Luigi Pissavini

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Luigi Pissavini (1817-1898) nel 1872.

Luigi Pissavini (Mortara, 17 dicembre 1817 – Mortara, 8 ottobre 1898) è stato un politico italiano. Fu prefetto di Novara e senatore del Regno d'Italia, ma fu espulso dal Senato a causa di uno scandalo omosessuale.

Vita

Avvocato, Pissavini fu Sindaco di Mortara (1863-1868), Consigliere comunale di Mortara (1858-1888) e Prefetto di Novara dal 1880 al 1887. Dal 1865 fu eletto deputato per cinque volte nel collegio di Mortara, fino a che il 16/03/1879 il re lo nominò senatore. Ricoprì tale carica fino al 21/04/1888, quando ne fu spogliato per sentenza dell'Alta Corte di giustizia del Senato.

Lo scandalo

Secondo Enrico Oliari, che per primo ha studiato il caso,

« Sul finire del 1887, avvenne l'irreparabile. Tre ragazzi adolescenti, Scaglia, Cagnola e Savini, confessarono ai loro genitori di aver avuto rapporti omosessuali con il Pissavini in diverse circostanze, quasi sempre nella sala da bigliardo del caffè dell'Amicizia di Novara (...) si decise di processare Luigi Pissavini per il reato di corruzione di minori. (...)

Trattandosi tuttavia di un senatore del Regno non era possibile seguire la via della giustizia ordinaria, anche perché se le accuse fossero state appurate, Pissavini avrebbe offeso la dignità della sua figura istituzionale e quindi del Senato stesso. Si decise quindi di riunire l'Alta Corte di Giustizia del Senato, come prevedeva l'articolo 37 della Costituzione del Regno; si trattava di un fatto rarissimo.[1] »

La corte lo condannò a sette mesi di carcere e a trecento lire di multa per "offesa al buon costume con pubblico scandalo" per gli atti compiuti con due dei tre ragazzi, lo dichiarò decaduto dalla carica di senatore (che di regola era a vita, all'epoca) e infine al pagamento delle spese processuali, che ammontavano a 8000 lire di allora.
Per evitare il carcere Pissavini si diede alla latitanza rifugiandosi in Svizzera, dove visse in esilio vivendo di rendita, riuscendo a tornare a Mortara poco prima della morte.

Note

Voci correlate

Bibliografia

Link esterni