Differenze tra le versioni di "Uguali (2009)"

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"Uguali" è il nome di una manifestazione nazionale ideata dal presidente di Arcigay Aurelio Mancuso tenutosi sabato 10 ottobre a Roma.

Le rivendicazioni[modifica]

L'ampia piattaforma politica della manifestazione chiede a Parlamento e Governo una soluzione alla questione omosessuale e transessuale sia nei diritti delle coppie che a tutela e prevenzione di omofobia e discriminazioni e maggiori garanzie per la salute delle persone lgbt:

  • l’applicazione della Risoluzione del Parlamento europeo del 16 marzo 2000 che prevede di garantire “alle coppie dello stesso sesso parità di diritti rispetto alle coppie e alle famiglie tradizionali";
  • la parità dei diritti, attraverso l’estensione del matrimonio civile o istituto equivalente;
  • la creazione di istituti differenti e distinti dal matrimonio che prevedano il riconoscimento giuridico pubblico delle unioni civili;
  • di affrontare il tema della responsabilità genitoriale dei partner di fatto, anche dello stesso sesso;
  • una legge contro le discriminazioni motivate dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere;

In particolare chiediamo:

  • l’estensione della legge Mancino all’orientamento sessuale e all’identità di genere;
  • l’applicazione della direttiva europea 207 del 1976 sulla parità di trattamento tra gli uomini e le donne anche alle persone che transitano da un sesso all’altro, secondo la sentenza della Corte di giustizia delle Comunità europee del 30 aprile 1996;
  • la modifica del Decreto legislativo 216 del 2003 “Attuazione della Direttiva 2000/78/CE per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro”, anche per eliminare le nuove discriminazioni che comporta, come quelle contro gay e lesbiche in divisa;
  • reale recepimento della direttiva europea 38/2000 sulla libertà di movimento dei cittadini europei e dei loro familiari extracomunitari in modo rispettoso dei diritti delle coppie di fatto o registrate gay e lesbiche;
  • un impegno per la pianificazione di azioni positive contro il pregiudizio e le discriminazioni;
  • sostegno dell’Italia alle iniziative volte ad ottenere la depenalizzazione dei reati di omosessualità e transessualità;
  • porre fine alle discriminazioni in ambito sanitario anche attraverso un’adeguata formazione del personale sanitario.
  • corrette campagne di informazione sulla prevenzione primaria e secondaria dall’HIV/AIDS e dalle malattie a trasmissione sessuale;
  • garanzie per i diritti delle persone sieropositive anche attraverso la lotta contro lo stigma sociale legato all’infezione da HIV;
  • attivazione della “Commissione per i diritti e le pari opportunità per lesbiche, gay, bisessuali e transgender”, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri” – Dipartimento per i diritti e le pari opportunità e del “Forum permanente contro le molestie gravi e la violenza alle donne, per orientamento sessuale e identità di genere”;
  • applicazione del protocollo d’intesa siglato nell’ottobre 2007 dal Ministero della Pubblica Istruzione e dalle associazioni di genitori che comprende le misure di contrasto a bullismo e omofobia nella scuola;
  • la modifica della legge 40 per consentire l’accesso alla procreazione medicalmente assistita alla singola maggiorenne, e la revisione della legge 164 del 1982 sul cambiamento di sesso;
  • la gratuità delle terapie necessarie alla transizione di genere e che si affrontino non coercitivamente i casi di intersessualismo.

Le adesioni[modifica]

Aderiscono alla manifestazione i partiti Italia dei Valori, PdCI e Sinistra Ecologia e Libertà. Aderiscono anche a titolo personale Ignazio Marino, candidato alla segreteria nazionale del Partito Democratico e di Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione Comunista. Tra le associazioni che sostegono la manifestazione: Arci, ANPI, Amnesty International, CGIL, LILA, Rete degli Studenti. Partcipano al corteo rappresentanti dei comuni di di Bologna, Firenze, Pisa, Livorno, Polistena (RC) e Torino e la provincia di Firenze.

Lo svolgimento della manifestazione[modifica]

Il 10 ottobre alle 15.30 i partecipanti alla manifestazione si concentrano in Piazza della Repubblica. Intervengono da un palco, presentati da Delia Vaccarello, la portavoce di Uguali Fabianna Tozzi, la madrina della manifestazione Maria Grazia Cucinotta e alcune persone lgbt che raccontamp la loro vite. tra queste la vittima di omofobia Maria Luisa Mazzarella, la coppia di Agata Ruscica e Angela Barbagallo e quella di Orlando Dello Russo e Bruno Di Febbo, L'avvocato Daniele Stoppello, Ettore Ciano genitore di un figlio gay e una figlia lesbica, Morena Rapolla una ragazza transessuale aggredita assieme ad un’amica nel pieno centro di Potenza, Giordana Curati, Vladimir Luxuria e l’attrice Ottavia Piccolo.

Segue un corteo, aperto da un bandiera arcobaleno, quale simbolo, stando alle parole degli organizzatori, "unitario del movimento lgbt". Il corteo percorre via Cavour, via dei Fori Imperiali e si concludendosi in Piazza della Madonna di Loreto, vicino all’Altare della Patria.

Nel corso della manifestazione viene letto un messaggio del Ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna e del nipote di Harvey Milk, Stuart Milk, un attivista americano.

I risultati[modifica]

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