Differenze tra le versioni di "Utente:Andrea.pizzocaro/Sandbox/Genere (Glossario)"

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|1975 || Gayle Rubin|| The traffic in women: notes on the "political economy" of sex.<ref>Gayle Rubin (1975) The traffic in women: notes on the "political economy" of sex, in "Toward an anthropology of women", Monthly review press, p. 210.</ref>|| Antropologia
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''Il genere è la divisione imposta socialmente dei sessi. É un prodotto delle relazioni sociali della sessualità.}}
 
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|1978 || Suzanne J. Kessler, Wendy McKenna|| Gender: An ethnomethodological approach.<ref>Suzanne J. Kessler, Wendy McKenna (1978) Gender: An ethnomethodological approach, The University of Chicago Press, p. 231.</ref>|| Antropologia
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* pag 7: {{quote|''Il termine ''genere'' è stato usato tradizionalmente per designare gli aspetti psicologici, sociali e culturali della maschilità e della femminilità''.}}
 
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|1980 || Monique Wittig|| The point of view: universal or particular?<ref>Monique Wittig (1992) The straight mind and other essays, Beacon Press, 1992.</ref> Beacon Press. || Studi letterari
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* pag 60: {{quote|''Il genere è la rubrica linguistica dell'opposizione politica tra i sessi. Il genere è qui usato al singolare perché non ci sono infatti due generi. Ce n'è solo uno: il femminile, non essendo il "maschile" un genere; dato che il maschile non è il maschile, ma il generale. Il risultato è che ci sono il generale e il femminile, o meglio, il generale e il segno del femminile.''.}}
 
* pag 60: {{quote|''Il genere è la rubrica linguistica dell'opposizione politica tra i sessi. Il genere è qui usato al singolare perché non ci sono infatti due generi. Ce n'è solo uno: il femminile, non essendo il "maschile" un genere; dato che il maschile non è il maschile, ma il generale. Il risultato è che ci sono il generale e il femminile, o meglio, il generale e il segno del femminile.''.}}
 
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* pag 60: {{quote|''La mia definizione di genere si compone in due parti e in diversi sottoinsiemi. Sono correlati ma vanno tenuti distinti analiticamente. Il nucleo della definizione poggia sulla connessione integrale tra due proposizioni: genere è un elemento costitutivo delle relazioni sociali basato sulle differenze percepite tra i sessi e che genere è un modo primario delle relazioni significative del potere.''}}
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Versione attuale delle 14:48, 21 lug 2019

Anno Autore Fonte Disciplina
1968 Robert Stoller Sex and gender Psicologia
  • pag 9:
« Il "genere" ... è la somma della mascolinità, e della femminilità che si trova in una persona»
1972 Anne Oakley Sex, gender and society, Maurice Temple Smith Ltd. Sociologia
  • pag 16:
« Il "genere" ... è una questione di cultura: si riferisce alla classificazione sociale in "maschile" e "femminile"»
1975 Gayle Rubin The traffic in women: notes on the "political economy" of sex.[1] Antropologia
  • pag 179:
« Al livello più generale, l'organizzazione sociale del sesso poggia sul genere, l'eterosessualità obbligatoria e la costrizione della sessualità femminile.

Il genere è la divisione imposta socialmente dei sessi. É un prodotto delle relazioni sociali della sessualità. »

1978 Suzanne J. Kessler, Wendy McKenna Gender: An ethnomethodological approach.[2] Antropologia
  • pag 7:
« Il termine genere è stato usato tradizionalmente per designare gli aspetti psicologici, sociali e culturali della maschilità e della femminilità»
1980 Monique Wittig The point of view: universal or particular?[3] Beacon Press. Studi letterari
  • pag 60:
« Il genere è la rubrica linguistica dell'opposizione politica tra i sessi. Il genere è qui usato al singolare perché non ci sono infatti due generi. Ce n'è solo uno: il femminile, non essendo il "maschile" un genere; dato che il maschile non è il maschile, ma il generale. Il risultato è che ci sono il generale e il femminile, o meglio, il generale e il segno del femminile.»
1986 Joan W. Scott Gender: a useful category of historical analysis[4] Storia
  • pag 60:
« La mia definizione di genere si compone in due parti e in diversi sottoinsiemi. Sono correlati ma vanno tenuti distinti analiticamente. Il nucleo della definizione poggia sulla connessione integrale tra due proposizioni: genere è un elemento costitutivo delle relazioni sociali basato sulle differenze percepite tra i sessi e che genere è un modo primario delle relazioni significative del potere. »
1990 Judith Butler Gender trouble[5] Routledge. Studi letterari
  • pag 13
« Il genere non andrebbe concepito come mera iscrizione culturale di significato su un sesso già dato (concezione giuridica); il genere deve anche designare quell’apparato di produzione per mezzo del quale vengono istituiti i sessi. Ne consegue che il genere non sta alla cultura come il sesso sta alla natura; il genere è anche il mezzo discorsivo/culturale con cui la «natura sessuata» o «un sesso naturale» vengono prodotti e fissati in quanto «pre-discorsivi», precedenti la cultura, una superficie politicamente neutrale su cui agisce la cultura.»
  • pag 50:
« Il genere è la stilizzazione ripetuta del corpo, una serie di atti ripetuti in una cornice assai rigida di regolamentazione che si fissa nel tempo per produrre l’apparenza di una sostanza, di un certo essere naturale.»
1995 John Money Gendermaps: social constructionism, feminism, and sexosophical history, Continuum, New York. Psicologia
  • pag 19:
« genere ... signifi[ca] il livello complessivo della maschilità e/o della femminilità che è vissuto nel privato e manifestato in pubblico durante l'infanzia, l'adolescenza e l'età adultà, e che di solito, ma non inevitabilmente, è in correlazione con l'anatomia degli organi di procreazione. »
2002 John Money A first person history of pediatric psychoendocrinology, Springer. Psicologia
  • pag 2:
« Presi in prestito il termine, genere, dalla filologia e dalla grammatica per intendere il sesso di ideazione, delle immagini e delle pratiche così conosciute internamente a l'io e segnalate esteriormente alle altre persone tramite il linguaggio vocale e il linguaggio corporale»
2003 Anne Cranny-Francis et al. Gender studies. Terms and debates, Palgrave Mcmillan. Studi di genere
  • pag 1:
« Il genere divide gli umani in due categorie: maschio e femmina. »
  • pag 4:
« Il genere è l'elaborazione secondo ogni cultura del sesso, come una coppia gerarchica (dove il maschio è codificato superiore e la femmina inferiore). »
2004 Vern L. Bullogh Gender roles, in "Encyclopedia of rape", Greenwood Press. Psicologia
  • pag 88:
« Il Genere è un termine che è entrato nella discussione della sessualità umana nel ventesimo secolo. É stato introdotto da John Money per descrivere le differenze tra maschio e mascolinità o femmina e femminilità. Genere è stato definito come la costellazione di tratti mentali e comportamentali che differiscono in una larga o minore misura tra maschi e femmine, senza preoccuparsi di come queste differenze traggano origine. »


Note[modifica]

  1. Gayle Rubin (1975) The traffic in women: notes on the "political economy" of sex, in "Toward an anthropology of women", Monthly review press, p. 210.
  2. Suzanne J. Kessler, Wendy McKenna (1978) Gender: An ethnomethodological approach, The University of Chicago Press, p. 231.
  3. Monique Wittig (1992) The straight mind and other essays, Beacon Press, 1992.
  4. Joan W. Scott, 1996, Gender: a useful category of historical analysis, The American Historical Review, volume 91, n.5.
  5. Judith Butler (1990) Questioni di genere. Il femminismo e la sovversione dell'identità, Laterza, 2013.