Scandalo del Collegio Vinanti

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Articolo tratto da Anonimo, Scandalo in un convito maschile, "Il Cittadino di Brescia", 20 novembre 1902.

Nel novembre del 1902 la città di Vicenza è scossa dallo scandalo del Collegio Vinanti, un frequentato collegio maschile fondato dal Cavalier Luigi Vinanti nel 1892 a Bassano.

La stampa da notizia di “turpitudini innominabili” [1] di un istitutore, il maestro Ruspoli, ai danni di alcuni convittori.

La cronaca[modifica]

E’ dalla denuncia contro il maestro Ruspoli da parte del padre di un convittore, nota nell giugno 1902, che lo scandalo muove i suoi primi passi. Oggetto del contendere “turpitudini innominabili” [2] dell’insegnante, immediatamente deferito all’autorità giudiziaria e licenziato, con il figlio e altri convittori.

La denuncia risulta circostanziata, e il caso avrebbe potuto concludersi con il processo a Ruspoli, che si tiene il 4 dicembre 1902 a Bassano, e al momento non è stato ricostruito.

La notizia però piomba a Vicenza in un momento di aspro dibattito, sopratutto in ambito nazionale, tra la Chiesa cattolica, che ambiva a conservare il monopolio dell'educazione dei bambini, e lo Stato italiano, che giustamente intendeva gestirla in proprio. Proprio nella primavera del 1902 “anche a Vicenza aveva preso corpo la curiosa polemica che vedeva la stampa di area socialista invocare una legge atta a vietare ai religiosi di insegnare nelle scuole pubbliche e a rendere disponibili posti di lavoro per gli insegnanti laici e quindi con famiglia[3]”. E il collegio Vinanti nasce proprio in concorrenza con il collegio vescovile della città tanto che il corpo insegnanti è composto da laici. Così interviene la politica.

Il Provveditore agli studi Paolo Lioy ordina un’inchiesta, affidata dal preside dell’istituto Capetti al consiglio scolastico, del quale facevano parte lo scrittore e senatore Antonio Fogazzaro e il commendator Almerico da Schio, che delibera la censura per il Cavalier Vinanti e la chiusura del convitto a esami finiti. Il sindaco della città, che ritiene la chiusura una grave perdita per Bassano, si rivolge al ministro della Pubblica Istruzione Nunzio Nasi chiedendo di mantenere la proprietà del collegio in mano a Luigi Vinanti, ma di dirigerlo in proprio, affidandolo a un incaricato del Comune. Il Ministero della Pubblica Istruzione avvia una sua indagine e, in barba al compromesso proposto dal sindaco, ordina, nel settembre 1902, la riapertura del collegio.

Fogazzaro e da Schio si dimettono e denunciano le “intromissioni parlamentari” e l'“incoerenza e soperchieria del governo” [4].

La vicenda si conclude nel 1903: “intervennero deputati e consiglieri provinciali di ogni parte politica ed alla fine fu lo stesso ministro Nasi a formulare la proposta che sembrava salvare capra e cavoli: il 17 gennaio del 1903 egli suggerì di lasciare la direzione e la proprietà del collegio, ma di autorizzare il Comune di Bassano a la possibilità di nominare una commissione permanente di vigilanza composta da tre cittadini eletti[5]”. Fogazzaro e da Schio ritirano le dimissioni.

La cronaca fa emergere la gestione assolutamente politica della vicenda, allo scopo o di esautorare il proprietario (laico ed anticlericale) dalla gestione del collegio, o di mantenerlo al suo posto. Le vittime del maestro, nelle ricostruzioni di quel periodo finora conosciute, rimangono sullo sfondo.

Bibliografia[modifica]

  • Anonimo, Uno scandalo in un collegio, "La Provincia di Vicenza", 13.06.1902.
  • Anonimo, La polemica sugli insegnanti religiosi, "Il Berico", 14.11.1902.
  • Anonimo, Scandalo in un convitto maschile, "Il Resto del Carlino", 18.11.1902.
  • Anonimo, Le dimissioni del Consiglio provinciale scolastico - Per l'affare Vinanti, "Il Berico", 18.11.1902.
  • Anonimo, Il Consiglio scolastico provinciale si dimette - per l'affare del Collegio Vinanti, "La Provincia di Vicenza", 18.11.1902.
  • Anonimo, Scandalo in un convito maschile, "Il Cittadino di Brescia", 20.11.1902. Una scansione dell'articolo è disponibile su Wikipink a questo link.
  • Anonimo, La questione del Collegio Vinanti, "La Provincia di Vicenza", 18.01.1903.
  • Enrico Oliari, L'omo delinquente. Scandali e delitti gay dall'Unità a Giolitti, Prospettivaeditrice, 2006.
  • Enrico Oliari, Bassano 1902: Antonio Fogazzaro e il fattaccio del collegio Vinanti, in “Culturagay.it”, 30 gennaio 2005.

Note[modifica]

  1. Anonimo, Scandalo in un convitto maschile, in "Il cittadino di Brescia", anno XXV, n. 268, 20 novembre 1902, p. 1.
  2. Anonimo, Scandalo in un convitto maschile, “Il Resto del Carlino”, 18 novembre 1902; Anonimo, Scandalo in un convitto maschile, in "Il cittadino di Brescia", anno XXV, n. 268, 20 novembre 1902, p. 1.
  3. Enrico Oliari, Bassano 1902: Antonio Fogazzaro e il fattaccio del collegio Vinanti, in “Culturagay.it”, 30 gennaio 2005.
  4. Anonimo, La polemica sugli insegnanti religiosi, “Il Berico”, 18 novembre 1902
  5. Enrico Oliari, Bassano 1902: Antonio Fogazzaro e il fattaccio del collegio Vinanti, in “Culturagay.it”, 30 gennaio 2005.