Differenze tra le versioni di "Lambda (rivista)"

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* [[Periodici gay italiani]]
 
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* [[Stefano Casi]], ''[[:File:Stefano Casi, Catalogo dei periodici omosessuali italiani, Il cassero, Bologna 1986.pdf|Catalogo dei periodici omosessuali italiani]]'', Quaderni di critica omosessuale, n.1, [[Cassero]], Bologna 1986.
*   [http://issuu.com/emiliano.zaino/docs/quaderni_di_critica_omosessuale_-_libro_1  Stefano Casi, ''Catalogo dei periodici omosessuali italiani''],   Quaderni di critica omosessuale, n.1, [[Cassero]], Bologna 1986.
 
  
 
* [[Gianni Rossi Barilli]], ''Il movimento gay in Italia'', Feltrinelli, 1999, ISBN 9788807815591
 
* [[Gianni Rossi Barilli]], ''Il movimento gay in Italia'', Feltrinelli, 1999, ISBN 9788807815591

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File:Copertina n. 1 di Lambda, 1976.jpg
Copertina del numero 1 di "Lambda".

La rivista[modifica]

"Lambda" è stato un periodico del movimento di liberazione gay italiano. Il nome deriva dalla lettera greca "lambda" (iniziale del verbo greco lùein: "sciogliere, "liberare"), scelta dai movimenti di liberazione omosessuale degli anni Settanta come proprio simbolo prima del triangolo rosa.

La rivista fu fondata nel 1976 a Torino per prendere il posto della testata "Fuori!", e fu presto affidata alla direzione di Felix Cossolo, che l'avrebbe diretta fino alla sua chiusura. La spiritosa testata era stata disegnata da Marco Silombria.

Tuttavia nel 1978, a causa di dissensi politici fra Cossolo ed Angelo Pezzana (che si ritirò da direttore responsabile a seguito di una falsa intervista a Marco Pannella in cui si fingeva che il politico radicale avesse fatto coming out, in pratica un outing), la testata Fuori! fu rilanciata come organo del solo movimento Fuori!, e Cossolo proseguì il lavoro da solo, facendo di Lambda l'organo di tutta la parte del movimento gay italiano che non si riconosceva più nelle posizioni politiche del Partito Radicale, al quale invece il Fuori! si federò.

Allo scopo di finanziare la testata, che riusciva a vendere non più di 500 copie in tutta Italia ed aveva una periodicità irregolare, Cossolo lanciò i campeggi gay, che raccolsero un notevole successo.

"Lambda" si rivolse in prevalenza ad un pubblico maschile, anche se per un certo periodo le "Brigate Saffo" curarono alcune pagine a tema specificamente lesbico.

La testata fu chiusa nel 1982, quando Cossolo si unì ad Ivan Teobaldelli, trasferendosi a Milano per lanciare il primo mensile gay da edicola, Babilonia. Il suo archivio fu in parte donato al Cig di Milano, in parte ceduto a "Babilonia", in parte disperso al momento della fondazione della libreria Babele, ed in parte è tuttora in possesso di Felix Cossolo, che lo utilizza per il suo periodico "Clubbing".

Indice di "Lambda"[modifica]

Un indice cronologico del periodico "Lambda" è disponibile qui.

Galleria[modifica]

Scansioni online dei numeri[modifica]

Prima serie[modifica]

Nuova serie[modifica]

Successivamente la redazione aprì il nuovo periodico "Babilonia".

Voci correlate[modifica]

Bibliografia[modifica]

  • Gianni Rossi Barilli, Il movimento gay in Italia, Feltrinelli, 1999, ISBN 9788807815591
  • Michela Ravasi, (Lambda, voce del movimento omosessuale degli anni Settanta). Per combattere un tabù, "PreText", numero 10, 2019, pp. 86-89.

Link esterni[modifica]