Futuro e libertà per l'Italia

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La polemica sul Roma Pride 2012 e sul Sardegna Pride 2012[modifica]

Enrico Oliari con una maglietta di Futuro e Libertà contro Berlusconi all'Europride Roma 2011.
« Tutto è iniziato con l'accusa all'ormai ex partito di Riccardo Lo Monaco, collaboratore de "Il Futurista" e del sito "Libertiamo.it", che su Twitter ha scritto: "Sono stato fatto fuori da Futuro e Libertà all'indomani della mia adesione personale al Gay Pride del prossimo 30 giugno a Cagliari", per poi rincarare: "Sono stato fatto fuori da Futuro e Libertà all'indomani della mia adesione personale al Gay Pride del prossimo 30 giugno a Cagliari". [1] »

Riccardo Lo Monaco, che guidava il partito a Cagliari, è stato rimosso dalla carica da Ignazio Artizzu, consigliere regionale e coordinatore cittadino del partito, subito dopo aver aderito al Sardegna Pride 2012:

« "È stata una vera e propria epurazione la mia, benedetta da Bocchino, Granata e Menia" denuncia Lo Monaco. Che attacca i vertici a testa bassa: "Nel partito non c'è spazio per chi come me è omosessuale. La destra moderna che si voleva costruire non esiste, e mi dispiace solo aver perso due anni della mia vita".

Risponde a tono Artizzu, accusato di aver cacciato il dirigente troppo eterodosso: "Nella vicenda non c'è nulla di omofobico e persecutorio. Io rispetto gli omosessuali. È semmai discutibile questo loro sbandierare il proprio orientamento sessuale in modo strumentale".
Artizzu giura di non aver avuto idea, nell'atto di dimissionare Lo Monaco, che quest'ultimo avesse aderito al Gay Pride: "Ma io che ne sapevo, non è una personalità di primo piano le cui dichiarazioni rimbalzano sulle agenzie. Anzi, non sapevo nemmeno che fosse omosessuale, non me lo ha mai detto, e bene ha fatto, perché non mi sarebbe importato affatto".[2] »

Da parte sua la deputata di FLI Flavia Perina, aveva dato l'adesione al Roma Pride 2012:

« "Futuro e Libertà sostiene anche quest'anno il Gay Pride, nel nome dei diritti civili e di una assunzione di responsabilità della politica nei confronti delle persone omosessuali". Una posizione coerente con l'adesione che già lo scorso anno il partito diede all'Europride di Roma. [3] »

Perina è però stata immediatamente smentita da Roberto Menia, coordinatore nazionale di Fli, che ha dichiarato:

« Con tutto il rispetto per Flavia Perina la sua è una dichiarazione tutta personale. Futuro e Libertà si schiera a tutela dei diritti costituzionali di tutti i cittadini, a prescindere da lingua, razza, religione e sesso. Altre cosa è dare sostegno a manifestazioni kitsch, di volgare esibizionismo e di dubbio gusto.[4] »

Gli ha subito fatto eco Italo Bocchino:

« Seppure è [sic] nota la sensibilità di Futuro e Libertà per la tutela dei diritti civili e delle coppie di fatto a prescindere dal genere, va chiarito che l'adesione al "gay pride" di Flavia Perina è una posizione personale e non del partito. Fli ritiene che per tutelare i diritti degli omosessuali, tenendo sempre distinte tali coppie dalla famiglia, servano proposte concrete e non sfilate allegoriche che spesso con il cattivo gusto hanno fatto danno a chi giustamente reclama diritti. [5] »

Note[modifica]

  1. Anonimo, Passo indietro di FLI sul Pride. "Io gay e espulso", "Gay.it", 20 giugno 2012.
  2. Pietro Salvatori, Fli litiga anche sul Gay Pride, "Notapolitica.it", 22 giugno 2012.
  3. Anonimo, Passo indietro di FLI sul Pride. "Io gay e espulso", "Gay.it", 20 giugno 2012.
  4. Anonimo, Il partito di Fini affonda: in Fli si scornano sui gay, "Libero.net", 20 giugno 2012.
  5. Anonimo, Passo indietro di FLI sul Pride. "Io gay e espulso", "Gay.it", 20 giugno 2012.

Voci correlate[modifica]

Link esterni[modifica]