Romano La Russa

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Romano Maria La Russa (Paternò, 11 gennaio 1952 - vivente), politico italiano del Pdl, figlio di Antonino La Russa (Movimento Sociale Italiano) e fratello minore di Vincenzo La Russa (Democrazia Cristiana) e Ignazio La Russa (Pdl).

Dichiarazioni omofobe[modifica]

Mai intervenuto prima sulla questione omosessuale nella lunga carriera politica, Romano La Russa, assessore regionale del Pdl per la Protezione civile, polizia locale e sicurezza in Lombardia, intervistato dalla trasmissione radiofonica "La Zanzara" di Radio 24 il 21 marzo 2012 dichiara:

« Per quanto mi riguarda nella maggior parte dei casi sono malati ed è una malattia da cui si può uscire. Possono essere curati. C'è anche chi è affetto da questa malattia: non è una cosa che sto dicendo io per la prima volta, non è una novità assoluta. So che è una tesi molto, molto contestata e non so se è quella giusta, ma non mi va di metterla subito da parte e di non considerarla »
(Romano La Russa[1].)

Una mozione di censura, presentata dal centro-sinistra, è stata respinta dal Consiglio regionale della Lombardia dalla maggioranza di centro-destra[2]. Nel corso della seduta l'assessore ha spiegato[3]:

« Questa è l'ennesima dimostrazione di come si può interpretare un discorso, estrapolando solo qualche parola e costruendo una verità secondo il proprio comodo. Sono state infatti riprese mie frasi stralciando quanto ho detto all'inizio della trasmissione »
(Romano La Russa.)

E ha aggiunto:

« Certi carri durante le sfilate dei Gay pride rappresentano una mancanza di rispetto verso chi ha la colpa di essere eterosessuale, perché a volte i gay ostentano in modo arrogante la propria sessualità. Non ho mai inteso considerare l'omosessualità come un morbo, certamente però ribadisco il parere che la coppia dovrebbe formarsi fra due persone in grado di procreare, perché quando non ci saranno più coppie etero la nostra società sarà destinata all'estinzione. [...] L'omosessualità può essere una deviazione a livello psicologico ed è giusto che si sappia che esistono psicologi che hanno permesso di seguire percorsi specifici per passare dall'omosessualità all'eterosessualità, così come a prendere coscienza della propria sessualità »
(Romano La Russa.)

Note[modifica]

Voci correlate[modifica]