Renbooks

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enbooks è un editore italiano di fumetti specializzato in opere a tematica omosessuale.

Indice 1 Storia 1.1 Dai boy's love ai bara manga 1.2 Presenza sul web 2 Titoli giapponesi 2.1 Baciando il cielo, di Kotaro Takemoto (2011) 2.2 Rica'tte Kanji?!, di Rica Takashima (2011) 2.3 Virtus, di Gengoroh Tagame (2012) 3 Titoli non giapponesi 3.1 Shirtlifter, di Steve MacIsaac 4 Voci correlate Storia La prima casa editrice italiana di fumetti dedicata esclusivamente alla pubblicazione di storie glbt da tutto il mondo nasce a Bologna nel giugno del 2011, grazie all'iniziativa di Nino Giordano e di Fabio Freddi, bolognesi d'adozione (il primo palermitano, il secondo della provincia modenese) in coppia anche nella vita privata. Entrambi si occupano sia della parte amministrativa, sia di quella redazionale vera e propria. A partire dalla fine del 2012, in concomitanza con la pubblicazione del fumetto di Flavia Biondi (in arte Nathanielle) "Barba di Perle", la redazione s'è arricchita della collaborazione di Matteo Plateroti.

Il nome della casa editrice deriva dalla parola giapponese "ren", che sta indicare il fiore di loto: non a caso le prime pubblicazioni di Renbooks offrono ai lettori italiani alcuni manga con personaggi omosessuali. La contiguità col Giappone è dovuta, oltre che alla passione della coppia per i manga, anche a una lunga frequentazione della capitale nipponica da parte di Giordano e soprattutto alle precedenti esperienze di quest'ultimo all'interno della sezione manga di importanti etichette italiane di fumetti come Star Comics, GP Publishing e Kappa Edizioni. Proprio Kappa, prima della fondazione di Renbooks, è stata una delle poche realtà editoriali a proporre fumetti gay nel nostro paese fin dagli anni Novanta (uno per tutti: la saga di Matteo e Enrico di Massimiliano De Giovanni ai testi e Andrea Accardi ai disegni). Dai boy's love ai bara manga Dopo i primi, timidi tentativi da parte di altre case editrici, i fumetti di Renbooks contribuiscono in maniera definitiva a svelare al pubblico italiano una vasta produzione giapponese espressamente dedicata a gay e lesbiche (rispettivamente: manga bara e manga yuri, da bara=rosa, fiore associato in patria all'omosessualità maschile, e yuri=giglio, associato al lesbismo) fin qui rimasta inedita. Questi fumetti sono molto lontani dai tantissimi manga di genere boy’s love (ovvero prodotti da donne e rivolti alle donne, con languidi efebi come protagonisti) che gli editori italiani hanno venduto fin qui come l'unico fumetto gay nipponico possibile e che affollano il mercato fumettistico italiano fin dai primi anni Duemila.

« "Quegli editori erano in buona fede", osserva Giordano. I boy's love sono stati presentati come fumetti gay perché rappresentano un'estetica manga tradizionale e rassicurante, pur contenendo scene di sesso tra uomini. Gli autori che invece disegnano corpi pelosi, uomini calvi e scene estreme sarebbero stati accolti dal pubblico italiano con molta più freddezza. Oggi il fumetto giapponese è stato del tutto "sdoganato" e quindi anche gli autori bara possono trovare il loro posto. Poi, ognuno è libero di leggere quel che vuole: molti boy's love hanno storie eccezionali che un ragazzo gay potrebbe trovare interessanti. La confusione, però, c'è stata. Se dobbiamo dire la nostra, i boy's love stanno al fumetto gay come Star Trek sta alla vita vera. [manca fonte della citazione]. » Renbooks irrompe in un momento di crisi economica particolarmente complicato, che sul mercato fumettistico italiano ha avuto effetti bizzarri: l'offerta di titoli si allarga sempre di più, ma sono pochissimi i lettori pronti ad accoglierla e con sempre meno soldi da investire. Per uscire da questa impasse, Giordano è convinto che la specificità gaylesbica di Renbooks possa fornire una marcia in più:

« Non vogliamo nascondere la valenza politica della nostra casa editrice, visto che ci schieriamo apertamente a favore dei diritti civili. Chiaro che il nostro primo scopo è intrattenere. Ci piacerebbe però aiutare chi non ha il coraggio o ancora non può uscire allo scoperto come omosessuale. Il pubblico gay sa che se vuole leggere un romanzo gay va in libreria e sceglie fra tanti titoli; se vuole leggere un fumetto gay, invece, questo stesso pubblico ha molta più difficoltà ad orientarsi. Ecco, noi ambiamo a diventare un punto di riferimento preciso per questo tipo di lettore e per la comunità glbtqi: abbiamo già avuto qualche riscontro da parte delle associazioni gay. I nostri fumetti tratteranno di coming out, d'amore, relazioni, sentimenti. Ci saranno volumi che avranno un contenuto più erotico, ma presenteremo anche storie fruibili da tutti. Vorremmo conquistare chi non ha mai letto fumetti in vita sua e ci piacerebbe anche che il pubblico etero si interessasse ai nostri libri perché si tratta di belle storie, al di là dell'orientamento sessuale dei protagonisti. [manca fonte della citazione]. » Presenza sul web Prima di lanciarsi direttamente nella pubblicazione di fumetti gay, Giordano e Freddi hanno dato vita ad un service editoriale, "Ren Studio", e ad un progetto che propone sul web le opere di giovani fumettisti italiani, "Ren Comics", con un occhio di riguardo verso il panorama gaylesbico internazionale. Tutte le novità sulle iniziative di Giordano, Freddi e il loro agguerrito gruppo di lavoro sono su www.renstudio.it, dove Giulio Macaione, disegnatore palermitano e bolognese d'adozione di The Fag Hag e Innamorarsi a Milano, entrambi realizzati con lo sceneggiatore Massimiliano De Giovanni, sta realizzando una lunga storia a puntate della quale stavolta cura testi, disegni e colori, Ofelia, e nella quale è presente più di un personaggio gay. La prima puntata è datata marzo 2011 e per il 14 febbraio 2013 è previsto l'ottavo episodio; tutte le puntate sono di dodici pagine ciascuna. Il sito renbooks.it, invece, tra le altre cose, fornisce anteprime dei fumetti Renbooks in uscita libraria, più alcune storie brevi e serie gratuite a fumetti a tema glbt di varia provenienza: segnaliamo il pilota di Barba di perle di Flavia Biondi/Nathanielle; la striscia lesbica She said della statunitense Kris Dresen; la serie lesbica italiana Affittasi singola – Solo Donne di Marta Fanasca, Nicoletta Bea e Renata Altobelli; il prologo della fiaba gay Lazula di Giopota; il giapponese Insieme al capo – Tencho to issho di Okura; le strisce umoristiche americane Finn & Charlie are Hitched di Tony Breed e Gay nerd comic di Thomas Gonyea; la striscia umoristica 2 broke bears dell'argentino Ruben Gauna; Super Bitch di Vincenzo Palombino; la serie erotica Sei ancora come ti ricordavo del francese Fabrissou; le storie brevi (F)Orse di Mattia Surroz e Il morto e My lovely living dead di Paolo Zeccardo.

« Pensiamo sia fondamentale farsi un'idea di quello che offriamo prima di acquistare i volumi, direttamente dal sito o in libreria. Vorremmo anche creare un rapporto diretto con i nostri lettori, che andasse oltre a quello prosaico tra rivenditore e acquirente. Insomma, vogliamo sentire la vostra voce! » Titoli giapponesi I primi titoli pubblicati da Renbooks nel 2011 sono Baciando il cielo, di Kotaro Takemoto e Rica‘tte Kanji?! ("Una specie di Rica?!") – Una novellina a Tokyo, di Rica Takashima, entrambi giapponesi.

Baciando il cielo, di Kotaro Takemoto (2011) Dopo una serie di pubblicazioni per ragazze, negli anni Novanta Takemoto ha realizzato molte storie brevi a tema gay, serializzandole sulla rivista "Barazoku" ("la tribù della rosa"): è alla prima raccolta di quei racconti che attinge Renbooks con Baciando il cielo. Nelle dieci storie che compongono il volume, Takemoto racconta piccole vicende quotidiane dove i personaggi mangiano, fanno il bagno, fanno la spesa, viaggiano in treno, lavorano in ufficio ma soprattutto parlano: parlano fra loro e delle loro relazioni, dei loro sentimenti, delle loro angosce, delle loro speranze. C'è la coppia in crisi perché uno dei due è tormentato da un "ex" invadente; il tipo diviso tra un fidanzato assente e un amante premuroso; il pivellino affascinato dal collega più esperto; il giovane innamorato da una vita del vecchio compagno di scuola etero tontolone; e una torta natalizia contesa da due ragazzi che soffrono per amore. Sono tranches de vie minimali e riflessive, dove sembra non succedere nulla e dove invece ogni parola e ogni gesto hanno conseguenze smisurate nelle vite dei teneri “orsacchiotti” disegnati da Takemoto. Forse proprio perché le relazioni omosessuali sono date per scontate e non vengono considerate situazioni all'ordine del giorno come il coming-out o il sesso sicuro, non possiamo definire del tutto realistiche queste storie. I personaggi assurgono piuttosto a figure iconiche, rappresentative, quasi fossero un compendio di tutte le coppie gay di ogni epoca e di ogni latitudine, che agiscono come attori in un teatro dell'educazione sentimentale. Per questo, e anche per la quasi totale mancanza di scene erotiche (a differenza del bara manga medio, che invece ha nel sesso un elemento narrativo cardine), viene spontaneo consigliare Baciando il cielo come lettura formativa per le giovani generazioni in cerca di emozioni rassicuranti.

Rica'tte Kanji?!, di Rica Takashima (2011) Rica'tte Kanji?! è la prima e per ora unica uscita a soggetto lesbico di Renbooks. Serializzato sulle maggiori riviste lesbiche giapponesi, il libro racconta attraverso una sequenza di brevi storie le avventure della ventenne Rica (nome che non ha nessun particolare riferimento autobiografico dell'autrice), giunta dalla campagna nella metropoli di Tokyo per studiare, e soprattutto per vivere pienamente la propria omosessualità. La vediamo fare il suo ingresso in un locale per sole donne del quartiere gay della capitale, Ni-chome, attirando da subito le attenzioni delle frequentatrici, ammaliate dal candore della novellina e ansiose di attentare alle sue grazie acerbe. Tra queste c'è Miho, studentessa d'arte svogliata, più grande di Rica e cacciatrice di gonnelle, la quale all'inizio viene travolta dall'irruenza della ragazza e poi, via via, ne viene conquistata, cadendo innamorata senza riuscire però a confessarlo alla diretta interessata. Cominciano così a frequentarsi assiduamente e Miho scopre presto che Rica non è del tutto insensibile alle sue mire ma è solo dannatamente inesperta. Il fascino di queste buffe e appassionanti micro-vicende anche per un pubblico non strettamente lesbico è che sono assai lontane dal dramma decadente che di solito aleggia nei fumetti di questo tipo (i manga yuri, omologo femminile dei boys' love), rimandando piuttosto a certe strisce lesbo-femministe militanti a stelle e strisce, del genere realizzato dalla fumettista militante americana Alison Bechdel ma senza possederne la stessa carica politica. L'autrice riesce infatti nell'intento di stemperare con ironia e ottimismo gli inciampi e i tormenti del tutto verosimili di una lesbica nipponica dei nostri giorni, stretta tra coming-out complicati e relazioni serie da tenere in piedi contemporaneamente alla costruzione del proprio futuro professionale, quando la spensieratezza giovanile dovrebbe lasciare il posto all'assunzione delle responsabilità dell'età adulta. Ad accentuare l'originalità di questo fumetto è il disegno, che rifugge le graziosità leccate dei manga sentimentali col suo robusto segno "underground" istintivo ed essenziale, quasi primitivo, tenendo incollato il lettore alle storie e ai suoi simpatici personaggi senza distrarlo con virtuosismi grafici.

Virtus, di Gengoroh Tagame (2012) Virtus di Gengoroh Tagame esce per Renbooks nel 2012. Maestro indiscusso dell'erotismo gay a fumetti anche al di fuori del Giappone, a giudicare dalle antologie e dalle retrospettive che da qualche anno in occidente gli dedicano, in Italia Tagame era conosciuto dagli appassionati solo attraverso il web, fino alla pubblicazione, nel 2009, di Racconti estremi, antologia di racconti brevi uscita per [nu], etichetta erotica di Black Velvet. Con l'arrivo nelle librerie dei volumi di Renbooks anche Tagame trova una collocazione italiana ottimale e per l'occasione sceglie una vicenda ambientata nell'antica Roma. Il veterano gladiatore Crescens sembra disdegnare le compagnie femminili e ha messo invece gli occhi su una giovane recluta, Gaius, che però non ne vuole sapere delle sue attenzioni. Crescens non si arrende e decide di prendersi il novellino con la forza, violentandolo e trasformandolo nel suo giocattolo sessuale. Per tutta risposta, Gaius decide di allenarsi per diventare sempre più forte: vuole affrontare Crescens nell'arena e lavare così col sangue l'onta subita; col passare del tempo, però, l'approccio energico di Crescens comincia a non dispiacergli più troppo. Quando parliamo di "storia d'amore" in un fumetto di Tagame, al di là dell'abituale sensuale meticolosità nel disegnare l'anatomia maschile, dobbiamo aspettarci non solo una serie di torride sequenze di sesso, ma anche un’interpretazione in chiave gay dell'ossessione tutta giapponese per il sadomasochismo, difficilmente scindibile dalla sessualità nipponica tout court: attese più che confermate in Virtus. La consueta maestria nel racconto erotico di Tagame si accompagna in questo libro a un'attenzione particolare per l'ambientazione storica, che non è soltanto una cornice alle eccitanti sequenze di sesso sadomaso, ma contribuisce a costruire personaggi e psicologie più articolati e coinvolgenti del solito.

Titoli non giapponesi Shirtlifter, di Steve MacIsaac Il primo titolo non giapponese di Renbooks è anche il loro primo libro a colori e raccoglie due delle uscite americane della serie "Shirtlifter" di Steve MacIsaac, arrivata negli Usa al quarto numero. L'autore è molto amato dalla comunità bear statunitense ed è conosciuto anche in Italia, ma quello con Renbooks è il suo vero debutto nel Belpaese. Nel suo fumetto il canadese MacIsaac - californiano di adozione - utilizza una tavolozza scarna, tagliente e asettica, quasi fosse timoroso che delle tinte troppo sgargianti e "leccate" potessero distogliere l'attenzione del lettore dalla vera essenza delle sue storie, che sono quanto di più onesto e lucidamente spietato si sia visto di recente in un fumetto gay occidentale "drammatico" (la spudorata comicità del tedesco Ralf König fa caso a sé). Le sue storie brevi ricordano piuttosto l'opera del francese Fabrice Neaud e il suo Journal: stessa attitudine all'autobiografia disincantata e feroce, stesso montaggio secco e medesimo uso disinvolto delle didascalie, alle quali l'autore affida il commento in prima persona delle immagini. Questo espediente scaraventa il lettore all'interno delle vicende narrate senza dargli scampo, salvandolo soltanto con una buona dose di (auto)ironia sottile e inesorabile, che faceva difetto al giovane Fabrice degli anni Novanta ma che invece è una delle doti del quarantaduenne MacIsaac. La prima e più lunga sequenza del libro, Letti disfatti, è la cronaca di uno spaesamento culturale e di coppia, una specie di Lost in translation in chiave gay. Derek, attore californiano fallito, comincia a pentirsi di aver seguito a Tokyo il fidanzato Michael a causa del suo lavoro per una multinazionale, contando i giorni che lo separano dal ritorno negli Usa. Così trascorre il tempo in palestra, insegnando inglese ai giapponesi e raccattando in chat qualche incontro fugace di sesso, ma solo scopando con altri americani, visto che i giapponesi non gli piacciono. Quando Michael gli comunica che il suo lavoro va bene e che medita di accettare una promozione che lo tratterrà in Oriente ancora per lungo tempo, Derek si sente mancare la terra sotto i piedi; la sua reazione sarà inaspettata... Come spiega lo stesso MacIsaac in appendice, questa storia è la meno direttamente autobiografica del volume, nonostante anche lui come Derek abbia trascorso un periodo in Giappone. Nelle altre novelle a fumetti il racconto si personalizza in maniera estrema quando è lo stesso autore a farsi personaggio con le proprie fattezze, ma il gioco dei rimandi alle sue reali esperienze di vita diventa solo uno sfizioso accessorio: quel che conta davvero è che il racconto di un coming out rimandato troppo a lungo, delle difficoltà di una famiglia ad accettare il figlio gay, della colpevolizzante ma liberatoria esperienza del sesso bareback, della compulsività sessuale degli incontri online perde la contingenza del momento e diventa uno spaccato universale e senza tempo della comunità gay di oggi. Fa specie registrare anche stavolta che l'occhio attento e sincero di MacIsaac non si può scindere dalla sua sottocultura di appartenenza, quella ursina, rappresentata generosamente nell'aspetto e nei dialoghi dai suoi personaggi muscolosi e pelosi.

Voci correlate Bara manga Boys' love Fumetti e omosessualità Kappa edizioni Shonen ai Gengoroh Tagame Yuri manga