Differenze tra le versioni di "Cristina Gramolini"
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'''Maria Cristina Gramolini''', nota semplicemente come '''Cristina Gramolini''' (Fano, 1963) è un'attivista italiana, presidente di [[Arcilesbica]] dal 2017. | '''Maria Cristina Gramolini''', nota semplicemente come '''Cristina Gramolini''' (Fano, 1963) è un'attivista italiana, presidente di [[Arcilesbica]] dal 2017. | ||
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− | + | Laureatasi in Filosofia con una tesi su Rosa Luxemburg<ref name="carteggio">Informazione tratta dal carteggio privato tra Cristina Gramolini e l'autore di questa voce.</ref>, svolge la professione di insegnante di Storia e Filosofia nei Licei. Fa [[coming out]] nel 1989 e l'anno seguente diventa attivista del [[Movimento Lesbico]]. | |
È stata tra le promotrici delle tre "Settimane Lesbiche Italiane" nel 1991, 1996 e 1998. Ha fatto parte del “Laboratorio di Critica Lesbica”, col quale ha pubblicato, nel 1995, ''Il Quaderno Viola'' n.4: “E l’ultima chiuda la porta. L’importanza di chiamarsi lesbiche”, per le Nuove Edizioni Internazionali<ref name="leswiki">Michela Pagarini, ''[http://www.leswiki.it/gramolini-cristina/ Cristina Gramolini: il grande sogno lesbico]'', LesWiki, dicembre 2010.</ref>. | È stata tra le promotrici delle tre "Settimane Lesbiche Italiane" nel 1991, 1996 e 1998. Ha fatto parte del “Laboratorio di Critica Lesbica”, col quale ha pubblicato, nel 1995, ''Il Quaderno Viola'' n.4: “E l’ultima chiuda la porta. L’importanza di chiamarsi lesbiche”, per le Nuove Edizioni Internazionali<ref name="leswiki">Michela Pagarini, ''[http://www.leswiki.it/gramolini-cristina/ Cristina Gramolini: il grande sogno lesbico]'', LesWiki, dicembre 2010.</ref>. | ||
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== La presa di posizione contro la GPA == | == La presa di posizione contro la GPA == |
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Maria Cristina Gramolini, nota semplicemente come Cristina Gramolini (Fano, 1963) è un'attivista italiana, presidente di Arcilesbica dal 2017.
Biografia
Laureatasi in Filosofia con una tesi su Rosa Luxemburg[1], svolge la professione di insegnante di Storia e Filosofia nei Licei. Fa coming out nel 1989 e l'anno seguente diventa attivista del Movimento Lesbico.
È stata tra le promotrici delle tre "Settimane Lesbiche Italiane" nel 1991, 1996 e 1998. Ha fatto parte del “Laboratorio di Critica Lesbica”, col quale ha pubblicato, nel 1995, Il Quaderno Viola n.4: “E l’ultima chiuda la porta. L’importanza di chiamarsi lesbiche”, per le Nuove Edizioni Internazionali[2].
Nel 1996 ha partecipato alla fondazione dell’Associazione Nazionale Arcilesbica e ne è stata la Presidente dal 2002 al 2005, e di nuovo dal 2017 ad oggi[3].
Nel 1998, nell’ambito del "Primo Convegno milanese sull'Erotismo Lesbico", è stata curatrice della Giornata dedicata ai temi della Transessualità. Dal 1998 è stata iscritta alla rete Aletheia, il Coordinamento nazionale degli insegnanti omosessuali (ora non più esistente)[2]. Nel 2000 ha pubblicato un saggio sul Movimento Lesbico in Italia nell’appendice a Independence gay di Massimo Consoli[2].
Dal 2001 ha fatto parte della redazione della rivista lesbica "Towanda!", la quale ha nel frattempo cessato le pubblicazioni[2]; nel 2008 è stata tra le curatrici de "Il movimento delle lesbiche in Italia" (Il Dito e la Luna), in cui v'è inserito anche un suo contributo su ArciLesbica[1]; dal 2012 al 2018 ha scritto degli articoli sul Fatto Quotidiano[4]; nel 2019 ha dato alle stampe un il saggio "Frattura scomposta. Il dibattito sulla surrogazione di maternità nel movimento lgbt+ italiano", il quale è stato inserito nella raccolta di Laura Corradi Odissea embrionale[1].
La presa di posizione contro la GPA
Si è dichiarata contraria alla GPA (gestazione per altri) e alla maternità surrogata[5].
La vittoria della sua linea politica al Congresso di Arcilesbica del dicembre 2017, definita "femminista radicale"[3], suscitò delle polemiche: ad esempio, il Circolo Mario Mieli di Roma giudicò questo approccio "deflagrante rispetto a taluni fondamenti basilari del movimento LGBT+ e anche del movimento delle donne più in generale", sostenendo che esso poneva Arcilesbica fuori dal movimento[6].
Il 12 dicembre del 2018, durante la prima seduta della Commissione consiliare del Comune di Milano sul tema della trascrizione degli atti di nascita dei bambini figli di due padri, ha ribadito - con un intervento intitolato: Non si nasce dalla testa di Giove - «che una cultura laica e democratica non può tollerare una pratica che prevede la nascita su commissione e che, anzi, l’uso del corpo femminile come corpo di servizio dovrebbe allarmarci seriamente». Ha quindi proposto a tutte le amministrazioni di non procedere alla trascrizione automatica, ma semmai di intervenire per chiedere al Parlamento e alle istituzioni politiche indicazioni chiare[7].
Nell'aprile del 2019 ha dichiarato di essere stata cacciata dall'Associazione Il Cassero per questa sua posizione anti-GPA, venendo aspramente criticata dal presidente dello storico gruppo bolognese Vincenzo Branà e dall'ex presidente di Arcilesbica Titti De Simone[8]. Nella stessa dichiarazione, Gramolini ha affermato che il Partito Democratico "è ricattato da quattro scalmanati" che vorrebbero "far passare l'autorizzazione a comprare figli all'estero", ma che "gran parte delle persone progressiste sono contro l'utero in affitto"[8].
Voci correlate
Bibliografia
- Cristina Gramolini, Esperienze associative miste o femminili del lesbismo politico a Milano, tra radicalità e richiesta di integrazione, dagli esordi al 1995, in: Società italiana delle storiche, Storia dei lesbismi e studi lgbtq in Italia, filmati dei paper presentati all'incontro del 25 febbraio 2011 (Online).
- Cristina Gramolini, "Esperienze associative miste o femminili del lesbismo politico a Milano, tra radicalità e richiesta di integrazione, dagli esordi al 1995". In: Nuove frontiere per la storia di genere. Atti del V congresso della Società Italiana delle Storiche, Webster Press, Padova 2013, pp. 557-564.
Note
- ↑ 1,0 1,1 1,2 Informazione tratta dal carteggio privato tra Cristina Gramolini e l'autore di questa voce.
- ↑ 2,0 2,1 2,2 2,3 Michela Pagarini, Cristina Gramolini: il grande sogno lesbico, LesWiki, dicembre 2010.
- ↑ 3,0 3,1 Gramolini: “Se Arcigay è veramente pluralista rispetti anche le femministe di Arcilesbica”, "Corriere della Sera", 18 dicembre 2017.
- ↑ Cristina Gramolini, Il Fatto Quotidiano.
- ↑ Cristina Gramolini, Utero in affitto, non sto con Salvini ma anch’io dico no alla maternità surrogata, "Il Fatto Quotidiano", 3 luglio 2018.
- ↑ Federico Boni, Arcilesbica, il Mario Mieli mette in guardia: ‘approccio deflagrante, è in gioco l’identità stessa del movimento LGBT+’, "gay.it", 10 dicembre 2017.
- ↑ Cecilia Sabelli, CRISTINA GRAMOLINI: “Non si nasce dalla testa di Giove”, "cheliberta", 13 dicembre 2018.
- ↑ 8,0 8,1 Francesco Lepore, De Simone, 1° presidente di ArciLesbica, risponde a Gramolini: «Gpa? Uso strumentale a danno del pdl anti-omotransfobia in Emilia-Romagna», "gaynews.it", 9 aprile 2019.