Movimento 5 Stelle

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Questa voce raccoglie prese di posizione del Movimento 5 stelle relativamente alle tematiche di interesse LGBT.

Arcobaleno le prime proposte di legge di M5S[modifica]

Nonostante il programma elettorale del movimento non presentasse alcuna sollecitazione sul tema dell'omofobia, del matrimonio gay e sulla questione transessuale, i primi provvedimenti in assoluto[1] che il Movimento 5 Stelle presenta dopo essersi insediato in Parlamento grazie al successo elettorale delle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio 2013 riguardano i diritti di omosessuali e trans.

Si tratta dei disegni di legge 391[2], 392 e 393. Il primo, firmato dall’eletta Michela Montevecchi, richiede l’applicazione di “Nuove disposizioni per il contrasto dell’omofobia e della transfobia”. Il secondo,a firma del senatore Alberto Airola si intitola “Norme in materia di modificazione dell’attribuzione di sesso”. Il terzo, a firma Luis Alberto Orellana (poi espulso dall'M5S[3]), riguarda “Modifiche al codice civile in materia di eguaglianza nell’accesso al matrimonio in favore delle coppie formate da persone dello stesso sesso”.

I progetti di legge generano critiche e dibattito perché trattano materie che esulano il programma elettorale con il Movimento 5 Stelle si è presentato alle elezioni. L'accelerazione dei portavoce eletti da M5S è quindi da considerarsi a titolo personale ed è giudicata in maniera contrastante, come si evince da un lungo scambio di opinioni tra attivisti[4]. Sul tema dei diritti lgbt il movimento non ha ancora una posizione ufficiale e condivisa.

Il bacio gay alla Camera dei Deputati[modifica]

La protesta del M5S

Il 19 settembre 2013, nel corso del dibattito alla Camera dei Deputati sul ddl di contrasto all'omofobia, il Movimento 5 Stelle ha messo in atto nell'Aula di Montecitorio una protesta esponendo cartelli con la scritta "Più diritti", “Diritto violato sull’altare dell’inciucio” e “Chi siete voi per giudicare?” e un bacio collettivo (e abbracci)[5] tra deputati dello stesso sesso.

M5S si è astenuto sul provvedimento ritenendolo insufficiente e accusando il Partito Democratico di aver ceduto a "una logica del ribasso".

La deputata Silvia Giordano, incaricata della dichiarazione di voto di astensione, ha dato il via alla protesta dichiarando: “Un bacio e un abbraccio non possono fare male a nessuno”. Dopo la dichiarazione di voto la protesta, come riporta una cronaca: "i deputati grillini, che indossano un fiore rosa per citare i colleghi del Parlamento inglese che hanno approvato i matrimoni gay, si alzano in piedi. E, per libera scelta, alcuni di loro si baciano in bocca, altri sulla guancia, altri ancora si limitano a un abbraccio[6]".

Il presidente della seduta Roberto Giachetti ha chiesto di ritirare i cartelli: “Onorevole Nuti, se ha finito di baciare il collega, faccia ritirare quei cartelli”. Lo stesso Riccardo Nuti ha commentato su Facebook la protesta: "Perché un bacio e un abbraccio non devono fare Paura e noi non abbiamo paura!".

La stampa qualche giorno dopo da risalto a una lettera aperta critica rispetto alla protesta inviata ai parlamentari dai cattolici del Movimento[7]. Il tentativo di polemica si è però immediatamente sgonfiato.

Contro la circolare anti-matrimonio del Ministro Alfano[modifica]

Beppe Grillo con un cartello che contesta la circolare del Ministro Alfano, ottobre 2014

Il Ministro dell'Interno Angelino Alfano, nell'ottobre 2014, dichiara di aver inviato una circolare ai Prefetti affinché rivolgano un invito formale ai sindaci per il ritiro e alla cancellazione delle trascrizioni delle nozze gay avvenute all'estero dai registri dello stato civile.

Il gruppo M5S della Camera dei deputati diffonde un comunicato che responge la circolare che "andrebbe contro il diritto comunitario e la giurisprudenza italiana, rischiando di creare contenziosi giuridici e conflitti tra sindaci e prefetti". Nel comunicato si legge:

« Il ministro Alfano dovrebbe cercare di guadagnarsi le luci dei riflettori per meriti e risultati ottenuti dal suo dicastero e non attraverso annunci prettamente politico-mediatici, da esponente di Ncd e non da titolare dell’Interno. [...] Al contempo, consideriamo pretestuosa la replica di esponenti del Pd,Presidente Orfini in testa, che parlano di estendere il matrimonio gay in Italia. Ci vuole faccia tosta per fare affermazioni del genere, dal momento che in questa Legislatura la proposta di legge sull’omofobia, seppuresostanzialmente svuotata di contenuto dal Pd stesso, è stata comunque messa nel cassetto.

La verità è che di diritti per la comunità lgbt e di nozze gay si fa un gran parlare ma, quando si tratta di passare ai fatti e di portare questi temi in Parlamento, dai partiti scatta il fuggi fuggi. Il Pd invece di rilasciare dichiarazioni, inviti la commissione Giustizia del Senato a licenziare il testo sul quale si lavora da mesi e lo porti in aula. Basta spot, servono soluzioni concrete[8]»

Nel corso dell'evento Italia 5 Stelle al Circo Massimo di Roma numerosi esponenti del movimento e Beppe Grillo sono fotografati con un cartello con la scritta: "#‎ALFANO‬ KEEP CALM and TRASCRIVI L'AMORE", un'iniziativa nata sul web per denunciare e condannare le posizioni illiberali del ministro sul matrimonio gay.

Sì alle unioni civili[modifica]

Il quesito della consultazione di M5S

Il 28 ottobre 2014 si svolge una consultazione online sul blog di Beppe Grillo su unioni civili e disciplina delle convivenze. Gli attivisti certificati del movimento sono chiamati a esprimere un "sì" o un "no" sul progetto di legge “Disciplina delle coppie di fatto e unioni civili” in discussione in Commissione giustizia al Senato. Partecipano alla votazione 25.268 attivisti certificati (fino al primo luglio 2014), di questi 21.360 votano a favore del progetto e 3.908 contro. All'esito della votazione il capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato Alberto Airola dichiara:

« la consultazione on line sulle unioni civili si è chiusa con un risultato plebiscitario che sancisce la vittoria dei sì. Ora si apre la strada per un percorso legislativo che porti al riconoscimento di diritti da tempo presenti in Europa e di cui l'Italia, paurosamente in ritardo, aveva bisogno. Ora ci auguriamo che le divisioni interne alla maggioranza, e allo stesso Pd, non rallentino l'iter legislativo di questo disegno di legge parlamentare.[9] »

Il voto a favore delle unioni civili rappresenta il primo pronunciamento ufficiale del Movimento 5 Stelle sui temi lgbt a differenza della proposta di legge sul matrimonio presentata dal senatore Luis Alberto Orellana a pochi giorni dall’elezione che generò critiche perché il tema non rientrava tra gli obiettivi elettorali del movimento. Allo stesso modo il voto on-line rappresenta la prima consultazione di massa sul tema all'interno di un movimento politico.

Nel corso della votazione si sono registrate polemiche concentrate sull'assenza di società terze di certificazione del voto e sulla variazione del quesito con l'eliminazione di una parte tra parentesi che riguardava le adozioni gay. Airola ha specificato che il progetto di legge in discussione al Senato,

« non prevede adozioni per le coppie omosessuali, prevede solo la tutela di figli già presenti da precedenti unioni se minorenni; la parentesi “scomparsa” nel testo del post sulla votazione è semplicemente perché è stato aggiunto il mio testo a chiarimento della domanda; le unioni si riferiscono sia a coppie etero che omosessuali; molti credono che si toglieranno dei diritti a qualcuno concedendoli alle coppie omosessuali, una strumentalizzazione ideologica inaccettabile»

Sì al DDL Cirinnà in Commissione al Senato[modifica]

In Commissione Giustizia al senato, alla prima votazione (il 26 marzo 2015) del DDL Cirinnà il testo di legge per regolamentare le unioni civili proposto dal Partito Democratico il gruppo M5S, sulla base alla votazione del 28 ottobre che si è tenuta sul portale degli iscritti, ha votato compattamente a favore del testo. Grazie all'asse M5S-PD la legge ha superato il primo vaglio della commissione Giustizia. Forza Italia, Lega Nord e Ncd hanno votato contro al provvedimento[10].

Il Senatore del M5S Nicola Morra ha commentato:

« Garantire a persone dello stesso sesso la possibilità di stringere un contratto che abbia valenza civile, e che ponga due persone che si amano in condizioni di tutela dei loro diritti e delle loro giuste esigenze, è semplicemente una questione di civiltà. Quel che oggi desta scandalo in Italia, in altri paesi viene accettato ormai da tempo[11]»

Note[modifica]

  1. Gianluca De Martino, [M5s: matrimoni gay, legge anti-omofobia e cambio di genere, i primi ddl dei grillini in Parlamento], "www.huffingtonpost.it", 8 aprile 2013.
  2. Il testo della proposta di legge è disponibile [qui]
  3. Anonimo, M5S, parlamentari votano per l’espulsione di quattro senatori “dissidenti”, "www.ilfattoquotidiano.it", 26 febbraio 2014.]
  4. Il dibattito sulle tre proposte di legge sul sito di Beppe Grillo.
  5. Andrea Indini, [Baci gay in Aula: la protesta dei deputati del M5S], in "ilgiornale.it", 20 settembre 2013.
  6. Anonimo, M5s, omofobia: bacio tra deputati contro il “ddl farsa” , in "www.blitzquotidiano.it", 19 settembre 2013.
  7. Anonimo, M5s e bacio gay a Montecitorio. Base cattolica protesta: “Noi non consultati”, in "www.blitzquotidiano.it", 23 settembre 2013
  8. Anonimo, Nozze gay, M5S: Alfano in cerca di visibilità, Pd parla ma non agisce, in "Ilvelino.it", 7 ottobre 2014.
  9. Anonimo, Nozze gay, blog Grillo fa sondaggio online: iscritti M5s dicono sì a unioni civili, in "www.ilfattoquotidiano.it", 28 ottobre 2014.
  10. Anonimo, 'Unioni civili, M5S e Pd approvano il testo base. Contrari Fi, Lega e Ncd, "www.ilfattoquotidiano.it", 26 marzo 2015.
  11. Anonimo, Unioni civili, M5s: è una questione di civiltà, "Adnkronos", 26 maggio 2015.

Voci correlate[modifica]

Bibliografia[modifica]

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Link esterni[modifica]

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