Libreria Babele

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La Libreria Babele nel 2005.

La Libreria Babele di Milano è stata una libreria specializzata in opere culturali a tematica omosessuale, lesbica, e transessuale, sotto forma di libri, opere cinematografiche, ed opere grafiche. Faceva parte del fenomeno delle librerie di comunità, diffuso negli anni settanta con le librerie delle donne, le librerie operaie, le librerie alternative, eccetera.

Storia

Fu fondata originariamente in via Sammartini nel 1987[1] dalla rivista gay Babilonia, e nel nome scelto contiene un'allusione sia all'omonima opera di Jorge Luis Borges, sia al nome della rivista fondatrice. Il motivo della creazione fu la difficoltà incontrata dalle persone LGBT nel rintracciare nelle librerie generaliste le opere a tematica LGBT, particolarmente accentuata nell'epoca precedente all'avvento di Internet e delle vendite di libri online.

Scritte omofobe sulla vetrina (febbraio 2006).

Successivamente la "Libreria Babele" di Milano è diventata un'azienda autonoma, staccandosi dalla rivista "Babilonia". Il nuovo proprietario, Felix Cossolo, dopo alcuni anni la cedette a Gianni Delle Foglie, che la gestì assieme a Francesco Ingargiola. Il successo della libreria portò nell'ottobre 1993 Francesco Ingargiola a trasferirsi a Roma per aprire un nuovo punto vendita, dallo stesso nome, non lontano da Castel Sant'Angelo. Il suo posto fu preso a Milano da Giuseppe Lo Presti.
Successivamente la proprietà venne nuovamente divisa e ognuna delle due libreria divenne società autonoma. Dopo la morte di Francesco Ingargiola, la libreria fu rilevata dal suo compagno e si trasferì in un ambiente più ampio. Chiuse alcuni anni dopo, vittima delle crisi di tutte le librerie "di comunità", e dalla minore dimensione della piazza libraria di Roma rispetto a quella di Milano.

Entrambe le librerie Babele proponevano attività culturali regolari sotto forma di conferenze, dibattiti, presentazione di autori ed editori.

Trasferitasi in uno spazio molto più grande nel 2000, in via San Nicolao, alle attività tradizionali la Libreria Babele di Milano aggiunse l'attività di galleria d'arte specializzata anch'essa nella tematica LGBT, creando una sinergia con la rivista "Pride" che aveva sede in un altro appartamento dello stesso indirizzo.

La libreria di Milano ha cessato le sue attività[2], il 1º settembre 2008 per un breve periodo sino al 31 luglio 2009, quando riaprì con un nuovo proprietario in una nuova sede in viale Regina Giovanna.[3]. Anche il punto di vendita di viale Regina Giovanna è stato poi chiuso definitivamente nel 2012. La sola libreria gay sopravvissuta in Italia è oggi la Libreria Antigone, sempre a Milano.

Galleria

Note

  1. Felix Cossolo, Una libreria da spogliare, "Babilonia", aprile 1987, p. 9.
  2. Stefania Culurgioni, Chiude la più famosa libreria gay in città, "La Repubblica", 12.12.2008, p. 19.
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Voci correlate

Collegamenti esterni

+ Giovanni Dall'Orto, Cosa è successo alla liberia Babele di Milano?, giovannidallorto.com, 6 novembre 2008.