Rosario Crocetta

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Rosario Crocetta

Rosario Crocetta (Gela, 1955 - vivente) è un uomo politico italiano.

Biografia[modifica]

Nasce a Gela, in provincia di Caltanissetta, l'8 febbraio 1951.

Militanza politica[modifica]

Incomincia la sua militanza politica tra le fila del Partito Comunista Italiano e aderisce, in un secondo momento a Rifondazione Comunista. Con Rifondazione diventa assessore alla cultura del Comune di Gela dal 1996 al 1998.

Alla fine del mandato passerà ai Comunisti Italiani con cui, nel 2002, si candida a sindaco di Gela ma è sconfitto per meno di 200 voti dal candidato dell'Ulivo. Crocetta fa ricorso e nel 2003, dopo il riconteggio dei voti, è eletto primo cittadino di Gela con 307 voti in più dell’avversario. Da sindaco si fa promotore di numerose iniziative contro la mafia, assumendo l’'appellativo di “sindaco antimafia” e diventando una bandiera. Tra queste iniziative lo svolgimento delle gare d'appalto pubbliche alla presenza dei carabinieri, ed il licenziamento di impiegati comunali vicini alla mafia.

Le iniziative lo hanno però reso bersaglio di un agguato da parte della Stidda, organizzazione malavitosa diffusa soprattutto nelle province di Agrigento, Caltanissetta, Enna e Ragusa. In particolare il sindaco di Gela avrebbe dovuto essere eliminato durante la processione dell'Immacolata, l'8 dicembre del 2003. L'attentato fallì, ma da allora Crocetta vive sotto scorta. Un secondo tentativo di uccisione ai suoi danni è stato sventato nel gennaio 2010 con l'arresto di 5 affiliati al clan mafioso "Emmanuello" di Gela.

Nel 2007 Crocetta è riconfermato alla poltrona di primo cittadino con il 64,8% dei consensi. Nel 2008 aderisce al Partito Democratico con il quale si candida alle elezioni europee ed è eletto con 150.091 preferenze. Dopo l'elezione lascia l'incarico di primo cittadino di Gela e il 18 aprile 2012 è nominato vicepresidente della Commissione speciale antimafia (Crim) dell'Unione europea.

Il 29 ottobre 2012 vince con il 30,5% dei consensi le elezioni regionali in Sicilia come rappresentante di una coalizione fra Pd e Udc. Enzo Cucco ha così commentato l'elezione:

« Perché la notizia dell'elezione di Rosario Crocetta è importante? Perché è la prova del nove di quello che l'elezione di Nichi Vendola ha rappresentato: non una eccezione, bensì il segno che l'Italia, a dispetto della sua classe dirigente (tutta e non solo quella che ha residenza di là dal Tevere) non si fa impressionare più di tanto di fronte alla visibilità dell'orientamento sessuale dei candidati. E questa è una buona notizia. (...) La scelta di Rosario Crocetta di non fare della propria omosessualità una bandiera della candidatura sgombra il campo da quelle aspettative che non sempre i politici omosessuali e transessuali che hanno ricoperto incarichi elettivi hanno saputo corrispondere. Ora siamo tutti più liberi: lui di interpretare al meglio le richieste di uguaglianza e tutti noi nel valutare le sue scelte per quello che saranno. Al di là della retorica e dei buoni sentimenti. Proprio come in un Paese normale dovrebbe capitare sempre, con tutti. [1] »

Per il magistrato antimafia Gian Carlo Caselli

« nella Sicilia che per certi profili è ancora quella del "Bell'Antonio" di Vitaliano Brancati e del "Divorzio all'italiana" di Pietro Germi, votare un gay dichiarato comporta un superamento di tabù che implica apprezzamento e fiducia per le qualità di amministratore e politico[2]»

Vita privata[modifica]

Crocetta, che si dichiara cattolico praticante[3], non ha mai parlato pubblicamente della propria omosessualità, pur non avendo mai fatto mistero del proprio orientamento sessuale [4], tanto che nelle campagne elettorali i suoi avversari hanno più volte usato la carta dell'omosessualità del candidato per cercare di affondarlo. Senza riuscirci.

Crocetta non si è mai speso, se non molto raramente, con dichiarazioni, atti politici o iniziative, nella battaglia di piena parità del movimento gay italiano. E su tali questioni si presenta come un "moderato".

Sul matrimonio gay, per esempio, ha dapprima suscitato polemiche definendo nel 2005 "Un non valore" le unioni civili, per poi arrivare nel 2012 a dichiarare:

« Sul matrimonio o meno, si tratta di riflessioni che devono camminare con il popolo: un passo avanti, appunto, ma come dico, con juicio. Pian piano, senza strappi. [5] »

In uno sfogo contro il Partito Democratico su "Il Corriere della Sera" Crocetta riafferma la sua posizione sul matrimonio gay:

« I veri rivoluzionari sono quelli che discutono. Comunque alla Regione non si fanno mica leggi sui matrimoni[6]»

E' l'occasione anche per uno accusare il suo partito di distanza rispetto al mondo omosessuale. In particolare la formazione ospiterebbe omosessuali invisibili ("cripto-checche mascherate in qualche frangia estremista") e sarebbe in parte omofobo:

« Dico solo che in alcune parti del Pd la componente omofoba è più alta che nell’Udc. Partito schieratosi senza indugi per un candidato dichiaratamente omosessuale da sempre, ben visto dal mondo cattolico perché io non ho mai fatto scandali, conduco una vita giudicata irreprensibile,mi batto per valori importanti come la legalità e voglio seriamente cambiare le cose in Sicilia[7]»

Crocetta poi, nel corso della campagna elettorale per diventare presidente della Regione Sicilia ha promesso di rinunciare al sesso, con la dichiarazione

« Se dovessi diventare Presidente della Regione Sicilia dirò addio al sesso e mi considererò sposato con la Sicilia, le siciliane e i siciliani.[8] »

Per l'ex sindaco di Gela, "'la sessualità, sia etero che omo, se portata agli estremi crea effetti di sovraesposizione. Quando si hanno ruoli pubblici si deve essere molto prudenti e molto casti".

La dichiarazione, che sembra accontentare l'elettorato cattolico dell'Udc, non è stata però accolta con favore da alcuni esponenti gay [9].

La polemica è stata ulteriormente alimentata da Crocetta che parlando alla trasmissione "La Zanzara" su Radio 24 ha ribattuto:

« La castità? Era una battuta, tutta colpa di quel gran figlio di... che si chiama Klaus Davi. Ma era semplicemente una battuta. E poi basta con queste categorie. Qualche volta mi giro per vedere qualche bella donna e lo stesso succede con un bel ragazzo. Non è che se uno ha un rapporto omosessuale è un omosessuale. Ognuno di noi è tutto. (...)

Sono single da tanti anni - dice Crocetta ai conduttori che gli chiedono se è fidanzato - e sono orgoglioso di esserlo. Il matrimonio gay? Io non mi sposerei mai, se il matrimonio non libera gli etero figuriamoci gli omosessuali. A me piace entrare in casa e lanciare una scarpa di qua e un calzino di là. Mai vissuto insieme a qualcuno.[10] »

Il comico Maurizio Crozza ha ironizzato sul dibattito con una freddura: "I siciliani hanno votato un gay, malgrado sia del Pd".[11].

Note[modifica]

  1. Enzo Cucco, Rosario Crocetta e la prova del nove, "Gay independet", 30 ottobre 2012.
  2. Gian Carlo Caselli, Crocetta, speranza dell'antimafia, "Il Fatto Quotidiano", 1 novembre 2012, p. 18.
  3. "Io sono cattolico praticante, faccio parte del comitato pastorale della mia parrocchia". Stefano Bolognini, Elezioni 2009, i risultati del voto gay , "Pride", n. 121, luglio 2009, p. 18
  4. Cf. Giulio Maria Corbelli, Il "primo cittadino gay", "Gay.it", 12 marzo 2003.
  5. Anonimo, Crocetta: "Se eletto dirò addio al sesso", "Gay.it", 20 agosto 2012.
  6. Gabriele Ruggeri, http://livesicilia.it/2012/08/10/il-pd-partito-omofobo-e-di-cripto-checche/, "livesicilia.it", 10 agosto 2012.
  7. Anonimo, “L’omofobia è in una parte del Pd”, "Giornalettismo.it", 10 agosto 2012.
  8. Anonimo, Crocetta: "Se eletto dirò addio al sesso", "Gay.it", 20 agosto 2012. Il risibile "fioretto" nacque anche dall'esasperazione ("Sono stanco di questi gossip. Perché non mi chiedono dei programmi e delle cose che vogliamo fare per la Sicilia?") per la determinazione con cui gli avversari utilizzavano il suo orientamento sessuale come argomento politico, avendolo individuato come "punto debole" del candidato. Ciò fu però dovuto all'incapacità di Crocetta di trattarlo come tale, come dimostra il caso parallelo di Nichi Vendola nel quale questa strategia non fu tentata. Inoltre Crocetta ha reagito con la stessa esasperazione ai giornalisti che gli chiedevano con chi avrebbe governato in Regione Sicilia, accusandoli anche questa una volta di non fargli le domande "giuste". In realtà i giornalisti non sono mai entrati nel gossip, rivelando dettagli della sua vita intima, limitandosi ad osservare del tutto legittimamente che Crocetta, candidato anche dei cattolici dell'UdC e cattolico dichiarato egli stesso, era omosessuale praticante.
  9. Anonimo, Concia e Grillini, appello a Crocetta: non rinunci al sesso, "Gay.it", 21 agosto 2012.. Una rassegna stampa sulla dichiarazione di Crocetta è online qui.
  10. Anonimo [Roberto D'Agostino], Se questo è un frocio, Dagospia, 30 agosto 2012.
  11. Anonimo, Crozza show: "In Sicilia hanno votato un gay, anche se del Pd", "Libero.it", 31 ottobre 2012.

Bibliografia[modifica]

  • Rosario Crocetta, Io ci credo. Gela città della legalità, Diple, 2006. ISBN 978-88-88082-50-9
  • Daniela Gambino, 10 gay che salvano l'Italia oggi, Laurana, 2011. ISBN 978-8896999073.

Link esterni[modifica]

Voci correlate[modifica]