Patti notarili

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I patti notarili o contratti notarili o contratti di convivenza sono accordi tra privati, che devono risultare da un apposito atto scritto, che hanno valore per i contraenti e ai quali fanno ricorso le coppie omosessuali italiane per ovviare all’assenza di una legge sul Matrimonio fra persone dello stesso sesso.

Questi accordi, per loro natura, non coprono tutta la gamma di diritti doveri garantiti per legge dal matrimonio civile.

Diritti-doveri riconosciuti dai patti

Con un contratto notarile la coppia può concordare[1]:

  • le modalità di partecipazione alle spese comuni, e quindi la definizione degli obblighi di contribuzione reciproca dell'apporto di ciascun partner nelle spese comuni o nell'attività lavorativa domestica ed extradomestica.
  • i criteri di attribuzione della proprietà dei beni acquistati nel corso della convivenza e possono definire un regime di comunione o separazione dei beni.
  • le modalità di uso della casa adibita a residenza comune (sia essa di proprietà di uno solo dei conviventi o di entrambi i conviventi o in affitto).
  • le modalità per la definizione dei reciproci rapporti patrimoniali in caso di cessazione della convivenza.

Il contratto può contenere anche disposizioni relative alla facoltà di assistenza reciproca, in tutti i casi di malattia fisica o psichica (o qualora la capacità di intendere e di volere di una delle parti risulti comunque compromessa), o la designazione reciproca ad amministratore di sostegno.

Diritti-doveri non riconosciuti dai patti

  • Non possono disciplinare i rapporti successori.

Note