Modifica di Museo Archeologico di Napoli
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− | Il '''Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN)''' è il più importante museo archeologico per opere d'arte ed oggetti di epoca romana. Consta principalmente di due settori : la Collezione Farnese, iniziata da papa Paolo III a metà del Cinquecento, e composta da sculture in marmo, gemme e monete provenienti da Roma e zone limitrofe; e poi le Collezioni Pompeiane realizzate dai re Borbone a partire dalla seconda metà del Settecento con opere d'arte ed oggetti di uso quotidiano rinvenuti negli scavi di Pompei, Ercolano, Stabia e Boscoreale. Fra le opere esposte, numerosi sono gli oggetti ed i soggetti interessanti il mondo LGBT, come di seguito illustrati. Essi sono esposti qui di seguito secondo come si snoda il percorso museale tra gallerie e sale. | + | Il '''Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN)''' è il più importante museo archeologico per opere d'arte ed oggetti di epoca romana. Consta principalmente di due settori : la Collezione Farnese, iniziata da papa Paolo III a metà del Cinquecento, e composta da sculture in marmo, gemme e monete provenienti da Roma e zone limitrofe; e poi le Collezioni Pompeiane realizzate dai re Borbone a partire dalla seconda metà del Settecento con opere d'arte ed oggetti di uso quotidiano rinvenuti negli scavi di Pompei, Ercolano, Stabia e Boscoreale. Fra le opere esposte, numerosi sono gli oggetti ed i soggetti interessanti il mondo LGBT, come di seguito illustrati. Essi sono esposti qui di seguito secondo come si snoda il percorso museale tra gallerie e sale. |
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==GRANDE SCALONE DEL MUSEO== | ==GRANDE SCALONE DEL MUSEO== | ||
− | Nella nicchia centrale | + | Nella nicchia centrale dello scalone monumentale del Museo Archeologico Nazionale di Napoli è collocata la '''''Statua di Ferdinando I di Borbone re delle Due Sicilie vestito da Atena''''' di Antonio Canova. Posta nell'attuale nicchia il 12.12.1821, fu inaugurata il 7.2.1822. Dopo l'Unità d'Italia fu dapprima spostata in un magazzino (luglio 1862), per essere successivamente esposta in una sala dedicata al Canova (fine 1866). Trasferita nel 1871 nell'androne di ingresso della attigua Soprintendenza, ha subito alcuni danni (piccole scheggiature) a seguito dei combattimenti durante le Quattro Giornate di Napoli (settembre 1943). Solo in tempi recenti è stata riportata nella sua collocazione originaria, la nicchia sullo scalone del Museo. La lapide sottostante in latino recita: "''Statua in marmo dedicata con l'iscrizione nell'anno 1821 a Ferdinando I di Borbone, re pio felice e invitto del Regno delle Due Sicilie, conservatore invitto della religione e del pubblico bene; questo palazzo che un tempo sede delle scienze, già suo padre l'augusto re Carlo, allontanatane una guarnigione di soldati, restituì alle Muse, egli lo completò in forma più ampia e degna; ordinò che qui da ogni parte confluissero e si conservassero gran copia di quadri, ogni genere di statue, di libri e di manufatti artistici, insieme con l'avita biblioteca ed ogni tesoro di antichità della famiglia Farnese e quelli scavati a Pompei, a Ercolano e negli altri scavi, soprattutto preoccupandosi della gloria della patria e della comodità degli studiosi; a questo tanto insigne Museo diede il nome di Borbonico; e ad esso aggiunse la Società Borbonica degli scienziati, divisa in tre Accademie; ed ancora l'Accademia Ercolanese per le Antichità e le Belle Arti. Opera di Antonio Canova.''". |
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File:Napoli BW 2013-05-16 14-52-02 DxO.jpg|Ferdinando di Borbone travesito da Minerva. | File:Napoli BW 2013-05-16 14-52-02 DxO.jpg|Ferdinando di Borbone travesito da Minerva. | ||
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==COLLEZIONE FARNESE == | ==COLLEZIONE FARNESE == | ||
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La Collezione Farnese al MANN è esposta intorno al cortile orientale del Museo e precisamente le sculture in marmo (statue e rilievi) nella galleria e sale al piano terra (sale 1-29); le gemme nelle sale 9-10 (alle spalle dell'Ercole Farnese); ed infine le monete al piano ammezzato nella Collezione Numismatica (sale 51-56). | La Collezione Farnese al MANN è esposta intorno al cortile orientale del Museo e precisamente le sculture in marmo (statue e rilievi) nella galleria e sale al piano terra (sale 1-29); le gemme nelle sale 9-10 (alle spalle dell'Ercole Farnese); ed infine le monete al piano ammezzato nella Collezione Numismatica (sale 51-56). | ||
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− | File:Naples Archaeology Museum (5914221283).jpg| | + | File:Naples Archaeology Museum (5914221283).jpg|Alessandro Severo. |
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==COLLEZIONI POMPEIANE== | ==COLLEZIONI POMPEIANE== | ||
− | Le Collezioni Pompeiane sono le più cospicue al MANN. Esse cominciano al piano ammezzato (affacciato sul cortile occidentale) con la sezione dei Mosaici (sale 57-64) seguita dal Gabinetto Segreto (sale 62 e 65). Proseguono al primo piano nelle gallerie e sale disposte intorno al cortile orientale e precisamente gli Affreschi (sale 66-78), il Tempio di Iside (sale79-84), il Plastico di Pompei (sala 96), vetri bronzi | + | Le Collezioni Pompeiane sono le più cospicue al MANN. Esse cominciano al piano ammezzato (affacciato sul cortile occidentale) con la sezione dei Mosaici (sale 57-64) seguita dal Gabinetto Segreto (sale 62 e 65). Proseguono al primo piano nelle gallerie e sale disposte intorno al cortile orientale e precisamente gli Affreschi (sale 66-78), il Tempio di Iside (sale79-84), il Plastico di Pompei (sala 96), vetri bronzi ossi avori argenti (sale 85-89), ed infine sul lato occidentale la Villa dei Papiri (sale 114-117). E' in fase di allestimento la statuaria pompeiana al piano terra nelle gallerie e sale dislocate intorno al cortile occidentale. |
===Mosaici=== | ===Mosaici=== | ||
− | La '''''Preparazione di attori a un dramma satiresco''''' è un mosaico (cm 54 x 55) rinvenuto a Pompei nella Casa del Poeta Tragico (VI, 8, 3), esposto nella collezione dei mosaici al piano ammezzato del MANN (inv. 9986). Datato all'epoca di Vespasiano (69-79 d.C.), riproduce probabilmente una pittura votiva greca di fine IV - inizio III secolo a.C. Mostra un gruppo di attori che, in un ambiente oscuro caratterizzato da un soffitto a cassettoni (dietro le quinte di un teatro?), si preparano alla rappresentazione di un dramma satiresco. Seduto al centro | + | La '''''Preparazione di attori a un dramma satiresco''''' è un mosaico (cm 54 x 55) rinvenuto a Pompei nella Casa del Poeta Tragico (VI, 8, 3), esposto nella collezione dei mosaici al piano ammezzato del MANN (inv. 9986). Datato all'epoca di Vespasiano (69-79 d.C.), riproduce probabilmente una pittura votiva greca di fine IV - inizio III secolo a.C. Mostra un gruppo di attori che, in un ambiente oscuro caratterizzato da un soffitto a cassettoni (dietro le quinte di un teatro?), si preparano alla rappresentazione di un dramma satiresco. Seduto al centro è il maestro del coro che dà le ultime istruzioni a due attori vestiti con pelli di capra, di cui uno accenna a un passo di danza al suono del doppio flauto (''auloi'' o ''tibia'') eseguito da un personaggio in piedi riccamente vestito da donna ed inghirlandato (notoriamente in epoca greca e romana alle donne era vietato recitare nei teatri, per cui i ruoli femminili erano sempre impersonati da attori maschi). Sulla destra, intanto, un servo aiuta un altro attore a vestirsi. Maschere tragiche e sileniche sono poste su un tavolino e su uno sgabello, pronte per essere indossate. Interessante il gioco prospettico errato delle due colonne ioniche centrali che risultano al tempo stesso in primo piano a sostenere la trabeazione, e nel contempo in fondo all'ambiente, dietro al gruppo degli attori. |
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File:Choregos actors MAN Napoli Inv9986.jpg|Attori che si travestono. | File:Choregos actors MAN Napoli Inv9986.jpg|Attori che si travestono. | ||
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===Gabinetto Segreto=== | ===Gabinetto Segreto=== | ||
− | '''Gabinetto segreto''' (o ''Gabinetto Pornografico'' o ''Gabinetto degli oggetti riservati'') è il nome che i Borbone hanno dato alla sezione del Reale Museo Borbonico in cui vennero raccolte tutte le opere d'arte a carattere erotico o pornografico e gli altri oggetti a carattere sessuale che man mano venivano alla luce negli scavi di Pompei ed Ercolano. L'attuale sezione museale, liberata definitivamente dalla censura nell'anno 2000, è regolarmente accessibile ai visitatori del Museo senza ulteriori formalità (i minori possono accedervi solo se accompagnati da un adulto che si assume implicitamente ogni responsabilità). Con la sua riapertura, gli oggetti sono stati suddivisi ed esposti secondo le loro originarie ambientazioni pompeiane : la casa, il giardino, il lupanare (bordello), la strada. | + | '''Gabinetto segreto''' (o ''Gabinetto Pornografico'' o ''Gabinetto degli oggetti riservati'') è il nome che i Borbone hanno dato alla sezione del Reale Museo Borbonico in cui vennero raccolte tutte le opere d'arte a carattere erotico o pornografico e gli altri oggetti a carattere sessuale che man mano venivano alla luce negli scavi di Pompei ed Ercolano. L'attuale sezione museale, liberata definitivamente dalla censura nell'anno 2000, è regolarmente accessibile ai visitatori del Museo senza ulteriori formalità (i minori possono accedervi solo se accompagnati da un adulto che si assume implicitamente ogni responsabilità). Con la sua riapertura, gli oggetti sono stati suddivisi ed esposti secondo le loro originarie ambientazioni pompeiane : la casa, il giardino, il lupanare (bordello), il banchetto, la strada. All'ingresso della collezione sono invece esposte opere che non provengono dalle antiche città vesuviane. Fra essi : |
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− | All'ingresso della collezione sono esposte opere che non provengono dalle antiche città vesuviane. Fra | ||
====Sarcofago con scena di baccanale==== | ====Sarcofago con scena di baccanale==== | ||
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− | ==== | + | ====Anfora etrusca con scena di sodomia==== |
[[File:Anfora etrusca con scena di sodomia 2020.JPG|thumb|right|250px|Anfora etrusca con scena di sodomia]] | [[File:Anfora etrusca con scena di sodomia 2020.JPG|thumb|right|250px|Anfora etrusca con scena di sodomia]] | ||
− | Vaso etrusco a figure nere e fondo rosso delle produzione sviluppatasi in Campania a Capua nel V secolo a.C. già facente parte della collezione costituita a Palazzo Reale da Carolina di Borbone | + | Vaso etrusco a figure nere e fondo rosso delle produzione sviluppatasi in Campania a Capua nel V secolo a.C. già facente parte della collezione costituita a Palazzo Reale da Carolina di Borbone. |
Rappresenta su di un lato, non visibile oggi al visitatore del Museo, due figure virili con una ascia corta. | Rappresenta su di un lato, non visibile oggi al visitatore del Museo, due figure virili con una ascia corta. | ||
− | Dall'altro due figure maschili impegnate in un rapporto intercrurale o anale da tergo uno delle quali, la ricevente, tiene una mano su di un cerchio | + | Dall'altro due figure maschili impegnate in un rapporto intercrurale o anale da tergo uno delle quali, la ricevente, tiene una mano su di un cerchio. |
Sul collo dell'anfora sono dipinti un bastone rituale, il sacro Tirso, tra due gru. Il tratto della decorazione e delle figure è rozzo e presenta delle incisioni. | Sul collo dell'anfora sono dipinti un bastone rituale, il sacro Tirso, tra due gru. Il tratto della decorazione e delle figure è rozzo e presenta delle incisioni. | ||
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Da un lato vediamo due atleti armati di una specie di corta ascia; dall'altro lato, il cerchio ha sostituito l'ascia, e questa volta lo sconfitto subisce la legge del vincitore. | Da un lato vediamo due atleti armati di una specie di corta ascia; dall'altro lato, il cerchio ha sostituito l'ascia, e questa volta lo sconfitto subisce la legge del vincitore. | ||
− | Mentre il primo si piega per raccogliere il disco | + | Mentre il primo si piega per raccogliere il disco lui goffamente lasciato cadere, il secondo si avvicina e si prepara a godere della sua persona; era la legge del gioco : si può ridere del vinto, o disprezzarlo, ma non si riuscirebbe a invidiare la gloria del vincitore". |
− | Ovviamente questo approccio interpretativo è mediato dalla cultura dell'epoca tanto che il Famin aggiunge | + | Ovviamente questo approccio interpretativo è mediato dalla cultura dell'epoca tanto che il Famin aggiunge quasi a scusarsi di aver analizzato l'anfora spiega che "Il numero di vasi greci, con figure oscene, è considerevole ed esistono in tutte le gallerie. tuttavia ne conosciamo solo una mezza dozzina circa nel Museo di Napoli, indipendentemente da quelli che abbiamo appena spiegato. I soggetti che rappresentano offrono una tale somiglianza quanto precede, che sarebbe stato inutile dare il |
essina o spiegazione". Dei vasi ai quali allude Famin non è stato possibile al momento reperire altre notizie. | essina o spiegazione". Dei vasi ai quali allude Famin non è stato possibile al momento reperire altre notizie. | ||
− | Stefano De Caro, in una guida del 2019 al Gabinetto segreto, suppone che "il mondo etrusco arcaico sembra aver desunto da quello greco le | + | Stefano De Caro, in una guida del 2019 al Gabinetto segreto, suppone che "il mondo etrusco arcaico sembra aver desunto da quello greco le suo non frequenti iconografie erotiche. Deriva da immagini greche di palestra un'anfora capuana a figure nere, con la scena di un uomo che si unisce a un efebo intento a giocare a cerchio<ref>Stefano De Caro (a cura di), ''Il Gabinetto segreto'', Electa, Milano 2019, p. 11.</ref>". |
− | Entrambi gli autori assumono quindi la scena nell'ambito di un momento di sport o di gioco. Il richiamo alla derivazione greca però non è sufficientemente supportato da fonti: non esiste nella rappresentazione artistica greca un'immagine ugualmente esplicita di rapporto sessuale da tergo tra uomini. Quanto dipinto sul vaso richiama e ricalca fedelmente la celebre scena di sodomia etrusca rappresentata nella [[Tomba dei tori]] di Tarquinia, al di là degli elementi di contorno tipo il cerchio nell'anfora | + | Entrambi gli autori assumono quindi la scena nell'ambito di un momento di sport o di gioco. Il richiamo alla derivazione greca però non è sufficientemente supportato da fonti: non esiste nella rappresentazione artistica greca un'immagine ugualmente esplicita di rapporto sessuale da tergo tra uomini. Quanto dipinto sul vaso richiama e ricalca fedelmente la celebre scena di sodomia etrusca rappresentata nella [[Tomba dei tori]] di Tarquinia, al di là degli elementi di contorno tipo il cerchio nell'anfora e la pianta nella tomba. Sul terreno della rappresentazione della sodomia è possibile che gli etruschi abbiano avuto un loro percorso indipendente da quello greco. |
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File:Anfora etrusca con scena di sodomia 2020-2.jpg|Anfora etrusca con scena di sodomia (particolare) | File:Anfora etrusca con scena di sodomia 2020-2.jpg|Anfora etrusca con scena di sodomia (particolare) | ||
+ | File:Anfora etrusca con scena di sodomia 1836.jpeg|Rappresentazione di Anfora etrusca con scena di sodomia da un testo del 1836<ref>Famin, César (1799-1853), ''Musée royal de Naples, peintures, bronzes et statues érotiques du cabinet secret, avec leur explication'', Abel Ledoux, Paris 1836. Il testo è disponibile sul web a [https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k63310996/f7.item.texteImage.zoom questo link]</ref> | ||
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====Ermafrodito==== | ====Ermafrodito==== | ||
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− | Per l'affresco rinvenuto a Pompei nella Casa dei Dioscuri, dell' '''''approccio sessuale di Pan ad Ermafrodito''''' (inv. 27700), vedere la descrizione più sotto | + | Per l'affresco rinvenuto a Pompei nella Casa dei Dioscuri, dell' '''''approccio sessuale di Pan ad Ermafrodito''''' (inv. 27700), vedere la descrizione più sotto. |
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File:Roman fresco of Pan and Hermaphroditus, Pompeii.jpg | File:Roman fresco of Pan and Hermaphroditus, Pompeii.jpg | ||
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− | L'affresco di non ottimale conservazione di un '''''Satiro voglioso con riluttante Ermafrodito''''' rinvenuto ad Ercolano (cm 36 x 39, inv. 27701), mostra un Satiro nudo seduto che attira a sé Ermafrodito che gli sta accanto in piedi, in equilibrio instabile nel tentativo di sfuggire alla sua presa passionale. Interessante la rappresentazione standardizzata e molto diffusa | + | L'affresco di non ottimale conservazione di un '''''Satiro voglioso con riluttante Ermafrodito''''' rinvenuto ad Ercolano (cm 36 x 39, inv. 27701), mostra un Satiro nudo seduto che attira a sé Ermafrodito che gli sta accanto in piedi, in equilibrio instabile nel tentativo di sfuggire alla sua presa passionale. Interessante la rappresentazione standardizzata e molto diffusa dei due generi quando rappresentati ignudi, abbronzata e brunita quella dell'uomo e bianca candida quella della donna, candore qui assegnato all'Ermafrodito. |
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File:Satiro ed Ermafrodita 001.JPG | File:Satiro ed Ermafrodita 001.JPG | ||
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====Il dio Pan==== | ====Il dio Pan==== | ||
− | Il '''''dio Pan''''' è il dio della fecondità animale che ha una doppia natura, sia umana che caprina. Caratterizzato da zampe corna e coda caprine, mentre il torso irsuto è umano, vive nei boschi dove atterrisce chi lo incontra non solo per il suo aspetto selvatico ma anche per le sue urla che creano appunto ''panico''. Essendo Pan il dio della fecondità, egli è caratterizzato da un grosso membro perennemente eretto, grazie al quale egli si accoppia e congiunge con chiunque incontra. In quanto dio della fecondità animale è il protettore degli armenti e dei pastori, ma anche dei cacciatori. Conosce l'arte della guarigione | + | Il '''''dio Pan''''' è il dio della fecondità animale che ha una doppia natura, sia umana che caprina. Caratterizzato da zampe corna e coda caprine, mentre il torso irsuto è umano, vive nei boschi dove atterrisce chi lo incontra non solo per il suo aspetto selvatico ma anche per le sue urla che creano appunto ''panico''. Essendo Pan il dio della fecondità, egli è caratterizzato da un grosso membro perennemente eretto, grazie al quale egli si accoppia e congiunge con chiunque incontra. In quanto dio della fecondità animale è il protettore degli armenti e dei pastori, ma anche dei cacciatori. Conosce l'arte della guarigione ed ha anche facoltà divinatorie. |
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− | + | L' '''''Accoppiamento del dio Pan con una capra''''' è un gruppo scultoreo in marmo (h. cm 44,2 x lungh. cm 47,5) rinvenuto ad Ercolano nella Villa dei Papiri (inv. 27709). La scultura rappresenta il dio Pan che si accoppia faccia a faccia con una capra che tiene ben ferma riversa sul dorso. Assai divertente il gioco di sguardi fra i due, molto voglioso quello del dio, remissivo ed in estasi quello della capra. Il gruppo datato al I a.C. - I d.C., era il pezzo più censurato e nascosto in epoca borbonica, non solo per la moralità corrente (sodomia e zoofilia !), ma anche in quanto divenuto simbolo e rivendicazione delle libertà civili. Nella nicchia in cui attualmente è collocato il pezzo, sono esposti anche due piccoli quadretti affrescati, a sfondo rosso, che mostrano il dio Pan che si scontra a cornate con dei caproni... naturalmente sono rivali in amore, ognuno vorrebbe la capretta per sé... Chissà chi vincerà? | |
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− | L' '''''Accoppiamento del dio Pan con una capra''''' è un gruppo scultoreo in marmo (h. cm 44,2 x lungh. cm 47,5) rinvenuto ad Ercolano nella Villa dei Papiri (inv. 27709). La scultura rappresenta il dio Pan che si accoppia faccia a faccia con una capra che tiene ben ferma riversa sul dorso. Assai divertente il gioco di sguardi fra i due, molto voglioso quello del dio, remissivo ed in estasi quello della capra. Il gruppo datato al I a.C. - I d.C., era il pezzo più censurato e nascosto in epoca borbonica, non solo per la moralità corrente (sodomia e zoofilia !), ma anche in quanto divenuto simbolo e rivendicazione delle libertà civili. | ||
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File:Pan goat MAN Napoli Inv27709 n02.jpg | File:Pan goat MAN Napoli Inv27709 n02.jpg | ||
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File:Pan copulating with goat 1.JPG | File:Pan copulating with goat 1.JPG | ||
File:Pan e Capra 100 4815.JPG | File:Pan e Capra 100 4815.JPG | ||
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====Il dio Priapo==== | ====Il dio Priapo==== | ||
− | Il '''''dio Priapo''''' è l'altro dio della fecondità del mondo greco-romano, ma a differenza di Pan, Priapo è il dio della fecondità vegetale. Caratterizzato anche lui da un fallo di notevoli dimensioni e perennemente eretto, viene rappresentato sempre in piedi e drappeggiato, ora sotto forma di erma (corpo a pilastrino), ora in forma umana con il grembo pieno di frutta, | + | Il '''''dio Priapo''''' è l'altro dio della fecondità del mondo greco-romano, ma a differenza di Pan, Priapo è il dio della fecondità vegetale. Caratterizzato anche lui da un fallo di notevoli dimensioni e perennemente eretto, viene rappresentato sempre in piedi e drappeggiato, ora sotto forma di erma (corpo a pilastrino), ora in forma umana con il grembo pieno di frutta, oppure coperto dal lungo mantello che egli solleva per mostrare il grande fallo eretto. Trattandosi del dio che protegge i campi e gli orti, i suoi simulacri erano spesso usati come pietra di confine a garanzia del rispetto dei limiti agrari. Dai ''Carmina Priapea'' (raccolta di inni ed epigrammi latini, di autore ignoto, in cui perlopiù è Priapo ad esprimersi in prima persona) apprendiamo che Priapo puniva con la penetrazione anale chi spostava i confini e chi rubava la frutta nei campi. |
+ | =====Erma di Priapo===== | ||
La splendida '''''Erma di Priapo''''' in alabastro giallo, probabilmente parte della Collezione Farnese, si data al I sec. d.C. Purtroppo priva della testa, è un ''pastiche'' creato assemblando due frammenti gemelli non pertinenti (altezza cm 142, inv. S.N.). L'erma è vestita con un peplo pieghettato che copre il maestoso fallo eretto. | La splendida '''''Erma di Priapo''''' in alabastro giallo, probabilmente parte della Collezione Farnese, si data al I sec. d.C. Purtroppo priva della testa, è un ''pastiche'' creato assemblando due frammenti gemelli non pertinenti (altezza cm 142, inv. S.N.). L'erma è vestita con un peplo pieghettato che copre il maestoso fallo eretto. | ||
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− | Fra le varie statuette esposte in una apposita vetrina, oltre le statuette in terracotta di Priapo che si solleva la veste (inv. 27716-27718) fanno bella figura altre in bronzo fra cui '''''Priapo che solleva la veste, con frutta in grembo''''' (provenienza ignota, inv. 124168), e altre due in cui '''''Priapo fa una libagione sul proprio fallo''''' (cioè è intento a versare un liquido | + | =====Statuette di Priapo in bronzo===== |
+ | Fra le varie statuette esposte in una apposita vetrina, oltre le statuette in terracotta di Priapo che si solleva la veste (inv. 27716-27718) fanno bella figura altre in bronzo fra cui '''''Priapo che solleva la veste, con frutta in grembo''''' (provenienza ignota, inv. 124168), e altre due in cui '''''Priapo fa una libagione sul proprio fallo''''' (cioè è intento a versare un liquido per onorare il Suo fallo. La libagione è azione rituale che in genere si usa fare sopraun'ara o un altare), di cui una su basetta esagonale trovata ad Ercolano (h cm 23,8, inv. 27731), mentre l'altra su basetta cilindrica in sospetto di essere una copia moderna del precedente (dal Museo di Capodimonte, h cm 23,7, inv. 27732). | ||
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File:Priapo con tunica da giardiniere che scopre il fallo, I sec dc., 124168.JPG|Priapo con frutta in grembo<br> (inv. 124168) | File:Priapo con tunica da giardiniere che scopre il fallo, I sec dc., 124168.JPG|Priapo con frutta in grembo<br> (inv. 124168) | ||
File:Statuette di priapo che versa un liquido sul proprio membro (a dx replica forse moderna), da ercolano, 27731 -32.JPG|Priapo fa una libagione sul proprio fallo<br> (inv. 27732-27731) | File:Statuette di priapo che versa un liquido sul proprio membro (a dx replica forse moderna), da ercolano, 27731 -32.JPG|Priapo fa una libagione sul proprio fallo<br> (inv. 27732-27731) | ||
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====Il Lupanare==== | ====Il Lupanare==== | ||
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File:Quadretto erotico da lupanare con 'lente impelle', 27690, da pompei, 1-50 dc ca..JPG | File:Quadretto erotico da lupanare con 'lente impelle', 27690, da pompei, 1-50 dc ca..JPG | ||
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====Il banchetto==== | ====Il banchetto==== | ||
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− | File:Vervin Figurines from Pompei.JPG | + | File:Napoli, museo archeologico (8105424522).jpg |
− | File:Vasetti a forma di maschera con fallo mobile, I sec. dc, 27859.JPG | + | File:Stolido, caricatura del filosofo cinico, da pompei, I sec dc, 27729.JPG |
+ | File:Statuette in bronzo di nanerottoli danzanti, da ercolano, I sec. dc, 27734 e -35.JPG | ||
+ | File:Lucerna in bronzo a forma di nanerottolo danzante, da pompei, I sec dc, 27870.JPG | ||
+ | File:Lucerna in bronzo a forma di nanerottolo danzante, da pompei, I sec dc, 27871.JPG | ||
+ | File:Lucerna in bronzo a forma di nanerottolo danzante, da pompei, I sec dc, 27872.JPG | ||
+ | File:Vervin Figurines from Pompei.JPG | ||
+ | File:Vasetti a forma di maschera con fallo mobile, I sec. dc, 27859.JPG | ||
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====Il mondo magico==== | ====Il mondo magico==== | ||
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File:Brasero de Pompeya.jpg | File:Brasero de Pompeya.jpg | ||
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File:Tintinnabulum Pompeii MAN Napoli Inv27854.jpg | File:Tintinnabulum Pompeii MAN Napoli Inv27854.jpg | ||
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=====Tintinnabula===== | =====Tintinnabula===== | ||
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− | File: | + | File:Tintinnabulum a forma di fallo-leone, da pompei, I sec dc, 27835.jpg |
− | File:Tintinnabulum a forma di | + | File:Tintinnabulum in bronzo a forma di fallo-chimera, da ercolano, I sec. dc., 27837.JPG |
− | File:Tintinnabulum | + | File:Tintinnabulum Pompeii MAN Napoli Inv27839.jpg |
− | + | File:Tintinnabulum Pompeii MAN Napoli Inv27840.jpg | |
− | + | File:Tintinnabulum forma di fallo percorso da un topo e una tartaruga, da pompei, I sec dc., 27841.JPG | |
− | + | File:Bronze tintinnabulum figure on phallus-lion with bells.jpg | |
− | + | File:Tintinnabulum-Fund in Herculaneum.jpg | |
− | File:Tintinnabulum di mercurio che cavalca un ariete itifallico, da pompei, I sec dc, 27855.JPG | + | File:Tintinnabulum di mercurio che cavalca un ariete itifallico, da pompei, I sec dc, 27855.JPG |
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=====Amuleti===== | =====Amuleti===== | ||
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− | File:Doppio amuleto di bronzo con gesto delle fiche e fallo, da pompei, I sec dc, 27812.JPG | + | File:Doppio amuleto di bronzo con gesto delle fiche e fallo, da pompei, I sec dc, 27812.JPG |
+ | File:Amuleto in osso a forma di fallo, da curti, II sec ac., 196428.JPG | ||
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=====Insegne apotropaiche===== | =====Insegne apotropaiche===== | ||
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− | + | File:Pompeiian phallus, c.1-50 AD.JPG | |
− | File:Pompeiian phallus, c.1-50 AD.JPG | + | File:Rilievo con fallo e iscrizione 'hic habitat felicitas', da panificio dell'insula della casa di pansa, I sec dc, 27741.JPG |
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− | File:Rilievo con fallo e iscrizione 'hic habitat felicitas', da panificio dell'insula della casa di pansa, I sec dc, 27741.JPG | ||
File:Napoli, museo archeologico (8105423166).jpg | File:Napoli, museo archeologico (8105423166).jpg | ||
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− | + | '''''Mercurio-Priapo''''' è un affresco rinvenuto a Pompei (IX, 12, 6 ?) quale insegna di una bottega (cm 72 x 80, inv. S.N.). Il dio del commercio Mercurio (Hermes), caratterizzato dal caduceo e dalle ali ai piedi, presenta un fallo smisurato, amuleto molto diffuso presso i Romani, con funzioni apotropaiche, che tutela la bottega dalla mala sorte, dal malocchio e dall'invidia altrui. Al tempo stesso il dio stringe nella sua mano destra un sacco di monete, dunque si presenta anche come un talismano, che favorisce attira e porta la ricchezza. | |
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File:Mercurius-Priapus MAN Napoli SN.jpg | File:Mercurius-Priapus MAN Napoli SN.jpg | ||
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====Varie==== | ====Varie==== | ||
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+ | File:Lucerne a forma di satiro con fallo smisurato (forse dildo), I sec, da pompei, 27868-27869-116661.JPG | ||
File:Asino che penetra un leone mentre la dea vitoria lo incorona, graffiti di gladiatori, da pompei VII, 6, 34-35, 27683, 01.JPG | File:Asino che penetra un leone mentre la dea vitoria lo incorona, graffiti di gladiatori, da pompei VII, 6, 34-35, 27683, 01.JPG | ||
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===Affreschi=== | ===Affreschi=== | ||
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− | + | File:Pompéi (Nîmes) 51 Narcisse.jpg|Narciso. | |
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File:Affresco romano - Pompei - Narciso ed Eco.JPG|Narciso ed Eco. (inv. 9380), da Pompei. | File:Affresco romano - Pompei - Narciso ed Eco.JPG|Narciso ed Eco. (inv. 9380), da Pompei. | ||
File:Napoli BW 2013-05-16 15-37-13 DxO.jpg|Narciso e Amore. (inv. 9388), da Pompei. | File:Napoli BW 2013-05-16 15-37-13 DxO.jpg|Narciso e Amore. (inv. 9388), da Pompei. | ||
+ | File:Achille a Sciro2.JPG|Achille a Sciro, travestito da donna. (inv. 9110) | ||
+ | File:Achille travestito da donna, da casa dei dioscuri, 9110.JPG|Achille a Sciro, travestito da donna. (inv. 9110) | ||
+ | File:Attori in maschera, forse mito di auge e telefo, da casa dei dioscuri, 9039.JPG|Attori travestiti da donne. | ||
+ | File:Pompeia. Orestes and Pylades.jpeg|Gli amici [[Oreste e Pilade]]. | ||
+ | File:Affresco romano -Ermafrodito e Sileno - Pompei.JPG|Ermafrodito e Sileno. | ||
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===Villa dei Papiri=== | ===Villa dei Papiri=== | ||
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====Pseudo Saffo==== | ====Pseudo Saffo==== | ||
− | Busto-ritratto in bronzo che ritrae una donna, databile tra il terzo e l’ultimo quarto del I sec. a.C., | + | Busto-ritratto in bronzo che ritrae una donna, databile tra il terzo e l’ultimo quarto del I sec. a.C., osso o avorio e pietre colorate. |
− | Scoperto | + | Scoperto il 23 febbraio del 1757 presso la Villa dei Papiri dell’antica Herculaneum (Ercolano), dapprima conservato nel Museo Ercolanese all’interno della Villa Reale di Portici, l’opera fu poi fatta trasportare da Ferdinando a Napoli nel Real Museo Borbonico agli inizi del XIX secolo. |
È ritenuto copia di un ritratto della poetessa Saffo. | È ritenuto copia di un ritratto della poetessa Saffo. | ||
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− | File: | + | File:Pseudo Saffo - Napoli.JPG|La pseudo Saffo del Museo Archeologico di Napoli |
− | + | File:Safo villa dei Papiri.JPG|Cosiddetta "Saffo". | |
− | File:Safo villa dei Papiri.JPG | + | File:Safo2.JPG|Cosiddetta "Saffo". |
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