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− | Di una persona distinguiamo i caratteri sessuali primari, secondari e terziari. I primi corrispondono al dimorfismo sessuale (anatomia sessuale), i secondi alle differenze sessuali fisiche (distribuzione del grasso e dei peli, etc.), gli ultimi alle differenze sessuali psicologiche (aggressività, abilità nello studio, etc.). I caratteri sessuali primari sono le gonadi, i genitali e le strutture interne. Dimorfismo sessuale, letteralmente significa che la nostra specie conosce due ''forme sessuali'', in poche parole due sessi. Appartenere ad uno dei due sessi significa che una persona deve presentarsi come una delle due forme e poterlo fare è necessario che possegga i caratteri sessuali primari di uno dei due sessi | + | Di una persona distinguiamo i caratteri sessuali primari, secondari e terziari. I primi corrispondono al dimorfismo sessuale (anatomia sessuale), i secondi alle differenze sessuali fisiche (distribuzione del grasso e dei peli, etc.), gli ultimi alle differenze sessuali psicologiche (aggressività, abilità nello studio, etc.)<ref>La differenza tra dimorfismo e differenza sessuale, sta nel fatto che il primo è caratterizzato dall'esclusività - una persona possiede solo una forma sessuale o sesso - mentre non così per il secondo. Ad esempio nei corpi sia dei maschi che delle femmine sono messi in funzione gli androgeni e gli estrogeni, ma in quantità diverse e in periodi diversi.</ref>. I caratteri sessuali primari sono le gonadi, i genitali e le strutture interne. Dimorfismo sessuale, letteralmente significa che la nostra specie conosce due ''forme sessuali'', in poche parole due sessi. Appartenere ad uno dei due sessi significa che una persona deve presentarsi come una delle due forme e per poterlo fare è necessario che possegga tutti e tre i caratteri sessuali primari di uno dei due sessi<ref>E non invece di uno solo. Questo tipo di ragionamento - limitare il sesso di una persona ad un solo elemento, i genitali per esempio - è stato tipico dei medici che nella seconda metà dell'Ottocento e all'inizio del Novecento s'interrogarono sul "ermafroditismo".</ref>. Quando una persona possiede due dei tre caratteri di un sesso e il terzo dell'altro siamo di fronte all''''intersessualità'''. Definiamo il fenomeno come il ''disallineamento tra i caratteri sessuali primari''. |
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Versione attuale delle 08:38, 16 ago 2017
Di una persona distinguiamo i caratteri sessuali primari, secondari e terziari. I primi corrispondono al dimorfismo sessuale (anatomia sessuale), i secondi alle differenze sessuali fisiche (distribuzione del grasso e dei peli, etc.), gli ultimi alle differenze sessuali psicologiche (aggressività, abilità nello studio, etc.)[1]. I caratteri sessuali primari sono le gonadi, i genitali e le strutture interne. Dimorfismo sessuale, letteralmente significa che la nostra specie conosce due forme sessuali, in poche parole due sessi. Appartenere ad uno dei due sessi significa che una persona deve presentarsi come una delle due forme e per poterlo fare è necessario che possegga tutti e tre i caratteri sessuali primari di uno dei due sessi[2]. Quando una persona possiede due dei tre caratteri di un sesso e il terzo dell'altro siamo di fronte all'intersessualità. Definiamo il fenomeno come il disallineamento tra i caratteri sessuali primari.
Note[modifica]
- ↑ La differenza tra dimorfismo e differenza sessuale, sta nel fatto che il primo è caratterizzato dall'esclusività - una persona possiede solo una forma sessuale o sesso - mentre non così per il secondo. Ad esempio nei corpi sia dei maschi che delle femmine sono messi in funzione gli androgeni e gli estrogeni, ma in quantità diverse e in periodi diversi.
- ↑ E non invece di uno solo. Questo tipo di ragionamento - limitare il sesso di una persona ad un solo elemento, i genitali per esempio - è stato tipico dei medici che nella seconda metà dell'Ottocento e all'inizio del Novecento s'interrogarono sul "ermafroditismo".