Utente:Andrea.pizzocaro/Sandbox/Varianza di genere

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Osservando il comportamento di maschi e femmine si nota che differiscono per il loro genere, cioè per identità di genere e ruolo di genere. La stragrande maggioranza dei maschi s’identifica come “uomo”, mentre la stragrande maggioranza delle femmine come “donna” (identità di genere). Un’altra differenza, ma meno marcata, corrisponde alla scelta degli studi e dell’occupazione, alle attività ricreative, al tempo e al modo impiegato nelle faccende domestiche, etc. (ruolo di genere). Una terza categoria, espressione di genere, se ristretta alla scelta del vestiario, del portamento e del vocabolario, riuscirebbe a distinguere nuovamente uomini e donne.

Generalmente le persone si comportano conformemente al genere loro assegnato. Non solo in generale i maschi s’identificano come “uomini”, ma si comportano diversamente o mostrano interessi diversi dalle donne, e viceversa. Le persone che si conformano al genere assegnato le possiamo chiamare uomini tipici e donne tipiche. È vero però che non tutti gli uomini e tutte le donne si comportano alla stessa maniera. Il termine per descrivere il fenomeno è quello di varianza o non conformità di genere. Ad esempio pensiamo allo smalto sulle unghie che tipicamente è associato al sesso femminile. Solo perché una donna non lo applica non significa che smette di essere una donna e al contrario, se lo si applica un uomo non vuol dire che questo non è più un uomo. Altri esempi potrebbero essere fatti sullo sport, l’uomo tipico ama il calcio, ma non è detto che possano esserci uomini a cui lo sport non piaccia e viceversa per le donne.

Altra cosa sono i fenomeni della transessualità e del transgenderismo, quando è l’identità di genere ad essere messa in questione dalla persona.

La questione discussa in questa pagina tocca anche la non conformità di genere dei bambini, cioè dei maschi effeminati e delle bambine che chiamiamo “maschiacci”. Una minoranza di questi bambini, inoltre, non solo si comporterebbe atipicamente rispetto agli altri bambini in ragione del genere, ma s’identificherebbe come un bambino o una bambina dell’altro sesso.

Il fenomeno nell’infanzia e nell’adolescenza[modifica]

Blocco della pubertà[modifica]

Bibliografia:

  • Kenneth Zucker et al. (2011) Puberty-blocking hormonal therapy for adolescents with gender identity disorder: a descriptive clinical study, Journal of Gay & Lesbian Mental Health, Volume 15, pp. 58–82.

Sitografia:

Il fenomeno in età adulta[modifica]

Note[modifica]