Scandalo di Villa Eden

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Lo scandalo di “Villa Eden”, la scoperta nel giugno del 1960 di un giro di prostituzione maschile minorile a Gardone Riviera in provincia di Brescia, è considerata la premessa del più celebre scandalo dei Balletti verdi, uno tra i più grandi scandali legati al mondo omosessuale nella storia italiana del Novecento.

La cronaca[modifica]

Nel giugno del 1960 i carabinieri di Gardone Riviera, su ordine del pretore di Salò, arrestano un cittadino tedesco Manfred Reeb, 25 anni, di Karisruhe e espellono perché indesiderabile l'austriaco Leone Mertzenich, 62 anni, di Aquisgrana, proprietario della Pensione Villa Eden (in località Morgnaga di Gardone Riviera) che aveva trasformato in un luogo di incontro per omosessuali e prostituti minorenni.

Secondo il settimanale scandalistico "Le Ore", in un articolo pubblicato nell'ottobre dello stesso anno:

« In un caldo pomeriggio della fine del giugno scorso la signorina. T.S., scesa in strada a cercare il fratello minore, lo trovò in un crocchio di coetanei mentre mostrava una fotografia pornografica. Il giovane R.N., esile fanciullo di 14 anni, era ritratto completamente nudo in atteggiamento osceno. La signorina T.S. strappò di mano al fratello la fotografia e corse dai carabinieri. [...] Il brigadiere dei carabinieri di Gardone Riviera non perse tempo: venti minuti dopo i suoi uomini avevano sequestrato la bellezza di novantasei fotografie, una più sconcia dell'altra. Solo una decina erano di soggetti femminili, le altre riguardavano ragazzi, e persino bambini in pose che definiremo, eufemisticamente, molto sconvenienti. [...]Il Mertzenich era proprietario della Pensione Villa Eden e aveva trasformato la dipendenza della pensione stessa in un luogo di convegno per omosessuali ai quali faceva trovare ragazzini dai dieci ai quindici anni attratti con la promessa di qualche soldo e di dolci.[1]»

Lo scandalo, a differenza di quello più celebre dei Balletti verdi, non assumerà nel momento degli arresti una rilevanza nazionale. La stampa locale, contestualmente agli arresti, conferma la versione offerta del settimanale scandalistico. "Il Giornale di Brescia" dice:

« Dopo l'arresto avvenuto alcuni giorni or sono da parte dei carabinieri di Gardone Riviera per ordine del pretore di Salò, del suddito tedesco Manfred Reeb, d'anni 25 da Karlsruhe, responsabile di atti innominabili compiuti alla presenza di un ragazzo nella dipendenza della Pensione "Villa Eden" di Gardone Riviera, l'autorità è intervenuta ieri decisamente, per proseguire a fondo un'inchiesta che a quanto pare, assumerà notevoli proporzioni. […] L'indagine avrebbe provato altre responsabilità nell'immonda vicenda, mentre sarebbe stato sequestrato un voluminoso quanto ripugnante materiale pornografico di probabile provenienza straniera[2]. »

E aggiunge:

« in seguito all'energico intervento dell'autorità giudiziaria ha ricevuto in questi giorni durissimi e decisivi colpi. Tutta l'accorta e immonda impalcatura, che sotto un manto di signorilità e anche di pelosa generosità occultava una attività inqualificabile, è infatti crollata in seguito all'intelligente azione del sostituto procuratore dott. Enzo Giannini e del pretore di Salò dott. Giuseppe di Giovine. […] Entrambi [gli arrestati] sono responsabili di atti innominabili e di minacce nei confronti dei ragazzi abitanti nella zona gardesana. […] Anche molti oggetti pornografici di provenienza straniera sono stati trovati e sequestrati all'interno della pensione, dove faceva spicco una serie di foto, di quadri e di suppellettili perfettamente intonati al sudicio ambiente. […] Sono in corso ulteriori indagini per fare piena luce su tutta questa sconcia attività[3] . »

Oltre al tono dell'articolo, tipico della stampa dell'epoca nella descrizione di scandali legati all'omosessualità, risulta rilevante la partecipazione di Enzo Giannini alle indagini, lo stesso procuratore che seguirà quelle relative ai Balletti Verdi.

Allo scandalo di “Villa Eden” la stampa degli anni Sessanta del Novecento ha fatto coincidere, l’avvio dello scandalo dei Balletti verdi comparso sulla stampa nell’ottobre del 1960. Il quotidiano “Il Tempo” per esempio, dice:

« La storia ha inizio in maggio a Gardone Riviera, dove una certa "Villa Eden" venne chiusa d'autorità. Era di proprietà di un tedesco che riuscì a sfuggire alla cattura. Vi si tenevano infatti festini piccanti e non per il genere dei cibi[4]. »

Le due inchieste risulteranno comunque distinte, Villa Eden si concluderà molto rapidamente, i Balletti verdi, che assumeranno un rilievo nazionale, per mesi. Quanto occorso a Villa Eden è solo la premessa di quanto accadrà a Brescia nei mesi successivi.

Note[modifica]

  1. Manlio Lucentini, Mike Bongiorno e i balletti verdi, "Le Ore", numero 389. 25 ottobre 1960.
  2. Anonimo, Perquisizioni e interrogatori in una pensione del Garda, «Giornale di Brescia», 25 giugno 1960, p. 5.
  3. Anonimo, Altri due tedeschi tratti in arresto il quarto è riuscito a darsi alla fuga, «Giornale di Brescia», 26 giugno 1960.
  4. Anonimo, Peccatori a Brescia, "Il Tempo", 22 ottobre 1960, p. 10.