospitano manifestazioni e mobilitazioni per chiedere il riconoscimento e diritti per le persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuali. Le città che ospitano il pride sono:

  • 6 giugno: Verona, Pavia, Benevento;
  • 13 giugno: Roma;
  • 27 giugno: Torino, Milano, Bologna, Perugia, Palermo, Cagliari;
  • 4 luglio: Foggia, Genova, Catania;
  • 11 luglio: Napoli;
  • 1 agosto: Reggio Calabria.

Nel documento politico si legge:

« Scendendo in piazza, sollevando lungo tutto il Paese l'onda dell'orgoglio prendiamo parola per rivendicare il diritto a una piena cittadinanza in Italia per le persone gay,lesbiche, transgender, bisessuali, queer, intersessuali. Servono leggi che parlino di uguaglianza, laicità, autodeterminazione. Servono azioni concrete di contrasto ai crimini e alle parole d'odio, alle discriminazioni, alla messa ai margini; servono una cultura delle differenze e una nuova educazione alle affettività; servono scuole inclusive e al sicuro dalle manipolazioni dei poteri forti, luoghi sani in cui investire sulle future generazioni di cittadini e cittadine; e servono politiche del lavoro che sappiano farsi carico della diversità e valorizzarla, anziché considerarla un ostacolo per l'accesso»

I risultati

I numeri di Onda Pride 2015
Data Pride Partecipanti secondo gli organizzatori Partecipanti secondo la Questura Note
6 giugno 2015 Pavia Pride 2015 __ __
6 giugno 2015 Verona Pride 2015 __ __


La campagna di comunicazione

Note

  1. [28 Giugno, Onda Pride: info e documento politico], "Gaynet.it", 24 giugno 2014.