In questa voce sono raccolte le dichiarazioni di personalità italiane contrarie al matrimonio tra persone dello stesso sesso. Le dichiarazioni sono ordinate in ordine cronologico.
"Fate pure con comodo". Striscione al Bologna Pride 2012 che ironizza sull'interminabile e inconcludente dibattito sui diritti lgbt in Italia.
In un articolo apparso sul "Messaggero" in data 10 settembre, Baldi si scaglia contro i
«simboli demoniaci della nostra età: la bomba atomica e l'orgoglio spavaldo della omosessualità»: di fronte ad un siffatto verminoso male, quali sono i rimedi? I gendarmi e le carceri o magari la forca e la frusta?».
«Non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie, neppure remote, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia. Il matrimonio è santo, mentre le relazioni omosessuali contrastano con la legge morale naturale. Gli atti omosessuali, infatti, "precludono all'atto sessuale il dono della vita. Non sono il frutto di una vera complementarità affettiva e sessuale. In nessun modo possono essere approvati".[2]»
«Occorre non dimenticare inoltre che sussiste sempre "il pericolo che una legislazione che faccia dell'omosessualità una base per avere dei diritti possa di fatto incoraggiare una persona con tendenza omosessuale a dichiarare la sua omosessualità o addirittura a cercare un partner allo scopo di sfruttare le disposizioni della legge" (Congregazione per la Dottrina della Fede, Alcune considerazioni concernenti la risposta a proposte di legge sulla non discriminazione delle persone omosessuali, 24 luglio 1992, n. 14). [3]»
« Quante persone usano il concetto di famiglia e poi lo distorcono. Famiglia e matrimonio non si usano per persone dello stesso stesso. Non c'è alcun dubbio che io sono contrario al matrimonio fra i gay. Ho discusso di questi problemi con Zapatero ed altri leader europei. Bisogna usare bene i termini e capire la sostanza dei problemi[4]. »
« (domanda)Quest'anno il gay pride italiano è stato improntato sulla battaglia per i PaCS. Che cosa ne pensa lei di questo riconoscimento alle coppie omosessuali?
(risposta)È incredibile che si discuta ancora se questo debba essere un diritto. Deve esserlo. È un dovere della società che lo sia. La cosa che mi delude un po' è questa voglia di matrimonio. I gay con il prestigio che hanno non dovrebbero adeguarsi alle norme eterosessuali del vecchio sistema sociale. Il matrimonio in fondo è una vecchia istituzione che dovrebbe essere, in un certo senso, eliminata. È un'azione cattolica, religiosa se vogliamo. Perché adattarsi a questa mentalità bigotta? Una coppia che decide di stare insieme è, in realtà, il vero matrimonio. I gay hanno il potere e la forza, al giorno d'oggi, di contestare certe istituzioni. Quindi no al matrimonio, sì ad un unione civile veramente utile.[5]»
« (domanda)Vanno bene i Pacs, ma qual è la tua posizione su matrimonio e adozioni gay?
(risposta)Il matrimonio tradizionale è solo quello cattolico, tutte le altre forme di convivenza sono unioni civili. I Pacs sono un passo avanti. Per quanto concerne le adozioni, penso sia il momento di pensare alla possibilità di aprirle ai single. Occorre dare ai servizi sociali un'ampia possibilità di verifica per valutare la genitorialità sia delle coppie che dei single. Questo è il vero discrimine, perché è il modo migliore per tutelare i minori. Proprio nell'interesse dei minori, è giusto che su questo argomento non si facciano dibattiti ideologici.[6]»
«Il desiderio di paternità o di maternità gli omosessuali se lo scordano. (...) È meglio che un bambino stia in Africa con la sua tribù, piuttosto che cresca con due uomini o due donne, con genitori gay.[7]»
Nel 2007 Emma Bonino, all'epoca ministro della politiche comunitarie del governo di centrosinistra, prese nettamente posizione contro il matrimonio fra persone dello stesso sesso:
«Tutta la parte dei diritti civili è abbastanza nebulosa. E le nozze gay che per esempio hanno visto un bel confronto tra i democrats americani? Io per esempio sono: per coppie sì, matrimonio no. Ma magari non tutto il mio partito condivide...[8]»
In un intervento su Radio Radicale Marco Pannella attacca il matrimonio gay, affermando:
«In particolare mi sta a cuore un connotato che noi radicali abbiamo sempre dato alla battaglia per i diritti civili degli omosessuali e di tutti. Abbiamo sempre tenuto presente l'aspirazione ad una sessualità diversa, non ad una sessualità migliore di quella eterosessuale o di quella omosessuale maschile, o meglio di quella femminile. Purtroppo oggi abbiamo tutto un militantismo organizzato che vuole il matrimonio, poi i figli... Tutte cose che comprendo, ma sicuramente non condivido.[9]»
Dalila Di Lazzaro (attrice) (21 settembre 2007)
« <domanda>È a favore del matrimonio tra persone dello stesso sesso?
«No, anche se sono ben consapevole che la famiglia del Mulino Bianco sia cambiata, anzi, è un po' in crisi. Ma proprio per questo bisogna crederci ancora e sostenerla. Io sono pro famiglia tradizionale, però rispetto la libertà degli altri di fare ciò che vogliono nel loro privato».
«Uno stato che vede crescere un fenomeno, e lo vede crescere a dismisura, deve regolarlo. Poi non è che lo chiamo matrimonio omosessuale, perché riconosco che non sono assimilabili.
(Risposta): Su quello ho forti perplessità. Io non sono convinto perchè è un tema delicatissimo. Allo stato attuale, da quello che capisco, dico che so non sono d'accordo.[11]»
« (Domanda):Favorevole o contraria alle nozze fra persone dello stesso sesso?
(Risposta):Contraria. Bisogna regolamentare le unioni, ma il matrimonio deve essere tra un uomo e una donna. Vale lo stesso anche per le adozioni: un bimbo ha bisogno di una madre e un padre »
Qualche giorno dopo la soubrette interverrà dal palco della discoteca Muccassassina di Roma per ribadire la sua posizione.
« Io ho espresso un legittimo punto di vista, sono cattolico, sono cattolica, non è un mistero! Ho ribadito quello che penso: ci possono essere delle leggi ma mai il matrimonio, mai l’adozione! »
« <La Sinistra> sbaglia nel momento in cui una coppia gay viene messa quasi al primo posto di una coppia etero. Nel senso, nella famiglia ho, la famiglia nel senso tradizionale e noi il senso tradizionale lo dobbiamo rispettare perchè invertire delle tendenze, che soprattutto sono cose giuste, quindi si appoggiano su fondamenti e principi giusti, non è mai positivo. Quindi alcune persone di sinistra nel momento in cui appoggiano troppo un concetto sugli omosessuali, a mio giudizio, fanno diventare antipatici gli omosessuali[14]»
«Io non sono d'accordo col matrimonio omosessuale, la penso come quel pericoloso reazionario di Barack Obama; perché penso che il matrimonio sia l'unione di una donna e di un uomo. [16]»
«Ho premesso che le coppie dello stesso sesso vanno tutelate e riconosciute dalle legge. Ma che ci posso fare? Non sono favorevole all’adozione e, prima ancora, al matrimonio, che è per definizione l’unione di un uomo e di una donna. Non accetta il mio argomento? Provi a seguirmi. Perché, allora, il matrimonio non può essere fra tre persone? O fra quattro? O fra tre uomini, due donne e un avatar? Se la sua risposta fosse «Eh no, bisogna essere in due!», vuol dire che anche per lei esiste una definizione di matrimonio, basata su una categoria: il numero. Per me ce n’è un’altra: la differenza di sesso. Non lo chiede solo la religione cattolica; lo suggeriscono il buon senso, la storia e la natura (che punta, implacabile, alla procreazione e alla conservazione della specie).»
«Aggiungo: l’adozione da parte di coppie omosessuali mi lascia perplesso; molto perplesso quando ha risvolti pubblici e mondani, come nel caso di Elton John. Un bambino ha bisogno di mamma e papà, figure diverse e complementari. Può accadere che debba crescere solo con una o solo con l’altro. Ma svantaggiarlo da subito mi sembra ingiusto. Solo nel caso di adolescenti, la cui l’adozione si rivelasse difficile, sono pronto a rivedere il mio parere.
Questo fa di me un troglodita politico? Non credo. Forse, in parte, un conservatore. Credo infatti che qualcosa da conservare ci sia, nella tradizione e nella fabbrica sociale degli uomini. Molto altro, invece, si può e si deve cambiare. E in Italia non lo facciamo, porca miseria.[17]»
«Ragiono sulla questione dei figli, sul matrimonio omosessuale e le conseguenti genitorialità "inventate"contro ogni legge di natura, e mi continuo a chiedere perché venga considerata tanto "de sinistra" l'artificialità di rapporti generati solo per soddisfare un egoismo... è più di sinistra considerare il diritto di ogni bambino a avere una madre e un padre, non due che si possono stufare della "macchina nuova". [18]»
«La mia posizione è la posizione del centrosinistra italiano, fanno bene a non citarmi, io sono un interprete minore, solo che magari dico le cose chiaramente... Il no ai matrimoni gay non è una mia idea, è la linea del Pd. (...) Il centro sinistra è anche il centro (credo sia un errore affermare che Bindi e Marino sono favorevoli ai matrimoni omosessuali, sono cattolici e dunque sono contrari, altra cosa il riconoscimento delle unioni civili a cui, con i limiti fissati dalla normativa sui Dico, sono d'accordo anche io) (...)
Sono contrario al matrimonio omosessuale, è una posizione politica, non considero la religione cattolica una superstizione. [19]»
«Il presidente del Consiglio Mario Monti, non per questioni di principio, o perché cattolico praticante, ma perché tutore della stabilità del bilancio dello Stato, come è intervenuto sui limiti temporali delle pensioni, così non potrà moltiplicare le pensioni di reversibilità invocate e pretese non appena entrate in vigore le unioni di fatto. Morto un uomo il suo giovane compagno potrà, come una moglie, ottenere i benefici della pensione. Quello che valeva soltanto per marito e moglie, varrà per marito e marito e moglie e moglie, in un vertiginoso incremento della spesa pubblica. E, dal momento che ragioni materiali, non ragioni morali, hanno determinato la decisione del Parlamento europeo, Monti dovrà impedire la bancarotta dello Stato, limitando l'efficacia delle unioni di fatto alla sola sfera etica. Solo così si potrà salvare lo Stato da una certa dissoluzione. Economica, non morale. [20]»
«Il principio di non discriminazione per orientamento sessuale, assolutamente condivisibile sul piano umano, etico, politico e giuridico, può essere invocato per rendere indifferente lo status del matrimonio rispetto alla sua natura e cultura di compresenza di un uomo e di una donna, fondata sulla reciprocità della differenza sessuale e orientata (non certamente vincolata) alla procreazione, senza provocare una mutazione antropologica e un indebolimento della costruzione dell’identità sessuale di bambini e bambine?[22]. »
Giovanni Di Giorgi, (PdL) , avvocato e sindaco di Latina (16 marzo 2012)
«La mia posizione è nettamente contraria ai matrimoni gay, e del resto il nostro ordinamento non prevede tale istituto, tanto che ogni azione e il tentativo di riconoscimento per via giudiziaria di tali matrimoni è stato respinto. Ritengo che aprire qualsiasi strada alle nozze tra omosessuali rischi di minare ulteriormente l'istituto della famiglia, quello basato sulle unioni tra uomo e donna, unione familiare che, invece, merita nuova e più forte tutela quale fondamento della nostra società. Dal mio punto di vista, ferma restando la libertà di ognuno di effettuare le proprie scelte, come riconosce anche la Costituzione, il solo matrimonio ammissibile è quello tra uomo e donna, mentre altri tipi di diritti trovano già adeguata disciplina all'interno del nostro Codice civile [sic]. [23]»
«La coppia omosessuale, in quanto tale, non potrà mai essere equiparata in tutto al matrimonio e d'altra parte non credo che la coppia eterosessuale e il matrimonio debbano essere difesi o puntellati con mezzi straordinari perché si basano su valori talmente forti che non mi pare si renda necessario un intervento a tutela. Anche per questo, se lo Stato concede qualche beneficio agli omosessuali, non me la prenderei troppo. La Chiesa cattolica, dal canto suo, promuove le unioni che sono favorevoli al proseguimento della specie umana e alla sua stabilità, e tuttavia non è giusto esprimere alcuna discriminazione per altri tipi di unioni.[24]»
«Sono contrario perché per me il matrimonio è tra un uomo e una donna. Per me è questa la famiglia, credo che la Costituzione lo abbia riconosciuto. La Repubblica è fondata sul matrimonio e sulla famiglia.[25]»
Lupi ribadirà la posizione nell'agosto 2012:
«Sono assolutamente contrario al matrimonio gay, ma allo stesso tempo se c’è un problema di accesso ai diritti, questo deve essere affrontato.[26]»
Elsa Fornero, Ministro per le Pari opportunità (21 maggio 2012)
« Non ho quindi auspicato che le unioni di fatto, sia etero sia omosessuali, siano equiparate alla famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, ma semplicemente invitato ad aprire gli occhi sulle diverse realtà che stanno emergendo e a non dimenticare, e meno che mai a discriminare, i diritti dei singoli individui che vi si riconoscono e che chiedono con forza un riconoscimento[27]»
Antonio Perra (attivista "5 stelle") (9 giugno 2012)
«Oggi non c'è nessun problema per l'accesso ai diritti. Il problema è quando l'accesso ai diritti va a ledere i diritti degli altri, come quello della famiglia. Da che mondo è mondo, il matrimonio è sempre stato tra uomo e donna. Non sono contrario alle unioni. Il problema è: perché il matrimonio, che riguarda l'uomo e la donna? Come fai ad istituirlo per persone dello stesso sesso? Allora ci potremmo sposare anche in tre o col nostro animale. Ci sono persone che hanno un rapporto stretto col proprio animale: anche loro potrebbero sposarsi? [28]»
«Non mi sento un omofobo ma tutta questa ostentazione mi sembra eccessiva, noi siamo abituati a manifestare ma io manifesto davanti a un'oppressione.
Non può esserci allora il matrimonio gay? A quel punto potremo anche sposarci in tre o col proprio animale. [29]»
Il "Movimento 5 stelle" ha peraltro condannato questa presa di posizione, dissociandosi "fermamente da tali dichiarazioni, in quanto contrarie allo spirito del Movimento e lesive persino della sensibilità dei suoi attivisti". [30]
« Non esiste una proposta del Pd sui matrimoni gay e, aggiungo, sono sicuro che non esisterà mai. Del resto nemmeno Bersani ha parlato di questo. Ciò detto non mi piace che se c’è un dirigente, come Fioroni, che si dichiara contrario ai matrimoni gay o all’eutanasia venga indicato come una sorta di nemico in casa. Esistono temi, come quelli eticamente sensibili, che nel Pd vanno trattati con misura e rispetto, come è sempre accaduto. In quanto alle nostre priorità mi pare difficilmente contestabile che in cima oggi non possano che essere collocate la ripresa economica, la difesa del lavoro ed il sostegno alle famiglie[31]. »
«Se si tratta di stabilire delle garanzie giuridiche per coppie di conviventi, eterosessuali o omosessuali, credo che si tratti di un fatto di civiltà. Ma il matrimonio fra gay è un'idea profondamente incivile, non di frontiera di progresso[33]»
Casini ha aggiunto che il matrimonio gay è "una violenza della natura sulla natura". Quanto alle adozioni:
«È un'idea della società che abbrutisce, che non progredisce ma regredisce perché vuol dire che è più forte il desiderio di maternità che quello della tutela del bambino, e noi siamo dalla parte del bambino»
La posizione è ribadita l'8 gennaio 2013:
«Ciascun partito e ciascun uomo politico risponde in parlamento alla sua coscienza. Per noi il matrimonio è quello tra uomo e donna. Rispettiamo diritti delle persone omosessuali, rispettiamo la loro convivenza, ci sono possibilità di coperture di carattere giuridico, ma per noi la famiglia è quella considerata tale dalla costituzione e dalle leggi dello stato[34]»
Ancora, il 29 maggio 2015, Casini dichiara:
«le unioni civili possono avere diritti a se stanti; non possono essere la fotocopia del matrimonio [...] su questa strada si arriverà all'utero in affitto, ai matrimoni di comodo con sfruttamento dei più deboli[35]. »
«Considerando il tessuto culturale e tradizionale del nostro Paese, viene ad essere idonea più la soluzione del riconoscimento della coppia gay attraverso un istituto sè stante, che non si confonda con il matrimonio. [36]»
Alla domanda "Poli, come mai è così disinteressato alle battaglie per il riconoscimento delle unioni gay?" risponde:
«Che vuole, sono un solitario appagato. Ho sempre saputo che il bello dell'omosessualità è di acchiappare e scappare. È il nostro modo di essere più vicini alla natura. I cani non si mettono l'anello d'oro, si montano e poi vanno via[37]»
«Una volta c’era la schiavitù ed è stata abolita, c’era la discriminazione dei neri. Errori della storia. La stessa cosa per il matrimonio gay. Quando verrà approvato in tutto il mondo, sarà un errore della storia. E non sempre quello che la maggioranza decide è giusto<...> Quello omosessuale è un rapporto non naturale, ed è meglio non esserlo, come è meglio avere un fisico atletico piuttosto che la pancetta. E’ un difetto, un limite. Perchè devo ostentarlo?. Lo Stato deve proteggere la famiglia non le semplici compagnie; ecco l’unione tra gay è una compagnia formata da due persone che vanno a letto insieme. E’ questo il valore? Non si capisce perchè debba essere messo sullo stesso piano della famigli[38]»
«Sul matrimonio o meno, si tratta di riflessioni che devono camminare con il popolo: un passo avanti, appunto, ma come dico, con juicio. Pian piano, senza strappi.[39]»
«Il matrimonio gay? Io non mi sposerei mai, se il matrimonio non libera gli etero figuriamoci gli omosessuali. A me piace entrare in casa e lanciare una scarpa di qua e un calzino di là. Mai vissuto insieme a qualcuno.[40]»
Matteo Renzi (Partito democratico) (6 settembre 2012)
«Io sono cattolico, ma il matrimonio, parlando da politico, non deve essere considerato un sacramento. Magari lo rimane nel mio cuore, ma sono cavoli miei. Non voglio importi niente. Ma nell’esercizio della tua libertà, voglio che tu sia in grado di prenderti diritti e doveri. [41]»
Per quanto la dichiarazione non costituisca un appoggio alla tesi del matrimonio, si allontana peraltro dalla netta opposizione in precedenza espressa dallo stesso Renzi, nel 2010. Che però ribadirà il suo "no" al matrimonio per persone dello stesso sesso nel settembre 2012 in un intervista di Angelo Aquaro a "La Repubblica":
«Facciamo la civil partnership: ma solo per gli omosessuali».
[Intevistatore] Vendola vuole sposarsi e lei lo ghettizza.
«Al contrario. Il matrimonio è sacramento o istituto? A noi interessa l'istituto: e creiamone uno che non sia di serie B rispetto al matrimonio».
[Intevistatore] Pur di non dire: nozze gay.
«Il vero problema sono le adozioni...».[42]»
Domenico Scilipoti, (Movimento di Responsabilità Nazionale) (16 settembre 2012)
«E’ tempo che i politici dimostrino il coraggio di difendere la famiglia tradizionale e che i cattolici sostengano quei politici che affermano tale ideale. <...> La famiglia tradizionale è quella formata da un uomo e una donna ed è il valore cardine di ogni società. <...> I Governi hanno il compito di sostenerla dal punto di vista economico e sociale. <...> Chi arriva al punto di sostenere il matrimonio gay non solo non si dimostra un buon cattolico cristiano ma potrebbe giocare a favore dell’estinzione dell’umanità[43]»
«Dentro il Pd c'è un orientamento prevalente. E si dà il caso che, una volta tanto, sia il mio. Sì al riconoscimento delle unioni di qualsiasi tipo. No ai matrimoni gay e no alle adozioni, <...> La società Italiana non è pronta ad accettare i matrimoni e le adozioni gay[44]. »
«I cattolici in politica hanno sempre il dovere di dire la verità sui principi non negoziabili, sui valori fondanti, come quando si parla di famiglia, che per noi cristiani é fondata sul matrimonio fedele fra uomo e donna orientati alla procreazione. Su questo non ci possono essere mediazioni[45]»
«Solo mettendo al centro la persona e i valori noi potremmo riscattarci. L´italia al pari dell´Europa ha dimenticato quali sono le nostre radici, siamo entrati in un´ottica in cui sembra che se non legittimiamo pienamente aborto, eugenetica, eutanasia e matrimonio omosessuale non saremmo una civiltà eccelsa pari a quella di Paesi che hanno già legittimato tutto questo[46]»
«Ho partecipato, come sindaco di Milano alla creazione dell' albo delle unioni civili. Ma starei attento a equiparare questo al matrimonio, sono due cose diverse[47]»
«Andremo avanti nella difesa della famiglia, non vorremmo dover assistere, con l'avvento della sinistra al potere, all’inflazione dei matrimoni gay e all’apertura delle nostre frontiere ai migranti stranieri. Tutto ciò che rientra nella tradizione cristiana sarà al primo posto del nostro programma[48].»
2013
Manifestazione contro il matrimonio egalitario in Francia, 2013.
«Noi siamo consapevoli che non è semplice difendere i valori fondamentali e ci esponiamo per essi. Si tratta di far capire che non si contesta la relazione affettiva tra persone omosessuali e la sua regolazione civilistica. Ma che la rilevanza pubblica (e le relative risorse) sono riservate alla sola famiglia naturale orientata alla procreazione. E che la tutela della vita nelle condizioni di massima fragilità è cosa ben diversa dall’accanimento terapeutico. Le tecniche della procreazione assistita devono aiutare e non sostituire una relazione affettiva. Deve essere vietato ogni commercio dell’umano. E così via
Il senatore tornerà ad affrontare la questione su "La Repubblica" il 17 giugno 2014:
«Il matrimonio è solo tra uomo e donna. E non lo dico io, ma la Costituzione. Ai conviventi, siano etero o gay, secondo noi non deve andare un euro della spesa pubblica. Niente
pensioni di reversibilità, nate in origine per aiutare chi sarebbe rimasto solo ad allevare i figli, o assegni familiari[50]»
.
Michaela Biancofiore, politico del PdL (7 gennaio 2013)
Deputata Pdl: Ma ho massimo rispetto per tutte le forme di amore
«Ribadisco il mio no ai matrimoni gay. Pur rispettando l`apertura del presidente Berlusconi, sono dell`opinione che le unioni gay non siano assolutamente una priorità per gli italiani e che ora sia importante garantire la stabilità economica ai nostri connazionali: la loro necessità è portare a casa il cibo, pranzo con cena[51]»
«Possiamo ampliare le tutele nei rapporti di coppia senza smontare il codice civile, la Costituzione e soprattutto il diritto naturale: la famiglia è una sola: quella fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna. Per noi sarà sempre e solo così. L’agenda e le idee di Vendola credo, invece, siano differenti.[52]»
Mario Monti, Presidente del Consiglio (16 gennaio 2013)
Intervistato da Skytg24, dichiara:
« Il mio pensiero è che la famiglia debba essere costituita da un uomo ed una donna, e ritengo necessario che i figli debbano crescere con una madre ed un padre[53]. »
E aggiunge:
« il Parlamento può certamente trovare delle soluzioni convincenti per regolare altre forme di unioni e convivenze [...] Nel nostro movimento politico ci sono idee pluralistiche su questo tema così come nella società e negli altri partiti. »
« Per quanto riguarda le unioni civili, ci rifacciamo al modello tedesco. È un modello nel quale non si evoca il matrimonio. Nella nostra Costituzione, il matrimonio e la famiglia sono quelle eterosessuali[54]. »
Roberto Maroni, leader della Lega Nord (3 febbraio 2013)
Andrea Riccardi, ex Ministro per la Cooperazione internazionale (15 febbraio 2013)
Nel ruolo di presidente di Scelta civica la lista elettorale dell'ex capo di governo Mario Monti, dichiara:
« Il matrimonio è un’istituzione tra un uomo e una donna. Il fatto che la Francia abbia preso un’altra strada – che ha diviso il Paese a metà – non implica le necessità di adeguarci. Certo, la difesa della famiglia non significa negare che nella società di oggi ci sono altre forme di convivenza per le quali si dovranno trovare soluzioni equilibrate[56]. »
Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia e ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie (16 maggio 2013)
In un'intervista al mensile "Vanity Fair" dichiara:
« I diritti individuali vanno tutelati per tutte le coppie. Ma il matrimonio nel nostro ordinamento è un'unione tra sessi diversi[57]. »
Delrio ritornerà sul tema, da Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio del Governo Renzi in un'intervista a "Sette". Alla domanda "lei è favorevole al matrimonio gay" risponde:
« Sono contrario a usare la parola matrimonio, ma sono favorevole alle unioni civili »
. Incalzato con la domanda "Pensa che con una maggioranza che comprende Alfano e Casini riuscirete a approvarle?" aggiunge:
« Credo di sì. Istituire le unioni civili alla tedesca sarebbe un segno di grande civiltà[58]»
.
2014
Angelino Alfano, politico italiano, Ministro dell'Interno e vicepresidente del Consiglio dei ministri nel Governo Letta
Il 9 gennaio 2014 dichiara:
« Se propongono il matrimonio gay (il Partito democratico, ndr.) ce ne andiamo un attimo prima a gambe levate e denunciandolo all’opinione pubblica[59]»
Ancora:
« Siamo al Governo per fare scudo a delle cose che la sinistra farebbe se non ci fossimo noi. Se non ci fossimo noi, la sinistra riterrebbe normale legalizzare la canna, i matrimoni gay, le adozioni dei gay e frontiere libere agli immigrati.[60]. »
Nell'ottobre 2014 dichiara di aver emanato una circolare per vietare le trascrizioni dei matrimoni gay contratti all'estero:
«Il punto - ha premesso il ministro intervenendo a Rtl 105.5 - è uno: a ogni evidenza le direttive che sono state date con provvedimenti dei sindaci, che prescrivono agli ufficiali di stato civile di provvedere alla trascrizione dei matrimoni celebrati all'estero tra persone dello stesso sesso non sono conformi alle leggi italiane. In Italia non è possibile che ci si sposi tra persone dello stesso sesso, quindi se ci si sposa tra persone dello stesso sesso, quei matrimoni non possono essere trascritti nei registri dello stato civile italiano, per il semplice motivo che non è consentito dalla legge».
La circolare «Anzi - ha aggiunto - ne approfitto per annunciare che io proprio questa mattina firmerò una circolare che invierò ai prefetti della Repubblica italiana e con la quale dirò esattamente quello che ho detto a voi. Dove risultino adottate queste direttive sindacali in materia di trascrizione delle unioni tra persone dello stesso sesso contratte all'estero e che vogliono essere registrate in Italia, dirò ai Prefetti che si dovranno rivolgere ai sindaci rivolgendo loro un invito formale al ritiro di queste disposizioni ed alla cancellazione, ove effettuate, delle trascrizioni, avvertendo anche che in caso di inerzia si procederà al successivo annullamento d'ufficio degli atti che sono stati illegittimamente adottati[61]. »
In un intervento alla trasmissione Agorà (Rai3) dichiara:
« Bisogna adeguarsi ai tempi e noi siamo pronti ad essere coerenti, ma altra cosa è mutare geneticamente uno dei principi fondamentali previsti dalla nostra Costituzione, cioè la famiglia. E la famiglia per noi è il nucleo centrale della società, composto da un uomo e una donna così come previsto dalla Costituzione. Da qui a passare a una cellula composta da due persone dello stesso sesso e quindi passare automaticamente alla possibilità da parte di questa nuova coppia anomala, o quantomeno omosessuale, dell`adozione di bambini, ce ne vuole. Su questo non possiamo retrocedere dai nostri principi: è un punto
dirimente, condivido pienamente le parole di Alfano"[62]. »
«Ritengo che alle coppie omosessuali vadano garantiti tutti i diritti essenziali di convivenza civile, ma sono da sempre contrario al riconoscimento del matrimonio e all'adozione di bambini. Sono convinto, infatti, che la famiglia debba essere costituita da un uomo e una donna e che questo sia il modello naturale per un compiuto sviluppo della personalità dei piccoli[63]. »
Lucio Malan, politico e senatore di Forza Italia (16 giugno 2014)
In un comunicato stampa dichiara:
«Il disegno di legge sulle unioni civili che l'Unità, non smentita, attribuisce a Renzi, è una truffa. Sarebbe giusto riconoscere alcune prerogative anche alle coppie non sposate, e queste sarebbero le unioni civili. Ma qui si parla di un istituto con tutti i diritti del matrimonio, con qualche dovere in meno, che discrimina due volte le coppie eterosessuali, escluse dalle unioni renziane, costrette o al matrimonio, meno conveniente, o a non avere diritti. Sono chiaramente un matrimonio, avendone tutti i diritti e dunque sono contro la Costituzione che prevede solo coppie uomo-donna. Sono costosissime, decine di miliardi, perché si presteranno ad abusi e nozze finte per avere reversibilità, detrazioni, trasferimenti e altri vantaggi, essendo meno impegnative del matrimonio. Infine è chiaro che includeranno le adozioni di bambini con tanto di utero in affitto: basta leggere il ddl del renzianissimo senatore Marcucci. Se per ipocrisia il testo non le conterrà, ci penserà la Corte Costituzionale che ha già stabilito che i bambini non sono titolari di diritti, ma oggetti del presunto diritto altrui di averne[64]. »
«Dobbiamo favorire relazioni affettive stabili, responsabili e solidali senza equipararle al matrimonio: su questo massima unità laici e cattolici, famiglie e gay. Il PD vuole aiutare concretamente le famiglie senza negare i diritti fondamentali alle coppie gay[65]. »
Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato di Forza Italia (30 giugno 2014)
«Bisogna rispettare i diritti e evitare discriminazioni. Ma resto convinto che matrimoni gay e adozioni da parte di coppie gay siano una scelta sbagliata che non condivido. Oggi, come ieri[66]. »
Roberto Formigoni, senatore di NcD e ex presidente di Regione Lombardia
A proposito di matrimonio gay dichiara:
« Con Matteo Renzi siamo stati chiari: noi non saremo mai d'accordo. Se il Pd pensasse di fare una cosa del genere il nostro no sarebbe netto e forte, ma non abbiamo questa sensazione. I confini sono chiari e Renzi li ha ben presenti[67]. »
Bruno Tabacci, leader di Centro democratico (13 ottobre 2014)
«Un conto è che accada una disgrazia, un conto è che noi organizziamo finte famiglie sulla base di meccanismi che non hanno niente a che fare con la natura umana. Io penso ai più piccoli [...] sul riconoscimento paritario (del matrimonio, Ndr.), che arrivi fino all'adozione, sono totalmente in disaccordo non vorrei considerassimo i bambini degli oggetti[68]. »
Matteo Salvini, segretario generale della Lega Nord (16 ottobre 2014)
«Sul riconoscimento di alcuni diritti delle coppie di fatto eterosessuali o omosessuali sono disponibile a parlarne. L'adozione e il matrimonio, però, sono un'altra cosa[69]. »
«Il matrimonio gay mi sembra una battaglia antica, vecchia. Io non mi sposerei mai e non adotterei mai dei bambini. Un bambino deve crescere con una donna, la parola mamma è troppo importante. Però due uomini e due donne possono dare un affetto enorme a un piccolo[70]. »
«il Nuovo centrodestra ha posto tre paletti: no all'equiparazione con i matrimoni, no alla possibilità di adozione e no alla reversibilità. Andiamo avanti nel confronto, ma la nostra posizione è chiarissima: questi limiti che abbiamo posto non siamo disposti a superarli[71]. »
2015
Giorgia Meloni contro il matrimonio gay
Giorgia Meloni, politico italiano, ministro della Gioventù nel quarto governo Berlusconi e presidente della Giovane Italia. Cofondatrice del partito Fratelli d'Italia (26 maggio 2015)
Il 26 maggio 2015 scrive su Facebook:
«No al matrimonio tra persone dello stesso sesso: sarebbe una spesa enorme per lo Stato e una inaccettabile apertura alle adozioni gay. Fratelli d'Italia si batterà in Parlamento contro il ddl Cirinnà che introduce la “stepchild adoption” e apre di fatto le porte all’utero in affitto. Per noi le priorità sono altre: sostenere la famiglia tradizionale e la natalità e difendere il sacrosanto diritto di un bambino ad avere un padre e una madre[72]. »
Pietro Parolin, cardinale, segretario di Stato vaticano (26 maggio 2015)
A commento del sì al matrimonio gay dell'Irlanda dichiara:
«La Chiesa deve tenere conto di questa realtà ma deve farlo nel senso che deve rafforzare tutto il suo impegno e tutto il suo sforzo per evangelizzare anche la nostra cultura. Credo che non si può parlare solo di una sconfitta dei principi cristiani ma di una sconfitta dell'umanità[73]. »
Giampaolo Crepaldi, arcivescovo di Trieste (31 maggio 2015)
Nell'omelia pronunciata durante la Messa dichiara:
«Gli attacchi al matrimonio come unione di un uomo e una donna rappresentano una sorta di suicidio dell'umanità stessa, soprattutto nei nostri paesi occidentali[74]. »
Vincenzo Paglia, Monsignore e presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia (3 giugno 2015)
Intervistato dall’agenzia di stampa AdnKronos dichiara:
«Io sono rispettoso di tutte le individualità; dirò di più: per me ogni persona è sacra, in qualsiasi situazione si trovi. Ma da che mondo è mondo, la famiglia è formata soltanto da un uomo e una donna, con i loro figli. Bisogna evitare una nuova Babele[75]. »
Marina Ripa di Meana, personaggio televisivo, stilista (8 giugno 2015)
Alla domanda di Gay.tv "Ha qualcosa da recriminare alla comunità LGBT?", risponde:
«Nulla. Di base nulla. Sono solo contro il matrimonio. Mi scusi: ma il matrimonio a cosa diavolo serve? A niente. Chiunque senti, parla male del matrimonio. Lei starà pensando ma parla proprio lei? Io parlo così perché mi sono sposata due volte. La prima volta, quella con Alessandro Lante della Rovere, è stato un dramma. La seconda, invece, è stata una scelta più ponderata. Più consapevole. Avevo già compiuto i quaranta[76]. »
Nel novembre 2015, nel corso di una trasmissione televisiva su La7 Marina Ripa di Meana ribadisce il suo "no":
« Io non credo ai matrimoni, figuriamoci quelli gay. […] In questo sono conservatrice, la famiglia è mamma, papà e figli fatti da mamma e papà. Il matrimonio è un terno al lotto perché riesca, quindi statevene tranquilli ognuno a casetta propria.[77]»
Costanza Miriano, autrice di "Sposati e sii sottomessa" (11 giugno 2015)
«Se lo Stato dovesse dare una valenza pubblica alle unioni di persone dello stesso sesso, se addirittura dovesse passare il ddl Cirinnà, che non solo dà un riconoscimento alle convivenze di persone indipendentemente dal sesso, ma le equipara in tutto tranne che nel nome al matrimonio, ritengo che noi che investiamo nella famiglia ci dovremmo separare civilmente. Tanto, adesso, col divorzio breve è un attimo, si fa prima a rompere un matrimonio che a cambiare gestore telefonico[78]. »
In un'intervista a "Il Fatto Quotidiano" dichiara:
«Sapete cosa mi dà più fastidio? L’ostentazione. L’outing. Il privato sbattuto in pubblico. La ridicola partita dei matrimoni gay. Avete scelto la trasgressione e poi volete fare peggio dei coniugi di Abbiategrasso. Ma che cazzo state a dì?[79]»
Il 12 gennaio 2016 la senatrice scrive in una nota stampa:
«L'intervista ad Avvenire di Cesare Mirabelli, presidente emerito della Consulta, offre diversi spunti di riflessione sulle unioni civili. Il disegno di legge, così com'è, rischia di essere un garbuglio giuridico. Noi vogliamo riconoscere pienamente le unioni affettive tra persone dello stesso sesso ma bisogna evitare qualsiasi eventuale equiparazione al matrimonio. Soprattutto sarebbe l'ideale stralciare la parte che riguarda la stepchild adoption per concentrarsi al meglio su quella che riguarda i diritti delle
coppie omosessuali. Non vogliamo rallentare o fermare un ddl importante per l'Italia, vogliamo solo scrivere un testo corretto giuridicamente proprio per tutelare chi aspetta questa legge da tanto tempo[80]. »
Filippo Savarese, portavoce in Italia di "Manif pour tous" (15 gennaio 2016)
Secondo Savarese:
«la famiglia, che genera e cresce figli, non ha pari nella società, e dunque è gravissima la parificazione che alcuni vogliono fare con le unioni gay, fotocopiando le leggi sul matrimonio e applicandole anche alle unioni civili[81].»
Alessandro Sallusti, giornalista (19 gennaio 2016)
In un’intervista a La Zanzara, Alessandro Sallusti ha dichiarato:
«Lo Stato deve stare ben fuori dall’amore: deve tutelare il matrimonio tra uomo e donna perché è l’unico che può dare figli e quindi pagatori di tasse. Se però deve tutelare chiunque si ama, non c’è differenza tra un uomo che ama un uomo, un uomo che ama tre donne e un uomo che ama il suo cane e che vuole lasciargli la pensione di reversibilità. Ma se lo Stato deve tutelare l’amore, spiegatemi allora qual è la differenza con la poligamia: una unione gay è una storia d’amore esattamente come lo è quella poligamica o pedofila. Per caso il diritto di tre persone che si amano è inferiore al diritto di due persone che si amano? Esistono Paesi in cui la pedofilia e la poligamia sono autorizzate dallo Stato. Nei Paesi islamici non è come da noi. Nell’antica Grecia la pedofilia era accettata[82].»
Adriano Celentano, cantante (20 gennaio 2016)
Sul suo blog Adriano Celentano scrive:
«GIUSTI i diritti civili anche nelle unioni omosessuali, ma il matrimonio è solo tra uomo e donna altrimenti si chiamerebbe “patrimonio”. Oggi in televisione su La 7 c’è stata la Santanchè di cui ho sempre apprezzato il modo chiaro e soprattutto coraggioso di esprimere le sue opinioni. E come al solito, è quasi sempre dalla parte giusta. Oggi a Tagadà lo è stata ancora di più. Brava Daniela!!![83]»
Note
↑Guido Maria Baldi, Furore, "Il Messaggero", 10 settembre 1970
↑Aldo Cazzullo, "Sui gay no a fotocopie del matrimonio o si aprirà la strada alle madri in affitto", "Il Corriere della Sera", 29 maggio 2015, p. 14.
↑Angela Petroccione, No a matrimoni gay, battaglia ideologica della sinistra. E basta con carnevalata del gay pride, "Generazione Italia", 21 luglio 2012. La presa di posizione ribalta quindi ciò che Oliari aveva dichiarato in precedenza affermando: "Chi, come me, si ritiene liberale, (...) vede nell'allargamento dell'istituto civile del matrimonio alle coppie omosessuali l'unica soluzione che garantirebbe, senza intoppi giuridici, uguaglianza fra i cittadini e quindi parità di diritti e di doveri. Enrico Oliari, DI.CO. sì, ma con molte perplessità, "Aprileonline", 9 marzo 2007.
↑Stefania Rossini, Viva il sesso, abbasso le nozze omosex, in "L'Espresso", n. 30, 20 luglio 2012.