Differenze tra le versioni di "Milano Pride"

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L'edizione del 2013 durò dal 25 al 29 giugno.La parata, organizzata dal Coordinamento Arcobaleno sabato 29 giugno dalle 16.30, percorre le vie a ridosso del centro della città, da piazza Duca D'Aosta a piazza Oberdan, lungo corso Buenos Aires.
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L'edizione del 2013 del Milano Pride raccoglie 50 mila partecipanti per gli organizzatori (20 mila per le forze dell'ordine) alla parata organizzata dal Coordinamento Arcobaleno sabato 29 giugno 2013 con lo slogan "Dalle parole ai diritti". Il corteo percorre le vie a ridosso del centro della città, da piazza Duca D'Aosta a piazza Oberdan, lungo corso Buenos Aires. Per la prima volta nella storia del Milano Pride sfila il sindaco della città Giuliano Pisapia. L'evento è preceduto da una settimana di iniziative, la Pride Week.
  
 
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Milano Pride è il nome assunto nel 2004 dalle celebrazioni dell'orgoglio gay a Milano che, a partire dal 2001 sotto il nome di "Gay Pride Milano", animano il mese di giugno con un corteo e eventi collaterali.

Edizioni[modifica]

Nel 2006, 2009 e 2012 il Milano Pride non si è tenuto.

2001[modifica]

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Il 23 giugno 2001 sfila il pride nazionale a Milano, il primo pride con corteo organizzato in città. Il "Gay Pride Milano 2001" apre con lo slogan "Noi, anche!".L'evento è organizzato dal Coordinamento Arcobaleno, è preceduto, tra il 6 e il 22 giugno, da una serie di iniziative organizzate della associazioni del coordinamento (Arcigay Milano, ArciTrans La Fenice, Arcilesbica Milano, C.D.M. ­ Collettivi Donne Milanesi, Diritti e Libertà (già CoDS) Autonomia Tematica - Democratici di Sinistra Milano, GayLib Milano, G.L.O. Gruppo di Liberazione Omosessuale ­ Rifondazione Comunista Milano, Gruppo Soggettività Lesbica - Università delle donne, Il Guado ­ Cristiani Omosessuali, Joy ­ Gruppo L/G/B/T dell'Università degli Studi di Milano e Linea Lesbica Amica). A fare gli onori di casa, nel ruolo di madrine, le cantanti Paola e Chiara.

2002[modifica]

Il 22 giugno 2002 sfila il "Gay Pride Milano 2002" da Porta Venezia a Piazza Castello. Slogan del'evento "Esistere, resistere". La manifestazione è preceduta, dal 7 giugno, da conferenze, spettacoli e mostre.

2003[modifica]

Il 21 giugno 2003 sfila, da Palestro a Piazza Castello, il "Gay Pride Milano 2003". Apre il corteo lo striscione "Patti, non parole", che richiama alla battaglia delle unioni civili al provvedimento sui Pacs. Il corteo si ferma davanti al Duomo e dal carro che apre la manifestazione si intona l'inno italiano.Secondo la stampa scendono in piazza 50 mila persone.

2004[modifica]

Mipride2004.jpg

Il 5 giugno 2004 sfila il "Milano Pride 2004", da Porta Venezia a Piazza Castello dove si esibiscono Mario Venuti e Viola Valentino. La manifestazione è aperta da uno striscione arcobaleno che sintetizza il tema della manifestazione: "Famiglie di fatto, di fatto famiglie!". Secondo la stampa sfilano tra le 20 e le 50 mila persone (http://www.arcigay.it/migliaia-di-persone-e-12-bandiere/). La manifestazione si chiude con un concerto di Ivana Spagna alla discoteca JOINtheGAP.

2005[modifica]

Il 4 giugno 2005 sfila il pride nazionale "Milano Pride 2005", con il patrocinio della "Privincia di Milano". Gli organizzatori dichiarano 100 mila presenze. Chiude idealmente le manifestazioni il 19 giugno un Gay Village organizzato presso l'idroscalo dove si tengono quindici giorni di dibattiti, mostre, incontri, film, concerti, musica, bar e discoteca.

2006[modifica]

Il Milano Pride 2006 non si svolge perchè la militanza LGBT decide di convergere sul Pride nazionale di Torino.

2007[modifica]

Il 23 giugno 2007 sfila il "Christopher street Day - Milano Pride 2007", da Porta Veneza a Piazza Castello con lo slogan "Tutti i Colori del Cuore". La compagnia aerea Easy Jet partecipa al corteo con 10 stewart. La manifestazione è seguita da una notte bianca LGBT, la “Pride Circuit Ball”.

2008[modifica]

File:LogoMilanoPride2008.png
Logo Milano Pride 2008

Organizzato il 7 giugno 2008, il pride milanese del 2008 apre con lo striscione "...Ma non togliamo il disturbo" ed è stato all'insegna di "X" rosse, su adesivi che hanno coperto la bocca dei manifestanti quando il corteo ha raggiunto piazza Duomo. Un pride silenzioso, per ___. per sottolineare la mancanza di leggi a tutela dei diritti lgbt che sono però presenti in tutto il resto d'Europa http://www.gay.it/channel/attualita/24807/Milano-Pride-20-minuti-di-silenzio-contro-chiesa-e-politica.html

2009[modifica]

Il Milano Pride 2006 non si svolge perchè la militanza LGBT decide di convergere sul Pride nazionale di Genova.

2010[modifica]

File:LogoMilanoPride2010.jpg
Logo Milano Pride 2010

Il 12 giugno 2010 il corteo e i carri del Milano Pride ha attraversato la città, da Piazza Castello a Porta Venezia, slogan dell'evento "Ora ne abbiamo abbastanza". 10 mila, secondo quanto dichiarato da Arcigay Milano le presenze al corteo.

2011[modifica]

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Logo Milano Pride 2011

Il 25 giugno 2011 sfila, da Piazza Lima a Piazza Castello, il "Christopher Street Day - Milano Pride" con lo slogan "Milano siamo anche noi". Aprono la manifestazione i giovani di Arcigay Milano nati nell'anno 1990 indossando un cartello stradale di stop con scritto “stop omo-transfobia”. Numerosi i carri. La manifestazione, a pochi giorni dalla conferma dell'elezione del sindaco del centro-sinistra Giuliano Pisapia, ottiene, per la prima volta nella sua storia, il patrocinio del Comune di Milano. La stampa registra la presenza di 60 mila persone[1].

2012[modifica]

Il Milano Pride 2012 non si svolge perchè la militanza LGBT decide di convergere sul Pride nazionale di Bologna.

2013[modifica]

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Logo Milano Pride 2013, 2014, 2015, 2016

L'edizione del 2013 del Milano Pride raccoglie 50 mila partecipanti per gli organizzatori (20 mila per le forze dell'ordine) alla parata organizzata dal Coordinamento Arcobaleno sabato 29 giugno 2013 con lo slogan "Dalle parole ai diritti". Il corteo percorre le vie a ridosso del centro della città, da piazza Duca D'Aosta a piazza Oberdan, lungo corso Buenos Aires. Per la prima volta nella storia del Milano Pride sfila il sindaco della città Giuliano Pisapia. L'evento è preceduto da una settimana di iniziative, la Pride Week.

2014[modifica]

50 mila cuori rossi è il flash mob che ha concluso le manifestazioni dell'orgoglio LGBT di Milano il 28 giugno 2014. Il corteo partito da piazza Duca d'Aosta si è concluso in Porta Venezia. Presente alla manifestazione, che ha ottenuto il patrocinio del Comune di Milano e della Regione Lombardia, il sindaco Giuliano Pisapia.

2015[modifica]

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Percorso Milano Pride 2015

150 mila cartelli con un "Sì" al matrimonio tra persone dello stesso sesso è il flash mob che ha concluso le manifestazioni del Milano Pride 2015 il 27 giugno 2015. La parata, organizzata dal Coordinamento Arcobaleno, è partita da piazza Duca D'Aosta e ha raggiunto Porta Venezia. Lo slogan dell'evento "I diritti nutrono il pianeta" richiama l'esposizione universale Expo 2015 ospitata dalla città di Milano. In testa al corteo il sindaco Giuliano Pisapia e tra i testimonial l’ex calciatore Alessandro Costacurta che, a fine corteo, dal palco ha lanciato un messaggio contro l'omofobia nello sport. La manifestazione ha ottenuto, oltre al patrocinio del Comune di Milano, quello della Regione Lombardia guidata da una maggioranza di centro-destra. Gli organizzatori dichiarano 150 mila presenze, la stampa 100 mila. La settimana precedente alla manifestazione si tiene la Milano Pride Week, con decine di eventi a tema LGBT, nel quartiere di Porta Venezia anticipata da un'anteprima ospitata a Expo 2015 il 20 giugno con un’intera giornata dedicata alla comunità LGBT milanese ospitata dal Padiglione americano. Contemporaneamente al Pride, Forza Nuova ha organizzato un presidio a difesa della famiglia e contro la cultura gender in piazza San Carlo che raccoglie poche decine di militanti[2].

Collegamenti esterni[modifica]

Note[modifica]

Voci correlate[modifica]