Rita De Santis
=Biografia[modifica]
Si è laureata con in Pedagogia con una tesi su Aldo Capitini e la nonviolenza[1].
Dopo aver lavorato come assistente universitaria presso la Facoltà di Architettura dell'Università di Napoli, si è abilitata all'insegnamento di Scienze Umane e Scuola presso i licei[1].
Ha tenuto lezioni nell'università statunitense "Mercy College"[1].
Ha insegnato per vario tempo Filosofia, Storia dell'Arte e avviamento alla lettura della poesia in vari atenei della terza età[1].
Ha collaborato con la rivista italo-americana La follia di N. Y.e in Italia con le riviste Secondo Rinascimento, Il club degli autori, Il Territorio e Il giornale della Val Camonica[1].
Occasionalmente, è anche poetessa; considera la poesia «uno strumento della lotta politica»[2].
Viveva a Ghedi.
Attivismo[modifica]
Nel 1982 riceve una lettera dal figlio, contenente il suo coming out: da quel momento comincia a battersi per i diritti della comunità LGBT[3].
Nel 1996 ha pubblicato un libro intitolato Il nuoro, neologismo da lei utilizzato per indicare una figura familiare non ancora entrata di diritto nelle famiglie: quella del compagno del figlio omosessuale[4]. L'introduzione del saggio, scritta da Adele Faccio, è disponibile online[5].
Tra le pioniere di Agedo, l'associazione che riunisce i genitori e gli amici delle persone omosessuali, ne è stata presidente dal 2007 al 2013[3]. Attualmente ne è presidente onorario.
Sotto la presidenza De Santis vanno ricordati a livello istituzionale gli incontri col Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e con quello della Camera Gianfranco Fini; a livello internazionale i rapporti instaurati con alcuni testimoni delle persecuzioni verso le persone LGBT in Uganda e con Ivan Zamudio in Cile in memoria del figlio Daniel barbaramente ucciso per via della sua omosessualità; infine a livello mediatico la partecipazione alle puntate della fiction La grande famiglia 2.
Nel 2010, dopo una battuta omofoba di Silvio Berlusconi - «meglio essere appassionati di belle ragazze che gay» - scrisse un'indignata lettera aperta di protesta all'allora Presidente del Consiglio[6].
Note ↑ 1,0 1,1 1,2 1,3 1,4 Rita De Santis, club.it, 22 febbraio 1998. ↑ Biografia Rita De Santis, ilmiolibro.kataweb.it. ↑ 3,0 3,1 Il coraggio di mamma Rita: “Mio figlio è gay, e io lotto per i suoi diritti”, bresciatoday, 14 dicembre 2015. ↑ Intervista a Rita De Santis sul libro "Il Nuoro" realizzata da Radio Radicale ↑ Introduzione di Adele Faccio ↑ Lettera aperta della madre di un gay al Presidente del Consiglio. di Rita De Santis, centropsicologiatorino.com, 2 novembre 2010.